Il 2010 sarà segnato da un notevole affollamento di film d’animazione nelle sale cinematografiche giapponesi: sono previsti, infatti, non meno di venti film realizzati da dodici differenti case di produzione. Tra questi ben otto sono stati annunciati nell'arco di un solo mese.

Production I.G. è lo studio che ha in programma il numero maggiore di titoli per l’anno alle porte. Si parte dal recentemente annuncio di Loups=Garous, passando per l’episodio conclusivo di Eden of the East (il primo in sala da poche settimane), Bungaku shojo, misteriosa commedia scolastica diretta da Shunsuke Tada (Shojo Fight, Tsubasa Tokyo Revelations), fino ad almeno uno dei sei film dedicati al tecno-fantasy Broken Blade tratti dall’omonimo manga di Yunosuke Yoshinaga edito in Italia da GP Publishing.

L’instancabile Madhouse ha invece in programma Trigun: Badlands Rumbe, film d'animazione atteso nei cinema giapponesi per il 24 aprile 2010, scritto a quattro mani tra l’autore del manga, Yasuhiro Nightow, e il regista Satoshi Nishimura, già direttore della serie animata originale del 1998.
Aspetta solo di essere proiettato, poi, Redline dell’animatore e regista Takeshi Koike, già distintosi nel particolarissimo World Record, per l'antologia di corti The Animatrix. Precedentemente atteso al festival francese di Annecy, Redline ha avuto la sua prima internazionale il 14 agosto scorso al Locarno Film Festival, dopo essere stato completato.
Infine Madhouse spera di chiudere entro il 2010 un terzo progetto, Tibet inu monogatari, coproduzione nippo-cinese annunciata come work in progress ad Annecy 2009 e tratta da Zang Ao, popolare romanzo scritto nel 2005 dall’autore Yang Zhijun. Il film racconterà l’amicizia tra un cane tibetano e un bambino di 10 anni giunto dalla città; sarà un film di sentimenti grazie al quale gli spettatori riscopriranno valori perduti come la compassione, la sincerità e la fiducia, commenta il regista Masayuki Kojima (Piano no mori). Il film si distinguerà anche per la partecipazione al character design di Naoki Urasawa (20th Century Boys, Pluto).

Eden of the EastA queste opere si aggiungono i nuovi lungometraggi, spesso a cadenza annuale, legati ai personaggi più noti del momento: Doraemon e Detective Conan per Tokyo Movie Shinsha, Crayon Shin-chan da Shin'ei Doga, Pretty Cure e Yu-Gi-Oh! per Toei Animation.

Sunrise porterà al cinema il lungometraggio che dovrebbe mettere la parola fine alle vicende di Gundam 00 e King of Thorn, adattamento del manga di Yuji Iwahara recentemente giunto in Italia per Flashbook Edizioni.

Nel 2010 è previsto da parte di Satelight il secondo episodio cinematografico di Macross Frontier, seguito di Macross Frontier – The False Diva, uscito in questi giorni nelle sale giapponesi.

Studio Ghibli invece ha annunciato proprio ieri il titolo del suo nuovo progetto: si tratta di The Borrower Arrietty, programmato per l'estate 2010. Sarà il più giovane regista mai promosso dallo studio, Hiromasa Yonebayashi, animatore in diverse produzioni importanti Ghibli, a firmare la regia del film ispirato al romanzo The Borrowers (I rubacchiotti) della scrittrice inglese Mary Norton.

Studio Deen tenterà di giocare ancora una volta la carta di Hetalia Axis Powers con un film ispirato al noto comedy web manga che si appropria dei luoghi comuni più diffusi su circa 20 paesi del mondo e li antropomorifizza in personaggi bishonen. Hetalia è il protagonista assoluto, il suo nome deriva dalla contrazione delle parole Hetare (inutile) e Italia, e si fa rappresentante di un Paese impacciato che non ha più niente a che spartire con il nonno, Impero Romano, che all'arte della guerra preferisce di gran lunga la pasta.
Inoltre lo studio ha anche in serbo il film d’animazione Fate/stay night: Unlimited Blade Works affidato alla sicura direzione di Yuji Yamaguchi, stesso regista della serie animata.

Anche Haruhi Suzumiya avrà un suo film, La scomparsa di Haruhi Suzumiya, annunciato da Kyoto Animation per febbraio 2010 nei cinema di tutto il Giappone.

A questa lunga lista si deve aggiungere anche Welcome to the Space Show, film di ambientazione fantascientifica, realizzato da A-1 Picture, filiale del gruppo Aniplex.

Nel 2010 si attende qualche novità anche sul film dedicato a Lady Oscar (The Rose of Versailles), annunciato per la prima volta nel 2007 come nuova trasposizione più fedele al classico shojo manga di Ryoko Ikeda, senza dimenticare, ovviamente, che sarebbero previsti gli ultimi due film del progetto Evangelion Rebuild.

Broken BladeI titoli previsti sono dunque numerosi, e la lista quasi certamente si allungherà dopo nuovi annunci. Come mai le case di produzione hanno deciso di dedicare tante risorse alla produzione di lungometraggi cinematografici? La risposta è legata al periodo di crisi che ha segnato molti studi di animazione, colpiti prima dal sovraffollamento dell'offerta televisiva, poi dal deterioramento del mercato dei DVD, dalla crescente pirateria e dal fansub.

I costi di una serie televisiva, infatti, rientrano a lungo termine, quindi l'investimento è più rischioso e difficile da affrontare. Non basta il solo passaggio sulla rete televisiva, è necessaria la vendita dei DVD, l'affermazione del marchio e quindi la diffusione del relativo merchandising, oltre che, sempre più spesso, la vendita dei diritti sul mercato internazionale.

Al cinema le case di produzione hanno un ritorno immediato, grazie agli incassi al botteghino, inoltre riescono a limitare, o perlomeno a ritardare, il fenomeno della pirateria e del fansub, visto che per i film in genere non è possibile trovare una buona traccia video su cui lavorare.

Spesso poi la proiezione cinematografica è vissuta dagli appassionati come un “evento”, e pertanto sono più disposti a pagare il biglietto d’ingresso che a comprare un DVD per una serie già vista in tv o sottotitolata.
Si tratta di una situazione molto simile a quella che si può ritrovare nel mercato musicale, dove si acquistano pochi CD, ma i concerti live fanno spesso esaurito.

Alcuni progetti originali sono associati ad ambiziosi budget di produzione, ma il loro successo può rivelarsi un incognita. Un film di spessore può costare senza problemi più di un miliardo di yen, una buona sere televisiva tra i 10 e i 15 milioni a episodio. Ben altro tipo di investimento, ma non c'è il rischio di trovarsi di fronte in un futuro recente a dei film d’animazione prodotti con budget limitati, e che magari opere più ambiziose e costose vedano il loro margine di guadagno rosicchiato da un affollamento nelle sale di offerte similari, magari di livello inferiore, che fanno leva su marchi e titoli già popolari?

Esiste un concreto rischio che le opere d'autore ad alto budget tendano a diminuire ulteriormente e che le case di produzione preferiscano investire su brand più sicuri, a minore costo e con una fase realizzativa più sbrigativa.