Tsukasa Hojo Debut 30th Anniversary 2, nuovi tributi all'autore di City Hunter e Cat's Eye!

Una nuova serie di pin-up per omaggiare i primi 30 anni di carriera di Tsukasa Hojo nel mondo dei manga è stata pubblicata a maggio sul settimanale Comic Bunch di Coamix, dove trovano spazio mensilmente anche i capitoli di Angel Heart e Soten no Ken, disegnato da Tetsuo Hara.

Se per le prime sei illustrazioni tributo si erano mossi autori quali Takehiko Inoue, ex allievo del mangaka e ora affermatissimo big del panorama fumettistico nipponico, l'amico e socio Tetsuo Hara e l'autrice Mayu Shinjo (Strofe d'amore, Virgin Crisis), a reinterpretare stilisticamente alcuni dei personaggi più famosi di Hojo questa volta sono stati chiamati nomi come Yoshihiro Togashi, Yuki Obata e Rumiko Takahashi.

A fondo pagina, nell'ordine:
1. Wataru Watanabe (Densha otoko – il ragazzo del metrò, Magimogi Rurumo)
2. Yuki Obata (Bokura ga ita – Noi c’eravamo)
3. Yoshihiro Togashi (Yu yu hakusho, Hunter × Hunter)
4. Ryuji Tsugihara (A tutto gas!, First President of Japan)
5. Rumiko Takahashi (Lamù, Ranma ½, Inuyasha)
6. Naoki Serizawa (Samurai Man, Saru Lock)


Comic Bunch 24


Più in basso le illustrazioni apparse su Comic Bunch 24, ma prima proponiamo un estratto dal dossier su Tsukasa Hojo di Massimiliano De Giovanni pubblicato su Kappa Magazine 47:

Quando la madre lo costringeva a studiare, il piccolo Tsukasa Hojo si armava di matite colorate per dare libero sfogo alla fantasia. Nonostante questo, però, il suo hobby preferito non erano i fumetti, e non avrebbe mai immaginato di diventare un 'mangaka' apprezzato ai quattro angoli del globo. Preferiva di gran lunga i cartoni animati, che sostituì - una volta adolescente - con il cinema e la narrativa. Da sempre appassionato di fantascenza, Tsukasa Hojo si avvicinò al mondo del fumetto solo in terza media - sotto pressione di un compagno di classe -, ma la scarsa pazienza di cui era dotato lo allontanò presto dalla meta.
La sua prima squadratura di un foglio da disegno risale ai tempi delle superiori, quando lavorò a un fumetto amatoriale - che non vide mai la luce - assieme ad alcuni amici. Attraverso questa esperienza corale rinasceva nel ragazzo l'interesse per i cartoni animati e i manga, che seguiva unicamente attraverso le raccolte in volumetti : questo lo tenne lontano per anni dai concorsi per giovani autori (pubblicizzati unicamente su rivista) dandogli però modo di affinare la tecnica. Una volta all'università, Hojo ricevette da uno studente anziano la proposta di collaborare a una fanzine e iniziò diverse storie rimaste tutte incompiute. Il primo lavoro professionale, con cui si classificò secondo al Premio Tezuka, gli aprì le porte della casa editrice Shueisha, con cui ancora oggi lavora attivamente. Ideata e disegnata durante una vacanza estiva (dopo gli impegni di un lavoro part-time), Space Angel è un'avventura di 31 pagine che l'autore elaborò senza neppure avvalersi di una sceneggiatura nè di uno storyboard.
La storia con cui Tsukasa Hojo approdò su "Shonen Jump", nell'aprile del 1980, è però una commedia scolastica intitolata Orewa Otokoda! Rapsodia anacronistica, come lui stesso ama definirla, l'episodio è interamente incentrato sull'imposizione della propria personalità sul gruppo da parte dell'impacciato Yamato. Leader di un gruppetto di studenti ribelli, il ragazzo dovrà vedersela con alcune intraprendenti ragazze. Ideologicamente figlie del Women's Lib. Sacrificata da un impaginazione serrata (una media di otto vignette per pagina) e minata da un inchiostrazione irregolare, la storia si avvale comunque del segno pulito e moderno di Hojo, già desideroso di mostrare al grande pubblico il proprio gusto estetico.
L'autore tentò poi il sodalizio artistico con Kazehiko Tokai, ma il primo lavoro - concepito nell'estate del 1980 - venne scartato dall'editore. Il secondo tentativo del duo andò a miglior fine: un'avventura poliziesca intitolata Third Deka che proietterà Tsukasa Hojo nel genere a lui più congeniale. Il 1981 segna finalmente la nascita di Cat's Eye
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