Old man of JapanLa popolazione giapponese è famosa nel mondo per la sua longevità. In base alle statistiche, l’aspettativa di vita per le donne è la più alta al mondo con 86,44 anni mentre per gli uomini si attesta al quinto posto con 79,59 anni; di conseguenza, anche il numero degli ultracentenari risulta essere molto elevato.
Un record che, però, alla prova dei fatti, potrebbe risultare tale solo sulla carta.

E’ infatti notizia della cronaca recente che un uomo di 111 anni, tale Sogen Kato, originario di Tokyo e riconosciuto come la seconda persona più vecchia del Giappone, è stato ritrovato deceduto nella sua casa con il corpo in stato mummificato. La cosa più singolare è che l’uomo era in realtà morto da ben 30 anni.

In precedenza, dei funzionari del distretto di Adachi (Tokyo), avendo constatato la veneranda età dell’uomo nei registri anagrafici, avevano disposto l’invio di una delegazione alla sua abitazione con un regalo per celebrare ufficialmente il compleanno del loro cittadino più longevo.

Arrivata alla residenza dell’uomo, la delegazione ha però solo potuto incontrare la sua ottantunenne figlia che, declinando il regalo, gli aveva riferito che il padre non desiderava ricevere visite da nessuno.

In seguito, il nipote dell’uomo (53 anni) si era recato a una stazione di polizia spiegando agli agenti: “Mio nonno ci disse circa trenta anni fa “Voglio diventare una mummia” e “Nella mia vita vorrei diventare come un Buddha”.
La polizia si è quindi mossa velocemente dopo tali dichiarazioni e, una volta recatisi alla residenza dell’uomo, gli agenti ne hanno trovato il corpo mummificato nella sua stanza.

Mummia jap - SokushinbutsuLa pratica per cui un monaco si lasci morire di stenti deliberatamente per lasciare il proprio corpo mummificato nonché per farne anche un oggetto di venerazione alla sregua di un "Buddha vivente", è chiamata “Sokushinbutsu” nella tradizione buddista e risulta ben documentata nella storia giapponese. La si riteneva però abbandonata da tempo dopo che era stata bandita per legge già nell’anno 1879.
Ne ritroviamo anche un esempio in InuYasha in particolare negli episodi localizzati presso il monte Hakurei utilizzato dal demone Naraku per nascondersi al gruppo di InuYasha proprio grazie a una barriera generata da un monaco elevatosi a uno stato superiore proprio grazie al Sokushinbutsu.
Il raggiungimento dello stato di "Buddha vivente" tramite il Sokushinbutsu non ha però impedito all’uomo, o forse alla sua famiglia, di incassare nel tempo la pensione per un ammontare complessivo di circa 80.000 euro.

Il caso non sembra neanche essere l’unico in quanto poco dopo il ritrovamento del corpo mummificato del pluri centenario, si è scoperto che una donna di 113 anni, considerata la persona più vecchia di Tokyo, è in realtà scomparsa in quanto la sua famiglia ha dichiarato che non ha più sue notizie da circa 25 anni.

Ma la tendenza potrebbe essere anche più generale. Pare infatti che non sia raro in Giappone che degli addetti alla verifica dell’esistenza in vita di persone che all’anagrafe risultino molto anziane, vengano respinti dai familiari con la motivazione che l’anziano non vuole vedere nessuno o che non abita più al domicilio registrato.
In più, molte amministrazioni locali non paiono essere assidue nell’effettuare i controlli e con la tendenza registrata in Giappone di disporre un numero basso di autopsie, per motivi religiosi o per convenzioni sociali, rispetto alla media dei paesi industrializzati, molte frodi sembrano destinate a non venire mai a galla.

La scoperta emersa nelle cronache di questi due singolari fatti ha decisamente smosso le acque nella politica interna giapponese al punto che, come riportato in un recente articolo del quotidiano online Japan Times, il caso degli ultracentenari dispersi è arrivato all’attenzione del Ministro del Walfare e della Salute Akira Natsugama, che ha annunciato il pronto avvio di una campagna di verifiche in tutto il paese sullo stato della popolazione di età superiore ai 100 - 110 anni.
Stando alle primissime verifiche, risultano essere almeno 33 le persone di età superiore ai 100 anni in tutto il paese supposte in vita, ma senza nessuna prova a riguardo.