nekoawards2014

Polemiche, discussioni, tifo da stadio: tutto questo sono i NekoAwards!
E' giunto però il momento dei primi risultati reali, le chiacchiere lasciano il posto ai riconoscimenti e ai verdetti del popolo di AnimeClick.
Prima però, come promesso, ecco per trasparenza i risultati scaturiti dal voto dei nostri giurati.
Vi ricordo che i ragazzi avevano a disposizione solo tre titoli. Ad ogni titolo potevano essere assegnati tre, due o un punto ed infatti dove leggete 3 si tratta della prima scelta, 2 la seconda e 1, l'ultima scelta.

MIGLIOR STORIA E SCENEGGIATURA

  Zel Slan Sword Mel Rei Arashi Max
Mor.
Mess. Tadao Mc Jubei Night TOTALE
Uchouten Kazoku 2 3 2   1 3     3   3 1 18
Log Horizon 3 1   1             2 3 10
Aku no Hana 1       3   2   1       7
Hataraku Mahou-sama       3 2 1 1           7
Monogatari 2nd                 2 3 1   6
Shingeki no Kyojin           2 3           5
Silver Spoon   2   2           1     5
Nagi no Asukara                   2   2 4
Suisei no Gargantia     3                   3
TWGOK III               3         3
White Album 2               2         2
Majestic Prince               1         1
Railgun S     1                   1

MIGLIOR COMPARTO VISIVO

  Zel Slan Sword Mel Rei Arashi Max
Mor.
Mess. Tadao Mc Jubei Night TOTALE
Nagi no Asukara   3   3   3         3 2 14
Shingeki no Kyojin 2       3   3   3       11
Kyoukai no Kanata 3         1       2     6
Suisei no Gargantia     3 1 1   1           6
Hakkenden       2 2 2             6
Sasami-san@Ganbaranai                   3 1 1 5
Kill la Kill             2   2       4
Free!   2 2                   4
Uchouten Kazoku 1                   2   3
Fate/Kaleid Prisma Illya               3         3
Yozakura Quartet                       3 3
Gatchaman Crowds               2         2
WataMote                 1       1
Monogatari 2nd               1         1
Tamayura: more aggr.                   1     1
Walkure Romanze     1                   1


winner




Anime 2013: Miglior Storia e sceneggiatura

Votate la storia che più vi ha appassionato, la sceneggiatura che ritenete sia fatta meglio, insomma tutto ciò che riguarda storia, regia e personaggi anche quando il lato tecnico non si è rivelato propriamente all'altezza.

Vota la serie con Miglior Storia e Sceneggiatura del 2013



uchoten


La differenza tra gusto europeo e quello giapponese a volte rasenta il paradosso.
Un'opera che è un tripudio di luoghi, odori e suoni della Kyoto più classica oltre che di leggende e di folklore tipici del Sol Levante passa inosservata o comunque non ha praticamente successo. Al contrario il fandom italico, attraverso il suo miglior social network (il passa parola) lo scopre, lo apprezza molto, nonostante vadano in contemporanea titoli commercialmente più fruibili, e lo premia.
Questa è la storia di Uchouten Kazoku, l'"eccentrica famiglia" che ha commosso un po' tutti gli utenti che l'hanno visionata, forte di una storia e di personaggi sicuramente riusciti che ne hanno fatto passare in secondo piano la lentezza di certi passaggi.
Per parlarne come si deve però lascio lo spazio ad uno dei recensori più tosti che abbiamo qui su AnimeClick.it!

Piacevolissima e inattesa speranza nel desolante panorama dell'animazione contemporanea, "Uchōten Kazoku" nasce dalla talentuosa penna del già celebre Tomihiko Morimi, scrittore di "Yojōhan Shinwa Taikei", poi trasposto nell'eccentrico e brillante "The Tatami Galaxy".
Vi sono rare opere che sanno evocare la quotidianità, col tedio che l'attraversa e le sue piccole soddisfazioni, e "Uchōten Kazoku" ci riesce, con squisita delicatezza e dolce malinconia, facendo vivere la mondanità della Kyoto contemporanea sulla scena. In questo luogo prende vita il folklore nipponico e tanuki, tengu e uomini camminano gli uni a fianco agli altri, per quanto questi ultimi siano, al contempo, inconsapevoli di ciò eppure incomparabilmente superiori agli altri (sebbene di ciò non si dia una ragione né un significato), impenetrabili ai loro pensieri e destinati ad essere solo ammirati e null'altro.

Proprio con i piccoli occhi dei tanuki si vedrà la vicenda, punto d'osservazione di questo universo. Questo permette d'istituire l'analogia che fa della vita di Yasaburō, primo protagonista dell'opera, il parallelo dell'umanità dispersa nella quotidianità, tutta intenta ad affogarsi nel divertissement e, infine, a scampare al pensiero della propria morte.
Proprio la distruzione della vita incombe come un monito costante sull'esistenza dei tanuki, col rischio annuale d'essere divorati dagli umani nelle loro ricorrenze, inconcepibili nella loro distanza dai tanuki, i quali ultimi non possono che seguitare la loro vita dimenticando tale minaccia, ossessionandosi sulla quale anzi non potrebbero affatto vivere.

Questa lettura mitica della contemporaneità s'incentrerà sulla famiglia Shimogamo e i suoi piccoli ma essenziali dilemmi, allargandosi a seguire le conflittualità proprie delle maglie sociali nelle quali è imbrigliata.
Nondimeno lo sguardo talvolta si solleva e precisamente nel contatto con l'umanità, nell'incontro col predatore e con la possibilità ultima della propria distruzione, dove la sicurezza della quotidianità sembra scuotersi e dalla rottura dell'inautenticità emerge la riflessione sulla morte. Neanche questa viene portata ai suoi limiti estremi e la speculazione resta sospesa con lievità nell'ambiguità. In questo modo, muovendosi sul bordo sottile di una quotidianità che è sempre sul punto di squarciarsi, "Uchōten Kazoku" viene accompagnato da un'insopprimibile istanza tragica sempre più impellente, che, ahimè, sfuma sino a dissiparsi nella chiusura, con l'inappropriata e inattesa svolta spensierata che la serie prende nell'avvicinarsi all'epilogo.
Nonostante tale grave caduta, l'opera merita non pochi elogi, dalla calibratissima sceneggiatura alla finissima regia, in un mosaico d'emozioni tenui ma non flebili, che sa muovere a commozione senza scadere nel patetismo, costituendo un'immensa allegoria dove l'umanità vede con gli occhi dei tanuki e nel loro rapporto con l'umanità in scena le possibilità della propria esistenza e della fuga dall'orrore della noia e dal pensiero della propria morte, il tutto letto secondo la prospettiva dei piccoli tanuki.

In tutto questo v'è Benten, la più affascinante figura della vicenda, la cui presenza è giocata nei grandi silenzi e il cui impenetrabile dubbio non riceve mai soluzione, donde cagiona il suo irresistibile magnetismo. Emblema dell'insaziabile avidità, irraggiungibile e mortale oggetto del desiderio di Yasaburō, primo e ultimo dilemma per lo spettatore, il suo utilizzo nell'opera è talmente efficace da risultare insufficiente e indebita una sua trattazione in questa sede.
In conclusione, siamo accompagnati in tali visione da scenari dalla bellezza estasiante e dalla cura impeccabile, che guidano lo spettatore tra spazi urbani e vedute naturali di Kyoto, sui quali si stagliano le sagome minimamente sbozzate dei personaggi, felice giustapposizione capace d'esaltare ancor più sfondi ed ambienti.

"Uchōten Kazoku" è un'opera lodevole, che sa osare entro i severi limiti imposti dal grande pubblico senza sconfinare nello sperimentalismo da quest'ultimo tanto esecrato, una piccola speranza nei tempi terribili che l'animazione vive, una visione dell'unico rimedio per sopportare l'esistenza, la spensieratezza della quotidianità, e trovare in essa la felicità, fasulla o meno che sia.

Locke Cole

Anime 2013: Miglior comparto visivo

Magari la storia non sarà un granché, ma i disegni sono una goduria, le animazioni sono allo stato dell'arte. A questo dovete pensare quando deciderete chi votare in questa categoria. D'altronde anche l'occhio vuole la sua parte. E pazienza che trama e sceneggiatura siano carenti, c'è pur sempre l'altra categoria da votare.


vota la serie con il miglior comparto visivo del 2013



attacco

Il popolo di AnimeClick ha votato e seppure per un solo voto abbiamo quindi un vincitore. Ora, che i nostri cari Giganti siano i favoriti in ogni categoria in cui competono in questi NekoAwards non è un mistero, certo che in questa, a mio modesto avviso, forse non meritavano proprio la prima posizione e la notorietà, come ovvio, ha sicuramente influito. 
Onore delle armi a Nagi No Akusara, che pur molto meno conosciuto, ha conteso la palma della vittoria fino alla fine e da quanto ho saputo in molti hanno pure cominciato a guardarlo dopo averlo scoperto proprio qui..un premio di consolazione da non sottovalutare.
Leggiamo invece cosa ne pensano il web del lavoro svolto da Wit Studio e Production I.G:

Le animazioni? Fantastiche. Chiare e semplici. E’ subito evidente quanto tempo e impegno sono stati profusi per disegnare questi personaggi, i loro visi sono tra i più espressivi ed emozionanti che abbia mai visto in animazione. Avete notato i loro occhi? Per rendere al meglio il pathos di determinati momenti, una tecnica molto comune in animazione è zoomare sugli occhi rendendo questo tipo di scene tra le più belle della serie.

Anche il design dei giganti è molto dettagliato. Essi sono terribilmente spaventosi ma al contempo sembrano incredibilmente stupidi e in certi casi, anche comici . Il più pauroso di tutti è senz’altro il gigante sorridente della prima puntata che sarà davvero difficile da dimenticare.

Oltre al character design lo stile delle animazioni stesse è meravigliosamente cupo. Non sembra di guardare un cartone animato; sembra qualcosa rivolto ad un pubblico maturo. Tutte le scene in cui i personaggi usano il movimento tridimensionale sono terribilmente epiche, come se lo spettatore stesso stesse volando assieme ai personaggi. In generale c’è una cosa che quest’anime fa molto bene: ti risucchia e non ti lascia andare fino alla fine.

Fonte: happykatana.wordpress.com

Uno dei disegni originali usati per la serie tv

disegno originale
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Con i NekoAwards ci rivediamo sabato 8 marzo, festa delle donne, per le categorie dei migliori personaggi dell'anno!