Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.
Oggi ci dedichiamo a titoli tramessi su RAI4, con Mawaru Penguin Drum, Psycho Pass e Mahou Shoujo Madoka Magika.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Per saperne di più continuate a leggere.
Oggi ci dedichiamo a titoli tramessi su RAI4, con Mawaru Penguin Drum, Psycho Pass e Mahou Shoujo Madoka Magika.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
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Mawaru Penguindrum
5.0/10
Noto, dalle altre recensioni, che il fatto che mi ricordasse Utena non è casuale, ma rimango una di quelle mosche bianche che non ha nemmeno lontanamente apprezzato questa serie TV, alla quale, senza una buona realizzazione tecnica, affibbierei una valutazione numerica ben più gravosa. Trovo la trama sconclusionata, raccontata in modo confuso, ricca di buchi e dimenticanze.
Eppure l'inizio è più che promettente, vengono messi in gioco diversi interrogativi e lo staff presenta una situazione abbastanza accattivante, in cui due fratelli devono prendersi cura di una sorellina adorabile, ma sfortunatamente malata e destinata a rimanere loro accanto ancora per poco. Deus ex machina è uno strano berretto a forma di pinguino, che posizionato sulla testa della sorellina ne prende il controllo e la trasforma in una sorta di dominatrice, con una sequenza di sicuro effetto in cui lei, vestita in modo ben più appariscente e aggressivo, scende una scalinata in un'ambiente fantascientifico non ben definito, trovando ai suoi piedi i due fratelli, legati e pronti per essere umiliati. Ordina loro di trovare una cosa per lei, che salverebbe la vita della sorella. Le indagini portano ad un'altra ragazza e, in questa fase, vi è anche un lato sentimentale in cui uno dei fratelli sembra in qualche modo fare breccia nel suo cuore, rompendo l'ossessione che la rendeva una vera e pericolosa stalker. Fino a questo punto la serie risulta molto fresca, piacevole, a tratti divertente e in altri intrigante.
Ben presto iniziano i problemi: gli sceneggiatori decidono che è arrivato il momento di analizzare con più attenzione le storie dei protagonisti. Da qui inizia una surreale escalation di complicazioni, comportamenti contraddittori e paranoie varie che rendono l'intero intreccio impossibile da sbrogliare. Viene stravolto il rapporto fra i tre protagonisti, con rivelazioni di vario tipo più o meno credibili. Viene traslato il piano reale su quello metaforico, viene progressivamente introdotto un massiccio utilizzo di simbolismi di varia natura, i discorsi iniziano sempre più a vertere su tematiche esistenzialistiche e filosofiche. Ci si separa dalla realtà come ci è stata presentata, parcheggiata in un angolo e quasi dimenticata, e si passa ad ambientazioni oniriche e surreali. Nello stesso modo ci si scorda di tanti dettagli, che perdono di importanza e quasi scompaiono. Negli ultimi episodi gli sceneggiatori si ricordano di alcuni di essi e provano a rimediare, ma il risultato sfiora il paradossale.
Sorte simile la subiscono i personaggi: inizialmente uno dei punti forti dell'anime, in seguito vengono stravolti, sviscerati, resi così' complessi da apparire noiosi, artificiosi, delle mere marionette in mano a degli sceneggiatori che mi danno l'impressione di non sapere più che pesci pigliare. Perdono del tutto gli aspetti solari che me li avevano fatti apprezzare, perdono la spontaneità, diventano cupi e si muovo in modo, a mio parere, ben poco credibile.
Secondo la ma opinione lo staff ha provato a creare qualcosa che nelle loro intenzioni doveva essere memorabile, profondo, innovativo e in grado di far discutere il fandom. Per raggiungere questo scopo fanno partire la serie in modo accattivante e, ad un certo punto, la fanno virare e creano un caos incredibile, mettendo in un bel calderone tematiche che prese separatamente sarebbero interessanti, come quella dell'abbandono e del destino, e condendo il tutto con una buona dose di esistenzialismo e drammaticità. Introducono anche 3 o 4 pinguini carini, simpatici e onnipresenti, vero proprio marchio della serie, e, perché no, una simil trasformazione majokko con sfumature sadomaso (alla fine poco importa se questa trasformazione non ha proprio motivo di esistere e se non venga in nessun modo motivata). Nel finale, scusate il piccolo spoiler, viene aggiunto altro, per non farci mancare nulla: fantasmi, maledizioni, terroristi, fabbriche distruggi bambini. Mi sarei aspettato anche un bel robottone, ci sarebbe stato bene, invece solo dei mini robottini… I pezzi, comunque, non combaciano più, ne esce un pastrocchio.
Vedo che in tutto questo c'è chi ci trova un senso e, anzi, lo trova espressione di un dipinto geniale e innovativo. A me, invece, la serie ha irritato, ci trovo solo una sequenza di eventi pretestuosi e un cast di personaggi che si muovono in modo fittizio e poco credibile. Le cose non filano e tutta la filosofia di questo mondo non cambia i fatti, l'intreccio della trama non regge.
Mawaru Penguin Drum è un titolo che parte bene e che va alla deriva nel peggiore dei modi: è classico di molti anime perdersi nel finale, ma di rado ho visto un disastro come questo.
Peccato…
Eppure l'inizio è più che promettente, vengono messi in gioco diversi interrogativi e lo staff presenta una situazione abbastanza accattivante, in cui due fratelli devono prendersi cura di una sorellina adorabile, ma sfortunatamente malata e destinata a rimanere loro accanto ancora per poco. Deus ex machina è uno strano berretto a forma di pinguino, che posizionato sulla testa della sorellina ne prende il controllo e la trasforma in una sorta di dominatrice, con una sequenza di sicuro effetto in cui lei, vestita in modo ben più appariscente e aggressivo, scende una scalinata in un'ambiente fantascientifico non ben definito, trovando ai suoi piedi i due fratelli, legati e pronti per essere umiliati. Ordina loro di trovare una cosa per lei, che salverebbe la vita della sorella. Le indagini portano ad un'altra ragazza e, in questa fase, vi è anche un lato sentimentale in cui uno dei fratelli sembra in qualche modo fare breccia nel suo cuore, rompendo l'ossessione che la rendeva una vera e pericolosa stalker. Fino a questo punto la serie risulta molto fresca, piacevole, a tratti divertente e in altri intrigante.
Ben presto iniziano i problemi: gli sceneggiatori decidono che è arrivato il momento di analizzare con più attenzione le storie dei protagonisti. Da qui inizia una surreale escalation di complicazioni, comportamenti contraddittori e paranoie varie che rendono l'intero intreccio impossibile da sbrogliare. Viene stravolto il rapporto fra i tre protagonisti, con rivelazioni di vario tipo più o meno credibili. Viene traslato il piano reale su quello metaforico, viene progressivamente introdotto un massiccio utilizzo di simbolismi di varia natura, i discorsi iniziano sempre più a vertere su tematiche esistenzialistiche e filosofiche. Ci si separa dalla realtà come ci è stata presentata, parcheggiata in un angolo e quasi dimenticata, e si passa ad ambientazioni oniriche e surreali. Nello stesso modo ci si scorda di tanti dettagli, che perdono di importanza e quasi scompaiono. Negli ultimi episodi gli sceneggiatori si ricordano di alcuni di essi e provano a rimediare, ma il risultato sfiora il paradossale.
Sorte simile la subiscono i personaggi: inizialmente uno dei punti forti dell'anime, in seguito vengono stravolti, sviscerati, resi così' complessi da apparire noiosi, artificiosi, delle mere marionette in mano a degli sceneggiatori che mi danno l'impressione di non sapere più che pesci pigliare. Perdono del tutto gli aspetti solari che me li avevano fatti apprezzare, perdono la spontaneità, diventano cupi e si muovo in modo, a mio parere, ben poco credibile.
Secondo la ma opinione lo staff ha provato a creare qualcosa che nelle loro intenzioni doveva essere memorabile, profondo, innovativo e in grado di far discutere il fandom. Per raggiungere questo scopo fanno partire la serie in modo accattivante e, ad un certo punto, la fanno virare e creano un caos incredibile, mettendo in un bel calderone tematiche che prese separatamente sarebbero interessanti, come quella dell'abbandono e del destino, e condendo il tutto con una buona dose di esistenzialismo e drammaticità. Introducono anche 3 o 4 pinguini carini, simpatici e onnipresenti, vero proprio marchio della serie, e, perché no, una simil trasformazione majokko con sfumature sadomaso (alla fine poco importa se questa trasformazione non ha proprio motivo di esistere e se non venga in nessun modo motivata). Nel finale, scusate il piccolo spoiler, viene aggiunto altro, per non farci mancare nulla: fantasmi, maledizioni, terroristi, fabbriche distruggi bambini. Mi sarei aspettato anche un bel robottone, ci sarebbe stato bene, invece solo dei mini robottini… I pezzi, comunque, non combaciano più, ne esce un pastrocchio.
Vedo che in tutto questo c'è chi ci trova un senso e, anzi, lo trova espressione di un dipinto geniale e innovativo. A me, invece, la serie ha irritato, ci trovo solo una sequenza di eventi pretestuosi e un cast di personaggi che si muovono in modo fittizio e poco credibile. Le cose non filano e tutta la filosofia di questo mondo non cambia i fatti, l'intreccio della trama non regge.
Mawaru Penguin Drum è un titolo che parte bene e che va alla deriva nel peggiore dei modi: è classico di molti anime perdersi nel finale, ma di rado ho visto un disastro come questo.
Peccato…
Psycho-Pass
9.0/10
Psycho-pass: ecco un anime che una volta tanto ha soddisfatto le mie aspettative.
Penso che si possano sintetizzare brevemente le varie componenti di questa serie in un giudizio positivo, per cominciare. Grafica e design dei personaggi davvero ben fatti, tutto in linea con la classica ambientazione poliziesca, in questo caso futuristica. Colonna sonora ben fatta e sigle d'apertura e chiusura adatte. Personaggi tridimensionali e carismatici. Ma ciò di cui penso sia più importante parlare credo siano la struttura e il concetto fondanti.
Psycho-pass non si distingue per un'eccessiva originalità concettuale. Il tema è quello già visto del conflitto tra una logica quasi perfetta ma disumana, e i sentimenti e i desideri dell'individuo. Il mondo moderno ha portato la società ad una lacerazione dolorosa dovuta da un lato al sempre più forte individualismo, dall'altro alla massificazione. Questo vale per il nostro mondo come per quello di Psycho-pass: siamo individui, e individui estremamente egoisti, eppure non siamo in grado di affermarci in quanto individualità perché i nostri desideri e le nostre aspirazioni sono qualcosa di imposto dal sistema.
L'anime sviluppa la tematica con una griglia di personaggi ben articolata, e altresì molto schematica. Tutti i componenti del gruppo hanno legami reciproci molto forti e giustificati da un background sensato: questo potrebbe essere considerato un pregio quanto un difetto, io lo vedo come un pregio, in quanto personalmente amante dei sistemi coerenti.
Tuttavia, evitando spoiler, va detto che lo sviluppo della trama ha resistito alla tentazione del sentimentalismo, pur rimanendo i sentimenti al centro di tutto. La protagonista Tsunemori Akane infatti non sceglie la soluzione più ovvia per una produzione commerciale - ovverosia difendere a tutti i costi i propri desideri egoistici - eppure nemmeno il suo opposto, cioè il calcolo: diversamente Akane comprende il sistema e lo accetta, ma ne vede i difetti e prospetta un futuro diverso.
L'antagonista poi, ed il suo rapporto con il protagonista maschile costituiscono in sé un grande pregio di Psycho-pass.
Potremmo dire che il finale di questa prima stagione (è già stato ufficialmente confermato che ve ne sarà una seconda), mette ogni cosa al suo posto, ma quel posto è ancora in divenire. I personaggi trovano il loro ruolo, lo accettano e lo comprendono finalmente, ma tale ruolo è proprio quello di continuare ad agire, questa volta con maggior consapevolezza e determinazione. Non si può dire che la conclusione di questo anime sia esattamente ciclica (abbiamo il ripresentarsi di una situazione vista nel primo episodio), perché vi è una forte differenza nel modo in cui i personaggi pensano loro stessi e i propri compagni.
Per concludere, ho deciso di assegnare un 9 a Psycho-pass, non riesco a trovare difetti sufficienti per scendere sotto questo voto, per quanto sia possibile che una persona con idee e gusti differenti lo trovi deludente. Ripeto, apprezzo lo schematismo, e questo conta molto nel mio giudizio.
Il mio consiglio? Guardatelo e giudicate voi stessi, al più otterrete una nuova esperienza, e capirete di pensarla diversamente, ma di certo non sarà uno spreco di tempo.
Penso che si possano sintetizzare brevemente le varie componenti di questa serie in un giudizio positivo, per cominciare. Grafica e design dei personaggi davvero ben fatti, tutto in linea con la classica ambientazione poliziesca, in questo caso futuristica. Colonna sonora ben fatta e sigle d'apertura e chiusura adatte. Personaggi tridimensionali e carismatici. Ma ciò di cui penso sia più importante parlare credo siano la struttura e il concetto fondanti.
Psycho-pass non si distingue per un'eccessiva originalità concettuale. Il tema è quello già visto del conflitto tra una logica quasi perfetta ma disumana, e i sentimenti e i desideri dell'individuo. Il mondo moderno ha portato la società ad una lacerazione dolorosa dovuta da un lato al sempre più forte individualismo, dall'altro alla massificazione. Questo vale per il nostro mondo come per quello di Psycho-pass: siamo individui, e individui estremamente egoisti, eppure non siamo in grado di affermarci in quanto individualità perché i nostri desideri e le nostre aspirazioni sono qualcosa di imposto dal sistema.
L'anime sviluppa la tematica con una griglia di personaggi ben articolata, e altresì molto schematica. Tutti i componenti del gruppo hanno legami reciproci molto forti e giustificati da un background sensato: questo potrebbe essere considerato un pregio quanto un difetto, io lo vedo come un pregio, in quanto personalmente amante dei sistemi coerenti.
Tuttavia, evitando spoiler, va detto che lo sviluppo della trama ha resistito alla tentazione del sentimentalismo, pur rimanendo i sentimenti al centro di tutto. La protagonista Tsunemori Akane infatti non sceglie la soluzione più ovvia per una produzione commerciale - ovverosia difendere a tutti i costi i propri desideri egoistici - eppure nemmeno il suo opposto, cioè il calcolo: diversamente Akane comprende il sistema e lo accetta, ma ne vede i difetti e prospetta un futuro diverso.
L'antagonista poi, ed il suo rapporto con il protagonista maschile costituiscono in sé un grande pregio di Psycho-pass.
Potremmo dire che il finale di questa prima stagione (è già stato ufficialmente confermato che ve ne sarà una seconda), mette ogni cosa al suo posto, ma quel posto è ancora in divenire. I personaggi trovano il loro ruolo, lo accettano e lo comprendono finalmente, ma tale ruolo è proprio quello di continuare ad agire, questa volta con maggior consapevolezza e determinazione. Non si può dire che la conclusione di questo anime sia esattamente ciclica (abbiamo il ripresentarsi di una situazione vista nel primo episodio), perché vi è una forte differenza nel modo in cui i personaggi pensano loro stessi e i propri compagni.
Per concludere, ho deciso di assegnare un 9 a Psycho-pass, non riesco a trovare difetti sufficienti per scendere sotto questo voto, per quanto sia possibile che una persona con idee e gusti differenti lo trovi deludente. Ripeto, apprezzo lo schematismo, e questo conta molto nel mio giudizio.
Il mio consiglio? Guardatelo e giudicate voi stessi, al più otterrete una nuova esperienza, e capirete di pensarla diversamente, ma di certo non sarà uno spreco di tempo.
Puella Magi ★ Madoka Magica
8.0/10
Stairway90
-
Di solito, quando un titolo ha successo (dal punto di vista commerciale, almeno) il mondo degli appassionati di anime e manga si divide fra coloro che lo osannano come un capolavoro e coloro che lo criticano fortemente, a volte a ragione, a volte a torto. Così è stato anche per Puella Magi Madoka Magica, serie di 12 episodi diretta da Akiyuki Shinbo e sceneggiata da Gen Urobuchi (l'autore delle light novel di Fate/Zero), uno dei majokko di maggior successo degli ultimi anni se si considera la mole di materiale che ne è derivata: tre film cinematografici, i primi due riassuntivi e il terzo con una trama inedita; cinque serie manga, di cui una è il semplice adattamento cartaceo della serie, un'altra l'adattamento del terzo film, le rimanenti tre sono spin-off; quattro volumi antologici di manga disegnati da vari artisti; un anime comic a colori; un romanzo di Hajime Ninomae ispirato alla serie tv e un altro basato sulla sceneggiatura originale di Urobuchi pubblicato dalla Kadokawa Shoten; videogiochi per PSP e per dispositivi mobili; un browser game; un cortometraggio live action. È dunque lecito chiedersi se tale successo sia meritato o se invece si tratta di un'abile mossa commerciale che sfrutta un titolo insulso facendo leva sui gusti del pubblico.
La protagonista Madoka Kaname è una ragazzina di 14 anni come tante, con una famiglia che la ama e delle amiche, ma le cose cambiano improvvisamente quando nella sua vita fanno irruzione, in breve tempo, il misterioso Kyubey e la nuova compagna di classe Homura Akemi: il primo cerca di convincere Madoka a esprimere un desiderio e diventare così una maga, per combattere le streghe e proteggere le persone; la seconda, invece, per motivi che verranno svelati solo negli ultimi episodi, tenta in ogni modo di impedire che Madoka stipuli un simile patto. Ben presto appare chiaro che la vita delle maghe non è facile e la morte è dietro l'angolo in ogni combattimento; a questo si aggiungono le sconcertanti rivelazioni sul vero obiettivo di Kyubey e della sua razza, gli alieni Incubator, i viaggi nel tempo di una delle maghe, l'approssimarsi della notte di Valpurgis in cui bisognerà scontrarsi con la più potente delle streghe.
Dietro le atmosfere colorate e luminose e un character design kawaii e morbido dai grandi occhioni, Puella Magi Madoka Magica nasconde una storia tetra che si nutre di citazioni dal Faust di Goethe (indicato dallo stesso staff di produzione come fonte d'ispirazione primaria per la serie) e ribalta alcuni degli stilemi tipici del genere majokko: diventare una Puella Magi non significa soltanto ottenere grandi poteri e difendere gli innocenti e le persone amate, ma anche stipulare un vero e proprio contratto magico in cui si perde l'anima; la lotta contro le streghe è soltanto un cinico modo, per la razza aliena degli Incubator, di immagazzinare energia per ridurre l'entropia dell'universo e ogni Puella Magi è destinata a morire, sul campo di battaglia o trasformandosi in una strega, in un circolo vizioso che non tiene conto dei sentimenti delle ragazze coinvolte e sacrifica le loro vite per un fine superiore. È un universo cupo quello di Puella Magi Madoka Magica, in cui paradossalmente la sopravvivenza dell'universo è garantita da una razza di esseri privi di sentimenti e di compassione che sfrutta gli esseri umani come se fossero bestie d'allevamento. Invece al capolavoro drammaturgico di Johann Wolfgang Goethe rimandano tanti elementi: i parallelismi fra l'inizio del primo episodio e il Prolog im Himmel, fra Kyubey e Mefistofele, fra la caduta di Sayaka e la tragica conclusione della storia di Gretchen; i nomi di alcune streghe; i versi tedeschi che compaiono a volte sullo schermo, tratti pari pari dal Faust; il concetto di Walpurgisnacht.
La caratterizzazione dei personaggi ha alti e bassi. La protagonista Madoka è timida e insicura, vorrebbe aiutare gli altri ma si ritiene priva di talenti ed è quindi portata ad ammirare le compagne e le amiche: un ritratto tipico di molte ragazze adolescenti, insomma. Il problema è che la sua insicurezza, invece di diminuire con il prosieguo della storia, non fa che aumentare e tradursi in piagnistei, recriminazioni varie e monologhi sulla propria inutilità che difficilmente la rendono un personaggio sopportabile dallo spettatore, salvo poi avere nel finale un'improvvisa e forzata maturazione che la porta a compiere la scelta che gli spettatori aspettavano fin dal primo episodio. Sayaka è esuberante e piena di energie, ma si ritrova coinvolta in una storia d'amore sfortunata e alcuni passaggi della storia che portano alla sua caduta finale appaiono affrettati, forzati o spiegati male. Mami compare poco e lascia il segno per la sua dipartita, di grande effetto perché inaspettata, ma in una manciata di episodi ci vengono dati gli elementi sufficienti a inquadrarla. Risaltano maggiormente Kyoko e Homura, presentate inizialmente come antagoniste benché anche loro impegnate nella lotta alle streghe, ma riabilitate in un secondo momento dall'approfondimento del loro passato e delle loro motivazioni. Kyubey è la mascotte dai lineamenti felini inquietante fin dalla sua prima apparizione, con quello sguardo vacuo e quella voce suadente, ma soltanto gradualmente emergono tutto il suo cinismo e la sua spregiudicatezza nel servirsi delle ragazze. I personaggi secondari hanno una caratterizzazione psicologica pressoché nulla e i soli ricorrenti e utili ai fini della trama sono la padre di Madoka, che dà spesso saggi consigli alla figlia, la compagna di classe Hitomi e Kamijo, il ragazzo di cui Sayaka è innamorata.
Il character design dai tratti chibi e moe (grandi teste e grandi occhi, nasi piccoli, facce schiacciate) opera di Ume Aoki predilige colori chiari e tenui e linee dolci, ma ciò non fa che rendere ancora più cupa, per contrasto, la trama intrisa di disperazione. Similmente la colonna sonora, che beneficia delle composizioni della talentuosa Yuki Kajura, alterna brani gioiosi ad altri più cupi: basti pensare al contrasto fra l'allegra opening Connect e l'inquietante ending Magia cantata dalle Kalafina. Degna di nota è anche la realizzazione delle streghe tramite l'uso di una particolare tecnica di collage che spiazza lo spettatore e contribuisce a creare atmosfere surreali e stranianti.
Puella Magi Madoka Magica è dunque un anime rivoluzionario che ha stravolto il genere majokko o l'animazione nipponica in generale? Non si può negare un certo sperimentalismo nelle animazioni, soprattutto nei combattimenti, ma nella sostanza si tratta di una serie molto meno innovativa di quanto ci si aspetti, che non sa osare quando dovrebbe (forse per mantenere il prodotto quanto più commerciale possibile e alla portata di tutti) e stempera il nichilismo di fondo con l'assenza di sangue nonostante alcune morti assai cruente, piagnistei continui e scenette strappalacrime e stucchevoli. Inoltre è ancora presto per dire se negli anni a venire avremo una frotta di "cloni" e di anime majokko che vi si ispireranno o se invece si tratterà di un caso isolato, di una pista non più battuta o con pochi epigoni mentre le grandi produzioni majokko continueranno a rifarsi ad altri modelli. Una cosa è certa: è una serie che merita la visione, che potrebbe trarre in inganno ma punta proprio a questo per poi stupire lo spettatore.
La protagonista Madoka Kaname è una ragazzina di 14 anni come tante, con una famiglia che la ama e delle amiche, ma le cose cambiano improvvisamente quando nella sua vita fanno irruzione, in breve tempo, il misterioso Kyubey e la nuova compagna di classe Homura Akemi: il primo cerca di convincere Madoka a esprimere un desiderio e diventare così una maga, per combattere le streghe e proteggere le persone; la seconda, invece, per motivi che verranno svelati solo negli ultimi episodi, tenta in ogni modo di impedire che Madoka stipuli un simile patto. Ben presto appare chiaro che la vita delle maghe non è facile e la morte è dietro l'angolo in ogni combattimento; a questo si aggiungono le sconcertanti rivelazioni sul vero obiettivo di Kyubey e della sua razza, gli alieni Incubator, i viaggi nel tempo di una delle maghe, l'approssimarsi della notte di Valpurgis in cui bisognerà scontrarsi con la più potente delle streghe.
Dietro le atmosfere colorate e luminose e un character design kawaii e morbido dai grandi occhioni, Puella Magi Madoka Magica nasconde una storia tetra che si nutre di citazioni dal Faust di Goethe (indicato dallo stesso staff di produzione come fonte d'ispirazione primaria per la serie) e ribalta alcuni degli stilemi tipici del genere majokko: diventare una Puella Magi non significa soltanto ottenere grandi poteri e difendere gli innocenti e le persone amate, ma anche stipulare un vero e proprio contratto magico in cui si perde l'anima; la lotta contro le streghe è soltanto un cinico modo, per la razza aliena degli Incubator, di immagazzinare energia per ridurre l'entropia dell'universo e ogni Puella Magi è destinata a morire, sul campo di battaglia o trasformandosi in una strega, in un circolo vizioso che non tiene conto dei sentimenti delle ragazze coinvolte e sacrifica le loro vite per un fine superiore. È un universo cupo quello di Puella Magi Madoka Magica, in cui paradossalmente la sopravvivenza dell'universo è garantita da una razza di esseri privi di sentimenti e di compassione che sfrutta gli esseri umani come se fossero bestie d'allevamento. Invece al capolavoro drammaturgico di Johann Wolfgang Goethe rimandano tanti elementi: i parallelismi fra l'inizio del primo episodio e il Prolog im Himmel, fra Kyubey e Mefistofele, fra la caduta di Sayaka e la tragica conclusione della storia di Gretchen; i nomi di alcune streghe; i versi tedeschi che compaiono a volte sullo schermo, tratti pari pari dal Faust; il concetto di Walpurgisnacht.
La caratterizzazione dei personaggi ha alti e bassi. La protagonista Madoka è timida e insicura, vorrebbe aiutare gli altri ma si ritiene priva di talenti ed è quindi portata ad ammirare le compagne e le amiche: un ritratto tipico di molte ragazze adolescenti, insomma. Il problema è che la sua insicurezza, invece di diminuire con il prosieguo della storia, non fa che aumentare e tradursi in piagnistei, recriminazioni varie e monologhi sulla propria inutilità che difficilmente la rendono un personaggio sopportabile dallo spettatore, salvo poi avere nel finale un'improvvisa e forzata maturazione che la porta a compiere la scelta che gli spettatori aspettavano fin dal primo episodio. Sayaka è esuberante e piena di energie, ma si ritrova coinvolta in una storia d'amore sfortunata e alcuni passaggi della storia che portano alla sua caduta finale appaiono affrettati, forzati o spiegati male. Mami compare poco e lascia il segno per la sua dipartita, di grande effetto perché inaspettata, ma in una manciata di episodi ci vengono dati gli elementi sufficienti a inquadrarla. Risaltano maggiormente Kyoko e Homura, presentate inizialmente come antagoniste benché anche loro impegnate nella lotta alle streghe, ma riabilitate in un secondo momento dall'approfondimento del loro passato e delle loro motivazioni. Kyubey è la mascotte dai lineamenti felini inquietante fin dalla sua prima apparizione, con quello sguardo vacuo e quella voce suadente, ma soltanto gradualmente emergono tutto il suo cinismo e la sua spregiudicatezza nel servirsi delle ragazze. I personaggi secondari hanno una caratterizzazione psicologica pressoché nulla e i soli ricorrenti e utili ai fini della trama sono la padre di Madoka, che dà spesso saggi consigli alla figlia, la compagna di classe Hitomi e Kamijo, il ragazzo di cui Sayaka è innamorata.
Il character design dai tratti chibi e moe (grandi teste e grandi occhi, nasi piccoli, facce schiacciate) opera di Ume Aoki predilige colori chiari e tenui e linee dolci, ma ciò non fa che rendere ancora più cupa, per contrasto, la trama intrisa di disperazione. Similmente la colonna sonora, che beneficia delle composizioni della talentuosa Yuki Kajura, alterna brani gioiosi ad altri più cupi: basti pensare al contrasto fra l'allegra opening Connect e l'inquietante ending Magia cantata dalle Kalafina. Degna di nota è anche la realizzazione delle streghe tramite l'uso di una particolare tecnica di collage che spiazza lo spettatore e contribuisce a creare atmosfere surreali e stranianti.
Puella Magi Madoka Magica è dunque un anime rivoluzionario che ha stravolto il genere majokko o l'animazione nipponica in generale? Non si può negare un certo sperimentalismo nelle animazioni, soprattutto nei combattimenti, ma nella sostanza si tratta di una serie molto meno innovativa di quanto ci si aspetti, che non sa osare quando dovrebbe (forse per mantenere il prodotto quanto più commerciale possibile e alla portata di tutti) e stempera il nichilismo di fondo con l'assenza di sangue nonostante alcune morti assai cruente, piagnistei continui e scenette strappalacrime e stucchevoli. Inoltre è ancora presto per dire se negli anni a venire avremo una frotta di "cloni" e di anime majokko che vi si ispireranno o se invece si tratterà di un caso isolato, di una pista non più battuta o con pochi epigoni mentre le grandi produzioni majokko continueranno a rifarsi ad altri modelli. Una cosa è certa: è una serie che merita la visione, che potrebbe trarre in inganno ma punta proprio a questo per poi stupire lo spettatore.
Bella recensione di Ber su psycho pass; forse per alcuni è troppo oltre e non nego che anche lo pensavo nei primi episodi, ma poi episodio dopo episodio l'ho rivalutata, belle le ending ^^ .
Bella pure la recensione di Stairway90 su madoka magica, anche se sono tra quelli a cui questa serie rivoluzionaria non è piaciuta, semplici gusti sia chiaro, senza contare che sono a favore dell "Anti-kyubei fan club" XD .
Mawaru Penguindrum a me è piaciuto molto e un 8 glielo avrei dato
Psycho Pass lo avevo iniziato a seguire su Rai4, ma arrivata verso l'episodio 7/8 ho smesso di seguirlo perchè proprio non mi piaceva
Madoka Magica non mi è piaciuto molto, quando cominciai a seguirlo ero partita con grandi aspettative (visto il successo), però mi ha deluso e anche parecchio. Come voto gli darei un 6
@Franzelion:rispondo al tuo commento "ma che non possa piacere Madoka Magica, proprio non me ne riesco a capacitare."
Bhe io ho conosciuto varie persone a cui non è piaciuto (e neanche a me è piaciuto molto)... son gusti
Che Homura sia innamorata di Madoka è la storia che si sono creati i fan perchè l'innamoramento a prima vista è l'unica scusante che si può trovare di fronte all'ossessione per Madoka da parte di Homura in quanto non è stato minimamente spiegato perchè questa abbia iniziato a voler bene a Madoka.
In verità viene spiegato perché Homura sia fissata con Madoka. Ed il motivo è che Madoka è stata l'unica che la incoraggiata in modo di avere un pò di fiducia in se, mentre prima Homura era quasi sempre "depressa" perché era stata sempre in ospedale e si riteneva un incapace.
Non ha spiegato un bel niente visto che era presente anche Mami che però è stata estromessa senza nessuna motivazione.
Non ha spiegato un bel niente visto che era presente anche Mami che però è stata estromessa senza nessuna motivazione.
Io non intendevo quando Madoka e Mami l'hanno salvata dalla strega ma quando Madoka accompagna Homura per la prima volta in infermeria. Ed è in quel momento che Madoka gli fa il discorso sul suo nome (adesso non mi ricordo cosa significa il suo nome) e di fare in modo di essere all'altezza di quel nome. E' da li che, secondo me, comincia la sua "ossessione" nei confronti di Madoka.
Un pò pochino per passare ad un'adorazione quasi mistica, anche perchè poi durante i vari allenamenti da puella ad accompagnarla sono sia Madoka che Mami, e volendo restare fedeli alla caratterizzazione data dubito che una materna come Mami non l'abbia spronata a dovere.
Un pò pochino per passare ad un'adorazione quasi mistica, anche perchè poi durante i vari allenamenti da puella ad accompagnarla sono sia Madoka che Mami, e volendo restare fedeli alla caratterizzazione data dubito che una materna come Mami non l'abbia spronata a dovere.
Ma infatti lei le prime volte cerca di salvare tutte, ma vedendo come andavano le cose (Sayaka non le crede, Mami appena scopre cosa c'è dietro il contratto impazzisce e tenta di uccidere tutte) decide che come priorità deve salvare Madoka che è la prima (nonché unica) che, comunque siano andate le cose, l'ha sempre sostenuta.
A parte che anche qui, c'è Kyoko che non è impazzita, Mami conoscendo la sua psicologia ( l'attaccamento alla vita e la paura della solitudine) ha avuto una reazione impensabile e fuori dal personaggio, esattamente come Sayaka. Entrambe hanno una reazione esagerata che serve solo a fare andare avanti la trama. Bel modo di trattare i personaggi. Quasi tutte le motivazioni dei personaggi vengono date dalle supposizioni degli spettatori e non dalla visione dell'anime, vorrà pur dire qualcosa.
Sulla faccenda dei poteri non puoi proprio paragonare le Sailor (Haruka mon amouuur ) alle Puelle o.o una Sailor al massimo può scegliere di non combattere e trasformarsi e in quel caso non le succede comunque nulla. Una maga no, una volta che sceglie è finita, condannata, e se non lo fa la sua Soul Gem continua comunque a diventare impura, visto che è influenzata anche dallo stato d'animo della maga stessa. Haruka combatte per scopi personali, ma non rischia che da un giorno all'altro che sia proprio il suo potere, il suo desiderio, se stessa insomma a tradirla e ucciderla.
E comunque sulla questione yuri no, non sono solo illusioni o fantasticherie dei fan. E' una delle sottotrame della serie .-. si rimane comunque sul platonico, ma c'è. Tra l'altro nell'ultimo film (che sarebbe un sequel della serie animata) ci sono ulteriori scene anche più esplicite di quelle dell'anime. Senza contare le dichiarazioni dei produttori, le immagini ufficiali, il testo della ending dell'episodio 9 "And I'm Home". Più esplicito di così direi che si muore. Non posso mettere le scene del film perché altamente spoiler, ma lo yuri in MadoMagi c'è ed è un aspetto confermato dai produttori stessi, oltre che dalle scene dell'anime.
http://wiki.puella-magi.net/Nitro%2B_Q%26A_Panels_at_Animagic_2013
Intervista a Urobuchi in cui ammette esplicitamente dell'amore di Homura.
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.309294479140712.72789.308485892554904&type=3 qui trovate le immagini.
E sempre sulla stessa pagina fb trovate curiosità (con relative fonti e tantissimo altro materiale).
Tra l'altro se al posto di Homura e Kyoko ci fossero stati due uomini avreste pensato che agissero una per amicizia e l'altra per aver rivisto se stessa? Non credo. Anche perché in nessuno dei due casi tu vai a farti volontariamente ammazzare, soprattutto nel caso di Kyoko che non veniva per nulla considerata un'amica o una figura positiva da Sayaka (se non proprio negli ultimi momenti prima di diventare strega).
Una guerriera sailor una volta accettato il proprio compito è costretta a combattere fino alla fine dei suoi giorni. Inoltre se perde non solo muore lei, ma tutto il genere umano. Tra l'altro subendo pienamente le ferite, non come le maghette che basta che non si tocchi la soul gem e possono continuare ad oltranza. E c'è chi da di matto pure XD.
E comunque sulla questione yuri no, non sono solo illusioni o fantasticherie dei fan. E' una delle sottotrame della serie .-. si rimane comunque sul platonico, ma c'è. Tra l'altro nell'ultimo film (che sarebbe un sequel della serie animata) ci sono ulteriori scene anche più esplicite di quelle dell'anime. Senza contare le dichiarazioni dei produttori, le immagini ufficiali, il testo della ending dell'episodio 9 "And I'm Home". Più esplicito di così direi che si muore.
Sono pure fantasticherie a cui poi in un secondo tempo i produttori si sono adeguati per far felice il fandom. Guarda caso visto che il fandom impazziva per Mami e la mangiateste chi è apparso nel film? L'innamoramento di Homura per Madoka esiste solo nella testa di chi ha voluto ( giustamente) creare una spiegazione per la sua ossessione completamente senza senso visto che chi ha prodotto l'anime non ha perso tempo a spiegare le relazioni tra personaggi.
Tra l'altro se al posto di Homura e Kyoko ci fossero stati due uomini avreste pensato che agissero una per amicizia e l'altra per aver rivisto se stessa? Non credo. Anche perché in nessuno dei due casi tu vai a farti volontariamente ammazzare, soprattutto nel caso di Kyoko che non veniva per nulla considerata un'amica o una figura positiva da Sayaka (se non proprio negli ultimi momenti prima di diventare strega).
Che Kyoko riveda in Sayaka la se stessa passata lo dice lei stessa ed è confermato dal fatto che il loro desiderio è simile. Anche qui l'innamoramento è uno svarione dei fan nato per spiegare l'assurdo suicidio della rossa per una persona conosciuta da neanche una settimana. Alla fine tutte le motivazioni date si riducono a " è stato un colpo di fulmine, amore a prima vista ". Che alla fine è l'unica scusante possibile se non si vuole vedere che gli sceneggiatori hanno completamente cannato le interazioni tra i personaggi. Se al posto di Homura e Sayaka ci fossero stati due uomini il discorso era lo stesso, il problema non sta nel sesso ma nell'incapacità di chi ha sceneggiato la storia.
Psycho-Pass è un altro titolo valido, sebbene qualche calo c'è stato, però rimane comunque un'opera da vedere e capire. Non vedo l'ora che esca la seconda serie e il film ^^
Per Madoka sinceramente lo trovo sopravvalutato, a me non è dispiaciuto ma non lo loderei troppo....
e franz che te posso dire? fare un anime di ermetismi è una pessima idea o in pochi li capiscono o non li capisce nessuno... io di ermetismi non ne vedo manco uno... simbologia?? segnali stradali... gente che non evolve?? bho... non mi pare... un anime come qualsiasi cosa che sia medium deve comunicare se non ci riesce ha fallito... se ognuno di noi ci vede quello che gli pare, per carità ognuno può fare quello che può e vuole, per quel che mi riguarda è segno che è fatto male...
Neanche su Psycho-Pass mi trovo molto d'accordo: lo sto seguendo su Rai 4, ma non mi ha mai preso molto fin dall'inizio...sarà anche che il poliziesco non è il mio genere, e PP è di fatto una serie poliziesca a tinte fantscientifiche; ma anche con la sua non troppo velata critica sociale (che era presente anche in MPD) risulta una visione poco stimolante...
Su Madoka invece ci siamo: una rilettura spiazzante, inquietante, di un genere amatissimo, un ottimo approccio sperimentale...peccato solo per il finale, che secondo me è un po' troppo semplificato!
Aspetta mi sono spiegata male. Non ho negato che Kyoko abbia detto questo. Ma comunque se non avesse provato qualcosa per Sayaka, qualcosa di più della semplice amicizia, non si sarebbe fatta squartare e non si sarebbe suicidata. I produttori potevano tranquillamente togliere di mezzo entrambe in altri modi, avevano tutte le possibilità del caso. Tra l'altro Kyoko nello storyboard iniziale nemmeno compariva, dato che Mami non sarebbe nemmeno dovuta morire. Tra l'altro, tornando ai suoi sentimenti, vengono esplicitati ancora di più nel film, che sarebbe il prosieguo della serie anime. Quindi no, non mi pare che lo yuri siano fantasticherie dei fan. Che poi i produttori abbiano calcato di più la mano su questo aspetto dopo il successo sono anche d'accordo, ma l'intento originale era comunque quello e per me è palese, anche se inizialmente era solo un'aggiunta meno preponderante di com'è attualmente. O almeno io la penso così.
Una guerriera sailor una volta accettato il proprio compito è costretta a combattere fino alla fine dei suoi giorni. Inoltre se perde non solo muore lei, ma tutto il genere umano. Tra l'altro subendo pienamente le ferite, non come le maghette che basta che non si tocchi la soul gem e possono continuare ad oltranza. E c'è chi da di matto pure XD.
Si ma solo se si presentano nemici! Tra l'altro è una loro scelta accettare la loro missione, possono anche decidere di non combattere una volta ottenuti i poteri, nonostante siano "predestinate". Le puelle invece non hanno nulla di predestinato, se diventano maghe lo fanno perché sono loro a richiederlo e non si possono riposare. Se non combattono la Soul Gem si consuma e diventano streghe XD Comunque povere Sailor ahahaha loro si fanno massacrare di botte ogni volta X'D In effetti avere una Soul Gem durante la battaglia comodissimo! Anche se comunque, povera Sayaka, lei non impazzisce proprio per quello X'D Kyoko era riuscita a convincerla e tirarla su di morale su quella questione. Quando ha visto Hitomi con quell'altro ha ceduto e ha realizzato che il suo desiderio era stato inutile perché lei sperava in una ricompensa, che aveva solo finito per ferire il prossimo, che era condannata a un destino infinito di battaglie e che in compenso era pure diventata uno zombie >-< Poverina!
Visto? L'amore viene tirato in ballo per giustificare un sacrificio senza senso da parte di un personaggio verso un altro appena conosciuto. I produttori potevano anzi, dovevano trovare un altro modo di eliminarle ma non l'hanno fatto perchè per tutta la durata della serie non hanno perso un millisecondo per caratterizzare i personaggi cosa a cui hanno pensato i fan creando trame e sottotrame per sopperire ad una pesante mancanza. L'intento originale non era affatto questo visto che non c'è nessun approfondimento nelle relazioni. I film sono puro fanboysmo, fatti per appagare i fan e come ho detto l'esempio lampante è l'aggiunta della mangiateste per dare anche a Mami la fidanzatina.
Si ma solo se si presentano nemici! Tra l'altro è una loro scelta accettare la loro missione, possono anche decidere di non combattere una volta ottenuti i poteri, nonostante siano "predestinate". Le puelle invece non hanno nulla di predestinato, se diventano maghe lo fanno perché sono loro a richiederlo e non si possono riposare. Se non combattono la Soul Gem si consuma e diventano streghe XD
Tecnicamente una puella potrebbe combattere molto poco, basta allearsi tra ragazze e si fa presto ad avere una sovrabbondanza di gemme, basta pensare a Homura che praticamente le spacciava. I nemici per le sailor si presentano sempre visto che il cristallo d'argento è una fottutissima calamita attira mostri. Anche le puelle possono rifiutare il contratto eh.
Le prove a sostegno della relazione omosessuale fra le Puellae Magi sono comunque ambigue, da prendere con le pinze, non c'è la certezza matematica che Homura ami Madoka o che Kyoko avesse avuto un colpo di fulmine per Sayaka, quelle sono solo interpretazioni degli spettatori (legittime, visto che ognuno interpreta ciò che vede come vuole, finché sono interpretazioni logiche e credibili). Nel caso di Homura, poi, l'ossessione per Madoka si può facilmente spiegare così: Madoka è la sua prima vera amica, ha costituito un modello come ragazza e come Puella Magi ed è morta davanti ai suoi occhi tantissime volte. Nel caso di Kyoko, invece, l'idea di una cotta per Sayaka avrebbe reso senz'altro più credibile il suo sacrificio, anche se io trovo sempre piuttosto banali ed eccessivamente drammatiche le morti per amore, ancora di più se alla base di esse c'è un colpo di fulmine. Insomma, se io avessi una cotta per una ragazza che si trasforma in strega dubito mi lascerei ammazzare per morire insieme a lei!
Le dichiarazioni di Urobuchi potrebbero essere state fatte per accontentare i fan (anche perché comunque neppure lui dice senza ombra di dubbio che Homura ama Madoka, alla domanda risponde Probably e poi parla di lovelike relationship without sexual attraction), mentre per quanto riguarda i film io non li ho ancora visti ma non escluderei che si sia calcata la mano sulle scene yuri per accontentare i fan.
No xD il mio commento era per dire che il suo sacrificio è fatto per amore, non a occhio. E' stata una scelta ben precisa da parte degli autori, considerando il fatto che nel progetto originale manco compariva Kyoko e avevano l'imbarazzo della scelta per toglierla di mezzo. Tra l'altro Kyoko è sempre quella che ha più a cuore e che si dispera di più per il destino di Sayaka, in ogni timeline.
Tra l'altro, per me i personaggi sono molto ben caratterizzati, anche perché una storia di questo tipo semplicemente non regge se i protagonisti fanno pena >-< E oltre ai protagonisti, le relazioni, ovvio. Che comunque vengono bene a galla durante la serie, dall'ostilità di Homura per Mami a tutto il resto.
In effetti la trovata di Bebe in The Ribellion sa un po' di contentino per Mami, ma devi tener presente comunque che compare in un mondo alternativo dove ha proprio quel determinato scopo, ovvero far compagnia a Mami XD e non dico altro perché è troppo troppo spoiler però se vuoi possiamo parlarne sulla mia bacheca del film (che tra l'altro fa ben sperare in una seconda serie!). Tra l'altro nel film si affronta la questione dello yuri soprattutto da parte di Homura e Sayaka XD
Tornando alle Sailor, almeno loro possono fare squadra e trarne solo vantaggi. Per le Puelle fare squadra alla fine è più uno svantaggio, dato che i Grief Seed alla fine son sempre quelli e se li devono dividere.
Puella Magi ★ Madoka Magica non era male, mi è piaciuto un pochettino, certo, avrebbe potuto essere migliore in alcune parti, ma si è lasciato guardare senza problemi.
Mawaru Penguin Drum carino, soprattutto nelle scene dei pinguini, ma la trama.... ho capito ben poco, soprattutto il finale, rimasto per me quasi incomprensibile.
Psycho Pass.... spettacolare!! Lo stò guardando queste settimane e mi piace sempre più!!!!
Psycho Pass per me poteva essere un'opera incredibile, aveva tutte le carte in regola per essere una leggenda dell'animazione, secondo me si è rovinata sul finale (voluto così per una seconda serie? Chissà.), un po' troppo commerciale per i miei gusti.
Puella non mi è dispiaciuta, ottimo comparto sonoro, bel finale, però secondo me si poteva migliorare sotto diversi aspetti.
In ogni caso, complimenti ai 3 recensori.
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