Molto può cambiare in cinquant'anni ed è sempre interessante confrontare foto dello stesso luogo scattate però a decenni di distanza. Figuriamoci se le immagini si riferiscono a Tokyo, capitale del Giappone, metropoli in continua espansione e rinnovamento, ora più che mai cantiere a cielo aperto in vista delle Olimpiadi del 2020.
Quindi, prima che cambi nuovamente, che dite di dare uno sguardo a com'era e com'è la città nipponica che non dorme mai?
L'incrocio di Shibuya (1952)
Ecco come appariva più di 60 anni fa uno degli incroci più famosi del mondo. Chiunque passi per Tokyo non può fare a meno di venire a fare una foto qui, dove ogni giorno più di 3000 persone si affollano sulle strisce pedonali.
Per diventare quello che è adesso ci sono voluti 120 anni, ma adesso il quartiere è uno dei simboli della capitale.
La stazione di Shibuya (1955)
Ecco com'era pochi anni dopo la stazione del quartiere. Il 27 maggio del 1952 fu eretta presso l'uscita ovest della stazione la statua di Hachiko, il cane famoso per la sua incrollabile fedeltà al padrone. A sinistra appare il grande magazzino Tokyu, attaccato alla stazione.
Ora è stato sostituito dal centro commerciale Shibuya Hikarie, 34 piani di negozi che propongono di tutto un po'.
La stazione di Shibuya (1958)
Tre anni dopo, possiamo vedere in questa foto la linea ferroviaria Inokashira della ditta Keio Teito Electric Railway, aperta l'8 gennaio del 1958. In quegli anni c'era grande fermento, la guerra era finita da poco, iniziava il boom economico, ma le persone usavano ancora kimono e geta.
Oggi la metropolitana di Tokyo e la linea Inokashira sono collegate da un sottopassaggio e all'aria aperta svettano lo Shibuya Mark City costruito nel 2000 e il celeberrimo Shibuya 109.
Shibuya 109 (1974)
Il famoso grattacielo venne aperto nel 1979, su progetto di Minoru Takeyama, che lo aveva concepito come una "fashion community". Il nome "109" deriva dalle sillabe "to" (che vuol dire 10) e "kyu" (che significa 9) e quindi può essere letto come Tokyu; all'ultimo piano doveva esserci un cinema che però non fu realizzato perché i vigili del fuoco non diedero il permesso, non essendoci gli standard necessari per le uscite di sicurezza.
Inizialmente pensato per rivolgersi alle donne intorno ai 30 anni, oggi è la meta dello shopping di teenager e ventenni.
La Stazione di Shinjuku (1963)
In quell'anno, dall'ingresso della stazione, si potevano vedere la Yamanote Line, le uscite Est ed Ovest; nello stesso anno venne anche collegata la linea Keio e le pensiline per la linea Odakyu.
Si ponevano quindi le basi per quella che diventerà la più grande e la più tentacolare stazione di tutta la città.
Ginza (1964)
Ginza 4-chome è il cuore di Ginza, in quanto è l'incrocio di quattro strade su cui si affacciano due edifici storici: il Wako Department Store e il San-ai. Gli altri due angoli sono occupati dalla Galleria Nissan e dai Grandi Magazzini Mitsukoshi.
Ma quest'incrocio nasce il 6 marzo del 1964, diventando uno dei più trafficati.
L'enorme pubblicità della ditta Morinaga aveva debuttato però una decina di anni prima e resistette fino al 1983, quando fu smantellata.
La Stazione di Shinbashi (1965)
Questa è una delle stazioni più antiche della capitale ed uno dei primi capolinea della prima tratta ferroviaria nipponica, cioè la linea Tokaido. Inaugurata il 16 dicembre 1909 con il nome di Karasumori sulla linea Yamanote, è stata in seguito demolita e rinominata Shinbashi. Nel 1934 entrò anche a far parte della rete della metropolitana di Tokyo.
Ora è diventata anch'essa sede di molti negozi e centri commerciali, allargandosi sempre di più.
La Stazione di Harajuku (1924)
La stazione del quartiere di Harajuku è una delle più antiche di Tokyo: fu inaugurata infatti il 30 ottobre 1906, quando la zona era ancora scarsamente popolata. Ora invece l'uscita sud porta molto vicino a Takeshita Dori, una delle strade più famose per la moda giovanile e fuori dagli schemi. Dalla parte opposta invece si trova il Meiji Jingu, uno dei santuari più belli della capitale.
Quest'anno però la JR East ha annunciato che la stazione sta per essere ristrutturata in vista delle Olimpiadi estive del 2020 e del maggior afflusso di turisti, quindi bisogna affrettarsi se la si vuole ammirare!
La Stazione di Tokyo (1960)
Proprio nel 1960 fu inaugurato di fronte alla stazione di Tokyo il primo parcheggio per auto del Giappone. Situato fra la stazione e il Palazzo Imperiale, era costituito da due piani sotterranei che potevano contenere fino a 520 macchine, con una tariffa oraria di 150 yen.
Una recente ristrutturazione ha modificato e rinnovato questo parcheggio, trasformato in centro commerciale.
Meiji Jingu Gaien (1959)
In quest'immagine è ritratto un momento della sfilata che l'Imperatore Akihito e l'Imperatrice Michiko hanno effettuato il giorno delle loro nozze e che li avrebbe portati nella loro residenza temporanea, la Villa Imperiale Tokiwamatsu. Per l'occasione 530.000 persone si riversarono per le strade.
Sullo sfondo si vedono gli alberi di ginkgo che costeggiano ancora oggi le strade intorno a Sakurada Gate, Hanzomon Gate e Yotsuya.
Fonte consultata:
FastJapan
Quindi, prima che cambi nuovamente, che dite di dare uno sguardo a com'era e com'è la città nipponica che non dorme mai?
L'incrocio di Shibuya (1952)
Ecco come appariva più di 60 anni fa uno degli incroci più famosi del mondo. Chiunque passi per Tokyo non può fare a meno di venire a fare una foto qui, dove ogni giorno più di 3000 persone si affollano sulle strisce pedonali.
Per diventare quello che è adesso ci sono voluti 120 anni, ma adesso il quartiere è uno dei simboli della capitale.
La stazione di Shibuya (1955)
Ecco com'era pochi anni dopo la stazione del quartiere. Il 27 maggio del 1952 fu eretta presso l'uscita ovest della stazione la statua di Hachiko, il cane famoso per la sua incrollabile fedeltà al padrone. A sinistra appare il grande magazzino Tokyu, attaccato alla stazione.
Ora è stato sostituito dal centro commerciale Shibuya Hikarie, 34 piani di negozi che propongono di tutto un po'.
La stazione di Shibuya (1958)
Tre anni dopo, possiamo vedere in questa foto la linea ferroviaria Inokashira della ditta Keio Teito Electric Railway, aperta l'8 gennaio del 1958. In quegli anni c'era grande fermento, la guerra era finita da poco, iniziava il boom economico, ma le persone usavano ancora kimono e geta.
Oggi la metropolitana di Tokyo e la linea Inokashira sono collegate da un sottopassaggio e all'aria aperta svettano lo Shibuya Mark City costruito nel 2000 e il celeberrimo Shibuya 109.
Shibuya 109 (1974)
Il famoso grattacielo venne aperto nel 1979, su progetto di Minoru Takeyama, che lo aveva concepito come una "fashion community". Il nome "109" deriva dalle sillabe "to" (che vuol dire 10) e "kyu" (che significa 9) e quindi può essere letto come Tokyu; all'ultimo piano doveva esserci un cinema che però non fu realizzato perché i vigili del fuoco non diedero il permesso, non essendoci gli standard necessari per le uscite di sicurezza.
Inizialmente pensato per rivolgersi alle donne intorno ai 30 anni, oggi è la meta dello shopping di teenager e ventenni.
La Stazione di Shinjuku (1963)
In quell'anno, dall'ingresso della stazione, si potevano vedere la Yamanote Line, le uscite Est ed Ovest; nello stesso anno venne anche collegata la linea Keio e le pensiline per la linea Odakyu.
Si ponevano quindi le basi per quella che diventerà la più grande e la più tentacolare stazione di tutta la città.
Ginza (1964)
Ginza 4-chome è il cuore di Ginza, in quanto è l'incrocio di quattro strade su cui si affacciano due edifici storici: il Wako Department Store e il San-ai. Gli altri due angoli sono occupati dalla Galleria Nissan e dai Grandi Magazzini Mitsukoshi.
Ma quest'incrocio nasce il 6 marzo del 1964, diventando uno dei più trafficati.
L'enorme pubblicità della ditta Morinaga aveva debuttato però una decina di anni prima e resistette fino al 1983, quando fu smantellata.
La Stazione di Shinbashi (1965)
Questa è una delle stazioni più antiche della capitale ed uno dei primi capolinea della prima tratta ferroviaria nipponica, cioè la linea Tokaido. Inaugurata il 16 dicembre 1909 con il nome di Karasumori sulla linea Yamanote, è stata in seguito demolita e rinominata Shinbashi. Nel 1934 entrò anche a far parte della rete della metropolitana di Tokyo.
Ora è diventata anch'essa sede di molti negozi e centri commerciali, allargandosi sempre di più.
La Stazione di Harajuku (1924)
La stazione del quartiere di Harajuku è una delle più antiche di Tokyo: fu inaugurata infatti il 30 ottobre 1906, quando la zona era ancora scarsamente popolata. Ora invece l'uscita sud porta molto vicino a Takeshita Dori, una delle strade più famose per la moda giovanile e fuori dagli schemi. Dalla parte opposta invece si trova il Meiji Jingu, uno dei santuari più belli della capitale.
Quest'anno però la JR East ha annunciato che la stazione sta per essere ristrutturata in vista delle Olimpiadi estive del 2020 e del maggior afflusso di turisti, quindi bisogna affrettarsi se la si vuole ammirare!
La Stazione di Tokyo (1960)
Proprio nel 1960 fu inaugurato di fronte alla stazione di Tokyo il primo parcheggio per auto del Giappone. Situato fra la stazione e il Palazzo Imperiale, era costituito da due piani sotterranei che potevano contenere fino a 520 macchine, con una tariffa oraria di 150 yen.
Una recente ristrutturazione ha modificato e rinnovato questo parcheggio, trasformato in centro commerciale.
Meiji Jingu Gaien (1959)
In quest'immagine è ritratto un momento della sfilata che l'Imperatore Akihito e l'Imperatrice Michiko hanno effettuato il giorno delle loro nozze e che li avrebbe portati nella loro residenza temporanea, la Villa Imperiale Tokiwamatsu. Per l'occasione 530.000 persone si riversarono per le strade.
Sullo sfondo si vedono gli alberi di ginkgo che costeggiano ancora oggi le strade intorno a Sakurada Gate, Hanzomon Gate e Yotsuya.
Fonte consultata:
FastJapan
Il Giappone non è il solo! Guardate la Cina, Singapore, Korea del sud e Taiwan, per esempio.
Mi incuriosisce un sacco la stazione di Shinbashi, sulla quale avevo fatto delle ricerche personali e (se non ho capito male) è stata anche spostata, prima era a Shiodome. ho visto delle altre foto dell'epoca, la meraviglia, mi affascinano un sacco.
Ma sono l'unica scema che presa dall'esaltazione non si è fatta una foto all'incrocio di Shibuya XD?
Non ho fotografato neanche la stazione di harajuku perché c'era troppo casino e all'epoca ancora non si sapeva che stesse per essere ristrutturata T.T
Sono riuscita a fare quella alla statua di Hachiko grazie a molta pazienza per trovare il momento giusto visto che è un tantino inflazionata.....
Facile dire che trasformazione. Noi non possiamo farle, perchè pure i paesi più piccoli e insignificanti, hanno edifici vecchi di almeno 200-300 anni... moltissime hanno edifici che risalgono al medioevo (e tante risalgono al periodo romano e nel meridione vi sono tante città di origine greca). Noi abbiamo costruito in pietra, in Giappone in legno, infatti di cose antiche non hanno molto (perchè andate per lo più distrutte).
Vedendo i commenti di qualche giappominkia, credo che sarebbero felici di sfasciare i nostri edifici storici per fare città fighe, ipermoderne e alienanti stile Giapponese.
Proprio un grandissimo cambiamento...
Infatti è come paragonare due mondi opposti...
Eppure mi pare che in questa sua evoluzione la città abbia come perduto parte della propria identità e delle proprie radici culturali, trasformandola a tal punto da non sembrare più un luogo a misura d'uomo.
Si potrebbe anche fare un paragone tra il cambiamento (radicale) delle metropoli
e quello (quasi) inesistente delle zone rurali!...In campagna e collina stanno
ancora negli anni '50!!
Idem! XD
Quel che è certo è che ora a Shibuya ci sono molte più immagini di biscioni!
Perché il progresso è oscuro e colmo di terrori
Ma Hachiko a Shibuya è > dei biscioni, anche se non si disdegna né l'uno né l'altro XD
Ora che ci penso, negli anni '60 la statua di Hachiko già doveva esserci O.O
"Ehi, ma cosè ancora quella vecchia costruzione tutta a punte in vecchio marmo che si vede da un sacco di secoli in piazza del Duomo a Milano?!
Come?
E' il Duomo di Milano? No, vabbè... in Giappone..."
In Giappone, visto che era fatto tutto in legno, specialmente dopo la guerra, tutte le strutture erano nuove, ergo abbattibili. Ed anche prima della guerra, considerando incendi e terremoti (tipo quello del Kanto), erano comunque strutture tutte nuove.
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