Nel pomeriggio del 4 novembre, si è tenuto alla chiesa di S. Francesco nell'area Japan Town l'evento "Evangelion: 20+10", a cura dell'associazione culturale Eva Impact e con la partecipazione di Anime & Manga [ITA]. La conferenza, aperta da una breve esibizione del gruppo cosplay Evangelion Geist insieme all'Eva 02 di Maolo, famoso cosplayer proveniente da Hong Kong, celebra allo stesso tempo il ventennale di The End of Evangelion e il decennale dell'inizio del progetto Rebuild of Evangelion. Di seguito, presentiamo un resoconto di quanto detto nella parte della conferenza relativa al film del 1997.
 

Ilaria (EVA IMPACT): The End of Evangelion, a differenza di ciò che pensano alcuni, mostra il medesimo finale della serie televisiva, inserendo tuttavia degli elementi che ne rafforzano il significato. A differenza dei due episodi finali della serie, che si sono concentrati principalmente sulla figura di Shinji, nel film, il cui inizio si colloca poco dopo la morte di Kaworu, è possibile vedere anche cosa succede agli altri personaggi. Con la scena in cui Shinji viene salvato da Misato, Anno intendeva illustrare come nella società giapponese fosse in atto un indebolimento della figura maschile a favore di quella femminile, e per la prima volta Shinji è testimone di un'azione violenta di Misato. In una scena successiva, Asuka schiude il suo cuore, abbassa il suo AT Field e chiede aiuto comunicando finalmente con la madre Kyoko. Ritsuko minaccia Gendo con una pistola, un gesto che ha una doppia valenza: il suo orgoglio ferito vuole impedire a Gendo di riunirsi a Yui, mentre la sua parte razionale tenta di sventare la versione di Gendo del Progetto di Perfezionamento dell'Uomo, a sua volta contrapposta alla versione della Seele.



Tramite il Diagramma Sephirotico viene emessa un'enorme energia che polverizza mezzo Giappone, che svela la luna nera di Lilith, il tutto narrato in tempo reale da Fuyutsuki: è la terza via al Progetto di Perfezionamento dell'Uomo, quella di Shinji, contrapposta a quella del padre Gendo e quella della Seele. Durante il Perfezionamento, la madre Yui gli chiede cosa desideri realmente, e in quel momento compare un seno, che ha doppia valenza: calore materno, che a Shinji e sempre mancato, e il desiderio verso l'Altro (in questo caso Asuka). La sua paura di essere ferito dagli altri e di relazionarsi col prossimo viene rappresentata con tre deliri. Nel primo, uno Shinji bambino costruisce una piramide di sabbia, osservato da due bambole (che rappresentano Asuka e Rei), che vengono portate via dalla madre (Misato). A quel punto Shinji distrugge la piramide (la NERV), in quanto sperava di iniziare lì una nuova vita, ma senza farcela. Il secondo è la scena sul vagone del treno, dei "sorrisetti ambigui". Shinji è messo in difficoltà dai comportamenti ambigui delle donne, perché in esse trova una coesistenza di gentilezza e aggressività: il protagonista rifugge quest'ultima, in quanto desidera essere amato incondizionatamente. Il terzo è il litigio tra Asuka e Shinji, che riprende i concetti di separazione, desiderio, conflitto e dipendenza. A quel punto, comprendendo di non poter essere amato incondizionatamente, desidera la morte di tutti, scatenando il Third Impact; successivamente, però, desidera tornare alla forma umana, perché capisce che senza gli altri non può esistere nemmeno lui. Il finale del film, seppur dai toni drammatici, è da considerare positivo tanto quanto quello della serie, in quanto entrambi costituiscono un invito ad affrontare i propri conflitti e andare avanti. Accettare l'"altro" significa accettare entrambe le facce della medaglia, in quanto in una persona possono coesistere aggressività e gentilezza, come mostrato nella scena finale, dove Asuka accarezza il volto di Shinji dicendo "che schifo".

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Paolo (AMI): Il successo dell'episodio finale della serie di Evangelion consiste nell'aver fatto sentire gli spettatori parte di un progetto, portandoli a chiedersi qual è il loro posto nella società. Eva ha riunito i veterani dell'animazione e i nuovi otaku, che cercavano appunto il loro posto nella società; la serie diventa così un pilastro dell'animazione, che in quel periodo era un po' in stasi, dando vita a nuovi generi, come la sperimentazione psicologica. Evangelion diventa un punto di riferimento per i nuovi anime, anche grazie ai personaggi, soprattutto Rei, che diventa l'archetipo della kuudere, con tantissimi personaggi che si ispirano alle sue caratteristiche. Anche Shinji ispira una lunghissima sequela di personaggi "beta", che hanno difficoltà a rapportarsi alle ragazze, cosa questa in effetti non molto positiva. Altri elementi stilistici di Eva spesso citati negli anime successivi sono la cosiddetta "Gendo pose" e la scena dell'ascensore. Tra i tanti, è opportuno citare Sayonara Zetsubou Sensei, un'opera otaku che cita in continuazione Evangelion.



Italo (AMI): A differenza di The End of Evangelion, la serie televisiva non aveva beneficiato di un grosso budget, del resto la GAINAX era un piccolo studio, e i tempi di produzione furono eccessivamente serrati. EoE potè beneficiare di un budget maggiore e del contributo fondamentale di Production I.G e di Toei, che permisero allo studio di produrre un film di alto livello qualitativo. Hideaki Anno creò un team variegato di animatori come Yoh Yoshinari e Mitsuo Iso, affidandosi allo stesso tempo ad amici di lunga data come Kazuya Tsurumaki e Masayuki, con quest'ultimo che si occupò addirittura della resa dell'acqua nel film: i credits del film sono davvero lunghissimi, una produzione quasi senza precedenti, creata da appassionati di animazione che hanno provato a cambiarla, e possiamo senz'altro affermare che ci sono riusciti.
 


Filippo (EVA IMPACT): Così come la serie televisiva, anche il film ha subito dei cambiamenti rispetto a quanto inizialmente programmato, in particolar modo per quanto riguarda la parte live-action, che ha subito dei tagli (parte la proiezione della sequenza tagliata, contenuto extra dei BD giapponesi). L'attrice è doppiata da Yuko Miyamura, seiyuu di Asuka, che si risveglia accanto a un Toji ancora dormiente, con cui ha una relazione amorosa in uno dei tanti mondi possibili. In seguito, appare Misato, che da un muro sottilissimo ascolta suo malgrado Asuka e Toji che amoreggiano, e si lamenta con Ritsuko al telefono: anche in versione live-action, Ritsuko resta la controparte logica di Misato, che rimprovera quando si lamenta dei due innamorati, definendola invidiosa. Misato esce di casa e si imbatte in Asuka, con conseguente imbarazzo di entrambe. Successivamente, Asuka va in ufficio, dove una delle sue colleghe è Rei: a differenza della versione animata, qui le due sono amiche, e Asuka si confida con lei in una scena in ascensore che richiama quella dell'episodio 2. Rei in questa versione mostra una notevole maturità, somigliando quasi a Yui. Importante sottolineare il fatto che in questa sequenza dal vivo i maschi sono quasi totalmente assenti, esi intravede solo il corpo di Toji. Alla fine del segmento live, una voce maschile misteriosa (forse quella dello stesso Anno) chiama Asuka: è Shinji, che sta osservando un mondo in cui lui non esiste.