Notizie inquietanti arrivano dal Giappone: alla fine del mese scorso, a Tokushima, un uomo è stato arrestato con l'accusa di aver appiccato il fuoco a un edificio in cui si stava svolgendo un concerto di un gruppo idol. Agli investigatori che lo interrogavano l'uomo ha detto che il suo gesto voleva imitare l'incendio doloso che nel 2019 ha distrutto la Kyoto Animation, provocando 36 vittime.
 

Il sospetto, Shigeru Okada, un disoccupato di 38 anni residente nella prefettura di Tokushima, è stato accusato di essersi introdotto nell'edificio Acty Annex poco dopo che un gruppo di idol locali aveva iniziato ad esibirsi.
Secondo la polizia, l'incendio è scoppiato subito dopo l'inizio dello spettacolo verso le 13:00, mettendo a rischio la vita delle circa 70 persone che si trovavano nei locali.
Per fortuna, tutti sono riusciti a mettersi in salvo mentre il direttore del bar, per spegnere l'incendio, ha riportato ustioni al collo.

Sulla scena dell'incidente, la polizia ha trovato un coltello e una tanica con resti di benzina all'interno. Il liquido infiammabile sembrava esser stato deliberatamente versato nel corridoio fuori dall'ascensore al terzo piano, portando gli investigatori sulla pista dell'incendio doloso. Visionando quindi i filmati delle telecamere di sorveglianza e quella di un taxi che transitava nelle vicinanze, gli investigatori sono arrivati a Okada e lo hanno arrestato.
 

Durante l'interrogatorio, l'uomo ha ammesso di essere stato lui ad appiccare il fuoco e ha aggiunto che stava "imitando l'incidente della Kyoto Animation" comprando benzina prima di arrivare sulla scena, così come aveva fatto Shinji Aoba, il responsabile della tragedia della Kyoani. Gli investigatori devono ancora capire la motivazione dietro le azioni dell'uomo. Stando alle indagini, Okada ha acquistato circa 14 litri di benzina da una stazione di servizio self-service poche ore prima dell'incidente.

Proprio a seguito dell'attacco incendiario alla Kyoto Animation del 2019, l'Agenzia nazionale per la gestione degli incendi e dei disastri ha promulgato una nuova legge in vigore dal 1 febbraio 2020 che obbliga chi acquista benzina in taniche a esibire un documento d'identità valido e a dichiarare il motivo dell'acquisto.
Questo nuovo incidente però mette in evidenza che forse non è abbastanza: il governo potrebbe aver bisogno di rendere più controllato l'acquisto di materiale infiammabile per evitare che si verifichino altri casi di emulazione.

Fonte consultata:
SoraNews