Presi come siamo sempre a non farci sfuggire nessuna delle (numerose) nuove uscite manga, purtroppo il più delle volte tendiamo a ignorare quanto di buono sta arrivando a livello fumettistico in Italia anche su altri fronti. Poteva fare lo stesso Star comics, forte dei suoi titoli nipponici da record, e invece ci sorprende puntando anche ad altro, sia italiano che non, ma sempre di alto livello. E' questo il caso di Trese, che esce proprio questa settimana.
In quanti conoscono il fumetto filippino? Io stesso, lo ammetto, non ero consapevole di che importante tradizione ci fosse a riguardo a Manila e dintorni. Il primo approccio, dopo 47 anni di vita, è stato proprio Trese, ma non per merito del fumetto, bensì per la serie animata che quest'estate è approdata in esclusiva su Netflix, forte anche di un doppiaggio italiano ben fatto.
 
Trese copertina


Da appassionato del genere horror e sovrannaturale (nonché di animazione) non potevo non dare una chance a questo titolo, pensando fosse il classico "anime" Netflix a stelle e strisce. Ho scoperto poi, con un certo stupore, fosse un titolo filippino tratto dal fumetto piuttosto noto da quelle parti, opera di Budjette Tan e Kajo Baldisimo.

La serie animata mi aveva piuttosto incuriosito quindi ho accettato di buon grado l'invito di Star Comics a  visionare in anteprima il primo volume italiano che esce questa settimana. Volume attraverso le cui pagine il lettore si trova catapultato in una Manila crepuscolare, dove basta sbagliare vicolo per sparire nell'ombra e dove misteriose creature espandono i loro domini per gli stretti vicoli della città senza che nessuno ne sia a conoscenza. O quasi. Quando infatti un crimine si tinge di sovrannaturale, la polizia non ha altra scelta se non quella di chiamare lei, l'eroina della storia: Alexandra Trese.
 
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Nato dai racconti che il povero Budjette ha dovuto subire da bambino, ovvero un’infanzia passata tra una madre che credeva fosse posseduto da un fantasma e mille favole sui mostri del folklore tipico filippino, Trese ci porta appunto in una atmosfera sospesa tra il reale e l’irreale , in una ambientazione urban fantasy e un mood con non poche deviazioni verso la cultura pop americana, e persino qualche spruzzata di anime giapponesi alla Ghost in the shell.

Una lore (fate usare pure a me questo termine per favore) piuttosto variegata in cui si muove un personaggio femminile tosto e deciso, come ormai da tempo il mondo fumettistico sotto ogni latitudine, ci ha insegnato ad amare. Trese ricorda per certi versi, come mood e tipo di storie autoconclusive, i primi Dylan Dog che mi capitarono tra le mani negli anni '90, anche se il tratto non può non ricordare anche quello di O’Barr e del suo Il Corvo.
 
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A tutto ciò si deve il successo in patria, e non solo, di questo fumetto? Può darsi, sicuramente il tipo di narrazione condita da mistero, azione e orrore sullo sfondo di un mondo brulicante di ogni sorta di creature ha un discreto fascino anche su un lettore piuttosto svezzato; viene poi preso per mano capitolo per capitolo, e portato a conoscere questa serie di nomi e personaggi realmente esistenti nel folklore locale e presentati sotto forma di "appunti di Trese", vero e proprio database che spiega e racconta in maniera enciclopedica la natura di ogni mostro. Un approccio che rende l'opera di facile accessibilità anche per uno straniero, permettendo però di non perdere il sense of wonder della storia che vive quindi in perfetto equilibrio tra accessibilità ed esplorazione di un mondo che, per la maggior parte dei lettori, sarà completamente nuovo.
 
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Il primo volume è composto da un insieme di storie diverse sempre con protagonista Alexandra Trese.
Tante mini storie che permettono di capire la psicologia di questa eroina, a cavallo tra il bene e il male, e la sua travagliatissima storia personale che preferisco non spoilerare.

Anche i disegni sembrano parecchio influenzati dai fumetti americani con uno stile piuttosto grintoso e background ottimamente tratteggiati. Il bianco e nero a mio avviso dona ancora più uno stile dark e crepuscolare alle vignette di Baldisimo, un artista davvero interessante che da il meglio di sé nel ricreare il movimento frenetico nelle sequenze d'azione. Stile che purtroppo il prodotto animato di Netflix non è riuscito a ricreare e che quindi merita una (ri)scoperta sul cartaceo.

Trese insomma rispecchia in pieno quello che ha oggi da offrire il mondo del fumetto, ricco di contaminazioni ma con le radici ben piantate nelle tradizioni locali. Un mondo che non può più lasciare indifferenti perché davvero si corre il rischio di perdere qualcosa di valore.

Il primo volume esce il 22 settembre al prezzo di  8,90 euro per 144 pagine in formato 14,5×21.