La domanda globale di contenuti anime è cresciuta del 118% negli ultimi due anni, rendendolo uno dei generi di contenuti in più rapida crescita durante la pandemia, secondo i dati di Parrot Analytics, una società di analisi dei dati che aiuta le società di media e intrattenimento, marchi e agenzie a comprendere la domanda del pubblico globale per i contenuti televisivi. Non a caso stiamo assistendo in questi ultimi tempi a movimenti medio grandi che riguardano proprio quest'area dell'intrattenimento...

La scorsa settimana, AMC Networks, una fra le più importanti colonne portanti dell'industria dell'intrattenimento americano, ha appena annunciato di aver acquisito la proprietà di Sentai Filmworks (una delle maggiori aziende che gestiscono licenze di serie e film anime negli Stati Uniti) e del suo servizio streaming HIDIVE. 
L'anno scorso Sony Pictures Entertainment ha acquisito Crunchyroll, uno dei più grandi servizi di streaming di anime in Occidente, per 1,2 miliardi di dollari da AT&T. L'intenzione sembrerebbe quella di fondere Crunchyroll con Funimation, un altro servizio di streaming di anime che già possiede, per creare una piattaforma gigante.
Netflix ha intanto fatto sapere che oltre 100 milioni di famiglie in tutto il mondo hanno guardato almeno un titolo anime sulla sua piattaforma tra ottobre 2019 e settembre 2020, con un aumento del 50% rispetto all'anno precedente. 
Disney Plus ha presentato in anteprima la sua serie anime, Star Wars: Visions, lo scorso autunno e ha annunciato piani per altri titoli in futuro.


 

Sulla base delle cifre, nel complesso, la quota di domanda globale che gli anime hanno assorbito in tutti i generi di contenuti è stata del 7,1% a dicembre, rispetto al 4,2% di gennaio 2020, secondo Parrot. I contenuti in lingua giapponese sono stati i più richiesti dal pubblico statunitense lo scorso anno, superando persino le serie in spagnolo. Per riferimento, Parrot Analytics misura la domanda di contenuti combinando i dati di consumo con i social media, lo streaming e l'attività di ricerca per determinare il valore di un determinato programma TV, film o talent.

 

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Per le società di streaming che devono affrontare una maggiore concorrenza e saturazione negli Stati Uniti, gli anime offrono un nuovo modo per attirare nuovi spettatori e coinvolgere nuovamente quelli esistenti. "Dato che la domanda globale di anime continua a crescere, aumenta anche la necessità di migliorare l'accessibilità, la selezione e la cura con cui vengono proposte", afferma Julia Alexander, Senior Strategy Analyst di Parrot Analytics. "Le piattaforme di streaming assumono il ruolo di fungere da strumento di scoperta per gli abbonati e tu piattaforma devi garantire che la tua biblioteca rimanga in linea con la crescente domanda dei clienti. Questo è fondamentale per avere un successo continuo, sia nel trovare nuovi clienti che nel mantenere i clienti esistenti soddisfatti", ha aggiunto.


 

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Gli specialisti del settore inoltre ravvisano come tutto questo sia una tendenza appunto a livello globale e non solo negli Stati Uniti. Gli anime ora sono un business non da poco, sarà un bene o un male per noi fan?

Fonte: axios.com