Trident's Tale - Recensione dell'avventura piratesca made in Italy

Tra pirati, tesori e magie inizia il viaggio di Ocean.

di Revil-Rosa

Tra i tanti archetipi presenti nell'immaginario comune le avventure per mari tra pirati sono un classico che non viene mai sfruttato abbastanza. Forse One Piece e i Pirati dei Caraibi hanno monopolizzato l'attenzione del pubblico nei rispettivi contesti, forse Sea of Thieves, Skull And Bones e i tanti Assassin's Creed con elementi piratesco-marittimi hanno disincentivato altre software house ad affrontare l'ambientazione. Magari è solo una percezione distorta del sottoscritto, in ogni caso pirati, leggende e magie sono gli elementi alla base di Trident's Tale, ultimo titolo della casa di sviluppo nostrana 3DClouds.
 
Trident Tale PS5 recensione

Fin dai tempi antichi si narra di un leggendario tridente, un artefatto dai poteri magici così grandi da essere temuti in tutti i mari e, per questo, fonte di dissidie e guerre. Per contenere il potere del tridente, questo venne diviso e disperso fino a diventare una storia e da storia a leggenda, leggenda che infiamma lo spirito della giovane Ocean: una giovane orfana con la passione per i pirati che sogna di solcare i mari alla guida del proprio veliero, andando all'avventura per recuperare gli artefatti e scrivere il suo nome nella storia. A volte i sogni diventano realtà e, mentre sbriga alcune faccende per conto del padre adottivo, Ocean trova una delle parti del Tridente. Galvanizzata dal ritrovamento, la ragazza corre in città per chiedere maggiori informazioni al mercante di fiducia e, nel mezzo, compie anche la sua prima azione piratesca: rubare una sciabola sequestrata dalla marina.

L'innocente azione di Ocean sarà il primo tassello di un domino che porta un'orda di scheletri a mettere a ferro e fuoco la sua isola, designandola come bersaglio di pericolosi bucanieri e portando alla morte del padre adottivo che la costringe a mettersi in fuga alla guida del suo veliero personale. L'avventura che Ocean ha sempre sognato è diventata realtà, ma con una brutalità che mai si sarebbe immaginata e tra viaggi per mare ed esplorazioni a terra, la storia di Trident's Tale si sviluppa in modo spedito e naturale con la spensierata semplicità che contraddistingue le storie per un pubblico più giovane. Ocean prende con una poco comprensibile filosofia la dipartita del padre ed è motivata a raccogliere tutte le parti del Tridente, lottando con gli scheletri mentre viaggia in lungo e in largo per il mondo, facendo luce sui misteri del Tridente e sul passato di suo padre e dei suoi genitori.
 
Trident Tale PS5 recensione

Come già accennato, la narrazione ha i ritmi e i sapori delle avventure degli show animati della mattina tra cattivi caricaturali e comprimari che fungono più da spalle comiche che non da compagni d'armi, il tutto condito con un'approfondimento dei personaggi semplice per rendere tali figure macchiette facilmente riconoscibili più che personaggi emblematici. La formula funziona con una certa efficacia, ma il target anagrafico un po' troppo basso non giustifica alcune scelte narrative un po' troppo scontate, aspetto che unito, a diverse situazioni un po' troppo classiche degli action-adventure, finiscono per minare quella freschezza tipica dei prodotti di questo tipo, rendendo il tutto meno interessante quella che altrimenti sarebbe potuta essere una piacevole ed intrigante esperienza piratesca.

La semplicità è un elemento che torna anche nel gameplay, più precisamente nel battle system, minimale nelle sue opzioni ma a suo modo funzionale e proprio per questo ottimo per giocatori più piccoli. I giocatori più navigati finiranno per annoiarsi velocemente delle poche opzioni offensive e difensive offerte dai combattimenti a terra che tra due tipi di fendenti, una pistola e qualche potere magico non danno particolare spazio di manovra, di contro però i più piccoli non si sentiranno schiacciati dal peso della scelta di una build particolare e, in un mondo dell'intrattenimento dove il "di più" sembra l'unica risposta, avere un gioco semplice con il quale iniziare la propria esperienza ludico-digitale è un piacere.
 
Trident Tale PS5 recensione

Se le battaglie a terra finiscono per stufare molto velocemente, quelle per mare sono invece inaspettatamente divertenti pur, per assurdo, essendo ancora più limitate di quelle all'arma bianca. La navigazione è fatta di movimento e attacco in tempo reale, il movimento di per sé è tarato su tre velocità (vele spiegate) che salendo aumentano l'andatura diminuendo allo stesso tempo la manovrabilità, ovvero più veloci si procede meno facile sarà girare la nave.

Negli scontri con le altre imbarcazioni si è chiamati a ruotare per evitare quanto più possibile le cannonate nemiche mentre si lanciano i propri colpi agli avversari. Per sparare basta muovere la telecamera in una direzione e premere un tasto che farà comparire il raggio del colpo, il quale partirà una volta rilasciato scagliando una serie di palle di cannone. In aggiunta alle classiche cannonate, procedendo nella storia Ocean aggiungerà al suo arsenale una serie di altri attacchi magici che daranno un po' più di brio agli scontri navali.
 
Trident Tale PS5 recensione

L'esplorazione ricorda i platform dell'era PlayStation 2 con zone più o meno caratteristiche diffuse nelle varie isole, spesso tematiche, che il giocatore può esplorare in modo libero oppure seguendo le indicazioni della storia. Ogni area ha forzieri nascosti e materiali per il crafting da raccogliere, ottimi incentivi per raggiungere e girare le varie aree, anche perché il crafting di Trident's Tale non vede quantità esagerate per produrre armature ed equipaggiamenti, anzi, i numeri relativamente bassi incentivano effettivamente al recupero ed è più facile tenere a mente cosa si ha e cosa serve rispetto ad altri titoli dove si hanno fin troppe opzioni.

A proposito di incentivi, visivamente Trident's Tale è carino ma abbastanza anonimo e per questo non si è invogliati a perdersi nelle sue città, questo nonostante l'evidente impegno nel dare contesto e vita ai vari luoghi. Un discorso simile si può fare per la colonna sonora la quale passa in secondo piano con tracce dimenticabili e poco incisive, incapaci di trasportare il giocatore nell'emozionante e carico mood che in genera permea i titoli pirateschi.

GIUDIZIO FINALE

Trident's Tale è un buon titolo di debutto per una casa indipendente: non cerca di strafare o di rivoluzionare il genere, ma rimane sul semplice cercando di essere efficace per un target specifico senza pretendere di diventare il gioco preferito di nessuno. La sua natura per bambini giustifica la semplicità generale di Trident's Tale, semplicità non da intendersi (solo) come difficoltà ridotta quanto proprio nelle sue ridotte opzioni e poche meccaniche, tutte facili e immediate da capire e ben differenziate tra loro così da permettere anche ai più piccoli di avere ben chiaro cosa possono fare senza bisogno di grandi ragionamenti o pensieri. Detto questo, i ritmi incalzanti e le atmosfere rilassate sono perfettamente in linea con il target di riferimento, ma non lo è la poca efficacia della storia e la monocromia dei suoi protagonisti, aspetto che più compromette la godibilità generale dell'esperienza rendendo Trident's Tale un gioco apprezzabile solo da un pubblico specifico e non da appassionati del mondo piratesco.

Gioco testato su PlayStation 5.

Versione originale della notizia