Goldrake - il restauro audio raccontato da Massimo Parretti (sound designer)
L'esperto Massimo Nicora intervista il responsabile del restauro dell’audio effettuato sulla serie animata ai tempi dell'uscita in DVD e su Manga TV
di Ironic74
In questi ultimi mesi Adriano De Maio, direttore Cinema e Serie TV della RAI, nonché principale artefice del ritorno del robot giapponese sulla nostra televisione pubblica, ha affermato in più di un’occasione che, grazie al restauro video, le immagini sarebbero state più definite e i colori più sfavillanti e, dopo aver visto i primi due episodi, non possiamo che confermare.
Non sono noti gli specifici dettagli inerenti il master di partenza e la lavorazione effettuata, ma l’acquisto della serie da parte della RAI è avvenuto tramite TOEI Francia, la filiale del colosso giapponese che gestisce i diritti per l’Europa.
Abbiamo voluto contattare un esperto del settore, Massimo Parretti, cui abbiamo chiesto di svelarci i particolari del lavoro da lui effettuato sulla prima versione degli episodi di Goldrake pubblicati in DVD e poi trasmessi su Manga TV per capire come funziona il lavoro dietro le quinte per questo tipo di prodotti.
Massimo Parretti non dovrebbe essere un nome del tutto nuovo ai lettori di Animeclick. Sul sito è infatti presente anche una scheda a lui dedicata con tutti i principali prodotti di animazione in DVD al cui mixaggio audio ha prestato la sua opera. Tra questi spicca in particolare Lupin III – Il castello di Cagliostro.
Parretti ha lavorato però anche con il grande cinema rimasterizzando, tra gli altri, da mono in 5.1, capolavori come Nuovo cinema Paradiso di Tornatore o La strada di Fellini.
Senza dimenticare poi il grande western di Sergio Leone: quando in Per un pugno di dollari Clint Eastwood appare sulla scena e un tuono squarcia il silenzio scatenando un temporale in 5.1 tutto diventa molto più realistico e coinvolgente proprio grazie al suo lavoro.
Prima però di dedicarsi al trattamento dell’audio digitale con diverse sue società quali appunto Raflesia, Art tech Video o Max Level Audio, Parretti è stato, in gioventù, anche tastierista degli Alusa Fallax, un band di rock progressivo fondata a Milano nel 1967 con cui ha pubblicato nel 1974 il 33 giri Intorno alla mia cattiva educazione. Lo citiamo non solo per meglio inquadrare il percorso del nostro intervistato nel mondo della musica, ma anche perché a quel disco, edito dalla Fonit Cetra, aveva lavorato come tecnico del suono Plinio Chiesa. Chiesa non era un professionista qualunque, bensì il tecnico del suono che qualche anno più tardi lavorerà nientemeno che con il maestro Vince Tempera per la realizzazione delle sigle di Goldrake. Una sorta di ideale e inaspettato passaggio di consegne con Parretti che, smessi i panni del musicista e indossati quelli di Sound Designer, circa 40 anni dopo incontrerà proprio Goldrake sul suo cammino professionale.
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Signor Parretti, quando e da chi è stato contattato per lavorare sulla serie Goldrake?
Sono stato contattato da Yamato Video con cui avevo già fatto diversi lavori per i loro DVD. Mi sono occupato non solo di Goldrake, ma anche degli altri robot come Mazinga Z, Il Grande Mazinga e Jeeg Robot d’acciaio. Il lavoro per i DVD di Goldrake dovrebbe risalire al 2011-2012.
Ha provato una certa responsabilità “storica” nel mettere le mani su un’opera così iconica? Conosceva Goldrake prima di lavorarci?
Ho provato sempre molta responsabilità fin dall’inizio di questa mia professione con tutti i lavori che ho fatto. Ho iniziato a fare elaborazione audio in 5.1 per tutta una serie di film di Sergio Leone, Fellini e Tornatore e poi ho lavorato molto anche nel campo dell’animazione giapponese.
Goldrake lo conoscevo e lo avevo visto all’epoca (ho 76 anni). Conoscevo anche Vince Tempera, l’autore delle sigle italiane, visto che lavoravo nel campo musicale.
Ha lavorato solo sul doppiaggio o su tutta la pista audio, quindi anche le BGM?
I lavori hanno interessato tutta la pista audio, quindi doppiaggio e musiche di accompagnamento comprese.
Quali sono stati i materiali da cui è partito? Ha avuto accesso ai materiali originali (bande magnetiche, doppiaggi d’archivio), o ha dovuto lavorare su copie di seconda generazione?
Il materiale che mi è stato fornito era su formato Betacam e l’audio era mono. Potrebbero essere cassette provenienti da Mondo TV con cui Yamato Video all’epoca aveva molti contatti.
Che strumenti hardware e software ha utilizzato per il suo lavoro?
Per lavorare sulla traccia audio abbiamo usato programmi per computer come Pro Tools che da anni è ormai diventato un must per questo genere di lavori e tutta una serie di add-on ad esso collegati.
Nello specifico ci può raccontare come si è svolto il restauro? Quali sono le principali sfide tecniche che ha incontrato?
Ad ogni passo c’era una sfida tecnica diversa. Inizialmente passavo tutta la traccia audio di un episodio con un denoise che utilizzavo per togliere il “soffio” tipico del nastro analogico. Poi ripassavo il tutto con un declick che serviva per rimuovere fruscii e altri rumori di fondo. Poi ricominciavo dall’inizio e qui affrontavo passo dopo passo i problemi che potevano presentarsi. Potevano essere, per esempio, problemi di sincronizzazione del labiale. In certi casi, per esempio, il nastro analogico poteva essersi allentato e dunque causare problematiche di questo tipo. Ho poi agito sul mixaggio dividendo il nastro in settori, sulla regolazione dei volumi e dei livelli, sull’equalizzazione per schiarire, scurire o esaltare un po’ più i bassi. Ho dovuto lavorare passo dopo passo cercando di risolvere ogni problema secondo il mio orecchio.
Quanto tempo era necessario per restaurare un episodio della durata di poco più di 20 minuti, dall’inizio dei lavori fino al risultato finale che la soddisfaceva?
Minimo, minimo ci voleva una settimana per episodio.
Ha lavorato su tutti gli episodi di Goldrake? Si ricorda se solo 71 o tutti e 74?
No, non mi ricordo purtroppo. Ho lavorato su tutti gli episodi che mi hanno fornito, ma non saprei indicare quanti fossero. Credo comunque potesse essere la serie completa perché sapevo che Yamato Video stava facendo una ricerca anche per gli episodi inediti. Anche per il DVD del telefilm Attenti a quei due, per esempio, abbiamo ridoppiato e lavorato su un episodio inedito in Italia mai trasmesso in TV.
Ha dovuto aggiungere alla traccia video degli effetti sonori o delle musiche in particolare occasioni?
Musiche no, ma di mia iniziativa ho aggiunto qualche piccolo effetto sonoro dove lo reputavo necessario. Per esempio mi ricordo di avere aggiunto effetti di passi dove mancavano o risultavano poco udibili. Non si è trattato di effetti eclatanti e significativi, ma di effetti di contorno, ma che davano un senso più attuale alla registrazione.
Quindi per una serie come Goldrake ha lavorato più di un anno?
Si lo confermo. Ci sono voluti diversi anni per completare il lavoro su tutte le serie robotiche.
Tenendo conto della qualità dei materiali di partenza quanto si ritiene soddisfatto, da 1 a 10, del risultato che è riuscito a ottenere?
Mi ritengo molto soddisfatto. Direi quindi senz’altro un bel 9. Il materiale di partenza non era il massimo, ma siamo riusciti a lavorarlo bene.
Dai grandi film ai robot giapponesi. Come ha vissuto questo passaggio nel suo lavoro?
Mi ha sempre appassionato la tecnica e la metodologia del mio lavoro, indipendentemente dal prodotto su cui andavo a lavorare. Mi è sempre piaciuto farlo e mi ha dato soddisfazione in ogni caso.
Per una curiosa quanto incredibile coincidenza Parretti è stato titolare di una società di mixaggio audio che si chiamava Raflesia che però non è la Raflesia Post-House che figura nei titoli di coda della sigla di chiusura di Goldrake trasmessa sulla Rai. La regina della Mazoniane ha voluto giocarci un brutto scherzo anche questa volta di cui ci scusiamo con i lettori! Questo ha ingenerato una certa confusione che siamo riusciti a risolvere poco dopo la pubblicazione dell'articolo contattando gli addetti ai lavori. La Raflesia di Parretti ha lavorato al restauro audio dei DVD (non dei Blu-ray quindi) e della versione per Manga TV di Goldrake, mentre Raflesia Post-house si è occupata dell'audio della versione Blu-Ray e della versione televisiva appena andata in onda sulla Rai. Il responsabile di quest'ultimo lavoro è stato Francesco Donadel Campbell, nome conosciuto da tutti gli addetti ai lavori.
Contiamo di darvi quanto prima maggiori particolari anche su questa lavorazione intervistando anche lui. Stay tuned!
di Massimo Nicora