Romics 2025: il regista Ron Clements (La sirenetta, Oceania) svela i segreti della magia Disney
"L'immaginazione e l’intrattenimento sono il cuore pulsante delle storie"
di alis89

L'incontro si è aperto con un trailer che racchiudeva tutti i capolavori Disney di cui Ron Clements è stato regista e alcune scene sono state proiettate anche durante l'intervista: dalla grigia Londra di Basil l'investigatopo ai colorati fondali marini de La Sirenetta e alla magica Agrabah di Aladdin, dalle eroiche sfide affrontate da Hercules alle avventure de Il Pianeta del Tesoro, dal sognante La Principessa e il Ranocchio fino al viaggio di Oceania.
La prima domanda è stata subito scottante, parlando di un tema attuale come l’uso dell’intelligenza artificiale e chiedendo a Ron Clements qual è la cosa di cui hanno davvero bisogno i giovani di oggi che lavorano nell’animazione.
Clements ha ammesso di sapere poco riguardo all’intelligenza artificiale e quel poco basta, sottolineando più volte l’importanza dell’immaginazione, della creatività e della capacità di intrattenere.

L'evento è stato anche un modo per ripercorrere la carriera del regista tra trailer e alcune piccole, ma affascinanti curiosità.
Ha vent'anni quando, nel gennaio 1974, inizia a lavorare per Disney - unico studio che all'epoca realizzava lungometraggi di animazione - come tirocinante per Frank Thomas, uno dei "Nine Old Man" come vengono chiamati da Walt Disney, ovvero i nove animatori storici della Walt Disney Company. Ed è in quegli anni che viene scattata la foto di un giovane Ron Clements con lunghi capelli rossi che poi verrà inserita nel libro The Illusion of Life di Frank Thomas e Ollie Johnston del 1981.
Frank Thomas, estremamente analitico e enormemente critico nel suo lavoro, ha dato vita a scene iconiche come Lilli e il Vagabondo che mangiano lo stesso spaghetto, il pianto dei sette nani quando Biancaneve è nella bara di cristallo o Bambi e Tamburino (chiamato anche Tippete) che pattinano sul ghiaccio.
Frank Thomas è un mentore e un ottimo insegnante per Ron Clements, da cui impara molto sulla filosofia di Walt Disney e su quello che è il suo approccio alla creatività.
Prima di arrivare a essere regista, Ron Clements lavora come animatore per dieci anni; racconta con orgoglio che la scena che ha animato di cui va più fiero è sicuramente quella iniziale di Elliot, il drago invisibile, quando il drago cerca di diventare invisibile. Partecipa anche alla realizzazione del film Le avventure di Bianca e Bernie, curando l'animazione di alcuni personaggi secondari come Evinrude e su entrambi i protagonisti di Red e Toby nemiciamici, specialmente su Toby.

Insieme al collega regista John Musker, dà vita a classici Disney di enorme successo come La Sirenetta e Aladdin, tutti film realizzati con tecniche di animazione tradizionali, ad eccezione di Oceania per il quale è stata utilizzata la CGI; Clements ammette che non si è mai dovuto preoccupare particolarmente di come realizzare l’idea a livello tecnico: lui descriveva come qualcosa doveva apparire e gli animatori pensavano al resto.
Anche se i tempi sono cambiati da quando lui ha iniziato a lavorare, tiene a sottolineare che tutto ciò che riguarda la produzione di un film, dall’animazione, alle musiche, alle canzoni scelte, al casting per le voci, agli storyboard… tutto, in fin dei conti, rimane fondamentalmente la stessa cosa: le implementazioni tecniche si aggiungono a quello che è la vera spina dorsale del lavoro di produzione che deve basarsi sul senso di intrattenimento.
Il cuore dei prodotti Disney, dopotutto, sono le storie, la capacità di intrattenere, il valore di ciò che è raccontato.
Per questo, dopo cinque anni di "pensione", è stato richiamato alla Disney, proprio per cercare di riportare la vecchia sensibilità, il vecchio modo di fare le storie, lavorando gomito a gomito con giovani provenienti da tutto il mondo, di culture differenti e che sono fan dell'animazione asiatica, specialmente dello Studio Ghibli e di Miyazaki, che ha influenzato alcuni dei lavori Disney più recenti degli ultimi anni.

A fine intervista è stato dato spazio alle domande del pubblico, anche queste molto interessanti. Una su tutte ci ha permesso di scoprire che esiste un progetto che Ron Clements ha sempre voluto realizzare, ma che non è mai arrivato sullo schermo per problemi di diritti. Basato sul libro Mort (1987, pubblicato in Italia per Mondadori nel 1992 con il titolo Morty l'apprendista) di Terry Pratchett, la storia racconta di un triste mietitore - che nella versione animata sarebbe diventata una figura femminile - e del suo lavoro. Le sue vicende hanno piacevolmente colpito Clements perché descrivono il difficile mestiere del protagonista, ma con l'inconfondibile vena comica che caratterizza le opere di Pratchett.
Una signing session ha seguito l'evento e un'altra è stata effettuata il giorno seguente. Purtroppo, nonostante fosse proiettato sul palco, per il firmacopie non era disponibile il nuovo libro di Ron Clements, Making Disney Magic… from Mermaid to Moana; per le nuove politiche americane, infatti, si è andati incontro a un ritardo nella stampa del libro che per ora è disponibile solo in America, ma presto arriverà anche da noi.
Sono state messe a disposizione, almeno per la sessione di firme di domenica, delle cartoline che ritraggono i protagonisti dei suoi film e Clements è stato felice di firmare queste e molti altri oggetti portati da casa dai fan, come VHS, DVD e poster.

Ron Clements si è distinto per la sua disponibilità e simpatia con tutti quelli che gli si sono avvicinati, accogliendoli con un grandissimo sorriso e gentilezza, non negando foto e autografi anche a chi li ha richiesti al di fuori dell'orario dei firmacopie.