Mondo TV: l'intervista esclusiva a Monica Corradi tra Doro TV, anime leggendari e futuro
La CEO racconta il legame tra Italia e Giappone, dal passato ai progetti futuri: "Mio padre ha fatto crescere tre generazioni"
di Ironic74
Il gruppo, riconoscibile dalla mascotte Winner – l'iconico barboncino bianco presente nel logo e in diverse produzioni – vanta un catalogo impressionante di oltre 2.500 episodi e più di 75 lungometraggi animati. La capofila Mondo TV SpA è quotata alla Borsa di Milano negli indici FTSE Italia Small Cap e FTSE Italia STAR, con sede a Roma, e si articola in un network di quattro società operative in diversi paesi europei, tra cui Mondo TV Studio (quotata alla Borsa di Madrid con polo di pre-produzione e CGI a Tenerife), Mondo TV France a Parigi e Mondo TV Suisse a Lugano.
ma perchè ne parliamo su AnimeClick?
Se siete cresciuti davanti alla televisione negli anni '80 e '90, probabilmente il jingle di un barboncino bianco che ruota su sfondo nero vi farà tornare in mente ricordi indelebili. Quel cagnolino, accompagnato dalla scritta gialla "Doro TV Merchandising", era l'annuncio che stava per iniziare il vostro cartone animato giapponese preferito. Per intere generazioni di appassionati italiani, quel simbolo rappresentava la promessa di avventure epiche, eroi indimenticabili e storie che avrebbero segnato l'infanzia di milioni di persone.
Dopo l' arrivo di Goldrake in TV, la popolarità dei cartoni animati giapponesi diventa così travolgente che, tra la fine del 1979 e l'inizio del 1980, Orlando Corradi e Kenichi Tominaga fondano la Doro TV Merchandising, una società italiana dedicata all'importazione e distribuzione degli anime giapponesi nel nostro Paese.
L'importanza che la Doro ha avuto per la televisione italiana è incommensurabile. Grazie al lavoro della Doro e della sua consociata ITB (Italian TV Broadcasting), che oltre agli anime importava film e telefilm, decine di titoli leggendari hanno raggiunto le case degli italiani attraverso i canali regionali. Tra i più celebri ricordiamo:
Dragon Ball, Ken il Guerriero, L'Uomo Tigre, Sampei, Conan il ragazzo del futuro, Ranma 1/2, Capitan Futuro, Daitarn 3, General Daimos, Yattaman, Sam il ragazzo del West, Gigi la trottola, Judo Boy, Carletto il principe dei mostri, Digimon, e moltissimi altri titoli che hanno definito l'immaginario collettivo di intere generazioni.
Ma il lavoro della Doro non si limitava agli anime televisivi. La società deve parte del suo successo anche alla preesistente DEA snc, attiva fin dal 1964 e specializzata in distribuzione cinematografica, a cui si devono l'importazione dei film di Godzilla e Gamera, oltre che degli OAV della Toei Doga.
Nel 1985, la Doro TV diventa Mondo TV SRL, mantenendo però l'animazione e il merchandising come core business. L'azienda si trasforma in una holding con sette società diverse, ciascuna con compiti specifici: dall'acquisizione di diritti di sfruttamento delle serie TV alla distribuzione in precise aree europee, fino alla produzione diretta di cartoni animati.
Il logo della Mondo mantiene il tradizionale cagnolino bianco come omaggio alle origini societarie, quel barboncino che tanta fortuna aveva portato all'azienda e che rappresentava, per milioni di bambini e ragazzi, l'inizio di un momento magico davanti alla TV.
La Doro TV Merchandising, e successivamente Mondo TV, hanno rappresentato il ponte culturale tra il Giappone e l'Italia in un'epoca in cui internet non esisteva e l'accesso ai contenuti stranieri era limitatissimo.
Quel barboncino bianco non era solo un logo: era la promessa che tra pochi secondi sarebbe iniziato qualcosa di speciale. Era il segnale che ci faceva correre davanti alla TV, che interrompeva i giochi pomeridiani, che ci faceva aspettare con impazienza l'episodio del giorno. Per chi è cresciuto in quegli anni, vedere quel jingle significava far parte di una community nazionale di appassionati che, simultaneamente su canali regionali diversi, vivevano le stesse emozioni.
Nel corso degli anni, Mondo TV ha ampliato i suoi orizzonti, lanciandosi nella distribuzione di opere animate non necessariamente legate alla produzione giapponese, ma abbracciando anche personaggi di recente realizzazione o adattamenti animati di opere letterarie per un pubblico giovane, come Ulisse, Nel nome di Gesù, Re David, Ercole, Quasimodo – Il gobbo di Notre Dame, e Padre Pio.
Dal 1964 (anno di fondazione della DEA) al 2025, Mondo TV ha modificato il suo assetto societario senza mai perdere di vista l'interesse per l'animazione. Oggi, con il nome di Mondo TV The Dream Factory, continua ad essere una società di riferimento nel settore dell'animazione europea.

Nel corso della sesta edizione del Matera Film Festival, diretto da Dario Toma e Nando Irene, che si è tenuto nella Città dei Sassi fino al 16 novembre, c'è stato proprio un incontro tenuto in collaborazione con Mondo TV. Al Cinema Il Piccolo di Matera, con gli interventi di Monica Corradi, Ceo e proprietaria di Mondo Tv e di Mino Ciciriello, project manager di Mondo Tv, il panel dal titolo L’universo animato di Mondo Tv: il sogno che unisce Italia e Giappone e, a seguire, due proiezioni della serie animata di Kyashan Il Ragazzo Androide, datate 1973, nell'ambito della retrospettiva dedicata al Maestro giapponese Yoshitaka Amano, ospite del Matera Film Festival.
In questa occasione il nostro amico Carlo Dutto ha potuto fare alcune domande a Monica Corradim in esclusiva per AnimeClick
Ciao, puoi presentarti al pubblico di animeclick?
Buonasera, sono Monica Corradi, figlia di Orlando Corradi, che nel 1964 creò la DEA snc importando insieme al grande Kenichi Tominaga – il re dei cartoni animati – tutte le serie animate che hanno fatto crescere tante generazioni di giovani. Questi ragazzi, adesso meno giovani, sono rimasti bambini nell'anima: parliamo di serie come UFO Robot, Mazinga Z, Goldrake, titoli come Yattaman, Gatchaman e tutte quelle bellissime serie che sono state amate dal grande pubblico, soprattutto italiano.
Devo dire che adesso c'è un ritorno di questi meravigliosi cartoni animati. Mio padre continuò quest'opera nel 1979 creando la Doro TV, che vi ha emozionato con quel bellissimo barboncino con la pallina da tennis che girava e presentava i cartoni. Proseguì nel 1980 con l'Italian TV Broadcasting e, alla fine, tutte queste serie – con i diritti sulle colonne sonore e alcune musiche che fanno parte del patrimonio di questo grande gruppo – sono confluite in una società che si chiama Mondo TV, che adesso è Mondo TV Group (Mondo TV The Dream Factory).
Con questa realtà abbiamo continuato a produrre tanti altri tipi di serie: dallo storico al religioso, dal fantasioso a molto altro. Ma la cosa più bella è ritornare adesso indietro nel tempo, al mondo del Giappone che tutti stanno ancora riscoprendo. Addirittura la RAI vuole realizzare una cosa bellissima: un canale dedicato solo ai nerd e ai fan club che tanto hanno amato mio padre.
La Doro TV quindi, con il suo cagnolino, ritorna. Siamo qui al Matera Film Festival, in questi giorni dedicato proprio al Giappone e alle serie della Doro TV Merchandising e Italian TV Broadcasting. Sono felice di rappresentare mio padre, che non c'è più, per tutto quello che ha creato e che rimane nella storia: siamo un'azienda che ha 60 anni, siamo storici. Vi ringrazio tantissimo.

Ci può raccontare di cosa si occupa Mondo TV? Un nome che risuona da anni per noi appassionati. A quanto sappiamo, ultimamente sta allargando i suoi orizzonti.
Mondo TV è stata per anni leader in Italia e in Europa. Successivamente si è concentrata su altri tipi di serie: Napoleone, Cristoforo Colombo, Re David, il Vecchio Testamento, i Santi, Papa Wojtyła, tantissimi personaggi storici, Quo Vadis, Cuore, I Tre Moschettieri – quindi tratti da Dumas e da libri famosissimi di grandi scrittori. Si è allargata chiaramente a tantissimi altri paesi con doppiaggi vari e vendite internazionali, quindi è diventata leader in Italia e in Europa. Ma è sempre stata conosciuta, e soprattutto riscoperta adesso grazie al Festival di Matera, per la parte giapponese.
Quali licenze e diritti detenete attualmente?
Su tutte le creazioni e sui vecchi cartoni giapponesi rimangono, a livello di eredità e di proseguimento delle vendite, i diritti sui doppiaggi e soprattutto sulle musiche e le colonne sonore, perché quelle create da mio padre sono eterne. Abbiamo anche dei supporti video, quindi tutto questo fa proprio parte della library di Mondo TV.
È chiaro però che tutto questo è stato reso possibile dal pubblico di quei tempi, che ancora adesso si commuove. Non solo i bambini per Grisù, per il prescolare, per gli Eroi del Meteo, ma soprattutto gli adulti ritornati bambini con i cartoni di Goldrake, UFO Robot, Yattaman, Polimar, Gatchaman e tanti altri che sono rimasti nella mente degli adulti diventati nuovamente bambini. Mio padre ha fatto crescere almeno tre generazioni con questi cartoni e tutti lo ricorderanno proprio per questo. Quindi grazie a voi, fan di mio papà: lui sarà eterno.
Mi raccontava anche di diritti cinematografici...
Sì, abbiamo anche diritti sine die per film come Teorema di Pasolini, che deteniamo per tutto il mondo, L'Eclisse di Antonioni e tantissimi altri film con attori francesi come Catherine Deneuve. Abbiamo scoperto da un atto notarile che, tramite un'altra società che avevamo fuori dall'Italia, possediamo anche alcuni film di Bruce Lee.
Chiaramente sto sistemando anche quella fascia, perché noi – essendo specializzati soprattutto in film d'arte ma soprattutto in cartoni animati – adesso mi sto dando da fare per dare lustro a questi film detenuti a tempo indeterminato.
Quali sono i piani futuri di Mondo TV?
Vorremmo produrre Wonder Pony, un piccolo pony rosa sempre per i bambini in età prescolare. Abbiamo prodotto Lola on Board, che racconta di questa bambina che va in giro con una barca insieme alla nonna – una storia molto particolare, ma sempre per i bambini piccoli.
Il nostro futuro è dare sempre lustro al nostro Paese e anche a paesi come il Giappone che, grazie a Kenichi Tominaga, ci ha permesso di far conoscere i loro cartoni al mondo italiano e anche ad altre parti del mondo. Vogliamo veramente continuare a fare qualcosa di bello.
Adesso stiamo aspettando di produrre Grisù 2, il draghetto che non vuole fare il drago ma il pompiere, dando lustro anche alla categoria dei pompieri a cui il cartone animato è collegato, anzi dedicato, perché giustamente loro fanno tanto per noi. Vogliamo andare avanti cercando di fare felice il nostro pubblico: i bambini piccoli di adesso e gli adulti tornati bambini.
Nella sua esperienza, da allora ad oggi, com'è cambiata la figura del cosiddetto nerd? Li conosceva da quando erano bambini, sono cresciuti, adesso hanno 50 anni ma sono sempre rimasti con quel cuore. Quali sono i nuovi nerd e come sono i nerd boomer?
Dalla mia esperienza, e anche grazie al Festival di Matera che mi ha permesso di osservare quello che succede – essendo diventato una vetrina nazionale e internazionale dove arrivano autori da tutto il mondo, adesso anche tantissimo dal Giappone – la cosa che ho notato è questa: prima erano più giovani ed erano nerd, adesso sono cresciuti ma sono rimasti i nerd di una volta. Perché quello che ti rimane nel cuore non lo potrai mai togliere, mai cambiare.
Ci sono degli aneddoti particolari che ricorda, sia legati a suo padre che alla sua esperienza diretta con i giapponesi? Qual era il rapporto con loro?
Con Kenichi Tominaga ci frequentavamo: io sono cresciuta con i suoi figli e i suoi figli sono cresciuti con me, con noi. Ci incontravamo sempre nei weekend. Ho avuto l'onore di conoscere la cucina giapponese, la storia del Giappone e di questo bellissimo mondo attraverso questa meravigliosa famiglia. Avevo due papà: mio padre Orlando e Kenichi Tominaga. E due mamme: mia madre Giuliana e la signora Shizuko.
Per quanto riguarda gli aneddoti, venivano spesso a trovarci questi grossi proprietari delle major giapponesi. A volte ci venivano a trovare anche a casa: magari andavamo a cena fuori al ristorante e poi tornavamo a casa. Una volta mia madre – che era molto ospitale – preparò per mio padre delle bottiglie e altre cose. Continuarono a chiacchierare in salone e mia madre li trovò il giorno dopo ancora lì, sempre in salone! (Ridono) Diciamo che si sentivano come a casa propria, quindi ho dei ricordi splendidi.
Altri aneddoti riguardano mio papà quando lo fermavano per strada: si facevano fare gli autografi, oppure i fan club che inneggiavano a lui. Questi sono ricordi che non potrò mai dimenticare.
Si ringrazia anche MikiMoz Capuano per la consulenza