One-Punch Man 3: animatore risponde alle critiche online sulla qualità della serie
Le molestie del pubblico, soprattutto quello d'oltreoceano, potrebbero allontanare i membri dello staff
di Artax
Anche prima che la stagione iniziasse, i fan erano preoccupati per la mancanza di materiale promozionale, la scelta del regista Shinpei Nagai e il dubbio che J.C. Staff potesse fare un buon lavoro, visto come era andata la stagione precedente. La terza stagione ha fatto però sì che molti fan riconsiderassero la seconda stagione, guardando con occhi più favorevoli a quella che prima era stata criticata.

Mentre l'ondata di critiche non accenna a diminuire, il veterano animatore Takashi Hashimoto (Your Name., Ghost in the Shell, Bleach: Thousand-Year Blood War), e ora membro del team di produzione della terza stagione di One Punch Man, ha pubblicato una replica diretta.
"Per quanto riguarda One-Punch Man, le critiche di tutti, o meglio, in particolare dei fan all'estero che lo guardano illegalmente, sono travolgenti", ha scritto Hashimoto sull'app Bluesky. "Penso che il team di produzione sia profondamente addolorato. Condividiamo tutti lo stesso sentimento: nessuno si mette a lavorare con l'intenzione di realizzare un prodotto scadente”.
L'animatore, che si è occupato del mecha design per il terzo episodio dell'anime, ha espresso la sua frustrazione per il fatto che lo staff viene "attaccato per i minimi dettagli", chiedendosi dove lui e i suoi colleghi dovrebbero trovare la motivazione per continuare. Ha anche contestato gli insulti rivolti all'anime, sottolineando che hanno messo l'anima nel loro lavoro.
Hashimoto ha concluso il suo commento dicendo che se il bullismo continuerà, probabilmente altri membri dello staff se ne andranno.
"Se lo guardate e lo definite 'merda' o 'transazione di diapositive' (usa l'espressione "kamishibai"), allora così sia. Ma abbiamo lavorato sodo fino all'ultimo momento, quindi vi prego di pensare ai professionisti dietro lo schermo. Non lo facciamo come volontari, per noi è un lavoro. Più ci bullizzate, più lo staff scomparirà. Ve lo garantisco”.
Il post di Hashimoto è diventato subito virale ma anche se la maggior parte dei fan era d'accordo sul fatto che le molestie mirate ai membri dello staff fossero inaccettabili, molti non hanno voluto cambiare idea sulla qualità della stagione: alcuni hanno anche accusato lo studio di giocare la carta della vittima per sviare le critiche professionali valide.

La tossicità che circonda la produzione ha già mietuto una vittima di alto profilo: il regista della terza stagione di One-Punch Man, Shinpei Nagai, ha cancellato il suo profilo X (Twitter) a seguito di intense molestie.
Anche il regista aveva cercato di calmare la tempesta online, scrivendo: "Credo di essermi preparato con il significato e la determinazione necessari per portare avanti l'eredità del lavoro che tutti voi avete così a cuore. Potrebbe non piacervi e potrebbe persino farvi arrabbiare. Tuttavia, qualcuno deve assumersi questa responsabilità. Sto affrontando la cosa con grande determinazione. Probabilmente non raggiungerà il livello della prima stagione. Ma il film è pieno della tenacia e dell'ingegnosità dei suoi creatori. Per favore, almeno riconoscetelo".
Fin dal suo annuncio erano circolate domande sull'idoneità di Nagai al ruolo, con i fan che hanno messo sotto esame la sua limitata esperienza con titoli ricchi di azione. Inizialmente, Nagai ha cercato di interagire con la community, rispondendo alle preoccupazioni e chiedendo pazienza.
Il regista ha chiuso il suo account poco dopo l'inizio della stagione e il peggioramento delle polemiche. Nel suo messaggio finale, Nagai ha detto che l'ambiente era diventato insostenibile e che il comportamento di alcuni fan stava avendo un impatto negativo sulla sua salute mentale.
Fonti consultate:
Anime Hunch I, II
Profilo Blue Sky di Takashi Hashimoto