Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered - International Edition - Recensione del Jrpg in italiano
Seconda edizione per la Remastered, ora ritradotta in diverse lingue inedite tra cui la nostra!
di Revil-Rosa
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I diversi Romancing SaGa sono usciti ben prima di questo fenomeno eppure non sempre sono arrivati a noi occidentali proprio perché ritenuti troppo difficili. Da un po' di anni Square-Enix si è decisa a riproporre in versione migliorata ed espansa tante vecchie glorie della serie, da Romancing SaGa 3 (qui la recensione) a Romancing SaGa: Scarlet Grace (qui la recensione), seguite persino da un capitolo nuovo di zecca (SaGa: Emerald Beyond, qui la recensione) e da un remake (Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven, qui la recensione).
Romancing SaGa: Minstrel Song usciva su PlayStation 2 nel 2005 per poi venire ripreso e aggiornato con una piacevole riedizione intitolata Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered uscita nel 2022. La versione del gioco presa in esame oggi è Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered – International Edition, ovvero tutte le novità e aggiornamenti della remastered con l'aggiunta di una localizzazione in molte lingue tra cui, finalmente, l'italiano che per la prima volta incontra la serie! Molti amanti dei (J)rpg hanno imparato l'inglese a suon di giocare titoli non localizzati, ma ciò non toglie che sia un vero piacere poter giocare nella propria lingua, soprattutto quando si tratta di un gioco così lungo e complesso come SaGa. E a proposito di complessità, Minstrel Song non scherza affatto.

La serie SaGa è ben nota per la sua cripticità e difficoltà e Minstrel Song non è da meno, anzi, è esattamente quel tipo di gioco di ruolo molto vecchia scuola dove il giocatore viene buttato senza tante spiegazioni in un sistema profondo e a tratti anti-intuitivo, lasciandolo in balia del caso e delle proprie intuizioni o teorie. SaGa chiede al giocatore di avanzare a tentoni in un mondo "giusto" (e quindi a volte spietato) che ci tratta con coerenza rispetto al grado sociale del nostro protagonista. Non è strano cadere quando non si ha idea di come si cammini, giusto? In un Dragon Quest a caso è normale entrare in città e recarsi al castello, parlare con i reali e magari ottenere degli oggetti utili e proseguire poi verso il nuovo obiettivo sterminando mostri che ci rendono ad ogni vittoria più forti. Qui no.
Minstrel Song ha un sistema tutto suo di progressione sia lato narrativo che per i personaggi. Ogni protagonista parte con un incipit differente e in una diversa area del mondo, la sua quest personale potrebbe portarlo verso eventi unici ma il grosso dell'avventura viene dalle missioni che il giocatore scopre parlando con i personaggi secondari e queste sono pressoché comuni ad ogni protagonista. A rendere strano il sistema di questo SaGa è il sistema dell'Event Rank, un valore segreto che il giocatore non può vedere che sblocca o blocca determinati eventi a seconda del suo grado. Il giocatore non dovrà solamente parlare con il personaggio giusto per avviare la missione, ma anche al momento giusto, un momento che viene determinato dal suo "Rank" - ovvero da quanto il suo gruppo possa essere preparato alla difficoltà dell'evento stesso. Solo che in Romancing SaGa Minstrel Song i personaggi non salgono di livello come nei classici JRPG bensì incrementano le loro statistiche in modo casuale a fine battaglia così come in modo casuale possono sbloccare nuove abilità a seconda dell'arma in uso.

Questo contorto sistema che rende implicitamente il grinding qualcosa di negativo è praticamente l'opposto di ciò che hanno sempre fatto i giochi di ruolo e per questo un veterano potrebbe rimanerne scottato: avanzare su Minstrel Song a suon di battaglie come in un qualsiasi altro Jrpg può portare non solo alla perdita di numerose missioni interessanti, ma anche a rendere le fasi finali estremamente ostiche poiché l'Event Rank determina anche la forza dei boss che si arrivano ad affrontare. Non bisogna combattere a caso, ma pianificare e dosarsi... strano, vero? Ma è proprio questa stranezza a donare grande personalità a Minstrel Song, contribuendo a rendere l'esperienza radicalmente diversa ad ogni run, anche da parte di giocatori che conoscono le meccaniche, mantenendo comunque un livello di sfida medio-alto.
L'Event Rank così descritto sembra una piaga, ma di fatto non è un fattore opprimente come un contatore del tempo che ci porta inevitabilmente verso il blocco, anzi, è un regolatore di difficoltà che premia i curiosi e rende il mondo di Mardias vivo e imprevedibile. I numerosi protagonisti sono un implicito invito ad avventurarsi più e più volte per i regni perché se si parte con il ladro Jamil a Kjaraht troveremo gli eventi di basso grado in quelle zone per poi arrivare a Ligau Isle con un gruppo potente pronto ad accettare eventi di grado più alto. Al contrario, partendo con il guerriero solitario Gray fuggiremo dalle pericolose Ligau Isle per iniziare gli eventi in un'area vicina, come ad esempio l'Impero di Bafal. Nel nostro viaggio potremmo reclutare gli altri protagonisti o nuovi compagni, a volte in seguito ad una quest o magari semplicemente con un dialogo, ma seguire buon senso e curiosità resta la chiave per godersi e avanzare nel gioco.

Elemento da non trascurare è inoltre la scelta del protagonista, sebbene sia lasciata grande libertà al giocatore in ogni avventura, gli otto eroi di Minstrel Song possono offrire introduzioni migliori o peggiori a seconda delle loro origini. Partire con Gray è estremamente difficile perché ci si ritrova subito in un'area con nemici molto potenti e senza una reale introduzione al mondo, al contrario Albert offre una quest iniziale più guidata e classica che offre una discreta panoramica delle meccaniche di gioco, anche in virtù del fatto che non inizia solo ma è accompagnato da un gruppo di compagni. Avventura dopo avventura a crescere non sono solo statistiche e abilità, ma è la conoscenza delle meccaniche e dei luoghi che il giocatore acquisisce a fare davvero la differenza, ad esempio scegliendo le giuste scuole di magia (un mago di fuoco non può imparare magie d'acqua, ovvio no? No?), permettendo così di gestire al meglio le proprie risorse da subito e sentendosi appagati nell'essere riusciti ad avanzare con le proprie forze in un mondo che non ci tende la mano. Perché noi su Mardias siamo Avventurieri e non Prescelti guidati dalla Luce.
GIUDIZIO FINALE
Abituati a vistosi puntatori sulla mappa che indicano obiettivi e punti di interesse per avanzare più o meno celermente in una storia lineare arricchita da quest secondarie più o meno ben riuscite, Romancing SaGa Minstrel Song - come da tradizione - spiazza completamente il giocatore con un sistema originale e imprevedibile, indubbiamente contorto e apparentemente ingiusto, ma che una volta compreso e gestito si rivela coerente e stimolante. La International Edition è senza ombra di dubbio la miglior versione con cui approcciarsi a questo capitolo, non solo perché gode di tutte le aggiunte, aggiornamenti e migliorie della Remastered - tra cui figurano numerosi qol, missioni extra e un nuovo personaggio reclutabile - ma soprattutto perché la localizzazione in numerose lingue tra cui l'italiano rende l'esperienza di gioco molto più scorrevole, soprattutto considerando la quantità di testo che ci si ritroverà a leggere per le otto avventure e gli innumerevoli segreti che rendono Mardias un mondo che vale la pena di esplorare.
Gioco testato su PlayStation 5.
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