Pokémon: calano gli ascolti, ma la rete non è preoccupata

Tv Tokyo guadagna grazie al merchandise e alle altre licenze derivate dall'anime

di Leone Locatelli

La serie animata di Pokémon, in onda su Tv Tokyo, ha raggiunto l'anno scorso il suo millesimo episodio. Un traguardo non da poco, ma purtroppo sembra esserci poco da festeggiare: gli ascolti sono in discesa libera.
Tuttavia, l'emittente non sembra essere preoccupata...
  
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Per capire perché, scopriamo qualcosa in più sulla storia di Tv Tokyo...

Ai suoi albori, la rete aveva un budget limitato e i suoi indici di ascolto erano fra i più bassi della televisione giapponese.
 
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Il punto di svolta arrivò nel 1992, quando l'allora giornalista Keisuke Iwata lesse sul giornale un articolo riguardante Anpanman. L'articolo sosteneva che i guadagni generati dalla commercializzazione delle licenze dell'anime (per quanto riguarda il merchandise, i diritti di trasmissione e l'home video) superava i profitti derivati dalla sua messa in onda. 
Da allora, Iwata capì che quello degli anime poteva essere un mercato proficuo in cui lanciarsi e cominciò a lavorare come produttore per Tv Tokyo.
 
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Nonostante le difficoltà iniziali, le cose cominciarono a promettere bene quando Tv Tokyo partecipò alla realizzazione della serie che, nel 1995, cambiò per sempre l'animazione giapponese: Neon Genesis Evangelion.
L'anime rimpinguò le casse dell'emittente, che guadagnò dai diritti di trasmissione della serie animata sia sulla televisione terrestre che su quella satellitare.
 
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Qualche anno più tardi, Pokémon debuttò sulla rete partendo da un indice d'ascolto piuttosto modesto (10.2% di share), che si alzò vertiginosamente dopo i primi tre mesi di trasmissione (17.1%), per poi raggiungere, nel novembre dello stesso anno, la percentuale di ascolto più alta mai ottenuta dall'emittente (18.6%).
 


Sulla scia del successo di Pokémon, la rete trasmise altri anime di successo come Yu-Gi-Oh! e Naruto, ma il calo del tasso di natalità del Giappone costrinse le reti televisive a riorganizzare i propri palinsesti limitando lo spazio dedicato alle trasmissioni per bambini. Anche la scelta di Tv Tokyo di concentrarsi sugli anime venne quindi ridimensionata.

Nel settembre 2018, il tasso di ascolto di Pokémon è crollato ad un misero 3% di share, ma Tv Tokyo, forte della propria storia e delle proprie "umili" origini, non si abbatte e riesce a ottenere profitto dal brand di Pokémon proprio grazie alle licenze relative al merchandise e a vari altri accordi commerciali.


Fonte consultata:

SoraNews24

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