Our Blood Oath: Prime impressioni sul nuovo manga di Shonen Jump
Storia di fratelli e vampiri debutta su Jump
di Alex Ziro
Vi ricordiamo che potete leggere questo nuovo manga tramite l'app gratuita Manga Plus cliccando QUI. Di seguito la trama e le nostre impressioni, ovviamente SPOILER.
Ko e Shin Hizuki sono due fratelli molto particolari. Shin fu adottato da una coppia di vampiri che due anni dopo ebbe un figlio naturale, Ko. Tra i due quindi non c'è un legame di sangue ma il loro rapporto è fortissimo, nonostante Ko sia un vampiro in tutto e per tutto, mentre Shin un normalissimo umano. La loro vita venne stravolta quando un altro vampiro uccise i loro genitori, costringendo Shin a fare un "patto di sangue" con Ko, donandogli il suo sangue per proteggerlo rendendolo più forte.
Siamo così arrivati alla fine di questa nuova infornata di nuovi manga di Jump con Our Blood Oath, un manga che si pone su dei binari mainstream e che sarà tutto chiaramente basato sul fortissimo rapporto tra i due fratelli. Diciamo che questo primo capitolo si presenta in modo un po' blando, calcando le orme di Phantom Seer troviamo un'opera con tinte dark, quel che sembra sarà una sequela di capitoli con storie autoconclusive, perciò con narrazione verticale che farà da padrone probabilmente per lungo. A contrario di Phantom Seer però non ha una bellissima protagonista femminile, anzi in questo primo capitolo ragazze non se ne sono viste neanche per errore, magari già dal prossimo capitolo ci sarà qualcuna che farà capolino, quindi ci sono margini di salvezza.
Questo inizio non è stato brutto, la storiella è stata carina e la conclusione è anche da promuovere ma non c'è nulla che attiri più di tanto, diciamo che gli eventi episodici di per sé stufano molto in fretta negli shonen simili, vedere dell'azione così fine a se stessa non è il massimo, considerando che due settimane fa ha già debuttato un manga che sembra seguire la sua stessa strada. Ma queste sono solo supposizioni, non è giusto crocifiggerlo per qualcosa che non è ancora successo.
In conclusione parliamo di un manga che non ha nulla di così particolare da offrire, che ha troppo in comune (proprio a livello di narrazione, oltre che di genere) con il già citato Phantom Seer, il quale perlomeno riusciva a spiccare grazie a qualche piccolo pregio in più. Può essere apprezzato da chi ama le storie tra fratelli, magari avrà anche qualche occhiatina BL, del resto non ci sono legami di sangue ed è chiaro chi sia il seme e chi è l'uke, come anche non si può non sottolineare come uno dei due sembri fisicamente shota e l'altro ben più adulto, gli ingredienti ci sono tutti ma non è un pasto che mi fa venire l'acquolina in bocca.
La frase finale ha parlato di una speranza di convivenza tra gli umani e i vampiri, forse questo elemento mi dà più speranze per una trama più ricca e complessa ma forse sarà una copia di cose che abbiamo già visto all'estremo. Come primo capitolo non c'è molto di cui essere felici ma le possibilità che a breve possa diventare molto più interessante non c'è motivo di escluderle.
Questo inizio non è stato brutto, la storiella è stata carina e la conclusione è anche da promuovere ma non c'è nulla che attiri più di tanto, diciamo che gli eventi episodici di per sé stufano molto in fretta negli shonen simili, vedere dell'azione così fine a se stessa non è il massimo, considerando che due settimane fa ha già debuttato un manga che sembra seguire la sua stessa strada. Ma queste sono solo supposizioni, non è giusto crocifiggerlo per qualcosa che non è ancora successo.
In conclusione parliamo di un manga che non ha nulla di così particolare da offrire, che ha troppo in comune (proprio a livello di narrazione, oltre che di genere) con il già citato Phantom Seer, il quale perlomeno riusciva a spiccare grazie a qualche piccolo pregio in più. Può essere apprezzato da chi ama le storie tra fratelli, magari avrà anche qualche occhiatina BL, del resto non ci sono legami di sangue ed è chiaro chi sia il seme e chi è l'uke, come anche non si può non sottolineare come uno dei due sembri fisicamente shota e l'altro ben più adulto, gli ingredienti ci sono tutti ma non è un pasto che mi fa venire l'acquolina in bocca.
La frase finale ha parlato di una speranza di convivenza tra gli umani e i vampiri, forse questo elemento mi dà più speranze per una trama più ricca e complessa ma forse sarà una copia di cose che abbiamo già visto all'estremo. Come primo capitolo non c'è molto di cui essere felici ma le possibilità che a breve possa diventare molto più interessante non c'è motivo di escluderle.
Our Blood Oath si presenta come l'ennesimo battle shonen che, pur provando ad essere più maturo dei suoi colleghi di Jump, fallisce miseramente nel suo intento.
Non vorrei essere troppo critico ma, comparto grafico a parte che pur non essendo malvagio lascia abbastanza a desiderare e non fa certo urlare al miracolo, la storia è molto blanda, già sentita e decisamente poco interessante. Non so se le avventure dei due fratelli vampiri sapranno stupire il pubblico con i capitoli successivi, ma questo capitolo non ha avuto il minimo impatto su di me. Sono dell'idea che, anche se la storia pecca di originalità, una serie che vanta bei personaggi possa tranquillamente riscuotere successo, ma non è nemmeno questo il caso: character design poco intrigante, poteri palesemente rubati da altre serie (come per esempio il sangue che viene rimodellato per essere trasformato in un'arma, cosa che si era già vista ai tempi di Deadman Wonderland) e nemici super scarsoni che fanno la voce grossa ma che vengono sconfitti in tempo zero dai protagonisti.
Ho finito il primo capitolo a fatica e non penso proprio di continuare questa serie, che secondo me avrà vita breve su una rivista come Shonen Jump. Bocciata.
Non vorrei essere troppo critico ma, comparto grafico a parte che pur non essendo malvagio lascia abbastanza a desiderare e non fa certo urlare al miracolo, la storia è molto blanda, già sentita e decisamente poco interessante. Non so se le avventure dei due fratelli vampiri sapranno stupire il pubblico con i capitoli successivi, ma questo capitolo non ha avuto il minimo impatto su di me. Sono dell'idea che, anche se la storia pecca di originalità, una serie che vanta bei personaggi possa tranquillamente riscuotere successo, ma non è nemmeno questo il caso: character design poco intrigante, poteri palesemente rubati da altre serie (come per esempio il sangue che viene rimodellato per essere trasformato in un'arma, cosa che si era già vista ai tempi di Deadman Wonderland) e nemici super scarsoni che fanno la voce grossa ma che vengono sconfitti in tempo zero dai protagonisti.
Ho finito il primo capitolo a fatica e non penso proprio di continuare questa serie, che secondo me avrà vita breve su una rivista come Shonen Jump. Bocciata.
Dopo le recenti storie di spiriti e fantasmi che abbiamo letto su Shonen Jump, si continua a seguire il filone del soprannaturale con Our Blood Oath, ultimo dei nuovi manga arrivati sulla rivista nelle scorse settimane. Questa volta tocca abbiamo a che fare con... vampiri e affini, che fanno da contorno alla sanguinolenta storia di una coppia particolare di fratelli in cerca di vendetta.
In questo primo capitolo si sono viste un paio di cose interessanti da evidenziare. I ritmi sono alti sin dall'inizio, dove faremo la conoscenza del primo mostro e vedremo subito in azione i due fratelli Shin e Ko Hizuki in una feroce lotta contro una mostruosa pecora sbucata chissà da dove. Questo però è solo antipasto, perché dopo ne vedremo delle altre... a partire da quella pagina 16 che avrà spiazzato un po' tutti i lettori. Il resto del capitolo ci presenta la storia autoconclusiva (?) di questo sfortunato ragazzo di nome Shino Yuki e della sua "famiglia", un'inquietante vicenda che ci offrirà gli elementi necessari per comprendere il contesto generale della trama. Il tutto è ovviamente condito dall'immancabile scena d'azione da battle shonen (power-up incluso), insieme a flashback sul passato dei due fratelli e qualche informazione sulla loro natura. I disegni di Kazu Kakazu sono OK e il suo stile si adatta bene a questo tipo di storie, in più alcune sue scelte di design sono davvero buone (quella falce forgiata dal sangue è bella da vedere). C'è comunque ancora tanto margine per migliorare.
In definitiva, questo primo capitolo ha i suoi perché, alcuni suoi aspetti sono a modo loro intriganti, e getta le basi per costruire una serie con del potenziale che, si spera, venga sfruttato bene. Anche se personalmente non mi ha fatto impazzire del tutto, devo dire che secondo me è stato il miglior primo capitolo fra quelli che abbiamo avuto negli ultimi numeri di Shonen Jump (anche a causa di una concorrenza poco convincente). È presto però per dare un giudizio, ci sono davvero tanti interrogativi e perplessità da sciogliere prima di affermare che ci ritroviamo davanti ad un bel manga action/soprannaturale, ma consiglio di tenerlo d'occhio per il momento, soprattutto se vi piacciono le storie incentrate sui rapporti fra fratelli maggiori e minori.
In questo primo capitolo si sono viste un paio di cose interessanti da evidenziare. I ritmi sono alti sin dall'inizio, dove faremo la conoscenza del primo mostro e vedremo subito in azione i due fratelli Shin e Ko Hizuki in una feroce lotta contro una mostruosa pecora sbucata chissà da dove. Questo però è solo antipasto, perché dopo ne vedremo delle altre... a partire da quella pagina 16 che avrà spiazzato un po' tutti i lettori. Il resto del capitolo ci presenta la storia autoconclusiva (?) di questo sfortunato ragazzo di nome Shino Yuki e della sua "famiglia", un'inquietante vicenda che ci offrirà gli elementi necessari per comprendere il contesto generale della trama. Il tutto è ovviamente condito dall'immancabile scena d'azione da battle shonen (power-up incluso), insieme a flashback sul passato dei due fratelli e qualche informazione sulla loro natura. I disegni di Kazu Kakazu sono OK e il suo stile si adatta bene a questo tipo di storie, in più alcune sue scelte di design sono davvero buone (quella falce forgiata dal sangue è bella da vedere). C'è comunque ancora tanto margine per migliorare.
In definitiva, questo primo capitolo ha i suoi perché, alcuni suoi aspetti sono a modo loro intriganti, e getta le basi per costruire una serie con del potenziale che, si spera, venga sfruttato bene. Anche se personalmente non mi ha fatto impazzire del tutto, devo dire che secondo me è stato il miglior primo capitolo fra quelli che abbiamo avuto negli ultimi numeri di Shonen Jump (anche a causa di una concorrenza poco convincente). È presto però per dare un giudizio, ci sono davvero tanti interrogativi e perplessità da sciogliere prima di affermare che ci ritroviamo davanti ad un bel manga action/soprannaturale, ma consiglio di tenerlo d'occhio per il momento, soprattutto se vi piacciono le storie incentrate sui rapporti fra fratelli maggiori e minori.