Il regista H. Anno svela i retroscena dell'ultimo film di Evangelion

Il noto cineasta si racconta tra dubbi ed incertezze

di Nightcore-X

Lunedì 22 marzo 2021 è stato trasmesso, sul canale televisivo NHK General, un documentario interamente dedicato alla tormentata produzione dell'atteso capitolo finale della tetralogia Rebuild of Evangelion, Evangelion: 3.0+1.0: Thrice Upon A Time. In tale occasione, il celeberrimo regista Hideaki Anno si è lasciato andare davanti alle telecamere raccontandosi e svelando retroscena importanti su una pellicola che parlerà di sé ancora molto a lungo.
 
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Il film è frutto di un processo lungo e travagliato durato 4 anni, dal 2016 al 2020, nel quale Anno ha presenziato costantemente modificando più volte quella che sarebbe stata la forma finale del prodotto. Il regista rivela di aver spesso deciso di cestinare sequenze di trama perché non ritenute all'altezza oltre che aver riscritto più volte intere sezioni della sceneggiatura fin quando è stato possibile, ovvero ad inizio 2019 quando la pre-produzione doveva essere tassativamente conclusa per rispettare la scadenza.
 
Non sono ovviamente mancati momenti in cui Anno si è espresso riguardo la sua carriera ricca di successi, primo fra tutti Neon Genesis Evangelion, e di come la popolarità di quest'ultimo abbia avuto ripercussioni sulla sua sfera emotiva e privata, schiacciata dal peso di uno dei maggiori fenomeni mediatici e sociali degli anni '90.
Esperienza devastante fu quando, consultando l'internet, si ritrovò davanti a minacce di morte rivolte alla sua persona ad opera di spettatori scontenti e delusi. Il regista, ricordando quei momenti, afferma: "Quando l'ho visto, ho pensato, 'Chi se ne frega più di niente?' Sentivo di aver finito di creare anime".

Seguirono due tentativi di suicidio, il primo cercando di farsi investire da un treno, il secondo buttandosi dal tetto dello studio, entrambi fortunatamente senza successo grazie ad un ripensamento dell'autore che "voleva morire in modo indolore".
 
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Hideaki Anno in visita alla stazione di Ventimiglia (IM) in Liguria, dove ha preso riferimenti per alcuni elementi ferroviari presenti in Evangelion: 3.0+1.0 Thrice Upon A Time

Infine, Anno si prese una pausa dall'industria d'animazione concentrandosi sulla produzione di film live action (di quel periodo ricordiamo lo sperimentale Love & Pop) tornando infine per realizzare la tetralogia Rebuild of Evangelion con i primi tre film usciti rispettivamente nel 2007, 2009 e 2012. Dopo sei anni di lavoro ininterrotto è però subentrato un problema di salute ed è stato solo grazie al sostegno della moglie, la mangaka Moyoco Anno, che il regista ha trovato la forza di tornare allo studio Khara e concludere la sua opera. Riguardo ciò afferma: "Nel corso del tempo, ho smesso di pensare, 'Ho finito'. Ci sono state volte in cui credevo di non riuscire ad andare avanti, ma mi è bastato smettere di pensare che non volevo farcela." Inoltre, aggiunge "Ho il dovere di finire quello che ho iniziato. A me stesso, al mio staff e, soprattutto, al mio pubblico".

Il documentario si chiude proprio su quest'ultimo aspetto chiedendo al maestro da dove nasca questo forte senso d'obbligo verso il proprio pubblico e la risposta che segue è la seguente: "È l'unico modo in cui sono in grado di fare il massimo del bene per il maggior numero di persone".
 
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Evangelion: 3.0+1.0: Thrice Upon A Time è finalmente uscito in Giappone l'8 marzo 2021, dopo una spasmodica attesa durata anni affrontando una produzione travagliata e persino l'ultimo immenso ostacolo di una pandemia globale, rivelandosi fin da subito un grandissimo successo di pubblico e critica. Hideaki Anno ce l'ha fatta ancora una volta.


Fonti Consultate:
Anime News Network

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