Netflix spiega come promuovere al meglio i prodotti asiatici

Le tre parti fondamentali della strategia sono Contenuto, Conversazione e Scelta

di marco97fe

Kaata Sakamoto, vicepresidente dei contenuti di Netflix Japan e il product manager Michael Smith hanno condiviso i dettagli sulla strategia promozionale di Netflix in particolare per gli anime e le serie asiatiche durante il convegno "Netflix: from Asia to the world – Breaking out new titles" di TIFFCOM (Tokyo International Film Festival). Secondo Sakamoto, le tre parti essenziali della strategia sono Contenuto, Conversazione e Scelta.

Netflix spiega la formula di successo per la promozione di anime

Il "Contenuto" prevede l'investimento per creare una programmazione di qualità. Dal 2015, infatti, Netflix ha investito in più di 50 titoli provenienti dal Giappone e ha stabilito impianti di produzione in più di 100 paesi e territori al di fuori del Sol Levante. La chiave è investire in storie da tutto il mondo, tutte con temi ampiamente accattivanti e punti di vista differenti da poter offrire al pubblico spettatore.

La "Conversazione" consiste invece nel coinvolgimento dei titoli della piattaforma sui social media. L'idea di base è che le persone associno Netflix ai consigli fidati del passaparola in modo da dedicare più tempo al servizio. Netflix sta creando il primo sito di e-commerce e giochi dedicati al suo servizio al fine di favorire un ulteriore coinvolgimento del brand.

Infine la "Scelta" si riferisce all'intricato algoritmo di raccomandazione del servizio. In primo luogo, vengono consigliati titoli di un genere o di una categoria simili a quelli che l'utente ha visto in precedenza, così come i video e gli stili delle miniature sono personalizzati in base alla cronologia dei clic dello spettatore. Inoltre, uno stesso titolo può essere consigliato anche in più categorie, a seconda di quelle preferite dall'utente. Ad esempio, la serie Alice in Borderland è stata consigliata sotto le categorie "Serie TV giapponesi", "Serie TV tratte da manga", "Serie TV di suspense", ecc.

Secondo Smith, vendere un titolo a Netflix ha due chiari vantaggi: il primo è che grazie all'algoritmo i titoli hanno il potenziale per ricevere un'esposizione continua anche dopo il lancio. Ad esempio, sempre Alice in Borderland ha ricevuto un picco di visualizzazioni a seguito del successo mondiale di Squid Game, e perciò l'algoritmo ha iniziato a consigliarlo agli spettatori che avevano guardato la serie coreana. Per questo motivo, lo show è tornato tra i primi 10 in più di 50 paesi, più di nove mesi dopo il suo lancio iniziale.

Il secondo vantaggio dell'algoritmo di Netflix prevede la possibilità di ignorare la necessità di marketing specifica per un determinato titolo. Sebbene il servizio colleghi titoli con generi e stili simili, è anche importante consigliare in generale titoli ad un pubblico che non è mai stato esposto a quella categoria prima, il che aumenta la possibilità di nuove scoperte e boom improvvisi.

In conclusione, Smith e Sakamoto hanno hanna parlato brevemente degli anime descrivendoli come "un enorme successo su Netflix". Nel 2020, oltre 120 milioni di abbonati hanno scelto di guardare almeno un anime sulla piattaforma. Secondo Smith, "molti utenti stanno scoprendo gli anime per la prima volta attraverso il servizio".


Fonte Consultata:
Anime News Network

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