Lucca Comics & games 2025: intervista a Rie Takahashi, voce di Emilia in Re:Zero

Un dialogo che ci ha permesso di approfondire il lavoro del doppiaggio e di scoprire come la sensei sia cresciuta nel corso della sua carriera

di marco97fe

Nel corso di Lucca Comics & Games 2025 abbiamo avuto l'opportunità grazie a Crunchyroll di incontrare e intervistare  Rie Takahashi, una delle doppiatrici più amate della scena giapponese, voce di Emilia in Re:Zero -Starting Life in Another World- e di Ai Hoshino in Oshi no Ko. Vi riportiamo qui di seguito il testo del nostro incontro, per un dialogo che ci ha permesso di approfondire il mestiere del doppiaggio e di scoprire come la sensei sia cresciuta e cambiata nel corso della sua carriera.
 
Lucca Comics & games 2025: intervista a Rie Takahashi

Come affronti ogni nuovo personaggio? E come riesci a donare a ciascuno di loro un'aura e una personalità così diverse?

Nell'ambientazione c'era un riferimento che mi aveva molto colpito per quanto concerne l'età percepita di Emilia. Questo perché lei era rimasta intrappolata nel ghiaccio per tanto tempo e quindi lei tecnicamente avrebbe oltre cento anni. Però nella realtà lei è appunto rimasta intrappolata in quel ghiaccio, quindi non aveva quell'età a livello mentale. Mentre invece, appunto se la vediamo a livello fisico, infatti sembra quasi avere la stessa età di Subaru. E quindi c'era questo divario fra la sua età fisica e poi diciamo l'età che potremmo definire anagrafica. Quindi a volte sembra essere una sorella maggiore, a volte sembra essere una bambina, una bambina un po viziata. Altre volte sembra invece essere una coetanea proprio di Subaru. E quindi questi tre elementi si andavano a fondere in quello che per me è stato importante nella sua personalità.

Parlando di Emilia in Re:ZERO, quest'anno abbiamo visto una versione di lei molto più attiva e determinata rispetto alle stagioni precedenti, e l’anno prossimo uscirà la quarta stagione. Sappiamo che non puoi rivelare troppo, ma cosa possiamo aspettarci da Emilia nel nuovo arco narrativo? E come ti senti riguardo all’evoluzione del suo personaggio, dagli inizi della serie fino a oggi?

Nella quarta stagione ho provato la stessa sensazione che avevo già avvertito nella terza: Emilia è diventata una persona davvero forte e consapevole, che sa ciò che vuole. Questa maturità nasce proprio dalle prove che ha dovuto affrontare nella seconda stagione, esperienze dolorose ma fondamentali per la sua crescita. Ricordo che anche per me, durante il doppiaggio, quelle scene erano emotivamente pesanti da interpretare. Però ho sempre pensato che fosse giusto così: sono proprio quelle difficoltà ad aver dato profondità al suo carattere e, in un certo senso, anche a me come interprete.

Sono ormai più di dieci anni che interpreti Emiia. Quali sono le difficoltà nell'interpretare per un periodo così lungo lo stesso personaggio, con anche diverse pause tra una stagione e l'altra? Il tuo modo di doppiarlo è cambiato rispetto agli inizi, magari anche in parallelo alla tua crescita come doppiatrice?

Per quanto concerne l'animazione, è vero, tra una stagione e l'altra ci sono state pause anche lunghe, di quasi quattro anni. Potrebbe sembrare un periodo enorme, ma in realtà non ho mai sentito di essermi davvero allontanata da Emilia. Durante quel tempo ho continuato a interpretarla grazie al gioco mobile dedicato a Re:Zero, per il quale registravo battute e dialoghi con una certa frequenza. Spesso lavoravo su nuove linee una o due volte al mese, quindi il legame con il personaggio non si è mai interrotto del tutto.

Puoi raccontarci com'è una giornata tipica nella vita di una doppiatrice giapponese? Magari prendendo come esempio il periodo di Re:ZERO.

La vita di un doppiatore o di un doppiatrice spesso si divide soprattutto nei periodi di registrazione. Le giornate si dividono tra due sessioni: quella mattutina, dalle 10 alle 15, e quella pomeridiana, dalle 16 alle 21. Nel periodo di Re:Zero, le sessioni pomeridiane erano particolarmente frequenti, quindi spesso finivamo di lavorare la sera ed era comune andare a cenare tutti insieme.

Per concludere, non sappiamo quanto tu abbia avuto occasione di visitare l'Italia o questa fiera in particolare: cosa ti è piaciuto di più di questa esperienza finora e cosa, se c'è qualcosa, ti ha sorpresa o colpita maggiormente? Ti piacerebbe lasciare un messaggio finale ai tuoi fan italiani che ti seguono con tanto affetto?

Essere qui a Lucca è stato davvero speciale e sono davvero felice di essere stata invitata perché non è solo la mia prima volta in Italia, ma anche in Europa. Ieri ho avuto la possibilità di fare un po' di turismo e sono rimasta incantata dal Duomo di Santa Maria Novella, imponente e bellissimo. Ho persino comprato una fotocamera per immortalare ogni momento.
Ai miei fan italiani voglio dire una cosa: "questa è la mia prima esperienza a Lucca, ma continuate a invitarmi!".


Grazie mille.

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