Rockstar, rivolta interna: 200 dipendenti firmano lettera contro i licenziamenti
Avviata azione legale dopo i 30 licenziamenti in UK e Canada. Il caso arriva al Parlamento britannico
di DannyK

«È commovente vedere così tanti colleghi sostenerci e chiedere conto alla dirigenza di quanto accaduto», ha detto uno dei dipendenti licenziati. «In un momento in cui Rockstar vorrebbe farci sentire intimoriti, i miei ex colleghi stanno andando dritti alla porta del nostro capo per pretendere che le nostre voci vengano ascoltate, senza fare un passo indietro.»
«Per chiunque conosca realmente la situazione è evidente che si tratta di un atto di union busting, brutale e senza alcuna vergogna. Rockstar impiega sviluppatori di talento, tutti fondamentali per creare i giochi che realizziamo.»
I licenziamenti, avvenuti nelle sedi Rockstar del Regno Unito e del Canada alla fine di ottobre, sono stati giustificati dall’azienda con l’accusa che alcuni dipendenti avessero “diffuso e discusso informazioni riservate in un forum pubblico”. I lavoratori – e l’IWGB – sostengono invece che si tratti di un ritorsione per il tentativo di organizzare un sindacato. L’unione ha anche dichiarato che ogni tentativo di negoziare un rientro dei licenziati è stato respinto, motivo per cui ha avviato un’azione legale all’inizio della settimana.
La vicenda è arrivata fino al Parlamento britannico: la deputata Christine Jardine (Edinburgh West) ha sollevato la questione chiedendo un incontro con il ministro competente «per discutere quali misure possano essere intraprese a sostegno della forza lavoro».
Rockstar e la società madre Take-Two Interactive, al di là dell’accusa di fuga di informazioni, hanno mantenuto un silenzio assoluto. Intanto però la pressione cresce. Ex dipendenti e membri dell’IWGB hanno già organizzato proteste davanti agli uffici di Rockstar North e Take-Two a Edimburgo, e ne sono previste altre a Londra e Parigi il 14 novembre, e di nuovo a Edimburgo il 18 novembre. Anche il sindacato francese dell’industria videoludica, Le Syndicat des Travailleureuses du Jeu Vidéo, ha chiesto a Rockstar di reintegrare i lavoratori licenziati e guiderà la protesta prevista davanti agli uffici parigini di Take-Two.
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