Tales of Xillia Remastered - Recensione del ritorno del duo degli spiriti

L'avventura di Jude e Milla torna rimasterizzata sulle console moderne

di Klarth Curtiss

La saga Tales è una delle più conosciute e apprezzate del panorama JGDR, partita con Phantasia nell'ormai lontano 1995 per arrivare al più recente Arise nel 2021.
Grazie al progetto Remastered, diversi capitoli hanno già goduto di una seconda vita, tra cui VesperiaSymphonia, e, all'inizio di quest'anno, Graces, con quella di Berseria che all'inizio del prossimo anno delizierà (o traumatizzerà) nuovamente una nuova schiera di giocatori.

Non stupisce dunque la volontà di Bandai Namco di voler riportare sulla scena anche Tales of Xillia, primo episodio di una delle duologie più apprezzate dell'era Playstation 3, che torna in questa versione Remastered con diversi piccoli Quality of Life o aggiunte, ma dopo 14 anni l'esperienza regge ancora?
Noi abbiamo accompagnato per diverse ore il cast di protagonisti e oggi siamo pronti a raccontarvelo nella nostra recensione.

Dopo 14 anni, le avventure di Jude e Milla reggono botta come fosse ieri

Tales of Xillia è ambientato nel mondo di Rieze Maxia, una terra nel quale umani e spiriti convivono in armonia, i primi fornendo la loro energia come sostentamento ai secondi, e i secondi permettendo ai primi di prendere in prestito i loro poteri per attività di tutti giorni. In cima a questa catena troviamo Maxwell, il signore degli spiriti in grando di comandare i Grandi Quattro (Efreet, spirito del fuoco, Undine, spirito dell'acqua, Sylph, spirito del vento, e Gnome, spirito della terra).

Qualcosa di losco sta però succedendo nel mondo: Maxwell avverte infatti che gli spiriti si stanno misteriosamente spegnendo un po' alla volta; assumendo quindi le fattezze di una ragazza chiamata Milla, decide di recarsi nella vicina città di Fennmont (dove la concentrazione spiritica è più alta) per investigare.
Nella stessa cittadina, troviamo il nostro secondo protagonista: Jude Mathis, brillante studente di medicina sul punto di laurearsi.
La situazione prende una brutta piega nel momento in cui, andando alla ricerca del suo professore misteriosamente scomparso, Jude si imbatte nella ragazza, alla quale si unisce a causa delle circostanze e con la quale scopre, sotto la città, una serie di laboratori dove le persone vengono tenute prigioniere, al fine di prosciugare la loro energia spiritica. Nel tentativo di fermare una pericolosa arma tenuta lì, chiamata Lancia di Kresnik, Milla perde completamente l'utilizzo dei Quattro Grandi Spiriti e decide di tornare nel suo villaggio natale per recuperare le forze.

In fuga dalle autorità locali e aiutati dal misterioso mercenario Alvin, il duo partirà per un'avventura al fine di aiutare Milla a ristabilire la sua forza e capire quali siano i veri intenti dell'Impero, prima che il mondo venga prosciugato di tutta la sua forza.

Per tutta l'avventura, Milla non è una persona che va molto per il sottile

Dal punto di vista del gameplay, il gioco mantiene i canoni tipici della serie, mettendoci in zone open map o a corridoio, con nemici che vagano sul terreno di gioco e con cui, una volta effettuato il contatto, partirà lo scontro in un'apposita zona istanziata (e qui già possiamo vedere i primi miglioramenti, in quanto le transizioni da campo aperto a combattimento sono praticamente instantanee). Come ogni capitolo della serie, anche Xillia mette la sua firma nel combattimento, tramite il sistema dei legami: è infatti possibile collegare il proprio personaggio attivo a uno degli altri tre in combattimento, ottenendo non solo abilità passive uniche (come la possibilità di spezzare la guardia dei nemici o immobilizzarli), ma anche tecniche combinate da eseguire con il proprio partner. Mano mano che si eseguiranno tecniche speciali infatti, si riempirà una barra sulla sinistra dello schermo che, una volta raggiunti determinati segmenti, permetterà di eseguire delle tecniche in combo, mentre una volta riempita del tutto ci permetterà di scatenare uno scenografico attacco di coppia.

Esclusiva di questo capitolo è anche la cosiddetta Sfera Lilium: una sorta di sferografia dove ottenere sia statistiche passive sia nuove abilità e tecniche.
La progressione dell'equipaggiamento è inoltre leggermente diversa dal solito, in quanto nuovi oggetti saranno disponibili nei negozi solamente dopo averli fatti salire di livello donando appositi materiali ottenuti in battaglia.

Immancabili inoltre le mitiche Scenette (o skit, per gli estimatori della serie), segmenti riproducibili in determinate occasioni nel quale i personaggi, tramite i loro ritratti, chiacchierano del più e del meno.

Il contenuto delle skit varia da "momento di riflessione" a "demenza totale"

Dal punto di vista tecnico siamo rimasti un po' combattuti: se infatti i caricamenti sono stati ottimizzati e nel complesso la resa grafica è più pulita rispetto all'originale, ammettiamo che ci saremmo aspettati dei leggeri miglioramenti anche ai modelli dei personaggi, che impallidiscono rispetto alle versioni 2D presenti nelle skit. Questa versione è inoltre stata aggiornata con molti piccoli Quality of Life, tra cui la possibilità di riprovare subito uno scontro dopo una sconfitta, la possibilità di disattivare gli incontri casuali, velocizzare i movimenti dei personaggi e visualizzare forzieri e altre indicazioni in maniera più chiara sulla minimappa.

L'avventura ha una durata contenuta, che oscilla tra le 30 e le 35 ore, cosa dovuta principalmente dal fatto che è possibile affrontarla dal punto di vista di entrambi i protagonisti per avere una visione più completa dei fatti.

 
Oggi come 14 anni fa, Tales of Xillia rimane uno dei punti più alti del brand, con un cast di protagonisti eccezionale, un combat system semplice ma stratificato e una trama che tiene incollati dall'inizio alla fine. La remastered non aggiunge nuovi contenuti di alcun tipo, ma migliora sensibilmente l'esperienza grazie a una pletora di Quality of Life molto graditi, rendendolo la versione definitiva per chi non lo ha mai giocato. Adesso non resta che attendere fiduciosi il ritorno del secondo capitolo (e magari di Abyss, vero Bamco?)
 
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