Umamusume dà il suo addio al leggendario cavallo perdente Haru Urara
La community di Umamusume e non solo rende omaggio alla "stella dei perdenti"
di TWINKLE
Haru Urara, il cavallo da corsa diventato famoso a livello nazionale in Giappone ispirando in seguito un personaggio del franchise multimediale Umamusume: Pretty Derby, è deceduto all'età di 29 anni.
Haru Urara, il cui nome significa "Primavera Gloriosa" o "Primavera Gentile", nacque il 27 febbraio 1996 a Nobuta Bokujo, Mitsuishi, Hokkaido. Incapace di trovare un acquirente, la fattoria iniziò ad addestrarla come cavallo da corsa. Al suo debutto, il 17 novembre 1998, all'ippodromo di Kōchi, Haru Urara perse, classificandosi al quinto e ultimo posto. Nei successivi quattro anni e mezzo, gareggiò una o due volte al mese, ma non riuscì a ottenere una sola vittoria.
Nel giugno 2003, dopo aver ottenuto l'ottantesima sconfitta consecutiva, la notizia fu ripresa dai media nazionali giapponesi, e la popolarità di Haru Urara iniziò a crescere in Giappone. Fu definita "la stella splendente dei perdenti di tutto il mondo" (負け組の星, makegumi no hoshi), per aver continuato a correre con tutto il cuore, nonostante la sua serie apparentemente infinita di sconfitte. Questa impennata di popolarità fu soprannominata "Il boom di Haru Urara", e la notizia di Haru Urara raggiunse persino la comunità internazionale, venendo riportata negli Stati Uniti, in Canada, in Germania e altrove.
Durante il boom, i biglietti delle scommesse Haru Urara iniziarono a essere utilizzati come omamori, in particolare per proteggersi dagli incidenti stradali: la parola giapponese "ataranai" (当たらない) può significare sia "perdere una scommessa" che "evitare di essere investiti", quindi si diceva che un biglietto delle scommesse su Haru Urara, dalla perdita garantita, potesse proteggere l'auto del proprietario da eventuali incidenti. Nel 2004, uno dei migliori fantini della JRA, Yutaka Take, arrivò a Kochi per montare Nobo True nel Kurofune Sho. Lì, a Take fu chiesto di montare Haru Urara, e lui accettò. Take fu il fantino di Urara nella sua 106° corsa. Con la presenza di Take come fantino e il boom di Urara al suo apice, l'ippodromo di Kochi registrò un record di presenze e scommesse, con 500 milioni di yen in biglietti venduti. Dopo la sconfitta di Urara, l'ippodromo di Kochi conservò il denaro delle numerose scommesse perse e riuscì a saldare i propri debiti. Da allora, le sorti dell'impianto sono cambiate, diventando uno degli ippodromi locali di maggior successo in Giappone.
Haru divenne anche oggetto di un discorso dell'allora Primo Ministro giapponese Junichiro Koizumi, che dichiarò: "Vorrei vedere Haru Urara vincere, anche solo una volta. Il cavallo è un buon esempio di come non arrendersi di fronte alla sconfitta". Haru Urara ha corso la sua ultima gara nell'agosto del 2004 e si è ritirata con un record di 0 vittorie e 113 sconfitte.
Umamusume: Pretty Derby ha registrato un'ondata di fan internazionali dopo il suo recente lancio globale, di conseguenza, molti giocatori si stanno appassionando anche ai cavalli reali da cui i personaggi si ispirano. Cygames ha condiviso un elenco generale di regole e linee guida da seguire quando si visita uno dei cavalli da corsa in pensione su cui si basano le ragazze del gioco.
Ci sono già stati casi di violazione delle regole nei ranch che comportano sconfinamenti e fotografie indesiderate. Coloro che vengono sorpresi a violare le regole potrebbero essere scortati fuori e possono anche essere banditi da future visite. Per quanto tu ami le ragazze cavallo del gioco come Haru Urara e Gold Ship, Cygames vuole che i potenziali visitatori sappiano che i cavalli sono molto sensibili e possono essere facilmente spaventati dall'attività umana. Considerando che ogni famoso cavallo da corsa vive in un ranch diverso e non in una scuola di cavalli immaginaria come la Tracen Academy di Umamusume, non sono abituati a rumori forti, flash di macchine fotografiche o contatti con estranei.
Umamusume: Pretty Derby è disponibile per iOS, Android e Windows (Steam).
Fonte consultata:
PCGamer
LosAngelesTimes