Lutto nel mondo dell'animazione: addio a Tatsuya Nagamine, regista di One Piece e Dragon Ball Super
Il rinomato regista aveva 53 anni. Aveva diretto molti episodi della serie di One Piece e il film Dragon Ball Super: Broly
di Ironic74
La comunità dell'animazione giapponese è in lutto per la scomparsa di Tatsuya Nagamine, uno dei registi più influenti degli ultimi anni nel panorama degli anime shonen. La notizia della sua morte, avvenuta questa estate, è stata resa pubblica giovedì 13 novembre dal compositore Kōhei Tanaka e dallo sceneggiatore Osamu Suzuki attraverso i loro account su X/Twitter. Nagamine aveva 53 anni.
Tanaka ha rivelato di aver partecipato a una commemorazione tenutasi presso gli studi Toei Animation, mentre Suzuki, impossibilitato a essere presente per impegni concomitanti, ha appreso la notizia da un amico che aveva preso parte all'evento.

Tatsuya Nagamine ha lasciato un'impronta importante nel mondo dell'animazione giapponese più recente, lavorando su alcuni dei franchise più iconici della Toei Animation. La sua carriera l'ha visto collaborare a serie come Dragon Ball, One Piece, Digimon e Precure, dimostrandosi un maestro nell'arte di portare sullo schermo storie d'azione e avventura.
Nel panorama di One Piece , . Ha anche diretto l' edizione speciale e rivisitata dell'arco narrativo della "saga dell'isola degli Uomini Pesce" durante la pausa della serie principale, tra novembre 2024 e marzo 2025. Tra i suoi lavori cinematografici nel franchise spicca One Piece Film Z , oltre allo speciale One Piece: Heart of Gold .
Per quanto riguarda Dragon Ball, Nagamine ha diretto il pluripremiato film Dragon Ball Super: Broly e ha e ha anche diretto la serie di Dragon Ball Super dagli episodi 77-131, contribuendo in modo significativo all'evoluzione visiva della serie.
Nagamine con gli altri ospiti di Toei a un incontro stampa durante il Lucca Comics & Games 24

Proprio un anno fa, nell'ottobre 2024, Tatsuya Nagamine era stato ospite d'onore a Lucca Comics & Games insieme all'animatore storico Kenji Yokoyama. Durante la conferenza stampa del 30 ottobre, il maestro aveva condiviso con passione la sua visione artistica e il suo approccio al lavoro.

Parlando dell'arco di Wano e delle scene più iconiche, come quella dell'episodio 1071 con l'introduzione di Nika, Nagamine aveva spiegato:
"Per gli eventi epici, specificamente intorno al 1071esimo episodio, abbiamo inserito una parte molto caratteristica fatta in cartoon style. [...] Grazie però all'aiuto di animatori arrivati da tutto il mondo queste battaglie sono arrivate ad un punto estremamente interessante usando quel tipo di linea. Mi sono poi confrontato con Oda: io e lui siamo cresciuti con Shazam! e Tom & Jerry e per farli conoscere alle nuove generazioni mandavamo, in studio, gli episodi di Tom & Jerry a ripetizione per far aver chiaro come funzionasse lo stile."
Durante quella stessa intervista, Nagamine aveva anche rivelato la sua filosofia produttiva, ispirata alla sua esperienza su Doredo Doremi :
"Io sono il regista della serie e ho iniziato a ricoprire questo ruolo con Doremì. Lì ho avuto un'esperienza fantastica con il regista Jun'ichi Sato perché lui ci ha dato una cornice entro la quale eravamo liberi di sperimentare. Sul lavoro quindi non eravamo proprio serissimi: ridevamo, scherzavamo, il clima era molto gioviale [...] Ho voluto fare lo stesso per quanto riguarda la produzione di Wano."
Questa filosofia di lavoro aveva attratto talenti da tutto il mondo, creando quello che Nagamine stesso aveva definito un "parco divertimenti" creativo, dove animatori come Megumi Ishitani e Vincent Chansard avevano potuto dare il meglio di sé.

Lo sceneggiatore Osamu Suzuki ha condiviso su X/Twitter un ricordo toccante del loro primo incontro nel 2010, durante la lavorazione di One Piece Film Z. Suzuki aveva raccontato di come inizialmente trovasse Nagamine molto severo, tanto da perdere il coraggio in alcuni momenti. Ma quando finalmente completò la sceneggiatura e si incontrarono, Nagamine si inchinò profondamente dicendo "grazie per il duro lavoro". Suzuki ha ammesso: "In quel momento, sono quasi scoppiato a piangere", aggiungendo che Nagamine "metteva cuore e anima nel suo lavoro".
Questa dedizione totale al proprio mestiere emerge chiaramente dall'ampiezza e dalla qualità della sua filmografia.La scomparsa di Tatsuya Nagamine lascia un vuoto profondo nell'industria dell'animazione giapponese. Il suo approccio innovativo, che sapeva coniugare il rispetto per il materiale originale con una libertà creativa capace di attrarre talenti internazionali, ha ridefinito gli standard visivi degli anime shonen moderni.
Fonte: Anime News Network