logo AnimeClick.it

-

Quando si dice "un tuffo nel passato".

Il tempo per ognuno di noi scorre lento ma inesorabile, e arriva per tutti, chi prima chi dopo, il momento in cui ci si rende conto che, nonostante tutto, siamo soli. Siamo soli con i nostri ricordi. Alla fine ci restano solo loro, tutto il resto se ne va, sommerso dall'acqua che ingloba ogni cosa. E' questo il destino dal sapore agrodolce che attende il protagonista di "Tsumiki no Ie", un anziano vedovo che, dilaniato dal tempo, continua imperterrito ad aggiungere mattoni alla propria dimora, perché questa non venga totalmente sommersa dalle acque, immedesimandosi nella viscerale differenza che disgiunge vita e sopravvivenza.
Legato anima e corpo alla sua pipa, seppur questa sia solo un misero oggettino senza valore, quando accidentalmente la perde, non resiste al desiderio di scendere a recuperarla, consapevole però di quanto farà male voltarsi indietro. Perché ad avere valore per lui non è ovviamente l'oggetto in sé, bensì le persone che all'oggetto, come può essere una collana, un anello, un letto, un divano, un libro, erano legate insieme a lui stesso; come se ogni oggetto fosse in realtà un filo. Fa male, perché quelle persone non ci sono più, che sia per scelta o per chissà quale ingiustizia della vita, ciò che conta per lui è che quelle persone non ci sono più. Eppure lui scende comunque a recuperare la sua pipa, perché la sua pipa, così come le persone ad essa legate, sono parte di lui, e lo saranno per sempre.
Perché, se c'è una certezza che accomuna tutto ciò che è bello, è la triste verità che ciò che è bello purtroppo finisce (troppo presto, qualcuno aggiungerebbe); anche ciò che è brutto finisce, ma nessuno ci fa caso.
L'unica cosa che si può fare è saperlo accettare. Perché non c'è altro che si possa fare, non si può viaggiare nel tempo, non si può riportare in vita persone per cui il tempo è, loro malgrado, esaurito, non si può dimenticare (che sarebbe il più grande degli errori).
E allora ciò che resta da fare è continuare a mettere mattoni, uno dopo l'altro, anche se insieme alla donna che si è amata magari era più divertente (e pure più semplice), anche se ogni mattone ci avvicina sempre di più al nostro inevitabile destino, anche se continuerà a fare sempre più male.

"Tsumiki no Ie" è un brindisi alla vita, alle persone che, volenti o nolenti, nel bene e nel male, la nostra vita l'hanno segnata, a tutto ciò che è meraviglioso, che quindi alla fine farà male, ma resta comunque meraviglioso; alla memoria di quella vita che, nonostante tutto, in tutto e per tutto, resta sempre e comunque stupenda.