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8.5/10
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“Megalo Box” è un anime che è stato fatto per il cinquantesimo anniversario del manga “Rocky Joe”.
Incominciamo dicendo che non bisogna aver letto il manga per apprezzare l’anime, e che la storia è molto diversa; adesso partiamo dalla trama.

L’anime si svolge in un futuro non troppo distante da noi: da una parte abbiamo una città dove tutti i cittadini sono registrati e vivono le loro vite in modo normale e agiato, mentre da un'altra parte abbiamo una gigantesca baraccopoli nella periferia, dove gli abitanti di questo girone infernale non sono registrati (come degli invisibili) e cercano di adattarsi e sopravvivere al massimo delle loro possibilità. E qui troviamo il nostro protagonista, ovvero Junk Dog (è un soprannome), il cui nome vero nome è sconosciuto: lui è un pugile che combatte incontri clandestini truccati (anche se controvoglia), il suo allenatore è Gansaku Nanbu, che in passato aveva una palestra, ma a causa di alcuni eventi (che poi verranno spiegati nell’anime) ha deciso di chiuderla e passare a incontri clandestini truccati.
Junk Dog vive la sua vita sempre al limite, non avendo troppa paura della morte; guida una motocicletta, ma spesso esagera e rischia di morire, e la danneggia a causa di incidenti, ma gli viene riparata da Abuhachi, che sotto sotto tiene a lui (un meccanico della baraccopoli che vive in mezzo al nulla). Un giorno, guidando la sua motocicletta in modo spericolato, ha un incidente con un’auto; dentro il veicolo si trova Yukiko Shirato, la presidente del gruppo Shirato. Tale gruppo gestisce il torneo di Megalonia, e in tale toreo i pugili combattono usando dei Gear (mini-esoscheletri che si mettono alle braccia per potenziare i colpi, usati anche per parare). Insieme a lei si trova Yuri (che fa molto Ivan Drago), sua guardia del corpo e attuale campione di Megalo Box, che ha dei Gear innestati nel corpo (quasi come arti cibernetici). Yukiko voleva dare dei soldi a Junk Dog per via dell’incidente e chiuderla lì, ma il nostro Junk Dog le dice di no e la insulta pure; dopo tale fatto Yuri, non accettando gli insulti alla sua “padrona”, vuole combattere contro di lui, ma Yukiko lo ferma e le cose sembrano finite così. Passa un po’ di tempo e, mentre il nostro Junk Dog sta disputando un incontro clandestino come al solito, spunta dal nulla Yuri, lui lo sfida e combattono; ovviamente il nostro protagonista viene sonoramente sconfitto, e Yuri gli dice che, se vuole combattere contro di lui in un vera arena, dovrà partecipare al torneo di Megalonia. Il nostro Junk Dog, durante un incontro clandestino, sente l’ordine del suo allenatore, grazie a un auricolare nascosto (così truccano gli incontri), di perdere l’incontro, ma questa volta decide di disubbidire e sconfigge l’avversario. L’allenatore è sconvolto, lui e il protagonista vengono presi dal boss mafioso Fujimaki, che gestisce gli incontri truccati e all’inizio ha intenzione di ucciderli entrambi, ma Junk Dog e l’allenatore decidono di fargli una proposta per salvarsi, ovvero combatteranno al torneo di Megalonia e, se vinceranno, il premio sarà del boss e loro saranno finalmente liberi. Il Boss accetta, e crea un’identità fittizia per il nostro protagonista, che da oggi ottiene il nome Joe, ma questo è solo il primo passo per combattere; gli serve anche un Gear (i mini-esoscheletri di cui parlavo prima), e inizialmente ne prende uno da Abuhachi (quello che gli aggiusta la moto), ma dopo varie peripezie e altre cose che non vi svelo decide di combattere senza Gear contro pugili col Gear, e il suo nome da pugile diventa “Gearless” Joe.
Qui inizia la sua scalata, il cui obbiettivo finale è arrivare fino a Yuri e sottrargli il titolo di campione.

Uno degli elementi cyberpunk dell’opera è la forte divisione sociale tra ricchi e poveri: da una parte, come dicevo prima, abbiamo i normali cittadini (di cui alcuni molto benestanti), che trascorrono la loro vita come se nulla fosse, mentre dall’altra abbiamo degli invisibili (in tutti i sensi), persone che non esistono per il sistema, e al massimo vengono visti solo come un problema, come dei cani randagi, cittadini di serie B, anzi non cittadini ma persone di serie B, che non devono venire considerati, devono rimanere in quelle baraccopoli e non si devono mischiare con gli abitanti della città, perché non ne sono degni, o almeno molti la pensano così.
Un altro elemento fortemente cyberpunk in “Megalo Box” sono le corporazioni: ovviamente tutta l’attenzione è sul gruppo Shirato, ma ce ne sono altre, e infatti questo torneo non è solo una mera questione sportiva, ma serve a dimostrare che i Gear integrati di Yuri fatti dalla Shirato sono superiori a quegli degli altri. Infatti la Shirato lavora anche con le aziende militari, e per certi versi questo torneo serve a mettere in mostra la loro tecnologia, per convincerli ad acquistarla.

In “Megalo Box” un aspetto importante lo hanno i Gear: questi non sono solo strumenti per combattere, ma essi a loro modo riflettono il divario sociale che esiste tra poveri e ricchi, dato che, avendo questi strumenti e scegliendo quegli più accessoriati e costosi, si può essere molto avvantaggiati in uno scontro, e quindi, avendo dei Gear scarsi, si viene sconfitti facilmente; non avendoli, non si può neanche partecipare, dato che la boxe senza Gear sembra scomparsa, escludendo quella clandestina. Il nostro protagonista è autorizzato a combattere senza Gear contro pugili col Gear solo per motivi speciali, ma è un caso eccezionale, appunto.

“Megalo Box”, nonostante sia un anime corto (tredici episodi), riesce a raccontare molto bene la sua storia (forse il finale poteva essere spiegato meglio), e i personaggi principali sono molto caratterizzati, e anche la loro storia, i loro motivi e molto della loro personalità è fatto magistralmente. Ovviamente, avendo molti personaggi e pochi episodi, per altri personaggi secondari non si può dire lo stesso.

In conclusione, “Megalo Box” è un anime d’azione, di fantascienza e sportivo, che può essere apprezzato anche da chi non ha mai visto anime sportivi e non gli piacciono tanto (come il sottoscritto); qui vediamo lo scontro tra due mondi, tra chi parte da zero e vuole scalare la torre e chi è sulla cima della torre, ognuno che vuole trionfare sull’altro in uno scontro all’ultimo sangue, pronto a fare valere le proprie ragioni ad ogni costo, pronto a mettere anima, corpo, sangue e budella in questo scontro per “l’onore”, per così dire.
Uno dei migliori anime del 2018, purtroppo con poche visualizzazioni.