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10.0/10
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Dopo Il sapore del riso al tè verde (Ochazuke no aji, 1952) opera su una crisi coniugale, di cui aveva scritto una prima sceneggiatura già nel 1939, Yasujiro Ozu gira il film da molti considerato il suo capolavoro: Viaggio a Tokyo (Tokyo monogatari, 1953), ritenuto tra i più alti esempi di cinema a livello mondiale. Una coppia di anziani vive a Onomichi, paese di provincia nel sud del Giappone. Un giorno intraprende un viaggio verso Tokyo per andare a trovare due figli che vivono lì con le rispettive famiglie, ma il loro entusiasmo è smorzato dalla frenetica vita dei figli, troppo presi dal lavoro per potersi occupare di loro. La più disponibile è Noriko, vedova del loro terzo figlio caduto durante la guerra. Di ritorno a casa, la vecchia madre si ammala e muore e durante il funerale emergeranno piccoli dissapori e fraintendimenti per la diversa sensibilità dei vari fratelli e sorelle. La storia ha un incedere calmo e riflessivo, lascia affiorare in modo del tutto naturale, quasi spontaneo e senza la minima forzatura, il gap generazionale tra i personaggi e i tempi che cambiano. Alla base vi è un’apparente semplicità in cui emerge il certosino lavoro intellettuale del regista/sceneggiatore: le inquadrature, i paesaggi, la recitazione "trattenuta" degli attori, tutto viene dosato sapientemente da Ozu per far immedesimare il suo pubblico. Da questo punto di vista è forse vero che Ozu era il più giapponese tra i registi giapponesi, e si può temere che un pubblico occidentale possa trascurare alcuni particolari che invece a quello nipponico svelano interi immaginari. Mancano quasi del tutto i movimenti di macchina e l'omogeneità visiva aiuta a cogliere l'armonia interna del racconto, il contrasto tra l'antico e il moderno, e le sfumature psicologiche dei personaggi. Lucida e distaccata la descrizione di come la struttura familiare tipica giapponese vada disgregandosi, senza dimostrare alcuna empatia né per il vecchio né per il nuovo. Nel 2013, Yōji Yamada, già assistente di Ozu, dirigerà Tokyo Family (Tōkyō kazoku), remake ambientato nel Giappone contemporaneo, mentre il regista tedesco Wim Wenders esplorerà il mondo di Ozu nel film documentario Tokyo-Ga, con le testimonianze di Ryū Chishū e Atsu Yuharu.

"Ho provato a dipingere la disgregazione del sistema famigliare in Giappone attraverso l'evoluzione dei rapporti tra genitori e figli nel corso del tempo" Yasijiro Ozu.