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"Bugie d'Aprile" è tratto dall'omonimo manga del 2011. Che abbiate o meno letto il manga, consiglio vivamente la visione del suo adattamento animato, in quanto, grazie a un comparto tecnico eccezionale (A-1 Pictures), riesce a regalare atmosfere rare e ad emozionare già solo con le esperienze visive e uditive che crea ad ogni scena.

Allora, cominciamo subito con il comparto tecnico, tutto da elogiare. Personalmente, se devo pensare allo studio con le animazioni migliori, non penso ad A-1 Pictures, ma più che altro a Mappa e Ufotable, almeno per i battle shounen, ma in questo caso vengo smentito: tecnicamente è tutto giusto. Entriamo nel dettaglio, con il character design: a prima impressione nulla di ineguagliabile o di memorabile, però è incredibile come ogni emozione del personaggio venga precisamente descritta dal proprio viso, anche con solo un leggero sorriso malinconico.
Con i colori, invece, non c'è da perdere troppo tempo: sarà che le vicende si svolgono principalmente a primavera, ma le atmosfere create con i fiori di ciliegio sono incantevoli.
Sulle musiche anche c'è poco da dire: perfette! Non parlo solo degli sfondi musicali, anche delle varie canzoni di apertura e chiusura, per non parlare di quelle suonate dai protagonisti, che seguono fedelmente i vari loro stati d'animo.

Rimaniamo in tema musica. Ho letto fra le altre opinioni che spesso lo spettatore è scontento se si parla troppo di sentimenti e poco di musica. Ci tengo a precisare che la musica non è la protagonista di questa storia ma "solo" il tema principale, il filo rosso che unisce tutte le vicende, uno sfondo su cui andare a raccontare le vicende di quelli che sono i veri protagonisti, ovvero Kousei Arima e Kaori Miyazono, accompagnati dai coprotagonisti Tsubaki Sawabe e Ryōta Watari. Insomma, mettetela come vi pare, ma ciò che conta davvero in questa storia sono gli intrecci sentimentali fra i quattro personaggi elencati, che non sto ad approfondire perché incorrerei in grossi spoiler. L'incipit stesso della serie, "Conobbi una ragazza sotto un ciliegio in piena fioritura e il mio fato cominciò a cambiare.”, allude a una storia d'amore (e già dal primo episodio potremo capire fra chi) come vicenda principe.

Ciò non toglie che gli episodi completamente coperti dalle esibizioni musicali sono di gran lunga i migliori, ed è facile pensare, per questo motivo, che sia la musica l'elemento principe.
Per tali episodi ci vorrebbe una recensione a parte, mi limito solo a giudicare sublime il modo in cui si viene trasportati in un'altra dimensione e come i pensieri e i ricordi del musicista si fondano con la musica creata. Inoltre questi episodi non sono solamente un esercizio di stile, impattano profondamente sulla trama e sull'evoluzione dei personaggi.

A questo punto vorrei precisare in poche parole che, se di solito si comincia una recensione con la trama e io non l'ho fatto, è perché, come detto, le vicende ruotano attorno ai legami fra i quattro personaggi principali della storia, e qualsiasi cosa voglia dire rischierebbe con l'essere uno spoiler. Inoltre, la trama non si sviluppa molto in orizzontale, ci sarebbe anche poco da dire. Ritengo pertanto inutile aggiungere altre informazioni.

Anche sui personaggi ci sarebbe tanto da dire.
I protagonisti Kaori e Kousei sono caratterizzati in maniera ottima, ed entrambi hanno un passato ricco di elementi utili a capire meglio il presente. Una piccola critica la voglio fare al protagonista maschile, che richiama troppo spesso i ricordi della madre e ad un certo punto in maniera troppo violenta per essere reale (almeno per un anime in realtà molto realistico).
Le spalle sono ottime in quanto tali. Ovvero, come protagonisti forse sarebbero un po' poveri di sfumature, ma in qualità di coprotagonisti sono perfetti: anche se ben definiti, vivono in funzione dei personaggi principali e non li sovrastano. Qui invece una piccola critica la faccio a Tsubaki, che passa troppo tempo a piangere sulle proprie indecisioni, annoiando il pubblico.
Ma una lode speciale voglio farla per Emi Igawa e Takeshi Aiza, i rivali da una vita di Kousei, ma che si riveleranno due preziosi amici. In questo caso non mi piace tanto la loro caratterizzazione in relazione al protagonista, ma presi singolarmente come dei secondi piccoli protagonisti.
Da notare che le tre coppie di personaggi sono formate sempre da un maschio e una femmina, scelta secondo me non casuale.
Si potrebbe discorrere anche sulla madre di Kousei, sulla sua insegnante, sulla sua allieva, ma non posso dilungarmi troppo... è incredibile avere così tanti bei personaggi in appena ventidue episodi.

Siamo alle conclusioni. Anime di alto livello, consigliato a tutti (ma proprio tutti), mi ha emozionato e ho faticato a trovare difetti. Perché non prende 10? Alcuni episodi sono noiosi, ripetono certi stati d'animo o certi ricordi fino all'esasperazione, non tutti i dialoghi sono concludenti e i monologhi durante le esibizioni spesso sembrano dire tanto, e invece ne sfugge il senso.

Lo trovate su Netflix. Buona visione!