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La voce delle stelle è un seinen di Makoto Shinaki del 2004, tratto dall'omonimo cortometraggio anime del 2002, illustrato da Mizu Sahara e che rappresenta il primo lavoro scritto dell'autore. Hoshi no Koe è di fatti l'opera con cui quest’ultimo si è fatto conoscere all'interno del mondo dell'animazione nipponica.

I protagonisti sono due ragazzi all'ultimo anno delle medie, Noboru e Mikako, che passano molto tempo insieme e progettano anche di andare allo stesso liceo l'anno successivo. Tra i due il forte legame di amicizia è molto prossimo a quello dell'amore, ma come al solito bisogna fare i conti con degli imprevisti. L'opera è ambientata in un futuro in cui è stata scoperta una nuova specie vivente, contro cui si organizzano spedizioni viaggiando nello spazio-tempo. Ogni anno vengono arruolate diverse persone nell'esercito e nel 2046 tocca proprio alla nostra Mikako che deve quindi andare nello spazio e lasciare “da solo” Noboru. L'unico modo che i due hanno per sentirsi è quello di scambiarsi delle mail, che però ci mettono diverso tempo ad arrivare, ma mentre all'inizio il tempo massimo di invio è di qualche ora, con il viaggiare nello spazio, il tempo di invio aumenta fino a diventare di otto anni. Ciò che ci si chiede dunque è: Cosa produrrà questo problema di comunicazione? I due riusciranno a restare "uniti"?

I temi principali sono quindi due: da un lato l'amore a lunga distanza che a differenza di altre opere dell'autore come 5 cm al secondo non è solo spaziale ma anche e soprattutto temporale e dall'altro la fantascienza, per cui scoperta questa nuova popolazione aliena si inviano spedizioni contro di loro, motivo per cui Mikako deve allontanarsi da Noboru. I due temi sono di conseguenza inesorabilmente legati l'uno all'altro e come di consueto trattati con estrema delicatezza e professionalità da Makoto Shinkai. L'amore a lunga distanza che è un tema tipico anche di altre sue opere rappresenta il nucleo focale dell'opera e mette a dura prova i due giovani ragazzi, Mikako costretta alla solitudine nello spazio e Noboru che fa nuove amicizie e si fidanza, ma che comunque non riesce mai a dimenticarla. L'autore ci fa anche capire come l'amore possa abbattere ogni tipo di barriera, compresa quella dello spazio-tempo.

Nonostante lo scetticismo che potrebbe suscitare la lettura della trama, assicuro che anche il tema fantascientifico è trattato con abile maestria dall'autore, anche se non è mai facile parlare di viaggi nello spazio e "slittamenti" temporali che tra l'altro mi hanno molto ricordato "Interstellar", il celebre film di Christopher Nolan.

Infine piccola nota sui disegni di Mizu Sahara che pur non essendo eccezionali sono alquanto suggestivi e si conformano perfettamente a quest'opera.