logo AnimeClick.it

-

È un anime che ha suscitato un discreto successo tra i frequentatori dei sito, sull'onda di quello registrato in Giappone per la stagione estiva 2022.
"Lycoris Recoil" è un anime originale alla cui regia c'è Shingo Adachi, prodotto da A-1 Pictures sulla storia originale di Asura.
Al termine della visione, tra molti "alti" e qualche "basso" significativo, posso confermare un giudizio moderatamente positivo, perché a fronte di una trama non propriamente "memorabile" c'è un apparato tecnico di notevole spessore e due protagoniste piuttosto "kawaii": Chisato e Takina.

La storia è piuttosto semplice: si narra delle gesta di un gruppo di agenti (Lycoris) appartenenti a un'organizzazione denominata DA composta da ragazze orfane che, vestite da scolarette liceali (per non dar nell'occhio quando sono operative...) e addestrate in modo da essere killer professioniste, sono utilizzate in combattimenti anche feroci per fermare qualsiasi forma di minaccia all'ordine e alla pace.
Tra queste, Takina viene sospesa e allontanata dall'organizzazione dopo essere stata accusata (ingiustamente) di aver fatto fallire una missione, e si ritrova a collaborare con Chisato, che per fama è ritenuta la migliore delle Lycoris, ma anche lei opera esternamente all'organizzazione. Dal momento in cui iniziano a collaborare, si può apprezzare l'evoluzione del personaggio di Takina (che da machine-gun/Terminator diventa più dolce e sensibile) e la nascita del rapporto di amicizia con Chisato, che si rafforzerà man mano che le due continuano nelle varie operazioni, fino alla lotta senza quartiere con Majima, il classico psicopatico e cattivone di turno che darà del filo da torcere a tutti con il suo piano eversivo...

Facendo qualche paragone "azzardato", l'anime sembra un mix di "Nikita" (film di L. Besson) e "Psycho-Pass" per la parte di trama in cui è coinvolto il rivoluzionario anarcoide Majima... Ovviamente, delle due opere citate, l'anime non ne prende in considerazione alcuna sfumatura introspettiva e psicologica. Delle ragazze trasformate in un incrocio tra John Wick e Jason Bourne non si tiene conto di eventuali dubbi/sofferenze/drammi interiori su quello che viene loro richiesto di fare né dell'addestramento: sembrano degli automi pronti ad eseguire senza domande e dubbi la missione affidata. Delle implicazioni filosofiche delle attività di Majima in qualità di alfiere del libero arbitrio, è presente un banale richiamo nello scontro finale... ben di altro spessore (!) rispetto a quello che rende "Psycho-Pass" ancora oggi un anime di riferimento (e anche di culto...).
Quello che colpisce dell'anime è il contrasto che genera l'opera tra momenti di leggerezza e stupidità e quelli più cupi come le uccisioni e il sangue che viene sparso, tra la leggiadria delle ragazze vestite da scolarette e la loro fredda determinazione al combattimento come killer professioniste. Il pezzo forte dell'anime sono proprio i combattimenti e le scene di azione: piuttosto cruenti, violenti, con scene in cui le Lycoris vengo trucidate senza pietà dai terroristi... ma sarebbero delle ragazze ventenni.
Il contrasto è ancor più stridente in quei momenti in cui le protagoniste passano in un batter di ciglia dall'essere cameriere nel bar Lycoreco vestite in modo tradizionale ad entrare subito in azione per fermare i cattivi. Sarà per evidenziare che sono solo ragazze o altro, ma francamente tale aspetto rende l'anime piuttosto "controverso" e "irreale"... e la trama ne soffre, nonostante nei vari episodi cerchi di introdurre tra flashback e plot twist le spiegazioni e i "quid novi" per tener desta l'attenzione dello spettatore.

Menzione d'onore per Chisato: al di là della sua innata capacità di schivare i proiettili che la fa assomigliare a Neo in "Matrix", è un personaggio che, vista la sua storia e i suoi problemi di salute, è a dir poco perfetto, forse troppo. E il suo personaggio viene ancor meglio sviluppato e arricchito attraverso l'interazione che si sviluppa con Takina, tanto che a mio avviso la loro amicizia diventa al termine il leit motiv dell'anime.
Il finale, aperto, lascia sicuramente spazio ad un sequel.

Dal punto di vista tecnico, l'animazione è il punto di forza dell'anime: alcune scene d’azione hanno una intensità notevole e si alternano anche a momenti drammatici e toccanti ben rappresentati da movimenti, gesti ed espressioni veramente curati. Non posso non fare i complimenti alle doppiatrici delle protagoniste: quella di Chisato è fenomenale, ma anche quella di Takina rende bene il personaggio serio e compassato.

Per chiudere: "Lycoris Recoil" si pone come obiettivo quello di essere tutto sommato una serie allegra e spensierata (con il difetto menzionato di accostare violenza e brutalità a momenti anche puerili slice of life), con un contrasto non sempre apprezzabile tra momenti easy e drammatici che alleggeriscono e banalizzano una trama già di suo imperfetta. Nessuna pretesa di trovare riflessioni filosofiche, ma neanche si tratta di un anime da cestinare brutalmente.
D'altro canto, chi non vorrebbe che sull'ordine pubblico non vegliassero che ragazzine carine capaci delle imprese d'azione più incredibili? 'Sti Giapponesi...