Casualmente ho finito di vederlo proprio ieri. È un titolo carino e ben fatto, molto vicino allo spirito dei videogiochi, che farà contenti gli appassionati e i giocatori della serie. Peccato che siano solo quattro episodi e la maggior parte degli eventi sono riassunti, avrei voluto una vera serie per raccontare bene tutte le vicende.
Un ottimo omaggio che trova nella sua eccessiva brevità il suo vero limite, fosse stata una serie da 26 episodi, con tutto il necessario approfondimento su Rosso e i suoi Pokémon, le sue avventure contro i Capipalestra e il Team Rocket, avrebbe potuto rivaleggiare con la serie storica in quanto qualità, ma così è tutto eccessivamente "sprecato" e un po' ruffiano, alla fine della squadra di Rosso l'unico che riceve un po' di attenzioni è Charizard (casualmente il Pokémon più amato in generale), ma quello stesso Charizard come carisma e storia personale non è un mignolo del Charizard di Ash (che da Charmander viene abbandonato e reputato debole, rischia di morire per eccessiva fedeltà al suo vecchio padrone, trova in Ash una speranza di redenzione, lotta fino allo stremo contro un'orda di Exeggutor e si evolve, sviluppa di contro un certo ego proprio dato dallo "stupore" d'essere meglio di quanto il suo ex-allenatore credeva e smette di ubbidire agli ordini causando la sconfitta di Ash alla lega di Indigo, per poi redimersi quando, per la seconda volta, il suo allenatore gli salva la vita passando la notte a scongelarlo dopo che lui aveva fatto per l'ennesima volta di testa sua: il Charizard di Rosso invece? Preso da Oak, due batoste qui e là, la scena che fa tanto Digimon nell'ultimo episodio e via, non c'è modo di affezionarsi ai personaggi così), figuriamoci gli altri che saltano fuori dal nulla, praticamente. Sia chiaro, questi quattro episodi sono estremamente ben fatti, esaltanti e con un enorme fattore nostalgia, il loro difetto è proprio quello d'essere solo quattro, ingolosiscono lo spettatore e lo lasciano a bocca asciutta, occasione sprecata insomma. Insomma il difetto vero e proprio è che si tratta di quattro episodi talmente ben fatti che sarebbero dovuti essere molti di più. Pokémon è un franchise legato a doppio filo all'affetto, all'amicizia e all'emotività, fattori che qui vengono visti solo di striscio e che rendono le vicende di Rosso belle, ma non memorabili come quelle di Ash, proprio perché non ci sono state mostrate. Eppure qui non c'era nemmeno il rischio di floppare, dato il feedback granitico di fan della serie, al contrario di quanto avvenne nel '97 dove fu un azzardo, ma un azzardo in grado di creare un vero e proprio colosso...
Concordo col parere di Narutimate. E' una miniserie tutto sommato gradevole, ma che si limita ad essere un insieme di ruffianate, perdendo di vista, a causa della brevità, ciò che di Pokemon è veramente importante. Certo, è fedele in diversi punti al videogioco (addirittura ha gli eyecatch coi salvataggi e più o meno gli stessi dialoghi), ma non ha molto senso, in un anime, raccontare di come Rosso ottiene l'amo per pescare o le MT per insegnare le mosse ai Pokemon (sotto forma di cd, glieli farà ingoiare o installerà le mosse su computer?), così come si poteva evitare la ruffianissima Lavandonia, che nel gioco è tutto sommato inutile, per raccontare meglio le sfide coi capopalestra, la lega o il rivale, che risultano invece abbastanza risicate per via della brevità. Alla stragrande maggioranza dei fans di vecchia data piacerà, perché dà risalto a tutto quello che generalmente essi adorano del primo Pokemon: una posizione di riguardo per Charizard, che è il Pokemon più amato da quasi tutti (non da me, w Blastoise!), e per Mewtwo, che è il secondo, e la tristissima storia di Lavandonia su cui girano meme e tormentoni su Internet da più di un decennio, unito con una grafica moderna e al passo coi tempi. Non è però tutto oro quello che luccica.
Origini ha l'aspetto del primo Pokemon, ma non ne ha l'essenza, in quanto manca quasi del tutto l'elemento esplorativo e l'approfondimento dei legami allenatore-Pokemon (e viceversa) e allenatore-persone incontrate durante il viaggio, che sono invece fondamentali e venivano ottimamente espressi nella serie animata regolare (che continua ancora ad esprimerli, almeno sin dove ho visto io), grazie ad una narrazione ben più rilassata, raggiungendo anche elevate punte a livello emozionale. Ho sempre amato la scelta della serie animata di concentrarsi su pochi Pokemon per il protagonista, invece che seguire la linea del "Gotta catch 'em all" come si fa nel gioco e come fa il Rosso di Origini. Catturarne tanti non rende loro giustizia, meglio averne pochi ma caratterizzarli splendidamente.
Sì, forse una serie di circa 26 puntate avrebbe giovato a Origini dandogli una narrazione più rilassata e un maggior approfondimento di personaggi, eventi e temi. Però di serie che ci parlano di Kanto già ce n'è, quindi forse di questo Origini non se ne sentiva il bisogno, a parte quello pubblicitario-celebrativo di prendere i vecchi fans che vivono nel ricordo del loro Charizard e del loro Mewtwo e di spingerli a comprare XY perché nei nuovi giochi (che sono in grafica 3D quindi più esteticamente appetibili) i loro Pokemon preferiti possono evolversi ancora e diventare ancora più fighi. Carino, insomma. Un bel viaggio nella nostalgia del primo Pokemon, ma tutto sommato non ce n'era bisogno, perché per tornare a ripensare nostalgicamente al primo Pokemon basta infilare nello stereo Hit Mania Dance Champions 2000.
Non possiamo dire che sono so presenti troppi tagli e riassunti... purtroppo hanno dovuto fare tutto in 4 episodi :c
Musso92
- 10 anni fa
10
Devono farci una serie effettiva, punto. L'unico difetto di questi special è la velocità con cui si narrano le vicende, restringendo solo ai momenti salienti. Fosse stato un anime standard anche da 13 episodi sarebbe da 10 e lode.
Molto bello. L'unico difetto di quest'anime è stato proprio il fatto di averlo ristretto in 4 puntate.
Ne sarebbero bastate 12 per sfornare un piccolo capolavoro. Considerando che i jappi sfornano trashate assurde per ogni stagione anime, se investivano qualcosa in più su questo non è che andavano falliti .-.
Dio mio se mi ha fatto schifo...Altro che nostalgia, questo era un riassunto stringato bello e buono, creato solo per fare soldi. Nessuna emozione, nessun sentimento, zero combattimenti e una puntata intera dedicata a Lavandonia...Va bene, povero Cubone, ma dedicargli un episodio intero su 4 per me non ha alcun senso (bellino il pezzo di Giovanni, che resta comunque inguardabile per il fatto che ha messo tutti KO con un cazzo di rhyorn e per non aver neanche usato nidoking...)
Comincio con il dire: peccato che non l'abbiamo impostato come serie, meritava. Detto questo devo dire che mi è piaciuto davvero molto, anche la grafica era ben fatta, la storia c'è di brutto che andava troppo veloce ma penso sia per colpa del poco spazio che avevano a disposizione. L'evoluzione di Red, i vari incontri con i capipalestra, la sfida con Giovanni... merita di essere guardato. E poi la musichetta quando vince la prima medaglia! La cosa che mi è spiaciuta, come ho detto prima, è stato l'andamento veloce che ha purtroppo dovuto prendere. Poi, una mia idea sia chiaro, magari faranno altri OAV ispirati agli altri giochi o almeno ai primi titoli. Sarebbe bello ~
È un titolo carino e ben fatto, molto vicino allo spirito dei videogiochi, che farà contenti gli appassionati e i giocatori della serie. Peccato che siano solo quattro episodi e la maggior parte degli eventi sono riassunti, avrei voluto una vera serie per raccontare bene tutte le vicende.