Doppiare i documentari è una vergogna come sempre tutta italiana. Ma sottotitolarli no?
Utente43925
- 8 anni fa
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mi sono sinceramente rotto di vedere i film più di nicchia proiettati per 2 maledetti giorni INFRASETTIMANALI. Cavolo li mettessero almeno nel fine settimana, ma no devono guadagnarci sopra. Come ciliegina sulla torta anche gli spettacoli finali, 19/22 nel mio cinema almeno. E niente, si aspetta un eventuale edizione BD/DVD...
"Doppiare i documentari è una vergogna come sempre tutta italiana. Ma sottotitolarli no?"
Quanto hai ragione. Sentire il doppiaggio sopra la voce originale (un sacco di programmi e documentari stranieri) è la cosa più triste del mondo. Ma la gente è troppo pigra per leggere i sottotitoli.
Io mi sa che aspetto i bd/dvd, li faranno vero? in fondo in questo caso non cambia tanto vederlo sulla tv, poi essendo documentario preferirei vederlo sottotitolato.
Anch'io come gli altri desidero una versione su disco, dvd o blu-ray cambia poco, con sottotitoli in italiano. Comunque è già su dvd completamente in inglese per chi fosse interessato, sull'amazzone inglese con il titolo inglese "The Kingdom of Dreams and Madness".
Perché vi lamentate del fatto che i film siano doppiati? Il problema esiste solo al cinema, perché nei DVD si può scegliere di guardare il film in lingua originale, o sbaglio?
Sono appena tornato dal cinema e devo dire che sono state davvero due ore interessantissime! Tra momenti di vita quotidiana e di lavoro, discussioni, ricordi di gioventù (e anche struggenti d'infanzia di Miya san), critica alla politica giapponese e gustosi aneddoti, si possono conoscere meglio le tre personalità che hanno reso lo Studio Ghibli quella meravigliosa fabbrica dei sogni animati che tutto il mondo conosce. Imperdibile per chi si considera un vero appassionato di cinema d'animazione! Concordo in pieno con Sonoko, non capisco proprio perché lamentarsi del doppiaggio, per altro davvero ottimo, visto che poi, quando uscirà per l'home video senz'altro ci sarà anche la traccia originale. E poi non era certo un film con attori di cui poter apprezzare la bravura nella recitazione, per cui trovo assurdo lamentarsi della scelta di doppiare questo film in italiano.
@Vincent Vega e Franzelion "tutta italiana"? Non direi, in Russia e Polonia usano proprio questo metodo come "doppiaggio" (si possono ad esempio trovare i nostri Fantozzi o La vita è bella di Benigni con questo servizio).
@HypnoDisk: Non solo film italiani, ma pure anime televisivi con il doppiaggio in italiano in sottofondo. Su TV Polska satellitare anni fa ho beccato alcune puntate di General Daimos in cui si poteva sentire distintamente il doppiaggio italiano con un volume molto basso e sopra uno speaker che traduceva, in polacco ovviamente, i dialoghi. La stessa cosa anche sulla TV russa e di altre ex repubbliche sovietiche.
@Mr Ponty non sei l'unico ad aver notato la questione dei giori infrasettimanali - non è neppure un problema che l'abbiamo fatto 2 giorni ma perchè non sabato e domenica?? Sarò esplicito, proprio in periodi in cui i docu film hanno grande rilievo nel panorama cinematografico la Lucky Red avrebbe dovuto osare un pò di più, non tanto per puntare ai grandi numeri quanto per dare a quest'opera il rilievo che merita, guardate non ho aggiunto, proprio alla fine la notazione - magari un pò confusa, ma sono io che sono confusioario di mio, sul modo in cui possiamo guardare questo documentario oggi... -
Sono sicuro che la regista ha avvertito che in Ghibli stava finendo un'epoca, quanto stesse finendo ed in che modo neppure lei, forse, lo ha capito. Non credo che questo sia "un testamento" dello Studio Ghibli, anzi, ma sicuramente ne fotografa uno dei momenti più esaltanti. Ce ne sono stati, e spero vivamente ce ne saranno altri.
Spero vivamente che il DVD o il Blu ray arrivi presto ( possibilmente ad un prezzo saggio) che neanche io ho potuto vedere il documentario causa impegni familiari.
Non vi seguo sulla polemica del doppiaggio, ci sono ottimi doppiatori italiani, ottimi registi del doppiaggio e questo è un buon lavoro. I problemi del doppiaggio in Italia ed in parte sono gli stessi che troviamo in ogni altro settore del lavoro, non solo in Italia, dovunque si vogliano prestazioni altisisme pagando costi bassissimi Circostanze umilianti per le professionalità delle persone. Per la loro vita..Adam Smith - mica Carl Marx - ha detto parole sacrosante in materia.
P.S: Si @Kyrio, in effetti vorrei sapere qualcosa sulla pronuncia di Ghibli, io la ho sempre pronunciata come è scritto ( e penso continuerò a farlo).
@Debris: Non penso che la Ghibli sia arrivata alla fine, però senz'altro l'impronta di Miyazaki e Takahata è così forte che comunque dovrà in un modo o nell'altro dovrà affrontare un cambio generazionale non semplice. Anche se nell'immediato potrà essere complicato, alla lunga credo che ci sarà un'evoluzione positiva di questo studio. Per quanto riguarda la pronuncia di "Ghibli" quella corretta è la nostra, visto che Miyazaki ha dato questo nome allo studio prendendolo da un aereo italiano, ma probabilmente ha equivocato la lettura della parola nel nostro alfabeto stroppiandola in "gibli". Del resto nei credits in katakana si legge inequivocabilmente "jiburi".
@HypnoDisk E infatti il doppiaggio russo è bellissimo. Come non trovare incantevole il doppiaggio sopra il parlato originale. FANTASTICO! Soprattutto fantastico sentire Miyazaki doppiato. Comunque mi sa che per molti la differenza tra documentario e lungometraggio non è molto chiara.
@monfrin certamente concordiamo. I punti sono stati evidenziati anche in altri ambiti
A) Ghibli DIPENDE solo dai film per i profitti, e questo nella nostra epoca, non è più possibile. O abbattono i costi - in maniera assolutamente distruttiva per la qualita oppure ampliano l'offerta. E quindi alcune idee di Miyazaki, non facciamo opere per i videogames, vanno messe in cantina.
B) Ghibli deve fare delle serie, magari in formato OAV, per farsi conoscere meglio dalle giovani generazioni, a costo di non fare per un anno dei film oppure accettare l'idea di appaltare le opere ad altri studii [ Mica esiste solo l'oriente fra l'altro] e curarne solo la direzione generale.
C) Cercare nuovi registi, e aspettare che crescano.
Un idea potrebbe essere quella di aprire i suoi spazi ai più giovani, investire su iniziative come quella varata da Anno - la Japan Animator Expo - ampliandola. Credo che un errore di Miyazaki sia stato quello di non creare negli anni passati un'analogo dell'Accademia Disney, chi segue Topolino mi capisce, come fece a suo tempo Romano Scarpa. Certamente all'interno del gruppo si sono formati fior di animatori e anche registi, ma appunto "all'interno del..." Un'Accademia avrebbe dato maggior significato all'esperienza, e sarebbe diventaata un riferimento per un pubblico più vasto di operatori...Certo forse possono non averne avuto i mezzi.
Per lavoro e tempo... non sono potuto andare al cinema. Ma appena uscirà in dvd/br di sicuro non mancherà nella mia videoteca!!! MI devo ritenere fortunatissimo ad averlo incontrato/visto/toccato/parlato solo per 10 minuti!
Stupendo film-documentario! E ancora più bello averlo potuto vedere sul grande scermo di un cinema. Visto ieri al suo ultimo spettacolo del giorno in un piccolo cinema di città. In sala eravamo abbastanza, forse in tutto una quindicina o ventina di persone più un babbo con un bambino che era molto interessato ed è stato bravissimo. Pensavo di trovarla quasi vuota ma per fortuna non è stato così! Io sono molto felice del doppiaggio, essendo lenta se avessi dovuto seguire per due ore di fila tutto in lingua originale con i sottotitoli sarei diventata matta. Già per quelle poche scritte mi sono persa dei fotogrammi o delle parole. Anche se sono giovane sono lenta a leggere e poi mi concentro troppo sulle parole e perdo immagini del film. Seguo qualche anime in sub ma a casa con il pc o con il registratore della tv posso bloccare, rivederle, leggere i sottotitoli e seguirlo con calma quante volte voglio. Infatti se mai faranno uscire un DVD o un BD lo prenderò di sicuro. Sia per sentirlo un pò in originale sia per rivedermelo con calma.
All'ARFestival di Roma, sabato 24-05, c'è stata una conferenza interessantissima proprio su quest documentario. Tra i relatori c'era proprio Gualtiero Cannarsi, il direttore del doppiaggio, a cui ho chiesto perché doppiare un documentario...volete sapere il motivo? In Italia non è possibile distribuire film sottotitolati. è assurdo, ma purtroppo è così. Dopo averlo conosciuto mi sono reso conto che siamo veramente in ottime mani, perché si vedeva con quanta passione e rispetto ha voluto trasmettere l'originale. Stiamo parlando di una persona che per 20 anni ha lavorato direttamente con Miyazaki Hayao, non uno qualunque.
P.s Studio Ghibli si pronuncia Gibli, i giapponesi lo pronunciano Gibli e la prova provata è che i kana (sillabe giapponesi) con cui è scritto il nome si leggono proprio Gibli. Questo per un errore che Miyazaki commise nel trascrivere il nome di un aereo italiano che si chiamava Ghibli. Sta di fatto, però, che finché sarò in Italia lo pronuncerò Ghibli
@Simael In Italia non è possibile distribuire film sottotitolati.
Ahahah no dai questa è una panzana. Sicuramente è vero (e logico) che i distributori preferiscano sempre il doppiaggio come servizio di localizzazione, per una ovvia questione di ampliamento di pubblico, ma dire che "non è possibile distribuire film sottotitolati" significherebbe dire che c'è un divieto o un tabù come ai tempi del regime fascista. In ogni caso è una cavolata, in alcuni cinema ci sono delle sale in cui proiettano i film sottotitolati.
Doppiare i documentari è una vergogna come sempre tutta italiana. Ma sottotitolarli no?
Il fatto che questa pratica, anche in Italia, si chiami oversound, la dice lunga su quanto sia un costume "come sempre tutto italiano".
Ci sono un sacco di documentari inglesi o francesi (soprattutto quelli di storia, che frequento abbastanza) in cui gli interventi degli storici stranieri (stranieri rispetto alla lingua del documentario) sono sempre doppiati in oversound...
In Italia non è possibile distribuire film sottotitolati. (...) In ogni caso è una cavolata
Cannarsi non è uno scemo. Se lo ha detto, deve aver inteso che non è possibile in termini di riscontro economico non fattualmente (per l'appunto ci sono le sale che distribuiscono film in lingua con i sottotitoli e sono tendenzialmente piccole e con una programmazione d'essai, per così dire).
Proviamo a distribuire gli anime che quest'anno hanno mandato al cinema in lingua originale. Sono sicuro che si perdono alcuni degli spettatori che ci sono andati e ci metto la mano sul fuoco che i criticoni che "non ci vado perché il doppiaggio italiano cacca pupù" non ci andrebbero lo stesso.
A me oversound piace, mi sembra lo usi spesso dmax. C'è il programma man vs food che fatto i nquesto modo è bellissimo, perchè il nostro doppiatore (il precedente) è stramaledettamente bravo, meglio di Adam Richman che è simpatico già di suo. Poi voglio dire al cinema uno ci va per rilassarsi, magari dopo una giornata frenetica, deve anche star li a leggere per più di 2 ore, magari on problemi di vista o mal di testa viri (eeeh ne so qualcosa)... solo perchè alla nicchia, che è grande intenditore di doppiaggio, schifa l'audio italiano. Fosse fatto male o tradotto male protrei anche capirlo... ma cosi è solo cercare cercare il pelo nell'uovo... Se poi volete che perdano pure i pochi che vanno al cinema a vedere queste proiezioni allora ci potete riuscire.
@Debris: In effetti concordo sostanzialmente con tutti e tre i punti che hai citato, però l'unica cosa che non vorrei è che lo Studio Ghibli scivolasse nella trappola delle serie TV molto lunghe e con tempi di realizzazione molto stretti, finirebbe per produrre animazioni di bassa qualità, compromettendo la propria immagine. Certo finché saranno in vita Miyazaki e Takahata non credo proprio che lo permetteranno. Perché loro provenivano da quel mondo e hanno fondato lo Studio proprio per superare quello stato di cose e realizzare al meglio le loro aspirazioni. D'altra parte però questo loro meraviglioso "giocattolo" potrebbe non sopravvivere a loro se non si aprisse ad altri formati oltre ai lungometraggi cinematografici. Credo che quello degli OVA potrebbe rivelarsi l'ideale. Così come sarebbe bello se lo Studio Ghibli si aprisse a formare nuove leve, magari guardando anche oltre i confini dell'arcipelago. Del resto mi pare che in passato avesse collaborato con loro anche una disegnatrice italiana, alto atesina per la precisione, della quale però non ricordo più il nome. @HypnoDisk: senz'altro hai ragione nel dire che i film stranieri vengono doppiati per scelta dovuta all'abitudine del pubblico italiano a questo tipo di localizzazione, il divieto di diffonderli in lingua originale vigeva solo durante il regime fascista, perché così si poteva censurare più facilmente ciò che era sgradito o considerato pericoloso dai suoi esponenti. @Lyuna:in effetti hai proprio colto nel segno, al cinema essere costretti a leggere velocemente i dialoghi è un problema, poiché sì è costretti a restare concentrati sulla parte bassa dello schermo e magari ci si perde altri particolari. E poi, come hai giustamente detto, non si può tornare indietro quando ci sfugge una battuta, come invece si può fare con i DVD/Bd/VHS, o con i supporti digitali per PC. Oltretutto, come giustamente ha ammesso Tsuki! al cinema ci si va spesso anche per svagarsi e per sfuggire allo stress della vita quotidiana, doversi impegnare a leggere velocemente finirebbe per diventare un ulteriore fastidio. Con questo non voglio assolutamente sminuire l'ottimo lavoro che fanno i fansubber o i cinefili che desiderano ascoltare i dialoghi in lingua originale, però anch'io, come Antoine, non sopporto quei gran criticoni, o meglio quei TalebAnime, che si sono fatti l'orecchio e l'abitudine sui fansub e schifano a prescindere ogni doppiaggio italiano. Non si può fare di tutte le erbe un fascio, se è pur vero che in passato ci sono stati casi spiacevoli di pessimi adattamenti, cattive direzioni del doppiaggio, e odiosissime censure, per quanto riguarda film, fiction e disegni animati, non bisogna dimenticare invece l'altissima qualità e la grande professionalità della maggior parte dei nostri attori della voce, e che, comunque, le cose sono migliorate moltissimo rispetto a 20 e pussa anni fa, quando le reti del biscione compirono i peggiori misfatti ai danni dei prodotti giapponesi. Le ditte che importano anime nel nostro paese oggi sono assai più rispettose. È chiaro che poi il risultato finale non sarà per forza identico all'originale, però stare lì a lamentarsi perché il doppiatore italiano non ha lo stesso timbro di oceano del collega giapponese, come mi è capitato di leggere anche su Animeclick, è proprio degno dell'isteria da bimbominkia!
@Hypnodisk temo che Cannarsi abbia ragione. Non è questione di "divieti" ma di logiche commerciali che si impongono. @Samael sei andato all'ARF Festival ? Fatto benissimo è stato davvero un festival di grande interesse, partito con il piede giusto da quano stò vedendo in rete, e sicuramente verà ripetuto l'anno prossimo.
@Monfrin sposo le tue idee..Infatti penso anche io a serie di alta qualita e budget - il problema del rapporto qualita, budget è un vero problema in Giappone, le Tv non pagano, la vera strada che dovrebbe battere Ghibli è quello delle serie animate proposte come "evento", nello stile di Unicorn oppure di Origini. Pensate ad una serie ispirata a Nausicaa..( tanto per dire)