ahahaha diatriba secolare quella dei cartoni animati-anime!C'è ancora chi non comprende che il secondo termine serve a categorizzare il primo,specificando l'origine e la produzione made in Japan?
Purtroppo questa è una piaga che andrebbe debellata. Non quella dei barboni, ma quella degli stupidi che stracciano i maroni con questa storia degli anime e manga diversi da cartoni animati e fumetti, quando invece vogliono dire la stessa cosa. Per noi italiani, e anche nel mondo occidentale questi termini vengono usati per indicare prodotti di origini giapponesi e differenziarli da quelle degli altri paesi ma i due termini per i giapponesi stessi indicano tutti i prodotti di animazione e tutti i fumetti. Quindi per l'ultima volta dire anime e dire cartoni animati è la stessa cosa.
Quello che dovrebbero capire tutti,una volta apprese le differenze-uguaglianze tra fumetto e manga, e tra cartoni animati-anime, è che definire un'opera animata come giapponese non è un'offesa verso quel prodotto,cosa che purtroppo noto in numerosi ambiti virtuali e reali. Stesso discorso dicasi quando si definisce un manga semplicemente fumetto-fumetto giapponese. Va bene la categorizzazione, sono favorevole ma non bisogna "Linciare" chi preferisce utilizzare i termini più comuni.
animexcaso (anonimo)
- 8 anni fa
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io dico sempre "serie animata", così son contenti tutti. no dai, sono cresciuto sentendo "cartoni animati giapponesi" e non ho mai avuto problemi.
Questa diatriba "anime are not cartoons" è davvero imbecille
Ad essere proprio pignoli si dovrebbe dire "disegni animat"i al posto di "cartoni animati". Non ho idea di quando sia stato introdotto nella lingua italiana il termine cartoni animati, ma è senz'altro la stroppitura del termine inglese "animated cartoon", a sua volta la parola "cartoon" si traduce in caricatura, e non cartone. Quindi in pratica "animated cartoons" sarebbe corretto tradurlo con "caricature animate" e non cartoni. Ma detto questo, che poi ha importanza praticamente nulla, concordo in pieno con GianniGreed. Tra l'altro, qualche tempo fa, qualcuno, forse micheles, aveva detto che non tutti i giapponesi conoscono e usano il termine "anime" per indicare le serie animate TV prodotte in Giappone, è più usato il termine "Terebi Manga". Probabilmente "anime" è più utilizzato dagli addetti ai lavori, oppure dagli appassionati, e tra l'altro è stato coniato all'incirca a metà degli anni '70, prima ci si riferiva ai disegni animati con il termine "Manga Eiga".
Utente13076
- 8 anni fa
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Scusate, ma voi dite "flashback" o "retrolampo"? Poi che risposte isteriche siano da "arriva la pazza" è un altro discorso..
In realtà la soluzione alla solita, sterile polemica "non sono cartoni sono anime" è semplicissima e sotto gli occhi di tutti. Basta chiamare entrambi con un termine correttissimo ed esaustivo quale animazione.
"Cartone" ha una connotazione negativa (in senso esclusivamente infantile) nella nostra cultura. Quindi "tecnicamente" è giusto chiamarli cartoni, ma concettualmente/moralmente no. La cosa più semplice è fare come dice Giana
Basta chiamare entrambi con un termine correttissimo ed esaustivo quale animazione
Cosa che dico (e faccio) sempre infatti. Così sono tutti contenti.
Inutile prendersi in giro. Credo che quasi tutti noi abbiamo visto il video di Croix89 e che questa discussione nasca proprio a seguito della diffusione di quel video; anche alcune risposte che ho letto sembrano indirizzate direttamente a lui piuttosto che al resto dell'utenza. Personalmente penso che non dovremmo nasconderci dietro un dito e discutere direttamente de "Gli anime sono una cosa bella" nella sua interezza, sottolineando gli errori di valutazione commessi dallo youtuber siciliano e accogliendo quanto di vero viene invece viene detto su quel video intorno agli anime. Come già sottolineato da qualcuno si usa la parola anime semplicemente per specificare la provenienza geografica delle opere di animazione che seguiamo: non italiane, non americane, bensì giapponesi. Allo stesso modo chiamiamo soap opera una determinata categoria di telefilm di origine americana e telenovelas lo stesso genere di telefilm se di origine sudamericana. Potrei fare altri esempi di termini mutuati da altre lingue ma mi fermo qui. Quindi non c'è nessun motivo di scandalo nell'utilizzo del termine anime. Allo stesso modo non c'è nessuno scandalo nel chiamarli cartoni animati (per quanto la traduzione del termine fatta a suo tempo sia decisamente brutta): la persona che ha risposto a Croix "Non bestemmiare si chiamano anime" semplicemente si è comportata in modo idiota. Il motivo della diatriba nascerebbe, sempre secondo quel video, dal fatto che dire "anime" sarebbe più figo: non più prodotti per bambini ma diretti ad un pubblico adulto. Uno non dovrebbe più vergognarsi di dire in giro di guardare cartoni animati in quanto in realtà non sono tali ma sono "anime". Se qualcuno usa questo espediente per motivi del genere cova in realtà vergogna per quello che guarda. Non è assolutamente il mio caso: chiamateli come vi pare per me non fa nessuna differenza. E non credo che un genitore (mi riferisco sempre al video) non riesca a riconoscere un cartone animato se ne vede uno, anche se i figli insistono col dire che si chiamano anime. E che la maggior parte degli anime/cartoni animati non siano prodotti adatti ai bambini lo sanno anche i sassi; e credo che in fondo lo sappia anche croix. Infine non sono d'accordo con Gianni su un aspetto: meglio risolvere il problema dei barboni dandogli una sistemazione adeguata piuttosto che far diventare la caccia a 4 idioti un problema. Ma penso che lui, in fondo,, sia d'accordo con me
Anche io penso che fumetti/cartoni animati e manga/anime siano la stessa cosa, ma purtroppo ci sono molti "puristi" che ci tengono a distinguerli. Per evitare i loro attacchi di collera mi sono abituata a ad utilizzare il termine giapponese, ma sarebbe bello se ognuno li potesse chiamare come meglio crede. Fortunatamente, qui su animeclick ci é concessa questa scelta
Il termine anime e manga servono solo a specificare la provenienza del prodotto, in questo caso giapponese. Che poi li chiami cartoni o anime non fa differenza. Non capisco come possa nascere una diatriba per certe cose. Al massimo la diatriba potrebbe nascere nel voler cercare di aiutare chi attualmente è in stato di povertà, dato che le persone in questo stato sono e saranno in aumento nei prossimi anni.
Personalmente quando parlo con una persona che non se ne intende utilizzo sempre "cartoni animati" e al massimo ci aggiungo che sono giapponesi, con persone che ne capiscono un po' di più utilizzo invece "anime", l'importante e farsi capire.
Io invece credo che siano due cose diverse. Non tano per apparire più serio, o chissà per quale arcano mistero. Come avete detto voi, i cartoni animati e gli anime sono la stessa cosa, e in parte è vero. Ma è anche vero distinguere il genere di cartoni animati occidentali da quelli orientali, altresì chiamati "anime". Una gestione diversa della storia, degli atteggiamenti, dei modi di fare dei protagonisti. Un mondo completamente diverso, a volte, che è anche bene distinguere.
Io guardo cartoni animati E anime. Una differenza chiara a tutti quelli che hanno avuto il piacere di guardarli entrambi. Un differenza interessante, in cui ognuno dei due generi offre qualcosa di diverso, ma comunque emozionante.
Alexander
- 8 anni fa
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Innanzitutto un po' di logica di base: dire "tutti gli anime sono cartoni animati" non significa neanche lontanamente che "anime e cartoni animati sono la stessa cosa" (altrimenti chi mi vieterebbe di dire, per esempio, che Duck Tales è un anime?)
Secondo: siamo davvero sicuri che termini come "anime" e "manga" stiano solo a rappresentare la provenienza geografica di un prodotto d'animazione? Perchè se così fosse, bisognerebbe cancellare dal sito la sezione "manga italiani" essendo palesemente una contraddizione in termini
"che la maggior parte degli anime/cartoni animati non siano prodotti adatti ai bambini lo sanno anche i sassi; e credo che in fondo lo sappia anche croix." Purtroppo no. Per la stragrande maggioranza della popolazione i cartoni animati sono sempre e solo per bambini, e croix ne è un esempio lampante: nel caso non te ne fossi accorto, il ragionamento sottinteso del suo video è il seguente: - i cartoni animati sono per bambini - gli anime sono cartoni animati - dunque, gli anime sono per bambini il che è formalmente impeccabile... peccato che sia basato su premesse false.
Contraddizione....bho come lo chiameresti tu un "fumetto" impostato come quello japponese ma di origine (mano) italiana? Di sicuro se il senso di lettura è quello occidentale non lo chiamiamo Manhwa...
Non cercate il pelo sull'uovo... Fumetto in generale o come altro ti aggrada, compreso pure carta igienica 2.0.
Io continuo a credere che anime e manga siano solo una distinzione geografica. Perché altrimenti cartoni animati che s'ispirano allo stile di narrazione delle serie anime, come Avatar: La Leggenda di Aang o Teen Titans, dovrebbero essere definiti anime. Ma non lo sono perché non sono fatti in Giappone.
Così come Skydoll di Barbucci non è un manga pur avendo una chiara ispirazione al manga.
Alexander se vedi bene Croix cade spesso in contraddizione sia se ci riferiamo a quel semplice video sia se li guardiamo tutti nel complesso. Inizialmente lui dice quello che tu sostieni ma poi parla di "modello sessuale alternativo", parla degli yaoi in un certo modo, ecc ecc. Va da sè che sa benissimo che non tutti gli anime son prodotti per bambini.
ma... premetto che non mi scandalizzo se qualcuno parla di "cartone animato", anime, animazione basta che ci si capisca... però è bello poter utilizzare un termine specifico come "anime" che appartiene a quella determinata categoria e la rende giustizia, poi alla fine è bello anche poter spiegare e far conoscere il termine specifico non ci vedo nulla di male come ognuno poi è libero di utilizzare la parola che vuole.
@Fenar non fartii sentire da Renzi a dire queste cose, che poi e capace di venirci a dire che non ci sono disoccupati in italia e che quelli che vediamo in realta sono solo dei "simpaticissimi giovani " che si vestono da disoccupati solo per fare del cosplay