Io chiederei a Buranelli se J-Pop abbia (prima o poi) in programma la pubblicazione di almeno qualcuno dei libri dedicati all' universo delle saghe Nagaiane. Sono convinto che i tempi siano ormai maturi per una traduzione italiana di volumi celebrativi come, per esempio, la Mazinger Bible e tanti altri. Anche per chi come me già possiede qualcosa in lingua giapponese, costituirebbero dei veri e propri must editoriali.
" il secondo volume di SRF è in lavorazione. Essendo molto complesso lo prevediamo per metà 2016 o al massimo per l'edizione di Lucca appunto del prossimo anno. Intanto il primo libro sta andando benissimo e siamo molto contenti."
ANTICONFORMISTA (anonimo)
- 8 anni fa
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Ma quale nuova giovinezza? In tv non si vede una loro replica da una vita, in chiaro ovviamente. Segno questo che nessuno rischia di puntare più su un genere che non tira più come un tempo, soprattutto tra i giovanissimi che ormai crescono col mito di robetta infantile come spongebob, peggapig, i simpson, le winx e via dicendo. Tutto ciò che esca in commercio è solo per lo zoccolo duro dei fans, parliamoci chiaro, alla massa non frega niente dei robottoni, per loro sono morti e sepolit, pure i vari anniversari (40 anni di Mazinga e Jeeg!) son passati praticamente inosservati, i soliti a parlarne sono gli addetti ai lavori e i nostalgici, cioè la minoranza. I robottoni arrivati in Italia a fine anni 70 e per tutti gli 80 catalizzavano orde di telespettatori, uscivano fumetti, giornalini, libri (regalati nelle scuole!), giostre, giochi, dischi, insomma era un successo che copriva ogni settore di intrattenimento? Oggi? Il nulla.
Bella intervista, ho avuto modo di conoscere Fabrizio Modina in un incontro tenutosi quest'estate nella mia città, dove insieme al suo editor ha presentato il suo Super Robot Files con una bella conferenza a tema robot. E' una persona di grande cultura e un grandissimo appassionato di animazione robotica. E' stato un immenso piacere parlarci e scambiarci opinioni sulle svariate serie animate robotiche, essendo stato, tra l'altro molto disponibile e cortese. Tra l'altro Super Robot Files è veramente una bella guida, è stato un piacere leggerla tutta!
Solo un appunto, si dice ripetitiva: Mai nessuno pero' spiega alcuni dettagli, solo nel libro Goldrake generation c'è una bella riflessione... Per me e' il miglior libro uscito fino ad ora. Il pubblico volevo quello. Non era neanche un difetto. Parlano oggi come scene e disegni riciclati, ma questo aveva anche un suo perche' . mi infastidisce parecchio quando le vecchie serie vengono etichettate come ripetitive.
Molto interessante questa intervista! Certo che oggi nessuna TV commerciale vuole correre il rischio di mandare in onda serie di genere mecha, ormai si è persa l'abitudine nella massa a questo tipo di storie, ma è anche vero che il mezzo televisivo è talmente degenerato da troppi anni di spazzatura catodica (reality e talk stanno facendo venire la nausea anche ai più scafati), che di fatto tolti gli eventi sportivi, quelli che più seguono i canali generalisti sono gli anziani, e comunque lo spazio dell'animazione, che fino a solo 6-7 anni fa era ancora consistente nella fascia pomeridiana oggi è ridotto al lumicino. In un tale contesto sarebbe stato irrealistico pensare a celebrare i compleanni di Grendizer e Jeeg (40 anni) e quelli dei due Mazinga (41 il Great e 43 lo Z), in pompa magna. Però sono invece stato sorpreso da quanto pubblico invece è andato a vedere i film cinematografici proposti in due eventi speciali e solo in una serata ciascuno! E il bello che non c'erano solo ultra quarantenni come il sottoscritto, ma pure famiglie con bambini di età approssimativa dai 6 ai 10 anni! E devo dire che nonostante tutto il tempo trascorso, e il cambio totale di disegni e tematiche rispetto alle serie attuali, ho notato un buon interesse da parte dei più piccini. Credo che se accompagnati dai genitori ci possano essere ancora una discreta fetta di bambini che possono apprezzare ancora quel genere, che in un certo senso per loro rappresenta qualcosa di "nuovo" benché non certo rivoluzionario come lo è stato per la nostra generazione a partire da quella lontana primavera del '78 con la comparsa di Ufo Robot sul secondo canale RAI. Per me invece rivedere, ma anche in qualche modo "scoprire nuovamente" i robot nagaiani (sì perché di fatto gli adattamenti di Jeeg e Mazinga Z fatti alla fine degli anni '70 erano parecchi deficienti sia in termini di traduzione, che di tagli, visto che proprio quelle due serie presentano parecchi spezzoni non doppiati, in particolare Mazinga Z, il quale è arrivato nelle uscite in edicola al punto in cui fu interrotto in TV, e quindi mi sto godendo la parte inedita, che è parecchio corposa). Ma proprio Mazinga Z, strano a dirsi, pur con tutti i difetti di gioventù (episodi disegnati e animati malissimo), trama molto ingenua e sempliciotta, e dialoghi terribili (e sono così proprio in originale) dove Sayaka e Kouji fanno discorsi da bambini delle elementari, piuttosto che da quasi adulti, tutto sommato lo sto trovando assai più divertente di quanto non mi aspettassi! Certo che per digerire bene al visione di questi anime bisogna non prendersi troppo sul serio e assumerne a piccole dosi, se non ci si annoia presto. Comunque rimane il fatto che Mazinga Z resta una vera e propria icona, oltre che una pietra miliare della storia degli anime, ed è la dimostrazione che da un'idea tutto sommato semplice, scaturita nella mente di Nagai mentre si trovava nel bel mezzo di un ingorgo stradale, si è sviluppato intorno un mondo assai ricco di di situazioni e possibili evoluzioni, anche se è pur vero che di fatto questo filone è stato talmente sviscerato, rivisto e sfruttato nei 15 anni successivi, che di fatto oggi vive più che altro di remake. Poche sono le cose veramente innovative arrivate dopo la metà degli anni '80, infatti tolti il problematico, e non da tutti apprezzato (e io ne sono un esempio) Evangelion, Escaflowne (curiosa incursione nel genere fantastico), e Code Geass (dove però anche qui c'è una commistione di generi tra fantapolitica, ucronia e fantasy) il resto del panorama alla fine non è più riuscito veramente a produrre qualcosa di rivoluzionario. Ciò nonostante questo genere ha ancora una discreta attrattiva, specialmente per quelle serie che si riconducono alle multi saghe che fanno riferimento agli universi di Gundam e Macross, sullo zoccolo duro degli amanti della fantascienza animata, senza dimenticare poi Patlabor, anche se con meno clamore. Avevo avuto occasione di parlare con Modina anche al Torino Comics, e mi aveva detto che l'obiettivo che si era posta la JPOP come vendite del primo volume di Super Robot Files era già molto vicino ad essere centrato, e che stava già preparando il materiale per il secondo, spero proprio che esca entro il prossimo anno!
ANTICONFORMISTA (anonimo)
- 8 anni fa
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@Goonie
senza considerare che i famosi loop di animazioni e disegni riciclati allora erano più giustificati, che senso avrebbe avuto ridisegnare sempre da zero una scena come ad esempio l'uscita di Goldrake dalla base o quella dei due Mazinga dalla piscina e dal mare? I costi sarebbero stati più elevati, i tempi di produzione più lunghi, il lavoro più pesante, ricordiamoci sempre che allora veniva fatto tutto a mano non come oggi che è tutto facile con due click al computer, e ce credo che oggi non riciclano o meglio magari lo camuffano meglio, i giovinastri d'oggigiorno prima di parlare a vanvera è meglio che si studino un pò di storia di classici dell'animazione e delle tecniche con cui venivano realizzati.
Poche sono le cose veramente innovative arrivate dopo la metà degli anni '80, infatti tolti il problematico, e non da tutti apprezzato (e io ne sono un esempio) Evangelion, Escaflowne (curiosa incursione nel genere fantastico), e Code Geass
What? Ma titoli come Gundam, Dunbine, Votoms, Dougram, Macross o Patlabor dove li mettiamo?