Credo di essere grossomodo d'accordo con la recensione. Globalmente si sente che è un'opera tratta da un lavoro di Tanaka, ma la sceneggiatura e lo sviluppo dei personaggi peccano di profondità rispetto al famoso LOGH (anche se mi piacerebbe sapere se è un difetto di adattamento o se l'opera era più "leggera" di suo).
A mio avviso la qualità tecnica è stata il più grosso difetto di quest'opera: dopotutto essa è uno shonen, e si può chiudere un occhio sui difetti di stesura se la parte tecnica intrattiene (e qui combattimenti e battaglie non mancano). Però il basso livello tecnico pesa, e mette in maggior evidenza anche gli altri problemi.
Ciononostante è una serie che mi è piaciuta, ed è una di quelle che ho seguito più volentieri nella scorsa stagione.
D'accordo con la recensione per quello che posso (mai visto o letto altro dell'autore e/o di Arslan).
La serie mi è piaciuta e non poco, ma andando avanti le grane sono man mano peggiorate. Di solito perdono senza problemi delle animazioni non eccelse o buone se la storia mi piace e nessun virtuosismo tecnico m'impedisce di affibbiare 4 a serie che mi hanno schifata, ma Arslan soffre dello stesso terribile difetto che afflisse il molto meno noto e "ricercato" Vanadis: in una serie incentrata sulla guerra e con molte battaglie campali non sono possibili una CG e delle animazioni così pezzenti. Disturbano davvero la visione, rendono ridicoli passaggi che dovrebbero essere il climax delle puntate o degli archi narrativi.
Il difetto peggiore per me si trova però nel come si sono evoluti (?) i personaggi. L'antagonista principale è stato inquietante e minaccioso per la prima parte dell'anime, aveva una backstory e motivazioni credibili per un membro del suo rango e che potenzialmente potevano umanizzarlo. Dalla seconda metà di serie in poi "sbrocca" e oltre a quello che sembra un crollo psicologico/isterico involontario diventa talmente "over the top" nella sua follia e cattiveria che si riduce a una macchietta che parla per cliché. Uno spreco terribile. Il personaggio è stato completamente rovinato e non capisco di chi sia la colpa.
Cattivo narrativamente degenerato a parte, col proseguire della serie ha fatto capolino un problema ancora più grosso, di quelli che ammazzano tutte le storie: non c'è più conflitto. Oh sì, la guerra è ancora in corso, ma Narses e Daryun sono talmente geni nel loro campo che niente e nessuno li impensierisce. Alla quinta volta che Narses prevede ogni singola mossa del nemico, l'esercito spazza sempre via qualunque avversario... non ci si preoccupa più per come finirà, è scontato che nulla è davvero un ostacolo per i protagonisti (o forse dovrei dire "per coloro che tirano avanti la baracca", ché Arslan ahimé non ha fatto granché oltre a essere una persona "morale").
D'altra parte i lusitani sono un branco d'idioti governati da un incapace e rappresentati come dei fanatici religiosi talmente "oltre" da risultare grotteschi anziché spaventosi e i buoni li piallano senza problemi. L'antagonista principale a fine serie è talmente fuori di zucca che nessuna persona sana di mente dovrebbe mai pensare ad affidargli una baracca, figurarsi un regno, e il suo unico sostenitore quasi confessa di star dalla sua parte per pietà... non propriamente avversari davvero temibili, ecco. Le beghe interne "indiane" erano iniziate bene e poi san Narses ha di nuovo salvato capra e cavoli in due pensate due. Sto sbadigliando.
Arslan parte credibile e inizia a crescere per poi bloccarsi in una specie di limbo. Prende raramente decisioni e appare più come una marionetta di Narses/Daryun che come il protagonista di diritto. Certo che il ragazzo ha capacità inferiori agli adulti più esperti, ma lasciarlo in un ruolo così passivo è imperdonabile.
Ottima recensione linea di massima sono quasi totalmente d'accordo.
la sceneggiatura e lo sviluppo dei personaggi peccano di profondità rispetto al famoso LOGH (anche se mi piacerebbe sapere se è un difetto di adattamento o se l'opera era più "leggera" di suo)
In effetti anch'io nutro qualche dubbio circa la natura dell'originale: quest'anime è senz'altro piacevole, ma per tutta la sua durata si percepisce una certa eccessiva leggerezza; l'impressione è che sia stato rimaneggiato da un'opera di tutt'altra caratura. Non ho letto i romanzi, ma conoscendo Tanaka e conoscendo LoGH sono rimasto fin troppo perplesso davanti a un lavoro tanto superficiale (fermo restando che non mi è affatto dispiaciuto); presumo che la sceneggiatura sia stata un pelo modificata dalla Arakawa (e/o dagli sceneggiatori) per renderla più appetibile a un target shonen. La mano che c'è dietro a LoGH poi si riconosce, ma a livello di profondità siamo su due pianeti completamente differenti.
Milika
- 8 anni fa
10
Sono d'accordo con la vostra recensione. Le animazioni erano di bassa qualità, ma anche a me sono piaciute molto le colonne sonore.
La trama, però, mi è davvero piaciuta perchè l'ho trovata davvero interessante. Mi piace molto anche il fatto che oltre a concentrarsi solo sulle battaglie, in questa serie si parli molto anche di strategie. I personaggi mi piacciono molto, anche se di alcuni non sono stati specificati la storia, ...
Anche se è stato un finale aperto, spero di vedere presto una seconda serie.
Direi che il prodotto è discreto come qualità assoluta, ma molto apprezzabile e sopra alla media se si confronta ad altre produzioni. Il protagonista pur essendo un adolescente, è circondato da adulti grazie ai quali la storia prende vita e procede. Purtroppo vi sono alcuni episodi con situazioni insopportabili narrativamente parlando, costruiti ad hoc, mitigati solo dagli avvenimenti successivi.
La vecchia serie è molto più sbrigativa nella narrazione, ma la trama di fondo è la stessa. I personaggi erano più affascinanti, ma anche meno sviluppati per ovvi motivi tempistici, e nonostante ciò sicuramente sotto questo aspetto la prima serie è preferibile. Però se avessi visto solo quella o comunque se l'avessi vista prima di quella del 2015 probabilmente il mio approccio sarebbe stato diverso, sicuramente meno interessato, giacché si percepisce che manca proprio un senso di continuità nell'intreccio e non riesce a coinvolgere appieno proprio a causa di questa mancanza. La serie OAV è più una raccolta di episodi di vita di Arslan, la serie nuova invece è più omogenea. Mettendo pro e contro sulla bilancia propendo per la nuova, con la riserva di visionare l'adattamento precedente col solo scopo di vedere più da vicino il presunto mood originale delle light novel, senza omaccioni bishounen e siparietti tra il banale e il ridicolo.
Allora, io ho visto sia la serie dell'Harakawa che i vecchi OAV. La serie animata nuova basa la trama sui vecchi OAV. Per questo può sembrare un po' "già vista" o "vecchia" in alcuni punti... la storia da cui parte lo è. Si prende però molto spazio per ampliare alcune cose (ad esempio il rapporto tra Arslan e Etoile, l'infanzia del principe o alcune battaglie), e modifica qualche personaggio (Elam nella vecchia storia era un bambino, Arslan molto più effeminato nell'aspetto ma ben più deciso nel carattere). Non ho letto i romanzi. La vecchia serie poi proseguiva rispetto alla nuova ma di poco, non aveva un finale, quindi in caso di una seconda serie credo che l'Harakawa si rifarà alla saga dei romanzi (che dagli anni 80 è ancora in corso!). I vecchi OVA secondo me hanno un character design migliore in quanto di Yoshitaka Amano (che ha disegnato quasi tutti i personaggi di Final Fantasy) e infatti mi è sembrato di guardare una versione animata di un Final fantasy alternativo, dall'atmosfera estremamente sognante, mentre la nuova serie ha dalla sua le ambientazioni molto particolareggiate e delle musiche emozionanti. Il vecchio Silver Mask faceva molta più paura in quanto indossava un elmo completo e non lo si vedeva quasi mai in volto. Il character design dell'Harakawa pecca nell'avere sempre lo stesso stile nei suoi personaggi, che sembrano delle versioni alternative di alcuni di Full Metal alchemist (Daryun come Kimbly, Arslan come Edward, Pharangis come Lust, ecc...) Il doppiaggio in italiano era curato da Ivo de Palma (che doppia anche Daryun, dandogli magari una voce più adulta ma bene impostata). I vecchi OAV avevano probabilmente più budget a disposizione. Qualcuno ha confrontato le due versioni.
ma Narses e Daryun sono talmente geni nel loro campo che niente e nessuno li impensierisce.
La sboronaggine tattica è un po' un difetto di Tanaka. Anche in LOGH ci sono situazioni quasi surreali da questo punto di vista, ma l'epicità del combattimento fra flotte spaziali attenua in qualche modo il difetto.
Le Mysanthrope (anonimo)
- 8 anni fa
20
Io ho visto sia la serie tv che i vecchi OAV. Questi ultimi, oltre ad un character design più gradevole (@giacgiac, anche lì ci sono i bishounen, anzi il tratto è ben più androgino e aggraziato di quello della Arakawa XD), hanno indubbiamente più spessore, in quanto sono un adattamento più fedele. Però, oltre ad un'eccessiva compressione della storia, i vecchi episodi peccano leggermente di freddezza. Freddezza che nella serie tv è del tutto assente. Come molti hanno già giustamente affermato, storia ed atmosfera sono state "shonenizzate"... Com'era prevedibile, del resto, ma penso che sia stato comunque un buon compromesso. Personalmente ho apprezzato molto cambiamenti come il rapporto tra Arslan (che ha un carattere un po' più remissivo sì, ma anche più realistico) ed Ester/Etoile, e il personaggio di Elam. Poi la figura di Silvermask/Hilmes è stata resa esteticamente più affascinante: la maschera cornuta faceva troppo trash anni 80, sembrava un cattivone dei robottoni o di "Conan il barbaro"! XD
Rygar
- 8 anni fa
00
Voglio recuperare i vecchi OAV. Il character design mi piace di più rispetto all'attuale serie. Ciò detto, nonostante un comparto tecnico non eccelso e alcune forzature di trama (il fattore di sopravvivenza di Etoile ha dell'incredibile), non mi dispiace seguire questa serie.
per ora ho visto i primi 7-8 episodi e posso davvero dire che la narrazione è davvero MOLTO lenta. Eppure non capisco, le puntate alla fin fine non sono noiose e con troppi elementi superflui...Ciò che secondo me è il tasto dolente della serie è proprio arslan, il personaggio è davvero troppo ingenuo e mi sa tanto di bamboccione, io mi aspettavo un protagonista con una carattere forte e carismatico, ma chi lo sa, magari migliora
Un ragazzino di 13-14 anni cresciuto chissà dove (viene chiarito/rivelato che per buona parte della sua vita non ha vissuto a palazzo) e ignorato e/o disprezzato da entrambi i suoi genitori, senza coetanei con cui giocare e relazionarsi è vagamente improbabile che sviluppi una personalità forte, eh, almeno non senza un arco di crescita specifico. Figuriamoci diventare carismatico quando è stato per anni quello da cui nessuno si è mai aspettato nulla. E' una delle parti che ho apprezzato di più dell'inizio che Arslan avesse (e tutt'ora si porti dietro) problemi legati all'abbandono e che partisse psicologicamente debole. Militarmente il suo mestiere invece lo sa fare, a parte lo shock prevedibile del primo sangue versato, quando c'è da combattere o da uccidere non fugge. In sé lui mi piace anche ma i comprimari lo eclissano troppo e fare il lavoro al posto suo lo danneggia ancora di più.
Sono relativamente d'accordo con la recensione sopra proposta. In linea generale Arslan Senki è un'opera discreta, che riesce a dire la sua senza strafare. Alcuni difetti sono difetti, soprattutto a livello grafico, ma credo che, tutto sommato, possa essere considerata come una serie interessante. La storia è bella (sebbene non proprio originale per quanto riguarda gli sviluppi principali) e accattivante. Spero che nella seconda stagione riescano a migliorari i difetti osservati nella precedene esperienza
La qualità delle animazioni per quanto riguarda le scene di guerra sono ridicole (devono migliorare) Però negli scontri frontali (1vs1) che riguardavano i personaggi principali la qualità lo trovata molto buona. Ribadisco dovrebbero migliorare nelle scene di massa ma purtroppo siamo parecchio indietro. Infine, la qualità della serie lo trovata altissima, ottima trama, intrighi di corte, colpi di scena a non finire. Promossa su tutti i fronti.
L'ho interrotto dopo l'inizio della seconda parte perchè mi stava annoiando a morte e non riuscivo proprio a vedere una ragione per andare avanti sperando che si riprendesse. (Anche io sono tra quelli rimasti delusi dalla "inutilità" del protagonista, che all'inizio non mi dispiaceva neppure, poi bon! è diventato un essere monoespressivo così, dal nulla)
Arslan mi é sempre interessato, lo tengo d'occhio da tempo, ma tra una cosa e l'altra non sono ancora riuscito ad iniziarlo. Probabilmente l'anime non lo seguirò ma ho tutta l'intenzione di procurarmi l'opera cartacea appena possibile. Ottima recensione.
Quando di un' opera esistono infinite versioni, come in questo caso (addirittura un doppio manga mi sembra alquanto eccessivo) è davvero difficile scegliere cosa seguire. Almeno per quelli come me, che dicono o anime o manga e a quello si attengono. Non ho molto tempo per gli anime, e queste recensioni mi hanno convinta che non ne vale la pena. Potendo leggere i romanzi prenderei quelli, ma visto che è così penso darò una possibilità al manga di Arakawa-sensei, che non mi hai mai deluso.
Globalmente si sente che è un'opera tratta da un lavoro di Tanaka, ma la sceneggiatura e lo sviluppo dei personaggi peccano di profondità rispetto al famoso LOGH (anche se mi piacerebbe sapere se è un difetto di adattamento o se l'opera era più "leggera" di suo).
A mio avviso la qualità tecnica è stata il più grosso difetto di quest'opera: dopotutto essa è uno shonen, e si può chiudere un occhio sui difetti di stesura se la parte tecnica intrattiene (e qui combattimenti e battaglie non mancano).
Però il basso livello tecnico pesa, e mette in maggior evidenza anche gli altri problemi.
Ciononostante è una serie che mi è piaciuta, ed è una di quelle che ho seguito più volentieri nella scorsa stagione.