Completamente d'accordo con la recensione di Re:Zero. Anzi la ritengo addirittura un po' generosa. Nulla da aggiungere sulla personalità cozzante di Subaru o sull'effettiva pochezza che aleggia, in fin dei conti, sul personaggio di Rem; due personaggi che tutti hanno amato, ma che io ritengo che non abbiano aggiunto quasi nulla al panorama degli anime contemporaneo. Però mi soffermerei sull'effettiva mancanza di un punto fermo su cui basare la serie. Il ritmo, la regia e la trama cambiano più e più volte sviluppando quasi esclusivamente il rapporto tra il protagonista e Rem, arrivando al culmine con un episodio completamente incentrato su un discorso interminabile, che non va a parare da nessuna parte; così come la serie in sé in fin dei conti. Viene dato spazio ad antagonisti senza alcuno spessore, (come la balena di cui non ricordo il nome) andando ad aggiungere passo passo sempre più quesiti senza rispondere ai precedenti già lasciati in sospeso. Forse sono io che non amo gli spiegoni tutti alla fine, preferisco una risoluzione dei misteri diluita nell'intero arco della serie, ma sembra che Re:Zero voglia arrivare proprio a questo. Anche i personaggi secondari risultano solo da contorno per le scelte dei protagonisti e sono completamente piatti e senz'anima. Senza contare che di alcuni viene data solo una presentazione parziale e non viene minimamente fatto capire il vero ruolo all'interno della storia.
Interpretazione del tutto personale. L'anime non vuole far capire niente di tutto ciò. Come ho spiegato settemila volte si tratta niente più che un high fantasy, la frase che dici si potrebbe applicare al 100% degli anime in cui muore un personaggio o in cui un personaggio prova dolore. Cioè, io la posso appicciccare praticamente a qualsiasi opera e ci suona bene.L’intento è quello di far capire, attraverso i cicli di sofferenza-morte-rinascita, che non tutti i mondi fantastici sono rose e fiori, che le persone muoiono quando vengono uccise e che nonostante i tentativi potenzialmente infiniti di Subaru, il dolore non è da sottovalutare.
Mirai Nikki proprio è un paragone che non c'azzecca nulla. Già posso capire di più il paragone con SAO (che pure reputo insufficiente).
la recenzione di Re:zero sembra quasi un attacco personale alla serie e all'animazione giappone più in generale
la recenzione di Re:zero sembra quasi un attacco personale alla serie e all'animazione giappone più in generale
No, no, la recensione è stata scritta due giorni dopo la pubblicazione della mia e riprende miei passaggi e si riferisce chiaramente a me specie quando scrive dell'otaku medio che vuole darsi un tono scrivendo termini inglesi come mistery o cliffhanger.Io non le ho viste, ma immagino che Zello abbia trovato frecciatine verso alcuni fan dell'anime.
Potrei spiegarvi perché Beetlegeuse alla fine risulti un antagonista ben più credibile del pluriosannato Satou (Ajin)
Perché poi, a proposito di darsi un tono, fa figo scrivere stocastico quando invece potresti scrivere casuale o altri sinonimi. Questo significa darsi un tono, mettere parole ad mentula canis estrapolate da altri contesti (in questo caso ambito prettamente scientifico, nell'ambito delle arti visive poi ha proprio tutto un altro significato) e che non c'entrano neanche una fava con quello che si intendeva esprimere.
Il 5.5 di Re:Zero non lo accetto.
E Trump non accetta i messicani.Che facciamo, ergiamo un muro tra le recensioni?Sentite, io lo so che a qualcuno possa far venire un malore l'idea che ai cartoni giapponesi non vada tributato di default un voto dall'8 in su, ma io ho sempre saputo che a scuola un 6 vuol dire "promosso". Che poi sia "sufficiente", ciò non toglie che si intenda, appunto, che è sufficiente alla promozione. Ora, se a una persona il titolo X non è piaciuto abbastanza, e per questo ha tutto il diritto bocciarlo, mi spiegate perché dovrebbe comunque promuoverlo? Per fare un favore a voi? Parliamo di un 5,5, siamo vicini alla sufficienza e alla promozione, siamo nel mezzo, non agli estremi. Leggete lo scritto, vi fa schifo? Bene, ditelo, spiegate perché. Vi fa schifo un innocuo 5,5? Beh, 'sticazzi, scusate il termine. Potremmo benissimo spulciare le liste anime di tutti di noi e scoprire certi scheletri nell'armadio che farebbero impallidire non le fanbase, ma proprio decenni di storia della critica del cinema e della serialità d'animazione, 9-10 e 1-2 dati come caramelle anche a visione appena iniziata o mai conclusa, altro che 5,5.
sai le risate se intendeva "non accetto il 5.5, per me è da 3"?
Perché poi, a proposito di darsi un tono, fa figo scrivere stocastico quando invece potresti scrivere casuale o altri sinonimi. Questo significa darsi un tono, mettere parole ad mentula canis estrapolate da altri contesti (in questo caso ambito prettamente scientifico, nell'ambito delle arti visive poi ha proprio tutto un altro significato) e che non c'entrano neanche una fava con quello che si intendeva esprimere.
No, ma evidenziare che vi siano dei "limiti" nella recensione, per non fare scoppiare flame insulsi si può fare. La recensione è limitata in più punti di vista come si è evidenziato, l'ho evidenziato io e lo ha evidenziato anche qualche altro. Con quel voto definisce un'opera non conclusa come mediocre, nella cui recensione viene criticato il fatto che l'opera non abbia esplicitato tutto sui personaggi e sul plot narrativo. Sapete come si chiama a casa mio questo, nosense.
No, ma evidenziare che vi siano dei "limiti" nella recensione, per non fare scoppiare flame insulsi si può fare. La recensione è limitata in più punti di vista come si è evidenziato, l'ho evidenziato io e lo ha evidenziato anche qualche altro. Con quel voto definisce un'opera non conclusa come mediocre, nella cui recensione viene criticato il fatto che l'opera non abbia esplicitato tutto sui personaggi e sul plot narrativo. Sapete come si chiama a casa mio questo, nosense.Secondo questo ragionamento dovremmo dare un voto positivo, o almeno la sufficienza ad ogni serie non conclusa. Se un anime viene presentato in un certo formato mi aspetto che nel complesso mi vengano date come minimo delle linee guida sull'andamento della serie; deve lasciarmi qualcosa, o mi hai presentato un prodotto con tanto potenziale ma con poco contenuto. Ed effettivamente questo per me è Re:Zero.
Ma dico, così tanto per dire, dopo aver guardato un anime, vi viene in mente l'esigenza di sapere da dove prende spunto o a cosa si ispira, o sbaglio ? Perché penso che un po' di buon senso ed un po' di ricerca vi migliorerebbe la giornata. Google is the way bro. C'è persino un commento che evidenzia che i limiti in questo senso dell'anime sia da riconoscere anche alla novel, così tanto per dirne una eh.
Sappiamo poco di Emilia? Poco male, la storia si evolverà e sapremo di più, queste lamentele possono essere portate avanti solo quando si è ad un certo punto della storia; il vizio dello spettatore che vuole tutto e subito (o che sbraita se il tutto non gli viene dato quando vuole lui) mi ha sempre dato fastidio."Problema di fondo" "Quindi qualità scarsa dell'adattamento". Ci sono tempi narrativi, questi 24 episodi hanno avuto tutt'altro obiettivo e magari i prossimi 24 ti diranno tutto su Emilia. Il ritmo della narrazione, oltre la prima saga (che ho detestato) è stato coerente, e si è detto tutto quello che si doveva dire e quello che Subaru aveva bisogno di sapere, per sapere di più ci sarà tempo.
Ma dico, così tanto per dire, dopo aver guardato un anime, vi viene in mente l'esigenza di sapere da dove prende spunto o a cosa si ispira, o sbaglio ? Perché penso che un po' di buon senso ed un po' di ricerca vi migliorerebbe la giornata. Google is the way bro. C'è persino un commento che evidenzia che i limiti in questo senso dell'anime sia da riconoscere anche alla novel, così tanto per dirne una eh.Sinceramente non è una cosa che mi preme. Non conosco la light novel di riferimento, quindi non sono in grado né di criticarla né di lodarla, ma un anime non può reggersi su l'opera originale, se viene fatto proprio come adattamento deve sapersi reggere anche sulle sue gambe. Se no possiamo dire che un pessimo adattamento sia per forza buono perché l'originale è ben fatto.
Detto questo il mio ragionamento, che hai travisato, non dice che dovremmo dare la sufficienza ad ogni serie anime non conclusa, ma se fai del tuo cavallo di battaglia da detrattore il fatto che l'opera non spieghi sfaccettature sul plot narrativo e sui personaggi quando neanche la novel al momento lo ha fatto, che cosa devono fare gli autori ? Se lo devono andare ad inventare ? Ah, ma sarebbe sbagliato, specie con esempi quali FullMetal Alchemist o Blue Exorcist. Aridaje.
Questo non è "il vizio dello spettatore", ma il sacrosanto diritto del recensore che, arrivato alla fine della serie, si è visto prendere per il culo per 24 episodi a furia di vuoto mistery porn, involuzioni caratteriali casuali e basate sul nulla, un furbo contesto otaku-bait, e ovviamente i fastidiosissimi e ruffianissimi cliffhanger messi giù apposta per spalancarti a forza la mandibola. Se una cosa simile è sufficiente, bisogna ridefinire un po' i parametri di giudizio.
Davanti alle solite uscite dei detrattori di quest'opera mi chiedo cosa abbiano fatto di male gli autori alle loro madri. Riassumere Re:Zero in queste uscite è come criticare uno Slice of Life per il suo realismo o la sua lentezza.
Con quel voto definisce un'opera non conclusa come mediocre, nella cui recensione viene criticato il fatto che l'opera non abbia esplicitato tutto sui personaggi e sul plot narrativo. Sapete come si chiama a casa mio questo, nonsense.
La questione è ridicolmente semplice: se un'opera dura 100 episodi, può dirti tutto dopo 20?
è che chi sta dicendo queste cose sono persone che odiano un certo tipo di opere, quindi non c'è nulla di sorprendente. infatti non sono per nulla d'accordo con il loro grande odio per questo "otaku-bait", ma sarebbe inutile anche solo parlarne
Finché i produttori della serie animata di re:zero non esporranno almeno l'intenzione di fare un sequel animato, si avrà pure il sacrosanto diritto di lamentarne la parziale incompletezza.
Nel caso resti tutto invariato, il re:zero animato avrà funzionato quasi esclusivamente come uno strumento per sponsorizzare la novel, perché è così che l'industria funziona.
Poi dubito che il voto dipenda solo da quello eh.
Ogni volta che in questa rubrica ci sono 2 opere "sconosciute" e una più famosa finisce sempre allo stesso modo: si parla sempre e solo della più famosa xD
per curiosità (giuro che è non è un attacco), preferite un finale inventato o un finale vero?
per curiosità (giuro che è non è un attacco), preferite un finale inventato o un finale vero?Ma che cavolo c'entra? Non è che se avesse avuto un epilogo gli avrei dato 10, ma la sua palese incompletezza - che lo rende tuttalpiù una semplice pubblicità animata all'opera cartacea - è solo uno degli svariati motivi per i quali, imho, non è un'opera sufficiente. Come peraltro mi risulta che tutti i "detrattori" di Re:Zero abbiano sempre affermato.
Finché i produttori della serie animata di re:zero non esporranno almeno l'intenzione di fare un sequel animato, si avrà pure il sacrosanto diritto di lamentarne la parziale incompletezza.
Certo, poi se però si prendono certe licenze e s'inventano dei finali li si critica perché sono stati troppo originali e non hanno seguito il manga/novel.
Ma che cavolo c'entra? Non è che se avesse avuto un epilogo gli avrei dato 10, ma la sua palese incompletezza - che lo rende tuttalpiù una semplice pubblicità animata all'opera cartacea - è solo uno degli svariati motivi per i quali, imho, non è un'opera sufficiente. Come peraltro mi risulta che tutti i "detrattori" di Re:Zero abbiano sempre affermato.
Non c'è granché da spiegare: Satou non è amato perché forte di chissà quale originalità, credibilità o profondità, ma perché ha una qualità di cui Petelguese è completamente sprovvisto, e cioè il carisma. Il villain per antonomasia, se non ha innanzitutto quello, non inciderà mai. Non c'è proprio confronto, a partire dal doppiaggio. Vogliamo mettere la presenza scenica della performance di Otsuka, con un ammasso di grida stridule, ansimi e sputi? Abbiamo capito, Petelcoso incarna il male puro, ma sinceramente io il male me lo ricordavo un po' più ansiogeno e incisivo.
consideri il joker di heath ledger un villain senza carisma?
Che per me era l'esempio di un cattivo fatto male, ma hai ragione che è OT e che si possa evitare di andare avanti.Cosa c'entrava il personaggio di Ajin tanto per cominciare?" ma non sento l'esigenza di protrarre la discussione.
Un personaggio come Emilia non dice niente perché è un guscio vuoto, non perché verrà approfondita in seguito (e, btw, a memoria non ricordo chissà quali rivelazioni dagli spoiler sugli archi 4-5-6).
No, è che la cosa è un po' confusa e spesso in rete girano traduzioni non affidabilissime.Porca vacca, a sentire certe persone qui, sembra che la novel venga scritta da Dostoevskij in persona.Forse non è poi così capace...
E' "palese" che il personaggio di Emilia verrà approfondito in seguito, in quanto se si è seguito un pelino bene e rivisto la trama, subirà prima o poi una catarsi e non sarebbe la prima volta che un character design volutamente piatto subisce un'evoluzione andando avanti nell'opera.
Così per curiosità: l'anime quanti volumi della novel adatta?Ovvero: per quanti volumi hanno lasciato scoperta la caratterizzazione di Emilia&co.
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sfortunatamente, gli altri due titoli non li conosco^^