Opinione di Becar:

Dall'autore di Rave, Hiro Mashima, arriva un nuovo manga che si propone sul mercato degli shonen in diretta concorrenza con i titoli più famosi del momento come One Piece, Bleach e Naruto.
Fairy Tail ci porterà in un mondo dove la magia, nelle sue svariate forme, è così diffusa che i maghi, gli stregoni e le streghe si raggruppano in vere e proprie corporazioni, le gilde, alle quali la gente comune commissiona, dietro pagamento, mansioni di varia natura. La gilda più famosa è la Fairy Tail, che vanta i migliori maghi in circolazione, conosciuti e temuti in tutto il mondo per la loro abilità ma anche per la tendenza a disseminare distruzione ovunque vadano.
Fairy Tail 3Le vicende hanno come protagonista Natsu, potente mago del fuoco, che durante uno dei suoi viaggi incontra una giovane ed entusiasta custode degli spiriti stellari, Lucy. Dopo una prima avventura che li farà conoscere, i tre, perché a loro si unirà anche Happy, una sorta di gatto parlante, formeranno un “party” per occuparsi in squadra degli incarichi affidati alla gilda.

La trama, dapprima composta di episodi auto-conclusivi, si articola in modo più continuativo dal secondo numero, quando si entra maggiormente in merito all’organizzazione delle gilde, governate da un organismo che cura il rapporto fra di esse e detta regole di condotta e convivenza (per esempio non sono ammessi omicidi su commissione ed altri incarichi illeciti).
Le pena, in caso di infrazione del regolamento, è quello di essere espulsi dalla lega e trascinare nel fango la propria gilda, rendendola “oscura”. Le gilde oscure, infatti, si dimostrano una minaccia non da poco, perché sono in genere composte da maghi privi di scrupoli che non esitano a danneggiare il prossimo pur di ottenere poteri immensi.

Questa svolta a fine volumetto e una nota dell’autore fanno sperare che le missioni del gruppo non rimangano semplici episodi scollegati, ma si formi una vera e propria trama, altrimenti il manga diverrebbe ripetitivo e banale. E sarebbe un peccato perché finora risulta molto allegro e intrigante.

Fairy Tail 5Il disegno è semplice, pulito ed efficace, in grado di caratterizzare bene i personaggi, adattandosi perfettamente sia ai momenti concitati dei combattimenti che a quelli più comici. L’unico appunto che gli si può muovere è l’essere troppo simile, stilisticamente, a One Piece, anche se l'autore spesso include nelle tavole tutta una serie di creature fantastiche, scollegate dalla storia, che sono probabilmente una sua caratteristica. Va segnalata la cura dedicata dal mangaka alla creazione di un sistema magico complesso e vario, diverso da quelli più classici a cui siamo abituati.

Da un punto di vista strettamente personale ritengo che Fairy Tail abbia buone potenzialità e col procedere della storia potrebbe anche dimostrarsi un concorrente valido per Naruto e One Piece. Consigliato agli amanti del genere e delle storie non troppo impegnative.









Opinione di Tacchan:

Il primo pensiero che si ha sfogliando il numero uno del manga e guardando la copertina è quello di ritrovarsi per le mani una nuova opera di Eiichiro Oda, tanto i personaggi e lo stile di disegno ricordano One Piece. Si tratta in realtà dell’ultima opera di Hiro Mashima - che, per inciso, non è un ex allievo di Oda come spesso si afferma in giro - già popolare grazie a Groove Adventure Rave, sempre edito da Star Comics.
Fairy Tail sembra studiato a tavolino per riscuotere successo, e dalle ottime vendite sembra che l’obiettivo sia ampiamente raggiunto: il manga è sempre nella Top Ten giapponese nelle settimane in cui è pubblicato un nuovo volumetto. Tuttavia, temo che l’impostazione scelta dall’autore lo renda un po’ privo di personalità; prende, infatti, in prestito diversi elementi dai giochi di ruolo online (RPG-O) che tanto hanno successo. Per esempio, l’idea delle gilde e il pannello missioni, mentre il personaggio di Lucy possiede le chiavi stellari, che ricordano vagamente nel funzionamento le sfere dei Pokémon e le carte collezionabili. A questo si aggiungono altre situazioni e personaggi più o meno familiari, alcuni ereditati dallo stesso Groove Adventure Rave. Il tutto è abbastanza ben amalgamato, riproposto in un’ambientazione verosimile, ma dubito che Fairy Tail riuscirà a stupirvi con trovate originali: la somiglianza col più volte citato One Piece non si nota solo nel tratto, ma anche nell’atmosfera generale, Fairy Tail 2nelle tecniche utilizzate dai personaggi e in altri momenti.
Manca, per ora, un’adeguata caratterizzazione dei personaggi, ma siamo solo al secondo numero, ed è presto per sondare il loro passato e la loro storia. Fortunatamente, diversi elementi mostrano la voglia dell'autore di approfondire questi aspetti nei prossimi capitoli. Finora tutto è preso molto alla leggera, i personaggi si accollano le pericolose missioni della gilda senza motivazioni profonde, quasi per gioco, mentre qualcosa cambia alla fine del secondo volumetto, e le cose iniziano a farsi piuttosto interessanti.
Il primo numero, in effetti, l’ho letto quasi trascinandomi.
Dopo un capitolo iniziale divertente sono introdotte alcune storie poco coinvolgenti che fanno temere una certa ripetitività, ma dalla seconda metà del secondo volume, grazie all’introduzione delle gilde oscure, subentra quella che sembrerebbe una macro-trama.

In definitiva, Fairy Tail ha le carte in regola per essere un buon shonen: saccheggiando elementi da molte opere di successo sicuramente riuscirà a ritagliarsi una buona schiera di fan.
Onestamente, mi aspettavo almeno qualche idea originale, qualcosa uscito completamente dalla penna del mangaka, che invece si è limitato ad amalgamare, facendo comunque un ottimo lavoro, elementi presi qua e là.
Ciononostante la fine del secondo volume mi ha lasciato una certa curiosità e quindi proseguirò nella lettura...