In occasione del lancio di Tengen Toppa Gurren Lagann in Francia, la società Beez, licenziataria dell'anime, ha organizzato, durante il Japan Expo 2009, la scorsa estate, un’intervista a Takami Akai, produttore della serie e cofondatore dello Studio Gainax insieme al regista Hideaki Anno, al character designer e mangaka Yoshiyuki Sadamoto e all’animatore Shinji Higuchi.


Gurren Lagann


Nato nel 1961 nella prefettura di Tottori, Takami Akai è un illustratore e un ideatore di giochi molto conosciuto in Giappone. Quando ancora studiava presso l'Università di Belle Arti di Osaka, conobbe Hiroyuki Yamaga e Hideaki Anno, e si imbarcò nella realizzazione del cortometraggio d’animazione Daicon III, venne presentato al 20th Annual Japan National SF Convention nel 1981; era il primo progetto del gruppo Gainax, anche se lo studio assunse questo nome solo nel 1985. Nei primi anni 90, Akai lavoro ad alcuni progetti di videogames per PC destinati al mercato nipponico; tra questi Denno Gakuen e, soprattutto, Princess Maker. Un nuovo genere di gioco simulativo in cui si gestisce la crescita di un personaggio virtuale, in questo caso una giovane ragazza che deve diventare una principessa.
Tra il 1994 e il 2001 l’autore si è occupato soprattutto della sua compagnia di videogiochi, per poi tornare all’animazione contribuendo al character design di Crest of the Stars - Banner of the Stars e come produttore del primo episodio di Gurren Lagann.
Akai è anche ricordato per i suoi spiacevoli scontri con i fan sui canali web nipponici, scontri che sono stati la causa del suo ritiro dal ruolo di presidente esecutivo della Gainax.


Ecco una selezione delle parti più interessanti dell’intervista di Beez:

Quali sono i limiti e il ruolo di un produttore sul piano artistico e finanziario, e quale il suo modo di affrontare una serie?
Per riassumere, il ruolo del produttore è quello di garantire che una serie abbia successo. A volte non c'è bisogno di fare nulla, il successo viene da sé. Nel caso della Gainax il successo dipende ancora da un'animazione realizzata partendo da una storia originale e non sulla base di un manga o altro. Questo rende tutto più complicato dal punto di vista economico e artistico. Anche se ci sono buone idee, se gli sponsor non sono d'accordo, un'opera non sarà prodotta. Il primo lavoro del produttore è quello di garantire che lo sponsor sia parte del team.
Il ruolo dello sponsor non è solo quello di finanziare il progetto, Aniplex e Konami si devono considerare come membri della “Brigata Gurren”
(ride).
Si tratta di creare un evento che la gente ama. Hiroyuki Imaishi (regista di Gurren Lagann) era alla sua prima regia, così come Kazuki Nakashima, lo sceneggiatore della serie, ben conosciuto in ambito teatrale ma non nel campo dell’animazione.
Il produttore ha dovuto attuare un “lavaggio del cervello” per convincerli a lasciar fare allo staff il loro lavoro. Si è dovuto spiegare agli sponsor che più lo staff racconta cose meno chiare e più è probabile che tutto andrà bene. Per quanto riguarda il lato artistico, il produttore deve intervenire il meno possibile sullo staff, rispettandone l'autonomia.
Ho le mie idee, ma non le propongo, il mio timore è quello di uccidere nuovi talenti sul nascere.


Beez aggiunge: Riguardo il finanziamento, il produttore deve essere il primo fan per poter persuadere gli sponsor, ma non deve incidere sullo staff.

Guren LagannDurante la serie, possiamo osservare un'evoluzione drastica dei personaggi, delle epoche... perché questo non accade più di sovente nell'animazione? Troppo complicato? O non si vuole che il pubblico, abituatosi a un personaggio e a un'ambientazione, si disaffezioni?
L'opposizione viene soprattutto dallo staff: è difficile operare quando il character design è in continua evoluzione e non sempre uguale. Il cuore della creazione di una serie è l'elaborazione dei disegni. A volte nelle serie si passa troppo poco tempo sull'elaborazione di una sceneggiatura e più tempo sul disegno.
Per Gurren Lagann abbiamo avuto il desiderio di fare qualcosa di diverso, cioè dare più tempo e più spazio allo scenario e meno al disegno, che è unico nel mondo dell'animazione giapponese. Questa è stata una decisione del produttore: dare maggior tempo all'analisi e allo sviluppo dello scenario, renderlo più profondo, anche a costo di far soffrire il design. Ma uno scenario interessante motiva molto lo staff a impegnarsi, ma nonostante ciò il risultato finale è sotto gli occhi di tutti: abbiamo ottenuto una buona sceneggiatura e buone animazioni.
Questo forse è particolarmente vero per le serie tv e nella nostra squadra, dove i membri non esitano a sacrificare il loro stile di vita per dedicarsi esclusivamente al progetto: alla Gainax siamo veri fan dell'animazione!


Nella serie i mecha evolvono: si è passato da Ganmen giganteschi a robot che possiamo definire “post Evangelion” nella seconda parte, che rendono i primi obsoleti. C'è come un ritmo ciclico: un semplice omaggio al mondo dei mecha?
L'idea del regista Imaishi è stata quella di rendere onore al mondo dei mecha. I primi robot facevano riferimento agli anni 70, a Tetsujin 28 e Mazinger Z, un omaggio alle opere che hanno segnato l'infanzia dei fondatori della Gainax
Gli anni 80 sono stati dominio di Gundam e di Macross, mentre gli anni 90 sono stati segnati dall'ascesa di Evangelion.
Alla fine, creando Gurren Lagann si è realizzato qualcosa che nessuno ha mai visto. In un certo qual senso, abbiamo creato la generazione successiva di mecha. L’evoluzione è uno dei temi di Gurren Lagann.

Passiamo ora alle domande poste dal pubblico:

Per quanto riguarda la produzione, abbiamo visto come l'animazione di Gurren Lagann sia molto curata e originale: possiamo supporre che i costi siano simili a quelli di una serie classica?
Gurren Lagann ha richiesto un grosso budget, più alto di una serie classica, tuttavia la qualità di un'opera non viene dal budget, ma dallo staff che lo realizza. In Giappone operano molti animatori freelance. Se un regista propone qualcosa di interessante, riuscirà a riunire uno staff molto buono; considerato che le paghe degli animatori giapponesi sono piuttosto basse, si scelgono le serie che interessano maggiormente.

Qual è stata la prima tappa del progetto?
La preparazione per la sceneggiatura e la creazione del mondo di Gurren Lagann sono durati 5 anni. Tutto è iniziato quando un partner ci ha proposto di realizzare un “anime come Gundam”. Ovviamente non volevamo fare una pura e semplice imitazione di Gundam, così si sono avute lunghe discussioni sul progetto, su cosa realizzare e in che modo. Normalmente queste discussioni possono portare via tre anni, nel caso di Gurren Lagann il processo è durato cinque anni.

Si è detto che la serie sarebbe dovuta essere più lunga, arrivare a 52 episodi in caso di successo...
Fin dall'inizio avevamo deciso per i 26 episodi. Non era possibile produrne di più, non c'erano le risorse finanziarie. Occorre dire, però, che Gurren Lagann ha sostanza per 52 episodi. Abbiamo 52 episodi compressi in 26.
Sulla possibilità di un seguito, sarebbe una buona idea, ma i membri dello staff hanno detto tutto quel che avevano da dire sulla serie, almeno per il momento. Un seguito non è all'ordine del giorno, non ce ne sarà uno fino a quando non vorranno realizzarlo.

Il disegno dei mecha è originale? In particolare quello dei Ganmen e del robot principale: Gurren Lagann. Ce ne può parlare?
Il disegno dei Ganmen doveva essere inizialmente comico, poi siamo riusciti a sviluppare qualcosa di interessante. Hiroyuki Imaishi disegnava spesso alcuni scarabocchi da bambini, proprio come dei graffiti. Yoh Yoshinari ha trasformato questi scarabocchi in mecha.
Si è sempre lamentato perché gli sembravano venuti male... con il senno di poi occorre dire, però, che non sono venuti così male! I mecha hanno una struttura umana, da allora “Ganmen”, anche nel senso di faccia.

Tengen Toppa Gurren Lagann: il nome della serie viene dal robot o è il contrario?
Innanzitutto abbiamo stabilito il nome del robot.


Gurren Lagann


Quanto tempo è necessario per l'elaborazione dei personaggi? Quanto tempo è necessario per lo sviluppo di un personaggio e la versione definitiva? Per lo sviluppo dei loro caratteri, i loro gusti, i modi di agire?
Prima di creare i personaggi occorre stabilire la sceneggiatura, il mondo dove vivranno.
Le idee sulla realizzazione dei personaggi si adatteranno allo scenario. La discussione sui personaggi, sui loro caratteri, gusti, modi di agire, spesso implica il dover tornare a lavorare sullo scenario.
Prima di iniziare la serie avevamo molte versioni di Simon; a un certo momento ci siamo fermati: è questo il momento in cui interviene il character designer e crea il Simon a cui siete abituati. Occhi grandi e piccole pupille, il personaggio in cui il progetto è stato definitivamente fermato. Per quanto riguarda Yoko, abbiamo avuto solo due o tre versioni prima di arrivare a quella definitiva.
Per Kamina, invece, abbiamo avuto più versioni differenti, ma soprattutto è stato il personaggio più ridisegnato nelle varie riunioni e che vanta il maggior numero di versioni. Non si contano le modificazioni dei dettagli che sono stati inseriti.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, Akai non conosce le varianti presentate in riunioni ufficiali: in effetti le altre modifiche, che sono state decise in riunioni informali o direttamente dai responsabili, non sono quantificabili. Variano secondo il personaggio.

A partire dall'episodio 22, nella serie appaiono gli Anti-Spiral, realizzati in 3D, mentre i mecha sono realizzati in 2D. Un altro omaggio?
L'animazione in 3D è un nemico, lo spirito della Gainax è rappresentato dall'animazione in 2D. Purtroppo avevamo pochi animatori che disegnavano robot. L'idea iniziale era quello di realizzare il Gurren Lagann in 3D perché era il metodo più sicuro, meno rischioso, ma il personale ha voluto un lavoro manuale. Nel corso del tempo l'utilizzazione di CG e 3D si è fatto più frequente nelle serie. In Gurren Lagann gli Anti-Spiral sono in 3D perché vengono dall'Esterno: i Mugen sono in CG.

Gurren Lagann è una serie coraggiosa, che osa – vedasi l'episodio 8 – e che non esita a spezzare il cuore al pubblico. Non avete avuto paura di accollarvi tanti rischi?
Di solito, questo evento sarebbe avvenuto molto più avanti. Quando si è verificato, lo si è realizzato in maniera molto veloce per cercare di far superare la shock avvertito da Simon; passato questo momento, un vero e proprio test per lui, tornerà a star bene, uno dei temi emblematici della serie. Nakashima propose di mettere più dialoghi, ma Imaishi voleva che l’evento si verificasse prima, contro il rischio di perdere il controllo della serie, e dovette convincere diversi scrittori e membri dello staff che erano contrari.
L'ottava puntata è stata uno shock per il pubblico, ma lo è stata anche per lo staff, che per primo ha dovuto affrontare e superare questo evento tragico.


Gurrenn Lagann


Tengen Toppa Gurren Lagann è attualmente in onda su Rai 4, mentre l’edizione in DVD è edita da Dynit.