Kodansha riporta una perdita di 5,7 miliardi di yen nel 2009
Il colosso giapponese dell'editoria ha recentemente confermato una perdita di 5,722 miliardi di yen (circa 46,75 milioni di euro) nel corso dell'ultimo anno fiscale, iniziato a dicembre 2008 e conclusosi a novembre 2009; sebbene la cifra non sia irrisoria, non stabilisce comunque il record negativo assoluto di Kodansha, segnato dall'imponente perdita di 7,7 miliardi di yen (oltre 63 milioni di euro) nel 2008, la più grande che la storia della società abbia mai registrato.
Gli introiti pubblicitari derivanti dalle riviste sono crollati del 25,9% rispetto al precedente anno, il calo complessivo delle vendite è stato del 7,8%, mentre i ricavi attestati per 124,522 miliardi di yen (1,02 miliardi di euro); anche le vendite di libri, che costituiscono da sempre parte integrante dell'attività societaria, sono calate del 5,9%.
Di anno in anno si osserva purtroppo che le vendite sono in costante declino, da quando la società raggiunse un picco di 203,3 miliardi di yen (1,67 miliardi di euro) di fatturato nel 1995.
Proprio a causa di questi insoddisfacenti risultati, Kodansha si è di recente vista sottrarre lo scettro di regina del mercato dalla concorrente Shueisha.
Tra i numerosi manga pubblicati da Kodansha, le più recenti opere delle Clamp, come xxxHolic, Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE e il sempre popolare Cardcaptor Sakura, ma anche Nodame Cantabile di Tomoko Ninomiya, Negima! Magister Negi Magi e Love Hina di Ken Akamatsu, tre titoli i cui diritti sono stati recentemente acquistati per l'Italia. Tra i magazine troviamo Weekly e Montly Shonen Magazine, Young Magazine, Nakayoshi, Morning, Morning 2, Afternoon, good! Afternoon, Magazine Special, Evening, Monthly Shonen Sirius, Monthly Shonen Rival, Bessatsu Friend, Be•Love, Kiss e The Dessert.
Inoltre sono periodicamente date alle stampe opere più specifiche e difficilmente esportate all'estero come Clamp no kiseki, Mobile Suit Gundam Seed Destiny, Ultraman, Mobile Suit Z Gundam Historica, Kamen Rider, e Tokusatsu Hero Magazine.
Il colosso giapponese dell'editoria ha recentemente confermato una perdita di 5,722 miliardi di yen (circa 46,75 milioni di euro) nel corso dell'ultimo anno fiscale, iniziato a dicembre 2008 e conclusosi a novembre 2009; sebbene la cifra non sia irrisoria, non stabilisce comunque il record negativo assoluto di Kodansha, segnato dall'imponente perdita di 7,7 miliardi di yen (oltre 63 milioni di euro) nel 2008, la più grande che la storia della società abbia mai registrato.
Gli introiti pubblicitari derivanti dalle riviste sono crollati del 25,9% rispetto al precedente anno, il calo complessivo delle vendite è stato del 7,8%, mentre i ricavi attestati per 124,522 miliardi di yen (1,02 miliardi di euro); anche le vendite di libri, che costituiscono da sempre parte integrante dell'attività societaria, sono calate del 5,9%.
Di anno in anno si osserva purtroppo che le vendite sono in costante declino, da quando la società raggiunse un picco di 203,3 miliardi di yen (1,67 miliardi di euro) di fatturato nel 1995.
Proprio a causa di questi insoddisfacenti risultati, Kodansha si è di recente vista sottrarre lo scettro di regina del mercato dalla concorrente Shueisha.
Tra i numerosi manga pubblicati da Kodansha, le più recenti opere delle Clamp, come xxxHolic, Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE e il sempre popolare Cardcaptor Sakura, ma anche Nodame Cantabile di Tomoko Ninomiya, Negima! Magister Negi Magi e Love Hina di Ken Akamatsu, tre titoli i cui diritti sono stati recentemente acquistati per l'Italia. Tra i magazine troviamo Weekly e Montly Shonen Magazine, Young Magazine, Nakayoshi, Morning, Morning 2, Afternoon, good! Afternoon, Magazine Special, Evening, Monthly Shonen Sirius, Monthly Shonen Rival, Bessatsu Friend, Be•Love, Kiss e The Dessert.
Inoltre sono periodicamente date alle stampe opere più specifiche e difficilmente esportate all'estero come Clamp no kiseki, Mobile Suit Gundam Seed Destiny, Ultraman, Mobile Suit Z Gundam Historica, Kamen Rider, e Tokusatsu Hero Magazine.
"generata nel corso dell'ultimo anno fiscale, iniziato a dicembre 2009 e conclusosi a novembre 2009"
C'è qualcosa che non va....
i dati si riferiscono solo ai manga (non credo) o a tutta l'attività editoriale di Kodansha (più probabile)? E qual è la fonte?
Bye.
Purtroppo, per la qualità, o per fortuna, per Shueisha, il commerciale tira che è un piacere; visto il parco titoli che questa vanta non c'è da sorprendersi del sorpasso. La crisi poi... vabbè, quella è come il Limoncè.
Col tempo ho un po' cambiato i gusti e sono passata alla Shogakukan.
:D
"la perdita di 5,722 miliardi di Yen"
non si capisce se la perdita è "ho guadagnato un pochino meno delle volte prima" oppure se è andata in perdita nel senso che ha ricavato meno di quanto ha speso (spese: 130 mlrd, ricavi: 124 mlrd, guadagno netto: -5 mlrd)
nel primo caso francamente non mi sembra un dramma, nel secondo caso invece lo è eccome O__O
Peggio di così non poteva andare, ma anche la shueisha non naviga in buonissime acque...
Considerate anche le vendite dei libri in calo la vedo dura ma spero comunque che ci si metta una toppa in qulche modo
questo è il risultato di bilancio di shogakukan , kodansha e shueshia:
1°shogakukan
1275 miliardi di yen
2°kodansha
1245 miliardi di yen
shueshia per raffronto che fa solo manga
133 miliardi di yen
che vanno sommato alla shogakukan visto che la casa editrice di jump è una delle sue controllate (il 47% delle azioni è della shogakukan )
Lo spazio lo sta perdendo l'originalità, le opere più complesse e mature soprattutto di autori esordienti. La strategia d'assalto di bassa lega Shueisha + Toei (che butta in TV la maggior parte delle jumpate), invece, ancora funziona.
Tuttavia non è detto che le perdite di Kodansha siano un male per noi in Italia (magari, per rimediare, decideranno finalmente di aprire il catalogo a più editori stranieri... che poi si scelgono col lanternino i partner PEGGIORI possibili).
Se FIAT in un anno perde -20% ma il mercato è crollato del -30% allora FIAT è crolalta meno del mercato e ha comunque guadagnato quote...si è una magra consolazione ma c'è da tenere conto di questo aspetto.
Se solo Kodansha ha eprso quote e fatturato allora la crisi centra poco e gli errori sono solo suoi,se tutti i competitor hanno perso quote efatturato ma hanno perso meno di Kodansha (e quindi l'hanno superata) è grave per Kodansha ma è in parte giustificata.
Per i lresto gran peccato: il mercato dei manga è in crisi sopratutto in Giappone e questo non è bene, non si può vivere per sempre sulle spalle di quei 2 o 3 capolavori degli anni'80, ma recentemente a parte One Piece (che comunque è roba iniziata nel 1997) c'è ben poco di "mitologico"
In fondo, il manga ha un ritmo narrativo perfetto e coinvolgente, a mio parere molto di più di quello occidentale, che mi sembra invece molto "esterno" e piuttosto freddo.
Se solo si combinasse la narrativa con l'arte(e non la tecnica, sono due cose diverse), verrebbe fuori probabilmente il miglior fumetto del secolo. Valli a capire.
Certo, immaginavo che ormai il sorpasso della Shueisha fosse inevitabile, ma i titoli della Kodansha sono indimenticabili...
Forse è arrivato il momento di cambiare strategia...
Se non ricordo male (ma può darsi di sì), i giapponesi sono coloro che più leggono al mondo, e Kodansha non pubblica certo solo manga, ma anche e soprattutto libri, dizionari, enciclopedie, traduttori...e chi più ne ha più ne metta. Il calo nelle vendite di manga è uno degli elementi, ma non certo l'unico, e spiace davvero pensare che anche in Giappone purtroppo in questi tempi di crisi si legga e si venda assai meno. Certo, i libri non sono il pane quotidiano ma un "lusso" che ormai possiamo permetterci di assimilare a bene indispensabile quotidiano, e appunto vedere che ci rimette di brutto anche questo settore che amo tanto mi rende un po' triste
Posso solo augurare a Kodansha che questo (anzi no, la perdita record dello scorso anno
ps: scusate l'errore di battitura, ovviamente è anno fiscale dicembre 2008 - novembre 2009
Certo però che non immaginavo che il calo fosse così pesante e durasse da così tanto..!! La crisi economica mondiale fa vittime un pò ovunque, anche se comunque gli introiti non sono pochi
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