Spice and Wolf DVD 1Tra le serie più apprezzate da pubbico e critica degli ultimi anni non si può non citare Ookami to koushinryou, meglio nota in Occidente come Spice and Wolf; originariamente nato come light novel sotto il marchio Dengeki Bunko della ASCII Media Works, il suo successo è tale da permettere la pubblicazione di ulteriori novel per un totale di 16 – la cui ultima e conclusiva uscirà il prossimo febbraio – un seinen manga, due serie animate televisive, un OAV, una visual novel e numerosa gadgettistica di vario tipo.

La vicenda prende il via in un immaginario medioevo e ci narra di Craft Lawrence, mercante itinerante giunto al villaggio di Pasroe in occasione dell'annuale festa del raccolto, celebrazione in cui tutto il paese onora Horo, la divinità-lupo protettrice del villaggio che permette al raccolto di grano di essere ricco ed abbondante. È notte, quando Lawrence rinviene nel suo carro una ragazza nuda addormentata, con orecchie e coda da lupo che spuntano dal suo corpo: Horo. Dopo alcune vicissitudini, Horo e Lawrence stringono amicizia o, per meglio dire, un “rapporto di collaborazione”, con Lawrence che promette ad Horo di riportarla al nord, nella sua terra natia, dal momento che l'introduzione di nuove tecniche agricole nel villaggio ha reso possibile un notevole incremento della produttività dei campi, rendendo inutile, e anzi quasi deprecabile, l'operato di Horo. Inizia così il lungo viaggio di Lawrence e Horo verso le lontane terre del nord, un viaggio ricco di avventure e di... transazioni economiche.

I due fuochi su cui si sviluppa la narrazione sono il rapporto tra Horo e Lawrence e le vicende economiche che li vedono coinvolti; mentre il primo è caratterizzato da continui battibecchi tra Horo “la saggia” e Lawrence a metà tra il comico e il serioso (impagabili i commenti di Horo sulle differenze tra le psicologie maschili e femminili), il secondo dona alla serie l'azione e il pathos necessari a fare da contraltare alle realtà interiori dei due protagonisti. Le due serie mantengono la struttura originaria della serie di romanzi originali, dividendo l'opera in quattro minisaghe (una per ogni romanzo adattato in animazione) all'interno delle quali è possibile riscontrare una comune struttura narrativa. Le trattative in cui si imbarcherà Lawrence non saranno mai normali e tranquille contrattazioni, ma presenteranno sempre un margine di rischio non trascurabile che sfocierà spesso in pericoli reali alla vità di Horo e Lawrence o alla possibilità di proseguire insieme il loro viaggio verso nord.

La natura “mercantile” della serie è sicuramente l'aspetto che più colpisce e che dona quel quid in grado di far risaltare la serie nel mare magnum delle commedie sentimentali; molta cura è stata profusa nel tratteggiare la situazione economica e sociale di ogni cittadina in cui i due fanno sosta, nonché tutti gli elementi che ne fanno parte, taverne, botteghe, mercanti, corporazioni, agenti di cambio e tutto ciò che è necessario a rendere credibile il microcosmo economico. Tuttavia, sebbene questo sia l'aspetto che, come già detto, aiuta ad innalzare Spice and Wolf rispetto alle altre serie, esso ne è anche il “punto debole”, non essendo l'animazione il mezzo migliore per le digressioni economiche, che spesso spezzano il ritmo della narrazione e richiedono non poca attenzione allo spettatore, che potrebbe anche essere costretto a riascoltare determinate parti per meglio comprendere tutte le implicazioni che le azioni dei protagonisti hanno sul microcosmo cittadino – specialmente se questi non è avvezzo a certe tematiche.

Spice and Wolf - Lawrence prima serieSpice and Wolf - Lawrence seconda serie

L'altro elemento su cui ruota la serie è il rapporto tra Horo e Lawrence che, nato come una semplice collaborazione reciproca, in cui Lawrence avrebbe accompagnato Horo nella sua terra natia in cambio del suo aiuto negli affari, si evolve ben presto in qualcosa di più profondo. Se per quanto riguarda l'aspetto mercantile le due serie possono essere considerate sostanzialmente come una sola, la cosa è meno valida per l'aspetto psicologico, in quanto si avverte un certo distacco tra le due, passaggio caratterizzato dall'OVA situato prima dell'inizio della seconda serie. Mentre nella prima serie osserviamo il graduale germogliare del rapporto di reciproca stima e affetto tra i due personaggi, il tutto caratterizzato da una sostanziale leggerezza di fondo grazie alle numerose gag comiche che costellano tutti gli episodi, nella seconda vengono introdotte le tematiche della separazione e della differenza di razza. Con l'avvicinarsi della conclusione del viaggio, nascono in Horo e Lawrence sentimenti contrastanti, specialmente in Horo, che da un lato non vorrebbe separarsi da Lawrence, ma dall'altro è perfettamente conscia della differenza della durata della vita dei due – ricordiamo essere Horo una divinità-lupo per la quale l'intero arco della vita umana altro non è che un battito di ciglia. Un altro dilemma attanaglia invece Lawrence, indeciso tra il desiderio di restare insieme ad Horo e quello di renderla felice lasciandola correre per le pianure del suo paese natio nella sua originaria forma di lupo gigante, sempre considerando il suo sogno di una vita, ovvero il possesso di una bottega fissa in una città, dicendo addio ai rischi, ma anche alle emozioni, della vita del mercante itinerante.
La seconda serie, dunque, sebbene resti costante la presenza di siparietti comici, si presenta meno leggera della precedente sul piano del rapporto tra Horo e Lawrence, mantenendo però intatto il pathos causato dai rischi e dai pericoli insiti nelle speculazioni economiche, pathos enfatizzato anche dalla costante presenza della Chiesa, che, in quanto massima autorità religiosa, ricopre un ruolo di primo piano all'interno dei rapporti socio-economici in cui si troveranno coinvolti Lawrence e Horo. Inutile ricordare che un'eventuale scoperta della vera natura di Horo da parte della Chiesa porterebbe a tragiche conseguenze sia per lei che per il suo accompagnatore. Da segnalare, in tal senso, l'asciutta e disincantata descrizione, nonché la (non più di tanto) velata critica, all'associazione ecclesiastica presente nell'anime.

Spice and Wolf - Horo prima serieSpice and Wolf - Horo seconda serie

Il comparto tecnico di Spice and Wolf è buono, in particolare nella definizione dei fondali, nell'uso della tavolozza e nelle splendide musiche, in grado di amalgamarsi al meglio alle diverse situazioni presentate, e che raggiungono il culmine nelle sigle d'apertura e chiusura della prima serie, più che buone se prese singolarmente, ottime se considerate in coppia, a manifestare le due contrapposte facce di Spice and Wolf, quella del viaggio, della crescita come singoli individui e come coppia nella delicata opening, e quella comica nella più frizzante e ritmata ending. Decisamente più anonime, seppur sopra la sufficienza, le sigle della seconda serie. Nella media le animazioni che, sebbene non si presentino su livelli eccelsi svolgono il loro ruolo in maniera più che sufficiente, grazie anche alla scarsa presenza di azione e momenti concitaci. Discorso a parte va invece fatto per il character design, essendoci stato un avvicendamento tra una serie all'altra; abbiamo quindi una prima serie che mostra un disegno lievemente più spigoloso e impreciso, sostituito nella seconda da un tratto più morbido e aggraziato, senza tuttavia minare in alcun modo la riconoscibilità dei personaggi.

Piccolo inciso è necessario fare sulla caratterizzazione grafica di Horo, che nella sua forma umana appare come una ragazza con orecchie e coda da lupo, inserendosi quindi in quel filone, probabilmente generatosi a partire da Wata no kuni hoshi di Ooshima Yumiko e molto prolifico nell'attuale mercato dei media nipponici, caratterizzato da kawaii cat-girls – “wolf-girl” in questo caso specifico; si pensi ad esempio ad opere quali Nyan koi o Strike Witches, nei quali l'elemento felino – o il fanservice in senso più generale – è probabilmente il centro ed unico punto d'interesse dell'intera storia. Ebbene, in Spice and Wolf così non è, e sebbene la caratterizzazione di Horo possa essere considerata un tentativo di attirare l'interesse di un determinato pubblico, Spice and Wolf meriterebbe di essere visto anche se Horo fosse priva di coda e orecchie.

Concludendo, Spice and Wolf si rivela essere, quasi inaspettatamente, un ottimo titolo in grado di miscelare umorismo e azione ad un'ottima cura psicologica dei personaggi, nonchè di regalare qualche spunto di riflessione allo spettatore. In attesa della probabile terza serie (i romanzi non sono ancora stati tutti adattati in animazione), il consiglio è dunque di visionare questa inusuale commedia sentimentale ad ambientazione medioevale che strizza l'occhio al sopprannaturale, anche perchè, diciamolo chiaramente, è ben raro trovare un'opera in grado di appassionare parlando di svalutazione monetaria.


Autore: Slanzard


Spice and Wolf logo


Spice and Wolf - HoroQuello che mi ha sorpreso di più di questa serie animata è il come riesca a spiegare allo spettatore alcuni aspetti della società medioevale che onestamente non conoscevo e su cui mai mi ero interrogato. Con estrema semplicità, in modo scorrevole e piacevole, da uno spaccato attento e dettagliato di quella che era l’arte del mercanteggiare, di quanto fosse importante conoscere sia i prodotti che le varie valute, di come quest’ultime acquisivano o perdevano valore a seconda sia della loro composizione mineraria, ma ancor più della forza e della popolarità di chi le aveva coniate. E ancora mostra come funzionavano gilde e assicurazioni, e a quali rischi era esposto un mercante.

La trama è piuttosto lineare, quasi banale, eppure la visione è piacevole e senza punti morti.

La differenza la fanno i personaggi e l’ambientazione, che denota un’encomiabile lavoro di documentazione e un altrettanto duro lavoro di sceneggiatura, visto che le cose più che spiegate, vengono a galla durante la narrazione, in modo quasi indolore e per nulla pesante.

Spice and Wolf è interessante e delizioso, così come lo è la sua protagonista, la bella, saggia, capricciosa, vanitosa, tenera, scontrosa, maliziosa, orgogliosa, lunatica, arrogante, malinconica, coraggiosa, curiosa e fragile Horo. Un personaggio davvero impressionante, difficile non invidiare Lawrence per averla al suo fianco. Le sue buffe espressioni, la sua genuina spontaneità e i suoi bambineschi capricci, in netto contrasto con la sua indole divina e lupesca. Trovo Horo veramente adorabile.

Ve lo consiglio senza alcuna riserva.
Autore: Tacchan


Opening prima serie - Tabi no tochuu




Ending prima serie - Ringo hiyori: The Wolf Whistling Song