A NOVEMBRE SU MAN-GA (CANALE 149 DI SKY)
KEN IL GUERRIERO E IL SUO SPIN OFF, KEN- LA LEGGENDA DI RAOUL


A seguito della prima serie inedita di Kenshiro, Ken- Le Origini del mito, in partenza il 19 ottobre, Man-ga (canale 149 di Sky), il primo canale interamente dedicato all’animazione giapponese, trasmetterà un’altra serie inedita di Kenshiro dal titolo Ken – La leggenda di Raoul il dominatore del cielo, sugli schermi dal 1° novembre, e la serie storica di Kenshiro, quella che lo ha consacrato a vero protagonista della storia dell’animazione mondiale (di cui Ken – La leggenda di Raoul è il sequel), in onda su Man-ga a partire dal 24 novembre.

Ken – Le origini del mito (26 episodi) dal 19 ottobre al 23 novembre dal lunedì al venerdì a partire dalle 21.30

Ken il guerriero dal 24 novembre dal lunedì al venerdì
a partire dalle 21.30

Ken – La leggenda di Raoul
(13 episodi) dal 1 novembre lunedì a partire dalle 22.00


Ken

Ken – La leggenda di Raoul il dominatore del cielo è una serie dedicata al fratello maggiore di Ken, Raoul. Sulla sua strada compaiono molti dei personaggi apparsi nella serie originale di Kenshiro, come il fratello Toki, Reina e Ryuro, Yuda, Ryuga, Souzer e il mitico Re Nero, il possente cavallo di cui finalmente conosciamo l’origine e il motivo del patto che lo stringe a Raoul. L’aspetto più interessante di questa serie è che, attraverso la storia della gioventù di Raoul e delle sue prime conquiste, si potranno ricostruire alcuni tasselli della saga rimasti ancora avvolti nel mistero. La serie è tratta da un manga spin-off di Hokuto no Ken, dedicato alla giovinezza di Raoul e disegnato tra il 2006 e il 2007 da Yuko Osada. La brevità della serie permette di focalizzarsi sulla persona del giovane re di Hokuto e dei suoi più fedeli collaboratori, legati da un’infanzia comune ma soprattutto da un progetto che possa portare, sia pure attraverso azioni crudeli e spietate, alla creazione di uno stato stabile e sicuro. Il diverso stile grafico del character design segna una netta differenza dal resto della saga, in armonia con il diverso carattere e destino del protagonista.


Ken il Guerriero - Eroe solitario, guerriero invincibile, icona pop degli anni ’80: Ken il Guerriero (che comprende due serie, la prima di 109 episodi, la seconda di 43) è questo e molto altro ancora. Kenshiro nasce nel 1983 dalla fantasia di Tetsuo Hara e Buronson (pseudonimo dello sceneggiatore Yoshiyuki Okamura, nome d’arte che s’ispira all’attore Charles Bronson), e tradisce da subito il forte legame dei due autori con l’universo cinematografico di quegli anni: vedi Mad Max e Terminator.
La storia narra le gesta di Ken, il 64° successore della scuola di arti marziali “Divina Scuola di Hokuto” che si contrappone a quella di Nanto, altrettanto antica e letale. Tutt’intorno un mondo devastato dalla guerra nucleare, dove la storia si è involuta in un oscuro medioevo in cui vige assoluta la legge del più forte. Distrutte le città, gli uomini vivono in villaggi che sono però preda di continui assalti da parte di bande criminali. È inevitabile che a sopravvivere in questo contesto siano solo uomini eccezionali, dotati sia di forza fisica che spirituale, i quali si trovano a dover scegliere se usare queste per proteggere i più deboli oppure per dominarli. Ken fa parte della prima categoria, anche se, almeno all’inizio della vicenda, non per sua volontà. Il suo errare per il mondo ha, infatti, il solo scopo di ritrovare Julia, la donna da lui amata, rapita da Shin, appartenente alla rivale Scuola di Nanto. Il torace di Ken proprio durante lo scontro con Shin viene segnato dalle ormai mitiche sette cicatrici che compongono l’orsa maggiore, il simbolo della scuola di arti marziali di Hokuto. L’uomo, sconfitto ma non vinto, si mette alla ricerca dell’amata. Ben presto a lui si aggiungono i piccoli Lynn e Bart, due bambini che Ken salva da morte certa.
La faida con Shin rappresenta in realtà solo il primo capitolo della saga. Moderna Elena di Troia, Julia diventa un trofeo da amare o distruggere per diversi personaggi, compreso Raoul, il fratello maggiore di Ken, l’unico che sembra dotato della forza sufficiente per poter pacificare, sotto il suo giogo, un mondo ridotto alla più completa anarchia.
L’intento di un personaggio come Raoul, uno dei più amati dai fan della serie, rende bene la poliedricità sottintesa nell’opera di Tetsuo Hara e Buronson, forse il motivo del successo planetario. Gli eroi negativi, infatti, non sono dei malvagi tout court, così come i personaggi positivi hanno parecchi lati discutibili. Raoul vuole conquistare il mondo non per la sola sete di potere ma perché sa di essere l’unico ad avere la forza per dare ordine ad un mondo che si sta perdendo nel caos. Tuttavia, per raggiungere il suo obiettivo non può che usare la più bieca brutalità. Tale dinamica rispecchia le condizioni del medioevo giapponese, dove la figura dell’imperatore è fortemente accentratrice ma che, tuttavia, ha portato al costituirsi di una delle più stabili democrazie del pianeta.
Oltre a queste tematiche che pongono in discussione il significato di “giustizia” e “violenza”, il successo della saga si deve anche alle rilettura in chiave ipertrofica di alcuni elementi tipici della cultura giapponese e che grande fascino esercitano sui fan, soprattutto occidentali. L’eterno confrontarsi delle due scuole di arti marziali di Hokuto e Nanto, così come il rapporto di odio e amore tra Raoul e Ken, sono la rappresentazione simbolica del concetto taoista dello Ying e Yang. Anche la famosa tecnica di Hokuto, basata sulla stimolazione di alcuni punti del corpo che, se colpiti nel modo giusto, provocano la morte, è mutuata dall’agopuntura cinese. Infatti, vi è nei personaggi una netta differenza tra coloro che possiedono unicamente la forza bruta (spesso rappresentati come giganti dalle proporzioni impossibili) e i protagonisti, che coniugano potenza muscolare e spirituale: sono questi ultimi gli unici ad avere le necessarie competenze per emergere e prevalere sugli altri.



CHOBIN, IL PRINCIPE STELLARE E RANSIE LA STREGA
DAL 21 OTTOBRE SU MAN-GA (CANALE 149 DI SKY

A partire dal 21 ottobre Man-ga (canale 149 di Sky) arricchisce la sua fascia pomeridiana con due serie di grande richiamo per ogni età, Chobin, il principe stellare e Ransie la strega, che andranno in onda rispettivamente alle 16:00 e alle 16:30 (Ransie replica alle 18:30) dal lunedì al venerdì.

Ransie la strega - Chobin, il principe stellare

CHOBIN, IL PRINCIPE STELLARE
Il motore di tutta la serie e il motivo dell'enorme successo di Chobin, il principe stellare, risiede nei legami profondi di amore e amicizia che uniscono il piccolo protagonista alla mamma perduta, agli animali della foresta e agli esseri umani che lo aiutano nella sua ricerca. Una formula concisa, efficace e davvero per tutte le età.

Chobin, il principe stellare nasce dal felice incontro di alcuni degli autori più interessanti nel panorama dell’animazione giapponese. Shotaro Ishinomori, il mangaka al quale si deve l’invenzione della serie, ha realizzato anche titoli di grande successo e molto noti, come Cyborg 009 o Ryu il ragazzo delle caverne e il live action Kamer Rider. Questo autore è talmente noto e amato che, alla sua morte, gli è stato persino dedicato un museo. La regia di Chobin, il principe stellare è stata affidata ad un veterano dell’animazione, Rintaro, che ha diretto, tra gli altri, titoli come Astroboy e Record of Lodoss War (entrambi trasmessi da Man-ga), Kimba il leone bianco, Capitan Harlock e altri. Anche lo studio di animazione a cui è stato affidato il progetto, la Tatsunoko Production fondata nel lontano 1962 dal pioniere dell’animazione Tatuo Yoshida, può vantare nelle sua fila titoli come Le avventure dell’Ape Magà, Kyashan il ragazzo androide, e Gigi la trottola.

TRAMA:
un UFO a forma di uovo appare improvvisamente nel telescopio di un astronomo. A bordo c’è il piccolo Chobin, principe di un lontano pianeta invaso da forze malvagie e venuto sulla Terra per cercare la sua mamma rapita. Chobin è in realtà ancora un cucciolo, infatti, la sua particolare forma, che ricorda una palla saltellante dotata di piccolissime braccia e gambe, è solo temporanea e cambierà quando diverrà adulto.
Giunto sulla Terra il piccolo deve però vedersela con i sicari inviatigli da Brunga, il malvagio conquistatore a capo di un esercito di pipistrelli robot, cercando anche di salvare la mamma che pare essere stata rapita proprio da questi. Ad aiutarlo nell’impresa non facile, il professore che lo ha trovato e la sua nipotina Rori, oltre agli animali della foresta tra cui l’orso Kumandon, il coniglio Rapidàn, la ranocchia Accavé e il suo girino Gra-Gra, e la bella farfalla Kyrashòn che s’innamora del piccolo principe alieno. Chobin ha però dalla sua un’arma alquanto misteriosa: un braccialetto chiamato goccia di stella, che riesce a metterlo in comunicazione con la mamma e a difenderlo dai pericoli, ma che racchiude anche un incredibile potere.


RANSIE LA STREGA
La caratteristica principale di questo anime e il suo punto di forza è l’ironia e lo spirito leggero con il quale vengono affrontate tematiche molto profonde, prima fra tutte l’importanza di accettare l’altro per quanto diverso e lontano esso sia. Anche il passaggio della protagonista dall’infanzia alla maturità, spesso traumatico per un’adolescente, viene raccontato attraverso la semplicità della magia.

Inizia qui la storia di Ransie la strega, l’anime tratto dal manga di grande successo di Koi Ikeno il cui titolo originale, Batticuore notturno, ha avuto un grande seguito anche nel nostro Paese. Alla regia, Hiroshi Sasagawa (Yattaman, Kyashan) mentre la sceneggiatura, affidata a Toshio Okabe, si distacca già nel terzo episodio dalla storia cartacea, anche se lo stile dei personaggi rimane fedele a quello d’autrice, con l’uso di un tratto semplice e ben curato.

TRAMA:
Ransie è una creatura delle tenebre, figlia del vampiro Boris e di Sheila, una donna lupo. I suoi genitori sono disperati perché, nonostante sia ormai un’adolescente, non ha ancora manifestato alcun potere magico. Durante il primo giorno nella nuova scuola, Ransie conosce Paul, un giovane con l’hobby del pugilato e si innamora immediatamente di lui. Nella sua stessa classe c’è però Lisa Thompson, una ragazza viziata con un padre bizzarro e ricchissimo che cerca di metterle subito i bastoni fra le ruote. Ma sarà proprio lei a rivelare per la prima volta i poteri di Ransie. Infatti, la giovane strega la morde e, con sua grande sorpresa, si trasforma in Lisa scoprendo così che, può diventare tutto ciò che addenta (le è però proibito trasformarsi in oggetti inanimati), mentre, per tornare normale deve semplicemente…starnutire! Una volta maggiorenne i genitori decidono di darle la buona notizia: le rivelano l’esistenza del Regno Magico, un luogo abitato non da esseri umani ma da creature bizzarre e sovrannaturali di cui tutti loro ne fanno parte.
La cattiva notizia però non tarda a venire…. è stata promessa in sposa niente meno che al principe Aaron, figlio di Satana e sovrano del Regno Magico! Ma Ransie non si arrende ed è pronta a tutto pur di non rinunciare al suo amore per Paul.