40 anni senza YUKIO MISHIMA 7, 9 e 10 giugno 2011


In collaborazione con: Comune di Roma, Ambasciata del Giappone

In occasione del 40° anniversario della morte di Yukio Mishima - ricordata con una conferenza stampa in Campidoglio lo scorso 25 novembre 2010 - l'Istituto Giapponese di Cultura, in collaborazione con l'Ambasciata del Giappone in Italia e il Comune di Roma, presenta una conferenza a cura della prof.ssa Virginia Sica (Università degli Studi di Milano) e una rassegna di 3 film tratti da famose opere dello scrittore giapponese.

40 anni senza YUKIO MISHIMA 7, 9 e 10 giugno 2011

martedì 7 giugno ore 19.00

HARU NO YUKI (Neve di primavera) di Isao Yukisada
tratto dall'omonimo romanzo di Yukio Mishima, pubblicato nel 1968
Colore, 150' - 2005 versione originale con sottotitoli in italiano - 16 mm
© Toho International Co., Ltd. (Cineteca IGC)

Basato sull'omonimo romanzo di Yukio Mishima, il primo della tetralogia Il Mare della fertilità (Hojo no umi), il film è ambientato all'inizio dell'era Taisho (1912-26), un periodo in cui nuove idee dall'Occidente andavano a scalfire antichi costumi e certezze, consolidati fino all'epoca Tokugawa (1603-1867) e posti in crisi già con le imponenti riforme dell'era Meiji (1868-1912). Al centro della storia l'amore difficile tra Kiyoaki, un giovane di origine samurai dal carattere fin troppo fiero e orgoglioso, e Satoko, una ragazza appartenente alla aristocrazia decaduta. Un amore clandestino, vissuto contro la decisione dei genitori di Satoko di cederla in sposa a un membro della Casa Imperiale.


giovedì 9 giugno ore 19.00

AI NO KAWAKI (Sete d'amore) di Koreyoshi Kurahara
tratto dall'omonimo romanzo di Yukio Mishima, pubblicato nel 1950
B/N, 99' - 1967 versione originale con sottotitoli in italiano - 16 mm
© Nikkatsu

Dopo la morte del marito, la giovane Etsuko si trasferisce nella casa del suocero Yakichi e ne diventa l'amante, pur non provando alcuna attrazione fisica per l'anziano uomo. I suoi sentimenti, infatti, sono tutti rivolti al giovane giardiniere verso il quale coltiva una silenziosa passione travolgente che condurrà - nell'arco narrativo di un mese - a un climax violento, causato dalla assoluta mancanza di controllo da parte di Etsuko, in preda a una vera e propria ossessione, inizialmente imprevedibile.


venerdì 10 giugno ore Ore 20.00

ENJO (Conflagrazione) di Kon Ichikawa
tratto dal romanzo di Yukio Mishima Kinkakuji (Il padiglione d'oro, 1956)
B/N, 99' - 1958 versione originale con sottotitoli in italiano - 35 mm
© Kadokawa Pictures, Inc.

Il giovane Goichi Mizoguchi (interpretato da Raizo Ichikawa) è figlio di un monaco buddhista che da sempre gli ha trasmesso l'idea quasi ossessiva che lo Shukaku-ji (nome scelto dalla sceneggiatrice per il Kinkaku, il Padiglione d'oro in Kyoto) sia l'oggetto più affascinante del mondo. Morto il padre, al quale sul letto di morte ha promesso di intraprendere il noviziato proprio nello splendido Padiglione d'Oro, Goichi si presenta all'abbate superiore Tayama, che in virtù dell'amicizia con il defunto padre, diventa il suo precettore. La contemplazione della bellezza del tempio, ereditata dal padre, sembra tuttavia vacillare nel momento in cui Goichi conosce Togari, uno studente claudicante che, con discorsi cinici e irriverenti, mette in crisi le sue convinzioni. In un momento di forte smarrimento Goichi compirà un gesto incomprensibile, ben espresso dal titolo scelto per il film dal regista Kon Ichikawa.


Ore 18.30 Conferenza a cura della prof.ssa Virginia Sica
Considerazioni (dissenzienti) sull'archetipo di bellezza in Yukio Mishima
"Da decenni il concetto di Bellezza espresso nell'opera di Mishima è ancorato all'Estetica della Bella Morte, con riferimenti più o meno espliciti a valenze machiste e omosessuali. Prendendo spunto dalle opere cinematografiche in programma, tratte dalla letteratura dell'Autore, si proporranno alcune considerazioni sulle molteplici accezioni proposte dall'Artista, più attento all'osservazione della natura umana che non ad archetipi obsoleti." (Virginia Sica)

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YUKIO MISHIMA (1925-1970) è considerato uno fra i più grandi scrittori contemporanei. Romanziere, commediografo, saggista e attore, attirò una folta schiera di lettori internazionali grazie alla sua ricca sensibilità estetica, ottenendo i massimi riconoscimenti letterari giapponesi e la candidatura al premio Nobel. Fondatore di un gruppo giovanile nazionalista, si suicidò pubblicamente all'età di 45 anni, il 25 novembre del 1970, secondo l'antico rituale del seppuku, per protesta contro l'asservimento del Giappone alle potenze straniere.

VIRGINIA SICA insegna presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano. Subito dopo la laurea in Lingue e civiltà orientali, conseguita all'Istituto Universitario Orientale di Napoli, ha insegnato per alcuni anni presso la Facoltà di Lettere dell'Università del Tōhoku (Sendai, Giappone). E' attualmente membro del CARC (Contemporary Asia Research Center), socio AIStuGia (Associazione Italiana Studi Giapponesi) e, come co-fondatore nel 1985, componente del Direttivo di Asia Orientale (Associazione di studi e omonima serie editoriale).


Fonte consultata: Istituto Giapponese di Cultura