Riportiamo dal sito di GP Publishing la segnalazione della preview online di Number:
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Voler essere i migliori nel proprio campo è una giusta ambizione, un istinto a primeggiare che mette in moto una sana competizione… Ma quando il tuo mestiere è uccidere la gente, e voler emergere significa “occuparti” di tutti i tuoi avversari… Be’ tutto cambia!
Toneriko è un assassino, ed è fra i dieci migliori del mondo, che si riuniscono nell’associazione Thanatos. Ma in questa Top Ten occupa “solo” il quinto posto… Se ci mettete poi che un oscuro desiderio di vendetta lo lega all’attuale Number 1, qualcosa deve drasticamente cambiare!
Finalmente approdano nel nostro Paese le splendide tavole di Kawori Tsubaki (Ghost Writer, Instant Warrides Love & Piece), per un manga tutto azione in cui il sangue richiama altro sangue!
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Voler essere i migliori nel proprio campo è una giusta ambizione, un istinto a primeggiare che mette in moto una sana competizione… Ma quando il tuo mestiere è uccidere la gente, e voler emergere significa “occuparti” di tutti i tuoi avversari… Be’ tutto cambia!
Toneriko è un assassino, ed è fra i dieci migliori del mondo, che si riuniscono nell’associazione Thanatos. Ma in questa Top Ten occupa “solo” il quinto posto… Se ci mettete poi che un oscuro desiderio di vendetta lo lega all’attuale Number 1, qualcosa deve drasticamente cambiare!
Finalmente approdano nel nostro Paese le splendide tavole di Kawori Tsubaki (Ghost Writer, Instant Warrides Love & Piece), per un manga tutto azione in cui il sangue richiama altro sangue!
Beh, finalmente non direi proprio, il disegno non mi pare nulla di che così come l'opera tutta, tutt'al più si tratta di un altro modo per GP per far cassa (come se poi ne avessero pochi, date una scorsa alle serie annunciate a Lucca) facendo leva sui gusti di quelli che io chiamo "casual readers" (ergo, persone che fruiscono di manga in modo disordinato, acritico e poco approfondito sciroppandosi la prima cosa che vedono in esposizione) al solito a detrimento dei lettori più "navigati" (che in fin dei conti son solo quelli che passano più soldi agli editori e in maniera continuativa, detto per inciso) nonché delle opere indiscutibilmente meritevoli che esistono in Giappone.
Insomma, ma vogliamo mettere un bell'Asaki Yume Mishi di Waki Yamato (mangaka di cui GP aveva promesso di portare altro dopo N.Y.Komachi, ma temo sia stata una promessa da marinaio)? Quella sì che è un'opera che rivoluziona il concetto di manga, a cui ogni appassionato dovrebbe avere almeno la possibilità di avvicinarsi e per cui c'è bisogno finalmente di un'edizione italiana, non 'sta robetta a € 5,90 cadauna.
Bah, mi sono stufato di sprecare fiato, spero solo che queste proposte smettano di vendere e che lettori e case editrici inizino una sana politica di reperimento delle tante belle opere che da noi rimangono sconosciute; naturalmente letture più leggere e disimpegnate vanno benissimo, il problema nasce quando queste divengono le uniche esistenti, spacciate per capolavori imprescindibili a prezzi gonfiatissimi.
Meditate, gente, meditate!
-Disegni : Sinceramente queste tavole mi sembrano tutt'altro che splendide, il solito tratto shojo che si può trovare in tutti gli altri manga del genere...., si privilegiano i personaggi al posto degli sfondi, con abbondanza di retini e linee morbide.
-Storia : Sinceramente mi attira, storie del genere al sottoscritto sono sempre piaciute non poco, però anche qui originalità....
Insomma manga pompato dalla Gp, che costerà 5.90 ( quindi nemmeno lo si potrà provare tanto per...) che servirà a portare liquidità nello loro casse in attesa di prendere esclusive migliori. In poche parole passo senza remore.
quoto parzialmente i commenti sopra il mio e aggiungo anche un "diamo tempo alla GP". hanno iniziato da pochissimi anni e guardate dove sono arrivati; con oltre 30 serie annunciate al Lucca. Che abbiano tutte una qualità alta è ovviamente impossibile però l'impegno c'è e si vede. non bisogna sempre sputare nel piatto dove si mangia
In ogni caso non ha catturato la mia attenzione.
Suvvia, non possono certo scrivere:
"Ecco a voi l'ennesimo manga mediocre!" No?
Inoltre mi paiono utopistiche certe posizioni del primo lungo post, evidentemente "NY Kuromachi" non avrà venduto molto, quindi i lettori capaci di discernere una bella serie (già di suo complicatamente soggettivo) non saranno tanti e ,probabilmente, immagino che siano quasi sempre meno dei "Casual Readers" come scrivi tu.
Ma può anche andar bene, no? Se i soldi di un Dragonball, ti permettono di fare un gioiellino di nicchia non ci trovo nulla di male!
Comunque, tornando al manga in se per se, anche ,non pare un capolavoro ma nemmeno la cosa peggiore che abbia mia visto, sebbene per me sarà scaffale.
non dico che la pubblicazione di opere meno "belle" (aggettivo che va preso con le pinze in quanto fa riferimento a un'impressione soggettiva, ma fino a un certo punto: ho portato l'esempio di N.Y.Komachi perché si tratta di un'opera piuttosto impegnata, che pur non rinunciando alla comicità e all'ironia tipiche dell'autrice tocca tematiche importanti in una bella cornice storica, ed è stata presentata da noi con una buonissima edizione - per materiale, rapporto qualità/prezzo, un ricco apparato di note per capire il contento storico-culturale in cui la serie è calata -; per di più, è di una mangaka importantissima per la storia dello shoujo manga, a cui dà una svolta epocale proprio con Asaki Yume Mishi, trasposizione a fumetti del capolavoro letterario giapponese Genji Monogatari. Con tutte queste qualità al loro arco, credo che queste due opere si possano definire, se non "belle", comunque meritevoli anche da un punto di vista oggettivo) non sia necessaria, tutt'altro: come dicevo sopra, è una buona cosa per il lettore, "casual" o veterano che sia, avere la possibilità di svagarsi con produzioni più leggere, ma anche per l'editore il quale, usandola per far cassa (ovviamente, non dico che le case editrici, e i singoli lavoratori al loro interno, debbano configurarsi come enti benefici impegnati a propagandare cultura; loro offrono un prodotto e devono guadagnarci, anche solo per il loro sostentamento), riescono a resistere sul mercato; per me il brutto è quando, gettandosi in questa recente "avventura manga", ragionano in termini di "piatto ricco mi ci ficco", spremendo una moda che, se soffocata con questi atteggiamenti, è destinata a essere una parentesi passeggera ed è svilente per me consumatore che vivo la poco gratificante sensazione di avere dei rapaci avvoltoi volteggianti sulla mia testa in attesa di pasteggiare su una mia passione.
Insomma, "in medio stat virtus": il massimo, almeno per me, è nella creazione di un catalogo variegato in cui ci siano sia opere più leggere e più commerciali sia fumetti di un altro livello (che ad ogni modo, anche se di meno rispetto alle prime, vendono e a prezzi maggiori; le case ne traggono un guadagno, non regalano nulla); in questo modo, credo saremmo tutti contenti, lettori ed editori. La mia invettiva precedente è dovuta al fatto che noto un deciso spostamento verso una politica biecamente ed esclusivamente commerciale da parte di GP, che al suo esordio proponeva un maggior equilibrio nel senso che ho spiegato, e che altre case editrici riescono, a mio parere, a mantenere con un certo successo, nulla di utopistico.
In tempi di floridità economica (e coi vecchi prezzi) l'avrei provato.
Oggi come oggi non ci penso neanche lontanamente bisogna fare una scrematura molto approfondita di quel che vogliamo comprare... e questo titolo è tagliato fuori.
NEEEEEEXT!
Ah, si mi ha anche ricordato tantissimo ES manga della Star di 2-3 anni fa..basta con sti ragazzotti killer in divisa simil nazista per piacereee
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