Riportiamo dal sito J-Pop un approfondimento sulla figura del maestro Hokusai, in vista della imminente pubblicazione del manga biografico dedicatogli da Shotaro Ishinomori:
Hokusai è un personaggio veramente enigmatico. I suoi mutamenti di nome ne sono una dimostrazione, ma va soprattutto sottolineato come egli, traslocando più di novanta volte e girovagando a lungo per i vari paesi, abbia vissuto fino a novant'anni in un’epoca pericolosa, in cui la vita ne durava in media cinquanta, e abbia lasciato numerosi dipinti caratterizzati dagli stili pittorici più diversi.
È con queste parole che, nella postfazione al suo lavoro, il maestro Ishinomori descrive la figura del celebre artista nipponico Katsushika Hokusai (1760-1849). Personaggio eclettico e decisamente sopra le righe, Hokusai è rinomato anche in occidente, in particolare per le sue stampe ukiyo-e, e con il suo inconfondibile stile è stato capace di influenzare profondamente numerosi pittori europei.
In realtà il personaggio Hokusai è molto più complesso e sfaccettato di quanto si possa immaginare. Innanzitutto, a differenza della maggior parte dei colleghi della sua epoca, non seguì un solo stile pittorico, ma li studiò praticamente tutti, da quelli prettamente giapponesi a quelli cinesi, da quelli classici a quelli a lui contemporanei, fino ad approfondire la conoscenza della pittura occidentale. Uno studio, il suo, non volto semplicemente ad appagare una mera sete di conoscenza, bensì all’acquisizione di una completa padronanza dello scibile pittorico in funzione della creazione di un proprio peculiare stile, perfezionato attraverso varie fasi produttive che l’artista usava suggellare cambiando il proprio nome d’arte, cosa questa avvenuta piuttosto di frequente. Il risultato è una schiera di capolavori di tipologia assolutamente variegata. Si va dalle illustrazioni per romanzi alla realizzazione di manifesti e locandine per il teatro, dalle stampe ukiyo-e alle pitture su paraventi, dagli schizzi e dai bozzetti ai manuali di disegno. Opere che, considerate come un corpus unico, appaiono formate da una varietà infinita di soggetti, quali paesaggi, animali, esseri fantastici o mostruosi, rappresentazioni erotiche, ritratti di attori di teatro. Dipinti enormi, eseguiti nel cortile di un tempio, o all’opposto piccolissimi, dipinti su un chicco di riso.

Come già avvenuto per altri artisti, però, Hokusai non riuscì a sfruttare il suo estro per ottenere un vero benessere economico, se non per brevi periodi. Visse in condizioni di estrema povertà, in case sporche e cadenti, per lunga parte della sua esistenza, prima in compagnia della famiglia prima e, successivamente, di qualche discepolo e della devota figlia Oei poi.
Insomma, Hokusai è stato un personaggio davvero unico, per certi versi un personaggio da sogno. Ed è proprio una rappresentazione onirica quella che Ishinomori ci offre in questo suo lavoro, che comincia laddove una biografia normalmente ha termine, ossia con il decesso del protagonista. Circondato dai suoi affetti più cari, Hokusai si trova sul letto di morte, stremato al punto da non riuscire a compiere nemmeno l’atto che più gli è naturale, ossia dipingere, e la sua mente, quasi sospesa tra sogno e realtà, proietta il film della propria vita ormai al termine. Film che non segue necessariamente un ordine cronologico, così come non necessariamente la memoria umana segue una successione temporale durante il ricordo.
Nei nove capitoli del manga, Ishinomori ci presenta pertanto i momenti salienti del percorso artistico e umano di Hokusai, in una successione di avvenimenti apparentemente caotica ma in realtà funzionale alla costruzione di un personaggio veramente tridimensionale. Il celebre mangaka nipponico riesce, partendo dalla biografia dell’artista e dalle sue opere, a entrare in profondità nell’animo di Hokusai, e a fornirne un ritratto al tempo stesso semplice ed esaustivo, prendendo in considerazione non solo, com’è ovvio aspettarsi, i suoi più noti capolavori, quali Hokusai manga o le Trentasei vedute del monte Fuji, serie di stampe all’interno della quale vi è la celeberrima onda, ma anche lavori misconosciuti quali Uno sguardo sui luoghi celebri di Tôto o Raccolta di quartine su Itako.

Ishinomori dedica ampio spazio alla personalità di Hokusai, artista tanto appassionato da dedicare veramente la sua intera vita alla pittura, sacrificando ad essa gli affetti più cari e accettando di buon grado le ristrettezze economiche insite in quella professione, piuttosto che abbandonarla o ridurla a mero passatempo. Nel manga, particolare enfasi è posta sull’arte amatoria del pittore, probabile elemento motore alla base delle creazione di celebri stampe erotiche, caratteristiche della sua produzione, tra le quali spicca sicuramente quella della pescatrice e della piovra. E grande cura è riservata da Ishinomori ai viaggi intrapresi da Hokusai nella sua vita, nonché alla variegata e poliedrica umanità che in quei frangenti egli incontrò.
Il manga, inoltre, ci permette di sbirciare dietro le quinte del processo creativo di Hokusai, non solo rappresentando compiutamente la genesi delle sue maggiori opere e la filosofia alla loro base, ma mostrando, anche in modo spassoso e divertente, aspetti quali i contrasti tra lo stesso Hokusai e lo scrittore Bakin sulla ripartizione dei testi e dei disegni nei romanzi che realizzavano a quattro mani, o i problemi con gli editori in ordine alla determinazione del compenso o alla pubblicabilità o meno di certe opere. Problemi che per altro non devono essere molto dissimili da quelli vissuti dai mangaka di ieri e di oggi, e di cui pertanto Ishinomori aveva una certa esperienza.

In conclusione, “Hokusai” si presenta come un manga veramente particolare del maestro Ishinomori, capace di offrire un ritratto romanzato ma veritiero dell’artista e di fornire al tempo stesso un suggestivo affresco di un periodo storico giapponese, quello del XIX secolo, invero non molto rappresentato nel cinema e nella letteratura. Un manga che permette di comprendere appieno, ed eventualmente di fare propria, la filosofia del pittore, anche attraverso una serie di dialoghi didascalici dallo stesso pronunciati. Un manga che offre, attraverso le fedeli riproduzioni di Ishinomori, una galleria dei lavori più rappresentativi di Hokusai. Un manga, quindi, adatto a tutti, tanto ai cultori della pittura quanto agli amanti del buon fumetto, a dimostrazione della strettissima interconnessione esistente tra dette straordinarie forme d’arte.
Francesco Nicodemo
Hokusai è un personaggio veramente enigmatico. I suoi mutamenti di nome ne sono una dimostrazione, ma va soprattutto sottolineato come egli, traslocando più di novanta volte e girovagando a lungo per i vari paesi, abbia vissuto fino a novant'anni in un’epoca pericolosa, in cui la vita ne durava in media cinquanta, e abbia lasciato numerosi dipinti caratterizzati dagli stili pittorici più diversi.
È con queste parole che, nella postfazione al suo lavoro, il maestro Ishinomori descrive la figura del celebre artista nipponico Katsushika Hokusai (1760-1849). Personaggio eclettico e decisamente sopra le righe, Hokusai è rinomato anche in occidente, in particolare per le sue stampe ukiyo-e, e con il suo inconfondibile stile è stato capace di influenzare profondamente numerosi pittori europei.
In realtà il personaggio Hokusai è molto più complesso e sfaccettato di quanto si possa immaginare. Innanzitutto, a differenza della maggior parte dei colleghi della sua epoca, non seguì un solo stile pittorico, ma li studiò praticamente tutti, da quelli prettamente giapponesi a quelli cinesi, da quelli classici a quelli a lui contemporanei, fino ad approfondire la conoscenza della pittura occidentale. Uno studio, il suo, non volto semplicemente ad appagare una mera sete di conoscenza, bensì all’acquisizione di una completa padronanza dello scibile pittorico in funzione della creazione di un proprio peculiare stile, perfezionato attraverso varie fasi produttive che l’artista usava suggellare cambiando il proprio nome d’arte, cosa questa avvenuta piuttosto di frequente. Il risultato è una schiera di capolavori di tipologia assolutamente variegata. Si va dalle illustrazioni per romanzi alla realizzazione di manifesti e locandine per il teatro, dalle stampe ukiyo-e alle pitture su paraventi, dagli schizzi e dai bozzetti ai manuali di disegno. Opere che, considerate come un corpus unico, appaiono formate da una varietà infinita di soggetti, quali paesaggi, animali, esseri fantastici o mostruosi, rappresentazioni erotiche, ritratti di attori di teatro. Dipinti enormi, eseguiti nel cortile di un tempio, o all’opposto piccolissimi, dipinti su un chicco di riso.


Come già avvenuto per altri artisti, però, Hokusai non riuscì a sfruttare il suo estro per ottenere un vero benessere economico, se non per brevi periodi. Visse in condizioni di estrema povertà, in case sporche e cadenti, per lunga parte della sua esistenza, prima in compagnia della famiglia prima e, successivamente, di qualche discepolo e della devota figlia Oei poi.
Insomma, Hokusai è stato un personaggio davvero unico, per certi versi un personaggio da sogno. Ed è proprio una rappresentazione onirica quella che Ishinomori ci offre in questo suo lavoro, che comincia laddove una biografia normalmente ha termine, ossia con il decesso del protagonista. Circondato dai suoi affetti più cari, Hokusai si trova sul letto di morte, stremato al punto da non riuscire a compiere nemmeno l’atto che più gli è naturale, ossia dipingere, e la sua mente, quasi sospesa tra sogno e realtà, proietta il film della propria vita ormai al termine. Film che non segue necessariamente un ordine cronologico, così come non necessariamente la memoria umana segue una successione temporale durante il ricordo.
Nei nove capitoli del manga, Ishinomori ci presenta pertanto i momenti salienti del percorso artistico e umano di Hokusai, in una successione di avvenimenti apparentemente caotica ma in realtà funzionale alla costruzione di un personaggio veramente tridimensionale. Il celebre mangaka nipponico riesce, partendo dalla biografia dell’artista e dalle sue opere, a entrare in profondità nell’animo di Hokusai, e a fornirne un ritratto al tempo stesso semplice ed esaustivo, prendendo in considerazione non solo, com’è ovvio aspettarsi, i suoi più noti capolavori, quali Hokusai manga o le Trentasei vedute del monte Fuji, serie di stampe all’interno della quale vi è la celeberrima onda, ma anche lavori misconosciuti quali Uno sguardo sui luoghi celebri di Tôto o Raccolta di quartine su Itako.


Ishinomori dedica ampio spazio alla personalità di Hokusai, artista tanto appassionato da dedicare veramente la sua intera vita alla pittura, sacrificando ad essa gli affetti più cari e accettando di buon grado le ristrettezze economiche insite in quella professione, piuttosto che abbandonarla o ridurla a mero passatempo. Nel manga, particolare enfasi è posta sull’arte amatoria del pittore, probabile elemento motore alla base delle creazione di celebri stampe erotiche, caratteristiche della sua produzione, tra le quali spicca sicuramente quella della pescatrice e della piovra. E grande cura è riservata da Ishinomori ai viaggi intrapresi da Hokusai nella sua vita, nonché alla variegata e poliedrica umanità che in quei frangenti egli incontrò.
Il manga, inoltre, ci permette di sbirciare dietro le quinte del processo creativo di Hokusai, non solo rappresentando compiutamente la genesi delle sue maggiori opere e la filosofia alla loro base, ma mostrando, anche in modo spassoso e divertente, aspetti quali i contrasti tra lo stesso Hokusai e lo scrittore Bakin sulla ripartizione dei testi e dei disegni nei romanzi che realizzavano a quattro mani, o i problemi con gli editori in ordine alla determinazione del compenso o alla pubblicabilità o meno di certe opere. Problemi che per altro non devono essere molto dissimili da quelli vissuti dai mangaka di ieri e di oggi, e di cui pertanto Ishinomori aveva una certa esperienza.


In conclusione, “Hokusai” si presenta come un manga veramente particolare del maestro Ishinomori, capace di offrire un ritratto romanzato ma veritiero dell’artista e di fornire al tempo stesso un suggestivo affresco di un periodo storico giapponese, quello del XIX secolo, invero non molto rappresentato nel cinema e nella letteratura. Un manga che permette di comprendere appieno, ed eventualmente di fare propria, la filosofia del pittore, anche attraverso una serie di dialoghi didascalici dallo stesso pronunciati. Un manga che offre, attraverso le fedeli riproduzioni di Ishinomori, una galleria dei lavori più rappresentativi di Hokusai. Un manga, quindi, adatto a tutti, tanto ai cultori della pittura quanto agli amanti del buon fumetto, a dimostrazione della strettissima interconnessione esistente tra dette straordinarie forme d’arte.
Francesco Nicodemo
E' davvero raro trovare un fumetto che tratti di una personalità così importante per la storia della cultura giapponese, di sicuro non mi farò sfuggire questo titolo!
@KazuyaRyuzaki: concordo al 100% con quello che dici!
Le poche opere che ho avuto modo di vedere dal vivo di Hokusai sono davvero belle. Diciamo che anche uno che di arte e di Ukiyo-e non capisce molto riesce a notare quel "fascino" che hanno le sue opere nei confronti di artisti giapponesi dello stesso periodo e quindi dallo stile molto simile.
Poi non bisogna ricordarlo solo per le vedute del Monte Fuji, i manga da lui fatti sono davvero i fossili dei manga che leggiamo noi. Ne ho visto uno che recava in copertina il disegno ad inchiostro nero di un Oni: ecco in quel disegno potevi trovare i mostri di Naruto, o i tratti delle Clamp o dei Robot Giganti... davvero se non fosse stato sotto vetro mi sarebbe venuta voglia di sfogliarlo per leggerne la storia.
Mi auguro che questo volume edito da J-Pop sia all'altezza
Non a caso sono l'uno italiano e l'altro giapponese
Ad ogni modo è stato bello leggere e scoprire di questo artista che ha cercato di apprendere tutte le tecniche possibili di disegno fino ad essere capace di destreggiarsi con opere e stili di ogni genere ^^
E conoscendo questa particolare stampa (non mi azzardo a linkarla), proprio non si riesce a capire da dove sia nato il concetto di tentacle rape tanto diffuso negli hentai contemporanei; ma proprio non si riesce...
Questo volume ovviamente lo prendo e fino alla fine mi sa che, nella mia libreria, lo piazzo nel reparto delle monografie d'arte, tiè ù_ù
Le opere di Monet, Renoir, Sisley e co. furono profondamente influenzate dalle stampe giapponesi, che proprio in quel periodo giungevano per la prima volta in occidente.
Sono d'accordo praticamente con tutti i commenti che mi hanno preceduto e sono ansioso di mettere gli occhi sul manga. Ha ragione Oberon quando dice che quest'opera merita un posto fra le monografie di storia dell'arte.
Più che a Leonardo io paragonerei Hokusai a Van Gogh per una serie di motivi (le vicissitudini biografiche, il periodo storico e la grande influenza sugli artisti della sua epoca e sui posteri), e come ha fatto notare Ghibli, la sua fama arrivò fino in occidente con influssi l'impressionismo e l'art nouveau.
Non so molto di Hokusai e sono dell'opinione che un manga, pur non essendo esaustivo come un saggio o una monografia, può costituire un utile e dilettevole punto di partenza per chi, come me, sia interessato ad avvicinarsi all'argomento.
Credo proprio che l'opera di Ishinomori rientrerà nei papabili per gli acquisti futuri, conoscendo la casa editrice credo proprio che l'edizione sarà molto ben curata.
Non posso negare che so ben poco di tale autore, eppure il suo stile mi ha sempre affascinato, inoltre a leggere la sua storia ritengo che sia un uomo che merita molto rispetto, specialmente per l'ideale di apprendere più tecniche possibili, in modo da incrementare la varietà e la sua esperienza personale.
Questa sì che si può definire 'opera d'arte'.
Comunque l'ho consiglio per gli appassionati di storia e arte.
L'unico problema sarebbe per i minorenni per le scene erotiche.
se l'avevo saputo un paio di anni fà avrei aspettato e mi sarei presa il manga.
inoltre se la sua storia viene presentata in questo modo è ancora più interessante devo dire. Merita davvero molto questo manga particolare e unico
Ovviamente non potrà mancare questo manga, già prenotato in fumettoteca!
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