La settimana appena passata ha visto in Giappone il susseguirsi di una serie di eventi e iniziative legislative di una certa importanza che andranno a riguardare il settore dei manga e degli anime e più in generale anche quello di Internet.

Iniziamo da una riunione del Consiglio per gli affari culturali, una sottocommissione dell’Agenzia governativa giapponese per la cultura, che ha dato il via a una serie di procedure per inquadrare la questione delle parodie all’interno della legge giapponese per la tutela del diritto d’autore.
Come noto infatti, le parodie (o per meglio dire doujinshi) costituiscono una parte molto attiva della scena fumettistica nipponica ove intere convention (il Comic Market è la più famosa) sono dedicate alla vendita da parte degli amatori di opere e doujinshi autoprodotte.
A una stretta lettura della legge nipponica le doujinshi però costituiscono una violazione del copyright in quanto ledono il diritto degli autori a “mantenere l’integrità dell’opera”. Tuttavia, siccome le autorità in questi casi possono intervenire solo in caso di reclamo dei detentori dei diritti, le opere parodistiche sono spesso tacitamente tollerate.
Ora il Comitato vuole quindi andare a chiarire la posizione delle parodie nell’impianto legislativo nipponico anche per fronteggiare la pressione nata sull’argomento per via del boom di tali opere arrivato con la crescita di Internet. Si è appreso poi che nel processo i membri del comitato potrebbero tenere in considerazione gli approcci alla materia dei paesi occidentali.

Comic Market

Importanti novità sono in arrivo anche sul fronte della tecnologia e di Internet. La Camera dei rappresentanti prima e la Camera dei consiglieri poi, hanno approvato una serie di norme concernenti i documenti e i contenuti in formato digitale. Tra queste è stata approvata anche una che inasprisce ulteriormente le sanzioni in materia di download illegale di materiale protetto da copyright.

Parlamento giapponeseIl reato verrà ora punito con pene fino a 2 anni di reclusione e multe fino a 2 milioni di Yen (20.000 Euro circa). Le nuove misure entreranno in vigore a partire dal prossimo primo Ottobre.
Ricordiamo che fino all’inizio del 2010 il download di contenuti, protetti da copyright, per uso privato, non era considerato reato penale. Non era così invece per l’upload e la condivisione non autorizzata di file (via peer-to-peer principalmente).

Se però la sanzione del download non era una sostanziale novità per il Giappone, diviene tale ora la questione delle copie di contenuti da DVD, CD e supporti fisici in generale. Secondo le nuove norme infatti, tali copie saranno ora vietate e le sanzioni (le stesse del download illegale) verranno applicate anche nel caso di copie fatte per uso personale. Sarà reato anche solo bypassare le protezioni da copia inserite su supporti fisici.
Tale posizione rende la normativa giapponese particolarmente stringente anche rispetto alle leggi delle nazioni occidentali ove copie per back-up e uso privato sono consentite.

Fonti Consultate:
Anime News Network 1
Anime News Network 2
Anime News Network 3
Wikipedia