Dal 14 al 16 settembre scorsi si è svolta a Catania, al Centro fieristico "Le Ciminiere", la seconda edizione dell'EtnaComics.

Di seguito sarà proposta una selezione di foto dei cosplayers che hanno partecipato all'evento, preceduta da un (breve) racconto di questi tre giorni.

Tralasciando i fatti di chi vi scrive (viaggi, pasti ecc...) il venerdì è stata una giornata molto tranquilla, dedicata al compito principale del sottoscritto su questo sito: importunare gli editori. Scherzi ma neanche troppo a parte, la presenza di esponenti delle redazioni, rispetto allo scorso anno, è in aumento: si sono confermati J-Pop (che ha portato alcune sue uscite in anteprima e realizzato un live report fotografico e non sul proprio account Twitter, e poi su Facebook) e Yamato, cui si sono aggiunti anche redattori e staff di Panini Comics (editore che ha "nobilitato" la sua presenza con un annuncio non manga), Hazard, 001 Edizioni, Tunué, Editrice la Torre e via dicendo, mentre altri hanno preferito affidarsi a persone del luogo. C'è stato spazio per interessanti acquisti e segreti inconfessabili, ma soprattutto è finalmente disponibile, al di sotto di Napoli, un'occasione in cui poter raffrontarsi personalmente con gli editori senza dover percorrere centinaia di chilometri; e, per rimanere in tema, come afferma a mio parere giustamente Alessandro Bottero, all'EtnaComics era percepibile una "fame" di conferenze, di concerti e quant'altro raramente riscontrabile in altre manifestazioni.

Per parte mia, ho seguito una interessante doppia conferenza con ospiti Miki Tori (La storia del manga dal dopoguerra ad oggi) e Tamaki Saito (Otaku vs Otaku - Per gli europei è passione, per i nipponici una vera malattia): il primo ospite ha fatto una disamina sulla storia del manga, partendo dalle strisce pubblicate sui giornali, ovvero i primi gag manga, per passare allo story manga tezukiano, fino ad Harenchi Gakuen (dove Go Nagai ruppe con un escamotage il tabù sulla rappresentazione di adulti nudi) e Nanako SOS (che diede vita al moe), con particolare attenzione al perpetuarsi dei gag manga (le opere degli autori di Doraemon, Utsurun Desu e altro ancora). Il secondo incontro, invece, ha toccato argomenti quali l'individuazione delle cause del problema hikikomori, che il professor Saito ritiene non limitato soltanto al Giappone, avendo anche riportato dei casi italiani, e le terapie usate, fra cui particolarmente interessante è il metodo di curare gli hikikomori facendoli "diventare" otaku, in quanto tale passaggio sarebbe un primo passo per reintegrare l'individuo nella società. Si tratta di riassunti fin troppo riduttivi, cui gioverebbe la presenza di qualche video, ancora non disponibile.

La presenza del Japan Center (con spazi dedicati quali Maid & Butler Café, Area Vocaloid, o Area karaoke), di un piano nella struttura riservato ai negozianti, ed un altro ai videogames (con tornei anche di novità appena uscite, come Tekken Tag Tournament 2), e gli eventi all'Area Palco vanno a suggellare una manifestazione ben ragionata, orientata verso il Giappone per certi aspetti ma in maniera tutt'altro che esclusiva, come dimostra la presenza di autori di rilievo quali David Lloyd, Eduardo Risso, Barbara Canepa, Pagani e Caluri e molti altri.

Per quanto concerne l'Area Palco, oltre ai concerti di rito in molte manifestazioni del genere, di Cristina d'Avena, Enzo Draghi, Giorgio Vanni, si sono susseguiti varii eventi canori e non, tra i quali spiccava l'anteprima della nuova opera di Goro Miyazaki, La collina dei papaveri, presentata da Gualtiero Cannarsi, opera che sarà nei cinema italiani il 6 novembre per un'unica giornata di proiezioni.

Naturalmente ci sono degli aspetti migliorabili, ad esempio dal punto di vista degli incontri, con ospiti di rilievo ma con interpreti non sempre all'altezza; incontri magari da valorizzare, facendo sì che si svolgano in un'area ancor più dedicata, e non afflitta dalle "urlate" comunicazioni di servizio.

Chiusa questa non proprio breve parentesi, di seguito alcune fotografie da una manifestazione che, il prossimo anno, a Catania dal 20 al 22 settembre, si fregerà anche del prestigio e dell'esperienza dell'altra grande manifestazione siciliana, Cospladya, con cui si stringe un sodalizio.

Dimenticavo, il premio come miglior cosplay è stato assegnato allo Spawn (una figata); il cosplayer ha vinto un bel viaggio ad Atlanta, per il prossimo Dragon*Con (una figata pazzesca, di seguito un video sull'edizione 2011, e poi le promesse foto):



Si ringraziano Gualtiero Cannarsi per alcuni chiarimenti sulle conferenze, e Domenico V. e Enrico 'Tuttocartoni' Ruocco per la segnalazione dell'intervento di Alessando Bottero.

Le fotografie presenti nella gallery sono state scattate da Picciotta74 (quelle buone) e da Albrechtseele.