Abbiamo avuto l'occasione, grazie all'editore J-POP, di leggere in anteprima il primo volume di The Arms Peddler, e d'intervistare in esclusiva il suo sceneggiatore, Kyoichi Nanatsuki, coautore assieme a Night Owl (pseudonimo del disegnatore coreano Joong Gi Park) della suddetta opera.
Un sentito ringraziamento va a tutta la redazione J-POP coinvolta nel progetto, a Massimo Soumaré occupatosi della traduzione, nonché ovviamente a Kyoichi Nanatsuki che si è così gentilmente prestato.

Ricordiamo ai lettori che il primo numero di The Arms Peddler sarà disponibile a Lucca presso lo stand J-POP con una sorpresa speciale. Oltre alla regular edition, sarà consegnata una variant cover separata a tiratura limitatissima (200 copie) a coloro che per primi acquisteranno il primo volume del manga.
Qui di seguito la variant cover di The Arms Peddler (cliccate per ingrandirla) e l'intervista a Kyoichi Nanatsuki.
 
The Arms Peddler - Cover Variant
 
Intervista con Kyoichi Nanatsuki
Traduzione di Massimo Soumaré

Salve Nanatsuki-sensei.
Siamo reduci dalla lettura del primo volume di Kiba no Tabishounin - The Arms Peddler, pubblicato in Italia da J-POP, e ci teniamo intanto a dirle che a noi di AnimeClick.it è piaciuto molto e non vediamo l’ora di continuare a leggerlo.
Passiamo dunque alle domande, ringraziandola da subito per la disponibilità:


1. The Arms Peddler ha un’affascinante ambientazione post apocalittica con contaminazioni western, horror, soprannaturali, fantastiche, fantasy... Come nasce questo contesto così variegato, e c’è qualche opera in particolare che ritiene l’abbia influenzata?
Sono stato influenzato dai manga, dai romanzi e dai film letti e visti durante la mia giovinezza. Quanto ai manga, mi riferisco a opere come La fenice, Dororo e Black Jack di Osamu Tezuka, a Devilman e Violence Jack di Go Nagai. Per i romanzi, mi hanno influenzato Wolf Guy e Harmagedon - La guerra contro Genma di Kazumasa Hirai e le storie di H. P. Lovecraft, C. A. Smith e S. King.
Il concetto del sopraggiungere dopo l’estinzione di una cultura basata sulla scienza di un mondo fantastico governato dalla magia e da esseri sovrannaturali lo devo probabilmente a Zothique di C. A. Smith. Mi hanno influenzato anche i lungometraggi I sette samurai e La sfida del samurai di Akira Kurosawa.

2. Questo immaginario così vasto è già precisamente delineato nella sua mente, oppure si diverte a plasmarlo, man mano che la storia procede, attorno alle peregrinazioni e le azioni dei protagonisti?
La prima immagine che mi è balenata in mente quando ho iniziato a pensare alla storia era la visione di una bella donna con il fardello di un pesante destino la quale, in una landa desolata, guardava dall’alto in basso un ragazzo in punto di morte. In seguito, mentre con la forza dell’immaginazione seguivo i viaggi di questi due, il mondo intorno a loro è andato plasmandosi. E si sta espandendo ancora adesso.

3. Visto che siamo in argomento, può dirci se lei ha già prestabilito il finale di The Arms Peddler? Può stimare quanti volumi/capitoli durerà l’opera?
Un’idea di come si svilupperà a grandi linee la storia l’ho in mente, ma continuo a variarla in continuazione. Neppure io so quanti volumi saranno in tutto.

4. Com’è lavorare ad un manga in due? Ci spiegherebbe come si organizza praticamente col suo collega? Fa ricorso magari alla realizzazione di schizzi o bozzetti, oppure preferisce lasciare una certa libertà a chi disegna e vedere come riesce a dar forma alle sue idee?
Presumiamo ci sia anche la difficoltà aggiuntiva della lingua, nel caso di Night Owl, essendo di differente nazionalità.

La mia è una sceneggiatura. La scrivo considerando come possa essere realizzata in forma di manga, ma la decisione finale è affidata a Night Owl.
Quando lui riceve il mio testo, con lo storyboard prepara anche gli schizzi dei personaggi, delle creature e degli edifici.
La redazione ed io, basandoci sullo storyboard, esprimiamo delle idee sulle scene e sull’impostazione del disegno. Se è il caso, gli diamo anche dei suggerimenti.
Una volta visionate le tavole finite, adatto le battute da me scritte così che si armonizzino con il ritmo delle vignette e con l’atmosfera dei disegni.
Per quanto riguarda la lingua, nella redazione di Young Gangan, la rivista su cui è pubblicato, c’è un editor che conosce bene sia il giapponese sia il coreano, perciò non abbiamo alcun problema.

5. Cosa si prova a veder prendere forma, dalla mano di qualcun altro, ciò che è nato nella propria mente? Il risultato è sempre all'altezza delle aspettative?
Quando scrivo una sceneggiatura ho una vaga immagine sfuocata dei disegni, ma Night Owl realizza delle tavole che superano sempre le mie aspettative.
Ne sono molto felice.

6. Per scrivere questo manga si è dovuto documentare riguardo le molte armi che vi compaiono? Ha avuto qualche ruolo Joong Gi Park in questo frangente?
Già in precedenza ho lavorato a manga d’azione con armi quali JESUS e Aegis in the Dark, quindi il materiale non mi mancava. Inoltre, nella redazione della rivista la persona che si occupa della traduzione ha una profonda conoscenza di cose militari e verifica quanto scrivo. Mi prepara persino del materiale illustrato, aiutandomi così nel mio lavoro.

7. Lei ha raccontato come la vista dei disegni di Night Owl l’abbia spinta a riesumare questo personaggio, Galamy, e quest’ambientazione che era ben vivida nella sua mente fin da quando era bambino, ma che non era mai riuscito a concretizzare. Potremmo quindi dire che The Arms Peddler fosse il suo sogno nel cassetto? Senza Night Owl forse non si sarebbe mai avverato?
Indubbiamente è così. Proprio perché ho visto i suoi disegni mi è venuta voglia di tirare fuori di nuovo dal cassetto del mio cuore quest’opera. È grazie a lui che The Arms Peddler ha visto la luce.
In altre parole, possiamo dire che la mia idea aspettava la sua comparsa.

8. C'è qualche obiettivo che, fumettisticamente parlando, ancora non è riuscito a realizzare, oppure si ritiene appagato per quanto è riuscito a fare finora?
Ci sono ancora tante opere che voglio realizzare! Il fatto che più si scriva e maggiore divenga la voglia di creare nuove storie è uno degli aspetti meravigliosi dei manga.

9. The Arms Peddler è un prodotto concepito innanzitutto per il pubblico giapponese. Cosa si prova quindi a pensare che la sua opera venga letta anche così lontano, in Italia, da un pubblico culturalmente così diverso da quello d’origine?
Ritengo che i manga, ugualmente alla musica, all’arte e ai film, siano una cultura che supera i confini nazionali. Perciò sono molto contento che The Arms Peddler sia stato tradotto in italiano e che piaccia ai lettori del vostro paese.

10. Cosa vorrebbe comunicare ai lettori con questo manga? Che reazioni si aspetta e che emozioni vorrebbe suscitare?
Voglio descrivere degli esseri umani che si dibattono nel tentativo di continuare a vivere, nonostante la realtà spietata che li circonda. In ciò c’è bruttezza, tristezza, ma a volte anche bellezza. Desidero raccontare della crescita di Sona, ancora immaturo, attraverso l’incontro con persone di vario genere nel corso delle sue pellegrinazioni.
Se i lettori si ricorderanno le emozioni di quando erano giovani, allora il mio intento sarà raggiunto.

11. Qual è l’aspetto che più ama del suo lavoro, e quale le sta più antipatico?
Credo che il poter scrivere quello che vorrei leggere e vederlo trasporre in un manga sia il lavoro più bello del mondo.
Non c’è nulla che mi stia particolarmente antipatico, ma se proprio devo menzionare qualcosa, ecco, è il fatto che stando seduto tutto il giorno ho male al collo e alle spalle.

12. In che modo lavora di solito? Ascolta musica, o magari preferisce isolarsi per meglio concentrarsi nella stesura della storia? Lavora di giorno o di notte?
Scrivo generalmente dal pomeriggio fino alla notte.
Lavoro ascoltando la musica. Di frequente si tratta di colonne sonore di film. I CD del gruppo symphonic power metal italiano Rhapsody of Fire mi piacciono molto e li sento spesso.

13. Ha qualche passione oltre a quella dei manga?
Uhm, guardare Star Trek?

14. Progetti futuri?
Su Shonen Sunday sto pubblicando a puntate l’opera fantascientifica Area D con i disegni del coreano Yang Kyung-il. Nella rivista di manga per cellulari Moba Man è appena iniziata la storia Bugsland disegnata da Yoshihide Fujiwara in cui è narrato lo scontro tra giganteschi insetti ed esseri umani.
Per quanto concerne invece le opere per bambini, ora sto scrivendo la sceneggiatura del manga Pokemon Black & White.
Non posso ancora annunciarne pubblicamente il titolo, ma sto lavorando anche per la sceneggiatura di un videogioco.

Noi di AnimeClick.it la ringraziamo ancora per la disponibilità Nanatsuki-sensei; ci complimentiamo con lei e le auguriamo buon lavoro.
Grazie mille. Sono profondamente riconoscente alla redazione di AnimeClick.it e a Massimo Soumaré che si è prodigato nella traduzione.