Presentando il rapporto sulle proprie rilevazioni di mercato, la ben nota società specializzata Oricon ha rilevato un calo dei volumi monografici dei manga (i tankoubon) nel 2012 dell'1,5% rispetto all'anno precedente. Un mercato che è stato stimato in circa 267,5 miliardi di Yen (circa 2,12 miliardi di Euro) con la prima contrazione registrata dall'inizio delle rilevazioni di Oricon dopo una serie di contenute riprese.
Sensibilmente più pesante è invece il calo del mercato totale dei libri sceso nel 2012 del 5,4 % sull'anno precedente arrivando a un totale di 1052,8 miliardi di Yen (8,35 miliardi di Euro). In calo anche il mercato dei "Bunko" (romanzi e narrativa generale) per un meno pronunciato 2,1 %.
Tra gli editori maggiormente presenti sul mercato, si conferma la leadership di Shueisha (178.2 milioni di copie vendute) seguita da Kodansha, entrambe in lieve calo. Terza posizione per Shogakukan che registra per contro una lieve crescita.
I dati considerati fanno riferimento al periodo dal 2 Gennaio al 31 Dicembre del 2012.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Sensibilmente più pesante è invece il calo del mercato totale dei libri sceso nel 2012 del 5,4 % sull'anno precedente arrivando a un totale di 1052,8 miliardi di Yen (8,35 miliardi di Euro). In calo anche il mercato dei "Bunko" (romanzi e narrativa generale) per un meno pronunciato 2,1 %.
Anno | Fatturato Totale | Var. |
---|---|---|
2009 | 270,31 G¥ - 2,145 G€ | - |
2010 | 270,67 G¥ - 2,148 G€ | + 0,1 % |
2011 | 271,71 G¥ - 2,156 G€ | + 0,3 % |
2012 | 267,50 G¥ - 2,123 G€ | - 1,5 % |
Tra gli editori maggiormente presenti sul mercato, si conferma la leadership di Shueisha (178.2 milioni di copie vendute) seguita da Kodansha, entrambe in lieve calo. Terza posizione per Shogakukan che registra per contro una lieve crescita.
Editore | Quota Mercato | Variazione su 2011 |
---|---|---|
Shueisha | 14,5 % | - 0,2 % |
Kodansha | 10,8 % | - 0,1 % |
Shogakukan | 7,9 % | + 0,5 % |
I dati considerati fanno riferimento al periodo dal 2 Gennaio al 31 Dicembre del 2012.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Da noi chissà le vendite come sono...ma tranne qualche editore ( vedi Bonelli ), gli altri non pubblicano i loro dati vendita.
@::Koizumi::
Commenti del tipo "Commenti del tipo..." tra 3,2,1...
Di certo il fumetto non ha la stessa valenza di altre cose tipo la musica e il cinema qui da noi, ma 'ste cose del "il mercato è sempre in crisi perchè il fumetto non ha molto appeal" sono dette dagli editori per giustificare i prezzi alla caxxo di cane che ci propinano
Spero solo che questi dati rimangano invariati senza scendere ulteriormente e che anzi si alzino un pò.
[img] http://www.hokutodestiny.com/hokutonoken/manga/granata_press/cover08.jpg [/img]
[img] http://www.fumetto-online.it/images/fumetti/STAR%20COMICS/00001SHOT0013.jpg [/img]
Del resto in Giappone le vendite dei manga sono calate meno di quelle degli altri prodotti del comparto editoriale. Ciò sembra confermare, come giustamente ha rilevato emanuele676, che vi sia una crisi economica in atto (certo non limitata al settore dell'editoria) che ha prodotto una flessione nelle vendite di beni non essenziali. Sarei curioso di confrontare i dati commerciali dell'anno appena terminato con quelli degli anni precedenti anche di altri settori: quello videoludico ad esempio o dell'elettronica di consumo in genere potrebbero fornire dati significativi per una valutazione più obbiettiva della situazione del mercato del fumetto in Giappone e inoltre ciò permetterebbe di escludere (o confermare) che vi sia un nesso di causalità tra il calo di vendite e il livello di qualità media delle opere a fumetti pubblicate colà.
Non sfati alcun mito, in italia siamo quasi 60 milioni di abitanti, quest'anno alla fiera di lucca si sono registrate 180.000 presenze, a dobbiamo vedere tra queste presenza quanti erano interessati ai manga, quinti al fumetto italiano, quinti a quello americano e quanti ai videogame.
Inoltre molti alle fiere non comprano. Vedo una marea di gente vestita ( i cosplay ), che per l'80% viene, fa la loro sfilata di moda nei padiglioni e se ne va senza prendere niente, e solo pochi di loro un giorno vengono vestiti e poi il successivo viene e compra. La gente che manda avanti l'economia del fumetto è poca purtroppo, e le 180.000 presenze sono solo un numero illusorio poichè non si vende poi molto.
E' emblematico un discorso che ho avuto il piacere di fare la sera del primo giorno con un espositore mentre stavo cenando in una taverna, e mi ha detto che :
" La gente che manda avanti l'economia del fumetto è ben poca, la maggior parte viene di domenica e solo per farsi la passeggiata "
Comunque, penso che un calo del genere non sia così allarmante, in fondo è inutile negarlo: la crisi c'è e, per quanto questa magari colpisca il Giappone in maniera molto più soft rispetto a noi, si fa sentire. Oltretutto il calo non è così drammatico...giusto per fare un paragone, in Italia il mercato dell'auto è sceso del 20% durante l'ultimo anno.
Con la crisi globale che c'è nel 2012 rispetto al 2011...
Sarà che forse il Giappone l'ha sentita (un po') meno rispetto a tutti gli altri o all'Italia ??
Poi ci sono anche le politiche, le riforme, quindi ogni paese è a sé stante...
Ecco spiegato uno dei principali motivi per cui le vendite calano sempre più, e soprattutto per cui io vorrei vivere in Giappone. Troppa indifferenza per questo mondo invece così bello ed emozionante. La gente non capisce un tubo della roba che vale.
E non penso che siano solo i manga ad aver subito un calo nelle vendite nel 2012.
Penso poi anche la pirateria, scaricandoseli pirata da internet senza spendere niente (come per i film).
Il discorso "crisi" centra fino un certo punto perchè il Giappone in questi anni a subito molti problemi al di là della crisi attuale (e non vado a rammentarli).
Inoltre sarebbe appunto interessante confrontare questo dato con gli altri beni di consumo superflui in cui i giapponesi spendono i soldi "in più".
Pr quanto riguarda l'Italia credo che in linea di massima ci sia un aumento di distribuzione, rispetto ad almeno 10 anni fa di roba ne esce molta di più (lo dico da poco informato sui numeri, ma ad occhio pare così.. ci son sempre nuove serie che vengono proposte).
E' vero anche che lo stesso ragionamento fatto poco sopra dovrebbe essere fatto per noi quindi qui si parla di un sacco di ipotesi, ma con pochi dati certi (almeno, io non ne ho).
Se Saint Seiya è il prototipo di manga di qualità...
Io credo che di manga belli se ne producono oggi tanti quanto allora, solo che ogni manga degli anni 80 non so perchè qua da noi viene ingiustamente mitizzato, solamente perchè vecchio.
Non c'è abbastanza distanza storica per valutare i manga odierni, io sono convinto che tra qualche anno un FMA sarà considerato alla pari di molti altri grandi shonen come Ken, Dragoon Ball, Jojo, One Piece etc...
Se i manga calano nelle vendite in generale, è perché in jap ci sono troppi manga e perlopiù di qualità scadente, o senza la minima fantasia.
Il che finisce anche per far perdere nel mucchio anche i titoli più meritevoli.
Se c'è il personaggio e la storia giusta. le vendite schizzano verso l'alto, crisi o non crisi ( vedi One Piece, Bakuman ecc...)
Kabutomaru, Saint Seya È il prototipo di un manga di qualità, è un pilastro del genere shounen, è uno dei manga che ha inventato i meccanismi che ora agiscono, come macchine usurate, nei manga schifosi che probabilmente leggi oggi.
Pensa solo alla battaglia delle dodici case. Pensa ai diecimila miliardi di shounen che hai letto dove quello schema si ripete. Non ci sarebbero state quasi tutte le saghe di One Piece senza la battaglia delle dodici case.
Oggi la situazione è questa: salvo One Piece e Hunter Hunter (che sono di un'altra epoca) più Naruto (a pezzi piccoli) e pochi altri (tra cui FMA su cui sono d'accordo con te) chi ha letto gli shounen del passato è costretto ad ammettere che il genere Shounen NON PRODUCE NULLA DI NUOVO DA ANNI, nessuna invenzione, nessuna aggiunta al genere.
Ne è testimone un manga come Medaka Box, scritto da un tizio che, a mio avviso, è un genio, poiché conosce le meccaniche degli Shounen manga come le sue tasche: solo che non può che usarle ironicamente, perché il genere, come è stato concepito, sta morendo. Medaka Box è citazionismo: tutto qui.
Se ti è mai capitato di vedere la morte di un genere (anche letterario), avrai certamente visto che esso muore quando, ormai vuoto dei significati che trasportava in precedenza, si concentra sulle caratteristiche formali piuttosto che su quelle contenutistiche e si risolve nel citare se stesso. Come un vecchio che si ricorda le cose che ha fatto in passato, ormai senza più saper crescere in modo significativo, ma essendo trasformato in un'immagine che a malapena si può ricondurre a ciò che era prima.
A partire da Death Note, che ha voluto "rivoluzionare" il concetto di battaglia presente negli shounen (vedi Bakuman, conosciuto anche come "scolio a Death Note" o "corso per scrivere Death Note in 20 volumi"), non ci è rimasto nulla. Death Note ha, in realtà, solamente cercato di far propendere il genere verso il seinen.
Forse perché non c'è più l'ingenuità di una volta, che permetteva di leggere uno Shounen e emozionarsi, ma praticamente il cambiamento degli Shounen, la proliferazione illimitata di cloni di death note ( Liar Game? Enigme? 8D) sposta semplicemente l'atmosfera di un genere verso quella di un'altro, creando un'ibrido che sa di poco.
Forse il problema è che non c'è più l'emozione di un tempo, nel leggere storie che parlino semplicemente di "amicizia, impegno, vittoria". Forse oramai sono cinici anche i bambini o forse corrono dietro alle loli anche loro, come i loro tristissimi fratelli maggiori.
Ma una cosa è certa: aspettate la fine di One Piece e dei suoi compagni che vengono dagli anni '80 e '90 e sono ancora in piedi. Aspettatela e guardatela con attenzione, perché dopo sarà il VUOTO e la puzza di supermercato e di plastica che traspira dalla merda incellophanata che pubblicano oggi, con disegni senza alcun valore artistico, storie penose, personaggi inguardabili.
Sarà il "fumetto di consumo" in un modo in cui oggi non lo è mai stato, cioè il "fumetto di consumo" E NIENT'ALTRO. NESSUN VALORE ARTISTICO. NESSUN SIGNIFICATO.
Nel mercato Italiano è un altra questione ( crisi economica, sociale, politica ecc..) penso che ci siano pochi clienti di questo genere, anche perchè i prezzi sono aumentati, poi c'è poca informazione su questo argomento (la magior parte pensa che siano prodotti per bambini quanto invece ci sono manga per adulti).
non accorgersene, pensare che sia tutta una cosa non vera, oltre ad essere una chiara dimostrazione che si ha piacere ad avere il prosciutto sugli occhi è anche prova del fatto che non si sa voler bene a ciò che dice essere una passione.
E NON SI TRATTA CHE NON CI SONO PIU' MANGA DI QUALITA' MA CHE CE NE SONO TROPPI E TUTTI UNO PEGGIO DELL'ALTRO.
La serie di Saint Seya è un manga che merita di essere elogiato per il semplice fatto che è un vero Shonen nel DNA ! Lo sai perchè i manga degli anni 80 e 90 vengono mitizzati ? Perchè sono molto più curati dei moderni. I manga e gli anime moderni sono prodotti che vengono fatti in modo molto veloce perchè devono far presa su un sistema basato sul Merchaldising che gli ruota intorno. I manga dell'era pre-digitale ( prima del 2002 ) erano invece concepiti per dare un prodotto che aveva come unico obiettivo il solo lettore.. Infatti il tempo di uscita delle opere di qualità "vecchia" era mediamente maggiore di di quelle odierne..
Questo è dovuto al fatto che con il passare degli anni il mercato è cambiato cercando di rincorrere i "nuovi media".
Fidati che è un discorso molto complesso quello della evoluzione - implosione di questo settore
Spero che qualcuno mi sappia rispondere, a quanto vengono venduti i manga lí?
E' un pensiero che ultimamente mi viene spesso, sia se sto guardando un film hoollywoodiano o leggendo un manga seinen...
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