Qui di seguito potrete leggere la prima parte di una corposa intervista concessa da Claudia Bovini di Star Comics a noi di AnimeClick.it.
Vi comunichiamo inoltre che da oggi ci occuperemo di gestire un angolo della posta ufficiale Star Comics. Infatti Claudia Bovini si è offerta di rispondere alle domande dei lettori, che noi ci faremo carico di raccogliere e rigirarle  (a fine intervista i dettagli).
 


1- Ciao Claudia. Ok, ti conosciamo tutti ma espletiamo le formalità: ti presenteresti ai lettori di AnimeClick.it?
Ciao a tutti, mi presento ufficialmente: sono Claudia Bovini, direttore editoriale di Star Comics.

2- Ti va di fare un piccolo "bilancio" dell'anno appena concluso?
Il 2012 è stato sicuramente un anno difficile per il settore dell’editoria in generale; il mercato del fumetto ne ha risentito molto, specie considerando le sue ridotte dimensioni. Tuttavia ciò che accade nel mondo del fumetto è decisamente singolare: il bacino dei lettori non è in aumento, il numero dei punti vendita — parliamo soprattutto di fumetterie — è pressoché invariato, ma cresce costantemente l’offerta di titoli, e secondo il mio punto di vista, nella situazione in cui ci troviamo è tutto fuorché una cosa positiva.

3- Aver a che fare con gli editori giapponesi è notoriamente cosa tutt’altro che agevole. Quali sono le difficoltà tipiche nel relazionarsi con i colleghi nipponici? Una casa editrice storica come Star Comics di quali vantaggi gode (se ne gode) rispetto ad un editore più giovane?
La cultura italiana e quella giapponese sono diametralmente opposte. Durante l’università ho frequentato un corso di lingua giapponese e oltre ad imparare la lingua ho anche iniziato ad approcciare la cultura del Sol levante. Quando ebbi l’opportunità di recarmi la prima volta in Giappone, per incontrare i nostri partner, ero talmente in ansia che acquistai una piccola guida che spiegava come intrattenere rapporti di lavoro con i giapponesi. Tuttavia gli insegnamenti maggiori li ho ricavati sul campo, cambiando via via il modo di relazionarmi con i partner giapponesi, osservando il loro modo di agire e comunicare, cercando di cogliere i loro interessi in un rapporto di lavoro (che non sono solo economici, ovviamente). Sicuramente la solidità di Star Comics e la lunghissima esperienza nel settore sono fattori importanti per i nostri partner, che sanno di potersi fidare di noi. In venticinque anni di attività abbiamo pubblicato i più grandi successi manga con grandi risultati.

4- Qual è stato l'editore o l'autore giapponese più difficile da accontentare? Hai qualche aneddoto?
Gli editori normalmente non sono difficili da accontentare, basta lavorare bene seguendo le indicazioni che essi forniscono. Riguardo agli autori, abbiamo avuto varie esperienze e facendo un bilancio sono state tutte molto positive. Inizialmente sembrano tutti un po’ capricciosi e può capitare di ricevere delle richieste inconsuete. Ad esempio quando abbiamo invitato Sakae Esuno autore di Mirai Nikki, ci chiese di poter indossare una maschera durante le apparizioni in pubblico e di non essere fotografato. Successivamente la maschera si è trasformata in un paio di occhiali da sole e lui stesso ha chiesto di essere fotografato insieme ad alcuni fan che avevano realizzato per lui dei cosplay ispirati a Mirai Nikki e una statua a grandezza naturale di Deus ex Machina. Insomma, nonostante i timori iniziali la situazione si è notevolmente ammorbidita.

Mirai Nikki 1 Star ComicsMirai Nikki 3 Star ComicsMirai Nikki 7 variant Star Comics





















5- Restando in tema, cosa cambia nel contesto coreano? Quando siete interessanti ad un determinato manhwa, qual è il vostro approccio verso una casa editrice con la quale prendete contatti per la prima volta?
L’approccio che utilizziamo è il medesimo applicato per acquisire le licenze giapponesi: si studia il prodotto, si manda una proposta e si attende il responso. Sicuramente i coreani sono molto più rapidi nel dare risposte rispetto ai colleghi giapponesi, e considerando che ci sono meno editori che pubblicano coreani, è molto più semplice ottenere le licenze. D’altro canto non tutti i coreani sono adatti al mercato italiano, dunque è necessario scegliere in maniera oculata il titolo da proporre. Altra caratteristica interessante degli editori coreani è che di norma ti lasciano fare qualsiasi cosa tu proponga, specie per quanto riguarda la promozione. E questo è molto gratificante.

6- Come mai si sente il bisogno di esplorare anche questa relativamente nuova (almeno per Star) realtà? In ambito manga forse la concorrenza si è fatta troppo asfissiante?
Star Comics è stata una delle prime case editrici a sperimentare i coreani. La prima volta, nel 2003, non si è rivelata un grande successo e un paio di pubblicazioni sono state interrotte per scarse vendite. Ci abbiamo riprovato nel 2011 con risultati migliori e stiamo proseguendo con la testata manhwa che oggi contiene Monk! mentre a breve arriverà The Swordsman.

7- Secondo le nostre classifiche di vendita, siete l'editore che generalmente "vende meglio" ogni mese; e cioè che vende più copie in rapporto al numero di novità pubblicate.
In effetti Star Comics negli ultimi anni ha dato l'impressione di seguire delle politiche editoriali tutt'altro che aggressive: mentre da parte di diversi editori si è notato un notevole incremento del numero di pubblicazioni mensili, voi avete invece mantenuto il solito numero costante di uscite, oltre tutto selezionate per andare incontro a tutti i target di lettori. Ci confermi questa impressione? Quanto ha pagato questa strategia?

Star Comics è una realtà editoriale sicuramente più piccola rispetto ad altri colossi (me ne viene in mente uno che inizia con la P) ed è ovvio che non potrebbe osare un aumento vertiginoso delle pubblicazioni. Abbiamo una produzione interna ed è adeguata al numero di titoli che mensilmente viene prodotto. In questi ultimi anni abbiamo aumentato molto la qualità dei titoli, inserendo in catalogo molti best seller. Preferiamo lavorare su questo aspetto invece che sulla quantità, perché si fa presto a mettere in cantiere tanti titoli, ma bisogna anche vedere se questi poi vendono oppure no. Quello dell’editore è prima di tutto un mestiere, e bisogna fare i conti ogni tanto.

8- Anche i vostri volumi da edicola negli ultimi mesi son diventati più “cicciottelli”. Come mai questo ingrassamento? Anche nel vostro caso si è trattato (come illustrato dalla concorrenza) di un problema di approvvigionamento e/o di resa di stampa della vecchia carta, o è stata una scelta dettata da altri fattori?
La cartiera da cui ci fornivamo in precedenza è fallita, quindi siamo andati alla ricerca di una materia prima che fosse simile alla precedente, non solo in qualità, ma anche nel prezzo. Le carte sono tutte diverse ed è difficile trovarne due uguali. Noi usiamo carta riciclata e questo, in qualche modo, rende difficile trovare materiali identici da diversi fornitori. A volte lo stesso tipo di carta può variare addirittura da bobina a bobina (noi stampiamo prevalentemente in rotativa, la stessa macchina usata per i quotidiani). Abbiamo scelto una carta che ci permetteva di ottenere degli albi leggermente più corposi (parliamo di millimetri) rendendo meglio la somiglianza con i manga originali. Purtroppo le serie in corso hanno avuto questo sbalzo che non tutti hanno gradito, tuttavia adesso tutte le nostre produzioni sono più gradevoli alla vista. Almeno secondo me :-)

9- Le edizioni da fumetteria –ovviamente più lussuose e costose della media- si son oramai molto diffuse, in un modo impensabile se si pensa anche solo a pochi anni fa. Si tratta di una conseguenza dettata dai gusti dei lettori che si fanno sempre più esigenti, oppure è il frutto di una qualche precisa strategia di mercato?
Ci sono vari tipi di pubblicazione e non tutte sono adatte al canale edicola. Quando si decide di distribuire un manga solo in fumetteria, si fa i conti con una tiratura e un’opportunità di vendita limitata rispetto al solito. Ci si può dunque sbizzarrire creando confezioni più elaborate, con sovraccoperte e pagine a colori, magari proponendole ad un prezzo leggermente più alto in modo da ammortizzare i costi.

10- Star Comics fin dai suoi esordi ha dimostrato di dare notevole importanza al mercato delle edicole. Negli ultimi anni però la quantità di albi destinati al solo circuito delle fumetterie è aumentato notevolmente. Com’è cambiato il ruolo delle edicole nel tempo e quanto sono importanti per voi oggi?
Come detto prima, l’edicola mantiene la sua importanza, soprattutto perché permette una distribuzione più capillare. Le edicole in Italia sono circa 30.000 mentre le fumetterie a stento raggiungono le 450 unità. Ci sono edicole sparse in tutta la penisola, mentre le fumetterie sono maggiormente concentrate in determinate zone del territorio rispetto ad altre. Il problema è che il sistema edicola sta vivendo una profonda crisi. Diversamente da altri paesi le nostre edicole non si sono affatto evolute, sono rimaste per la maggior parte dei chioschi piccoli e sovraffollati di materiale di ogni genere. Lo spazio per il fumetto è sempre più risicato e le pubblicazioni a fumetti tendono a sparire. Per coprire tutte le edicole si ricorre a tirature alte, ma se il volume non vende la maggior parte torneranno all’editore sotto forma di resa. E’ dunque importante scegliere bene cosa distribuire in edicola.

Pandora Hearts 1 Star Comics b200Pandora Hearts 2 Star Comics b200Pandora Hearts 3 Star Comics b200




















11- Oggi in media quante copie deve vendere un manga per rientrare nelle spese? E per essere considerato un “successo”?
Dipende molto dalla proposta con la quale si è ottenuto il titolo. Ci sono editori che fanno offerte spropositate per accaparrarsi bestseller, non considerando che in Italia si venderà sicuramente molto di meno. A parte questo, non mi piace molto parlare di numeri, non penso che i lettori siano interessati …magari potrebbe esserlo la concorrenza!

12- Nelle nostre classifiche mensili Star Comics è solitamente anche in testa nella graduatoria di convenienza per il prezzo medio dei volumi, con un valore solitamente poco oltre i 4.50€. Soprattutto guardando i titoli da fumetteria e con sovraccoperta (e spesso pagine a colori), è lampante la differenza in difetto di uno o due euro rispetto ai vostri competitor: come riuscite ad essere mediamente così concorrenziali?
Innanzitutto produciamo internamente i nostri titoli e questo ci consente di limare i costi. La maggior parte dei nostri aumenti sono dovuti all’incremento del costo delle materie prime (i rincari di carta, inchiostri e trasporti sono pressoché annuali). L’editore Giovanni Bovini, alla guida di Star Comics da 25 anni, è assolutamente contrario ad una politica di prezzi che punta al rialzo, specie per un media popolare qual è il fumetto. Mi trovo assolutamente d’accordo con il suo pensiero, dato che il fumetto, comune mezzo di intrattenimento, deve essere accessibile a tutti.

13- Avete intenzione di continuare a mantenere questa media dei prezzi o dobbiamo temere che prima o poi vi adeguerete alla concorrenza forti del fatto che "lo fanno tutti ormai", e comunque non sareste i primi?
Penso di aver risposto già al punto precedente. Non escludo che in futuro possa esserci qualche piccola variazione nei prezzi, ma le circostanze per cui ciò potrebbe accadere non dipendono dalla volontà di emulare la concorrenza.

14- Possiamo immaginare come il passaggio in TV di un anime influenzi -in positivo- le vendite del relativo manga. Come è mutata oggi la situazione visto l'indebolimento dell'offerta televisiva d'animazione rispetto al passato?
Ultimamente l’offerta di serie animate giapponesi è aumentata, ma i canali sui quali vengono trasmessi non sono più quelli della tv generalista. Mediaset investe sempre meno in anime, in favore di cartoons di stampo americano e questo fa sì che non tutti possano accedervi liberamente come in passato. Tuttavia la rete permette di fruire di molti contenuti sopperendo alla mancanza di una trasmissione in chiaro.

15- Quanto invece la trasposizione animata in Giappone di un vostro manga (citiamo i recenti Magi, JoJo, Uchu Kyodai) influisce sulle vendite anche qui da noi?
Di solito quando un manga è seguito da un anime questo rappresenta una sorta di garanzia sulla qualità del medesimo. Immagino che i lettori basino le loro scelte anche su questo, dato che si tratta di un plus utile a comprendere il successo di un manga.

16- Una delle vostre caratteristiche maggiormente apprezzate è la disponibilità di quasi tutto il vostro enorme catalogo, con volumi di anche un decennio fa ancora facilmente reperibili. Quali sono i pro e i contro di tale politica? La vendita degli arretrati incide in modo sostanziale sul vostro fatturato?
La disponibilità continua di arretrati è il tratto distintivo della nostra casa editrice. Pensiamo che si tratti di un servizio utile che rendiamo ai lettori, vecchi o nuovi che siano, i quali hanno la possibilità di accostarsi a una o più serie secondo le modalità e i tempi che ritengono più opportuni. Avere grandi magazzini che ospitano la mole di materiale che noi stocchiamo al loro interno rappresenta indubbiamente un costo per l’azienda, tuttavia se il magazzino viene amministrato bene, si trasforma anche in uno strumento remunerativo.

Shaman King Perfect EditionSaint Seya Perfect EditionCard Captor Sakura Perfect Edition





















17- Sembra che le riedizioni "perfect" rappresentino un mercato significativo oggigiorno, in grado di attrarre sia il lettore più attempato e nostalgico, che quello nuovo in cerca di letture storicamente apprezzate.
Sotto quest'ottica, non ritenete possano avere una particolare appetibilità i tanti "classici" che al momento avete in catalogo (Touch, Rough, Ushio e Tora, I''s, Video Girl Ai, Yu degli spettri, Lamù, Maison Ikkoku, Dr Slump & Arale, Dai - La grande avventura" ecc…) e di cui da tempo i vostri lettori chiedono delle riedizioni, similmente a quanto accaduto con casi eccellenti come JoJo, Shaman King o alcune opere delle CLAMP?

Le edizioni perfect, a parte il nome, non sono una nostra invenzione, dunque è possibile pubblicarle solo se esiste un corrispettivo nel mercato giapponese. Non tutti i titoli che avete citato ne possiedono una versione kanzenban, inoltre bisogna porre molta attenzione a quale titolo scegliere per creare una simile edizione, notoriamente molto costosa a causa della realizzazione complessa. Noi cerchiamo di mantenere sempre prezzi bassi, ma in alcuni casi due conti bisogna farli prima di fissare il prezzo. Le storie sono le stesse, di solito le variazioni sono poche, magari qualche pagina a colori qua e là. Dato che le vecchie edizioni si trovano ancora in giro è rischioso proporne altre con prezzo più alto, specie in questo periodo. Tuttavia non escludo che in futuro ne vediate spuntare qualcun’altra.

18- Restando in tema, è per un vostro disinteresse o a causa di una concorrenza accanita che titoli come City Hunter, Orange Road, Hokuto no Ken, Cat's Eye... non sono più attualmente sotto il marchio Star Comics?
Le motivazioni per cui ciascuno dei titoli sopra citati non appartengono più al catalogo Star Comics sono molteplici. In alcuni casi si è persino trattato di una scelta. Per altri sono intervenute problematiche differenti. Sono titoli che al tempo della loro pubblicazione ci hanno dato grandi soddisfazioni. Con alcuni di essi abbiamo gettato le basi solide della nostra attività, ma i tempi cambiano e adesso siamo pronti a dar spazio anche ad altre pubblicazioni più giovani e fresche, senza troppo rammarico.

19- Molto scalpore ha suscitato il caso Pandora Hearts, un titolo molto atteso dal fandom, ma che, come ben sappiamo, era già stato annunciato in precedenza da un editore concorrente. Possiamo chiederti come siete giunti a pubblicarlo voi?
Domandina pungente. Ci sono un sacco di leggende metropolitane sul come sia giunto Pandora sin qui, e sinceramente mi fanno sorridere dato che, in realtà le cose sono andate nella maniera più lineare che si possa immaginare. Abbiamo mandato la prima proposta per il titolo e non siamo stati scelti come partner dall’editore giapponese. Successivamente abbiamo appreso da un comunicato internet che l’editore cui era stato affidato aveva ‘rinunciato ai diritti’ . Square Enix aveva in mano la nostra vecchia proposta, siamo rientrati in lizza e abbiamo portato a casa il risultato. Niente più, niente meno.
 
つづく...

Termina qui la prima parte dell'intervista. Come sempre, tornate a visitarci nei giorni a venire per leggere la seconda serie di domane e risposte.
 
ATTENZIONE

Ricordiamo a tutti che, qualora foste interessati a porre delle domande all'editore, potete scriverle qui tra i commenti o inviare una mail all'indirizzo redazionale [email protected]. Noi di AnimeClick.it ci occuperemo di raccogliere e riordinare i quesiti più interessanti per rigirarli a Claudia Bovini.
Quindi non siate timidi; potreste vedere pubblicate le vostre domande nell'imminente rubrica ufficiale della posta Star Comics qui su AnimeClick.it.